Messaggioda l'oste » 17 nov 2013 01:46
Ho aperto il thread entusiasta pensando a metafore tra vini e chitarre.
La notizia che faranno un vino Fender non vale nemmeno un commento. Marketing da accattoni.
Sulla Fender Stratocaster sono troppe le eccezioni (Gilmour, Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Mark Knopfler...) per dire che è una chitarra ruffiana, anche se in molte mani senza grande manico lo è. Diciamo che spesso ricorda quei vini eleganti, precisi, ma non sempre con una grande anima dietro. Bordolese di riva destra.
Per la Gibson bisognerebbe capire quale, Les Paul. "diavoletto", ES335 o le strepitose semiacustiche a cassa alta?
Comunque Les Paul è la chitarra rock per eccellenza, pochi fronzoli, manico largo, pesante però da tenere al collo tante ore. Sangiovese di quello vero la Les Paul. Barolo di razza le semiacustiche.
La mia Paul Reed Smith invece per la sua versatilità mi ricorda un pinot noir. Ma dai, sai che novità...
Sorriso.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini