Baroloonline ha scritto:Sydney ha scritto:Baroloonline ha scritto:de magistris ha scritto:
Vosne Romanée 1er cru Cros Parantoux ’10 – Rouget: le premesse sulla gioventù sono identiche se non ancora più stringenti, gli esiti quasi divaricanti. Senza girarci troppo attorno, questa bottiglia, questa stappatura si rivela deludente, non solo in rapporto al blasone del vino: c’è tanto legno che lo indirizza fin da subito su nesquik, bacca di caffè, tostature scure, ma soprattutto lo ingolfa al palato. E’ un peso massimo con struttura da Rodano, come spesso capita con altri Grand Cru di Vosne (La Tache di annata solare non è certo il pinottino rarefatto e trasparente..), che in questo momento non riesce proprio ad incanalarsi con dinamismo, finezza e complessità. Ogni tanto fa capolino quella combinazione particolarissima di gelso nero-pomodoro disidratato-saila menta-curry che sono forse il suo marcatore, ma non trova mai la dimensione femminile-floreale-agrumata, restando in definitiva un po’ troppo “cupo”. Immagino che tra dieci anni sarà tutta un’altra cosa e capisco perché tanti amici mi hanno tolto il saluto quando hanno saputo che volevo stapparlo, ma penso sia importante rendersi conto in prima persona di certe cose, anche sbagliando.
stessa sensazione che ho avuto io con il Beaumont 2010 Rouget stappato quest'estate, stesso naso, anche se con un corpo piu' sciolto.
Non li ho poi comprati i Rouget 2010, non hanno un legno "buono" in evidenza, legno che per quel poco che ne capisco accompagnera' il vino in tutta la sua parabola in bottiglia.
Forse il Parantoux essendo un climat piu' salino e piu' "freddo" avra' delle possibilità in piu' di recupero sul legno rispetto al Beaumont, ma ne dubito.
Sono con te per queste bevute, sono istruttive.
Stiamo parlando di una dei nuovi miti della borgogna in annata super ed un cru che dovrebbe essere superiore a molti GC. E costa un occhio della testa.
Boh, mi sembra l'ennesima dimostraione che con la borgogna l'inculata (e grossoa) è dietro l'angolo.....
un momento, i 2009 di Rouget sono straordinari, i 2010 a mio modesto parere sono inferiori.
E' un produttore che da sempre fa degli alti e bassi notevoli (sentendo persone francesi che lo conoscono di persona a seconda del suo grado alcolico personale nel sangue).
Certo, intendevo dire che nemmeno avere un grande manico (lo è?), un grande cru ed una grande annata (ed un grande prezzo, aggiungerei) danno la certezza di avere un grande vino.