Che si beve ad Ottobre???

[esorciccio79]

negli ultimi giorni:
Breg Gravner 2005 :un traslucido colore quasi chablissiano se se... color "vecchia romagna" ,bocca non proprio scorrevole e agevole,è da bersi a temperatura di rosso e da leggersi con cautela,come un settimanale di Sandro Mayer : o ti piace il genere o ne resti shockato!

Nebbiolo Rinaldi 2010 alla faccducass!!! mi rifiuto di pensare che il formato standard di bocce simili sia il tradizionale da 0,75 l,è un delitto e una vergogna!vino godurioso come pochi,frantumato in tempi degni di Bolt il primo calice,il secondo,poi il terzo...

Barbaresco Pajorè Rizzi 2010 :produttore che si conferma estremamente nelle mie corde ed è ,a maggior ragione in questa annata e versione,sfavillante e convincente. chi lo ha ,lo inizi a stappare,lo beva,lo ricompri e lo ribeva e metta da parte! (buono e guizzante pure lo Chardonnay di Rizzi,sorpresa piacevole dell'azienda).gran bozza

Cotes du Rhone Quartz Clos du Caillou 2010 :una granata esplosa su una fiorentina di tirannosauro.succulento quanto minerale e non ridondante nel frutto ma anzi setosamente goloso ad ogni sorso.un celentanesco "pugno in una carezza".squisito

[Ludi]

In visita da Roberto Conterno, domenica scorsa. Vari assaggi di campioni da botte, tra cui:
Barolo Cascina Francia 2010: allo stato chiusissimo e poco leggibile. Si sente che dietro un velo impenetrabile di tannini ed acidità c'è tanta, tanta materia, e che il tempo gli darà ragione. Si percepiscono comunque, netti, toni scuri, di humus e terra smossa, rosa, uno speziato ancora in divenire.
Barolo Cerretta 2010: molto più aperto e solare, sul frutto, con una speziatura dolce già definita e tannini che, pur non potendo certo definirsi setosi, appaiono già relativamente composti. Non mi sembra in linea con lo stile Conterno; appare un vino più facile, che concede un pizzico di troppo alla gradevolezza. Sono curioso di capire che evoluzione avrà in futuro.
Monfortino 2010: un mostro. Anche se è prestissimo per giudicarlo, sarei pronto a scommettere che diverrà una delle migliori interpretazioni di sempre. Mai, se non in qualche super vino del Rodano, ho percepito una tale densità di materia.

Nella visita langarola, ho anche assaggiato i vini di Germano, Cavallotto e Vajra. Piaciuto molto il Bricco delle Viole 2009, vino di una eleganza che lascia veramente a bocca aperta; è un esempio quasi didascalico del Barolo tortoniano. Ottimo anche il Riserva Vigna S. Giuseppe 2006 di Cavallotto, già composto rispetto ad un tannico, muscolare ed irruento 2007 (una delle interpretazioni meno pronte di quest'annata che in genere trovo sin troppo matura e piaciona).

[vinogodi]

...ieri :
Ieri a mezzodi' : Castillo Y Gay 2005 Gran Rêserva Marques de Murrieta 2004 e Vigna Bosconia 1991 Lopez de Heredia
Ieri sera : Eguren Ugarte Rioja Blanco Malvasia e Reserva Famillar Martina Cendoya 2001
Oggi : Muga Blanco fermentado en barrique 2012 , Muga Reserva Selección Especial 2009 e Prado Enea Gran Reserva 2005
Stasera? Boh...

[paperofranco]

Carignano del Sulcis "piede franco" 2010 Cantina di Calasetta.
Ha un profilo quasi "pinotteggiante", chiaro, non troppo mediterraneo, come invece me lo sarei aspettato. Profumo leggermente evoluto per essere un 2010, piacevole al sorso con tannini delicati e impronta salina. Buono e a buon mercato.

[paperofranco]

In visita da Roberto Conterno, domenica scorsa. Vari assaggi di campioni da botte, tra cui:
Barolo Cascina Francia 2010: allo stato chiusissimo e poco leggibile. Si sente che dietro un velo impenetrabile di tannini ed acidità c'è tanta, tanta materia, e che il tempo gli darà ragione. Si percepiscono comunque, netti, toni scuri, di humus e terra smossa, rosa, uno speziato ancora in divenire.
Barolo Cerretta 2010: molto più aperto e solare, sul frutto, con una speziatura dolce già definita e tannini che, pur non potendo certo definirsi setosi, appaiono già relativamente composti. Non mi sembra in linea con lo stile Conterno; appare un vino più facile, che concede un pizzico di troppo alla gradevolezza. Sono curioso di capire che evoluzione avrà in futuro.
Monfortino 2010: un mostro. Anche se è prestissimo per giudicarlo, sarei pronto a scommettere che diverrà una delle migliori interpretazioni di sempre. Mai, se non in qualche super vino del Rodano, ho percepito una tale densità di materia.

Nella visita langarola, ho anche assaggiato i vini di Germano, Cavallotto e Vajra. Piaciuto molto il Bricco delle Viole 2009, vino di una eleganza che lascia veramente a bocca aperta; è un esempio quasi didascalico del Barolo tortoniano. Ottimo anche il Riserva Vigna S. Giuseppe 2006 di Cavallotto, già composto rispetto ad un tannico, muscolare ed irruento 2007 (una delle interpretazioni meno pronte di quest'annata che in genere trovo sin troppo matura e piaciona).

Bravo Giuliano. Già da un po' il Bricco delle Viole è un barolo di eleganza non comune(com'è la visita da Vajra?), domani lo assaggio di sicuro a Firenze. Con Cavallotto invece, pur riconoscendo che fa dei bei vini, non è mai scoccata veramente la scintilla. Ma il 2004, sentito da loro un paio d'anni fa, era una bomba atomica.

[paperofranco]

negli ultimi giorni:
Breg Gravner 2005 :un traslucido colore quasi chablissiano se se... color "vecchia romagna" ,bocca non proprio scorrevole e agevole,è da bersi a temperatura di rosso e da leggersi con cautela,come un settimanale di Sandro Mayer : o ti piace il genere o ne resti shockato!

Nebbiolo Rinaldi 2010 alla faccducass!!! mi rifiuto di pensare che il formato standard di bocce simili sia il tradizionale da 0,75 l,è un delitto e una vergogna!vino godurioso come pochi,frantumato in tempi degni di Bolt il primo calice,il secondo,poi il terzo...

Barbaresco Pajorè Rizzi 2010 :produttore che si conferma estremamente nelle mie corde ed è ,a maggior ragione in questa annata e versione,sfavillante e convincente. chi lo ha ,lo inizi a stappare,lo beva,lo ricompri e lo ribeva e metta da parte! (buono e guizzante pure lo Chardonnay di Rizzi,sorpresa piacevole dell'azienda).gran bozza

Cotes du Rhone Quartz Clos du Caillou 2010 :una granata esplosa su una fiorentina di tirannosauro.succulento quanto minerale e non ridondante nel frutto ma anzi setosamente goloso ad ogni sorso.un celentanesco "pugno in una carezza".squisito

Bentornato in mezzannoi.....

[barone79]

negli ultimi giorni:
Breg Gravner 2005 :un traslucido colore quasi chablissiano se se... color "vecchia romagna" ,bocca non proprio scorrevole e agevole,è da bersi a temperatura di rosso e da leggersi con cautela,come un settimanale di Sandro Mayer : o ti piace il genere o ne resti shockato!

Nebbiolo Rinaldi 2010 alla faccducass!!! mi rifiuto di pensare che il formato standard di bocce simili sia il tradizionale da 0,75 l,è un delitto e una vergogna!vino godurioso come pochi,frantumato in tempi degni di Bolt il primo calice,il secondo,poi il terzo...

Barbaresco Pajorè Rizzi 2010 :produttore che si conferma estremamente nelle mie corde ed è ,a maggior ragione in questa annata e versione,sfavillante e convincente. chi lo ha ,lo inizi a stappare,lo beva,lo ricompri e lo ribeva e metta da parte! (buono e guizzante pure lo Chardonnay di Rizzi,sorpresa piacevole dell'azienda).gran bozza

Cotes du Rhone Quartz Clos du Caillou 2010 :una granata esplosa su una fiorentina di tirannosauro.succulento quanto minerale e non ridondante nel frutto ma anzi setosamente goloso ad ogni sorso.un celentanesco "pugno in una carezza".squisito

è sempre un piacere leggerti cicciuzzo!!!!

[gianni femminella]

Gabbas cannonau Dule riserva 2009

Alcool non avvertibile e legno integrato. Il tannino ha una piacevole invitante rusticità. In complesso il tutto sta su di un equilibrio un po' precario che però funziona. Intrigante quanto basta e da mettere alla prova con qualche abbinamento importante o particolare ( mi viene in mente un pasticcio al forno con ragù e besciamella, ma forse non sono attendibile perché mi è rimasta fame dopo cena ).

[Mike76]

Domaine William Fevre - Chablis 1er cru Montmains 2010
Si apre fresco, su note minerali e di pesca.
In bocca è salmastro, conchiglia, solletica il palato e fa venir voglia di berne a secchiate.
Finale marino e floreale.
Stasera con un bel salmone alle erbe ci è stato alla grande.

[Spectator]

Carignano del Sulcis "piede franco" 2010 Cantina di Calasetta.
Ha un profilo quasi "pinotteggiante", chiaro, non troppo mediterraneo, come invece me lo sarei aspettato. Profumo leggermente evoluto per essere un 2010, piacevole al sorso con tannini delicati e impronta salina. Buono e a buon mercato.

..Quoto,prese 6 boccie dal Rudy..napoletano,a 4 soldi .

[Ludi]

Bravo Giuliano. Già da un po' il Bricco delle Viole è un barolo di eleganza non comune(com'è la visita da Vajra?), domani lo assaggio di sicuro a Firenze. Con Cavallotto invece, pur riconoscendo che fa dei bei vini, non è mai scoccata veramente la scintilla. Ma il 2004, sentito da loro un paio d'anni fa, era una bomba atomica.

Franco, la visita a Vajra è un'esperienza veramente bellissima. Tutta la famiglia, da Aldo a Milena ai figli, è di una cortesia impareggiabile. Ti fanno assaggiare tutto, e sono di una disponibilità assoluta. Esci con il cuore contento.

Mi raccomando, scrivi subito le tue impressioni sul Bricco delle Viole!

[Ludi]

Gaja & Rey 1998: un muro di legno da far invidia al Batar. Lo ricordavo decisamente meglio.
Gaja, Barbaresco 2010: qui la classe viene prepotentementee fuori. Incredibile la tessitura tannica, e la materia, pur densa, non è mai invadente o stucchevole. Già pienamente in beva.
Dante Rivetti, Barbaresco riserva 2009: cioccolatoso, alcolico, decisamente faticoso alla beva. Classico vino che ti stanca dopo il primo mezzo bicchiere.

[Sydney]

Champagne Le Mont Aigu - Jack Legras: naso aperto ed ricco con nette note di crema al limone, nocciola e gesso. La bocca invece è essenzile, dritta, acidità in primo piano. Avrei gradito un po' di polpa in più.

Riesling auslese 1976 "dello speculatore": naso molto bello, maturo ma non scollinato, molto zafferano, idrocarburo, frutta tropicale matura. In bocca delude un po', non si espande, l'ingresso dolce non si sviluppa e muore abbastanza velocemente. Si fa comunque bere con piacere.

Laville Haut Brion 1994: naso elegante, pulito, preciso e mobile, ampio, pesca matura, lanolina, molto balsamico, benzina. Grande stratificazione palatale, è denso ma equilibratissimo e scorrevole, polposo, acidità e mineralità uniscono le forze e sorreggono con grande equilibrio la materia.

VinSanGiusto 2002 - San Giusto a Rentennano: denso e scuro, orientato sulla frutta secca. Siamo un po' al limite, forso lo abbiamo superato. A me molti zuccheri piacciono ma non mi sorprenderei se i più lo trovassero stucchevole.

[Pot]

Nebiolo Bartolo Mascarello 2010

Rubino vivo, si apre subito all'olfatto su note di spezie, viola, frutti rossi sotto spirito, il tutto con grande eleganza ma con un pelino di alcool da smaltire. In bocca invece è molto equilibrato, tannino vellutato e avvolgente, lungo il finale.
Assolutamente da riprovare in futuro.
Una nota di merito anche all'etichetta, che a me piace molto, e dove la parola nebbiolo appare scritta con una sola b.

[Kalosartipos]

Bravo Giuliano. Già da un po' il Bricco delle Viole è un barolo di eleganza non comune(com'è la visita da Vajra?), domani lo assaggio di sicuro a Firenze. Con Cavallotto invece, pur riconoscendo che fa dei bei vini, non è mai scoccata veramente la scintilla. Ma il 2004, sentito da loro un paio d'anni fa, era una bomba atomica.

Franco, la visita a Vajra è un'esperienza veramente bellissima. Tutta la famiglia, da Aldo a Milena ai figli, è di una cortesia impareggiabile. Ti fanno assaggiare tutto, e sono di una disponibilità assoluta. Esci con il cuore contento.

Non posso esimermi dal quotare, ci sono stato ben sei anni fa ma ricordo ancora l'estrema cortesia... oltre due ore di visita e degustazione, con tutte le bottiglie a disposizione.
Chapeau!

[marwine]

negli ultimi giorni:
Breg Gravner 2005 :un traslucido colore quasi chablissiano se se... color "vecchia romagna" ,bocca non proprio scorrevole e agevole,è da bersi a temperatura di rosso e da leggersi con cautela,come un settimanale di Sandro Mayer : o ti piace il genere o ne resti shockato!

Nebbiolo Rinaldi 2010 alla faccducass!!! mi rifiuto di pensare che il formato standard di bocce simili sia il tradizionale da 0,75 l,è un delitto e una vergogna!vino godurioso come pochi,frantumato in tempi degni di Bolt il primo calice,il secondo,poi il terzo...

Barbaresco Pajorè Rizzi 2010 :produttore che si conferma estremamente nelle mie corde ed è ,a maggior ragione in questa annata e versione,sfavillante e convincente. chi lo ha ,lo inizi a stappare,lo beva,lo ricompri e lo ribeva e metta da parte! (buono e guizzante pure lo Chardonnay di Rizzi,sorpresa piacevole dell'azienda).gran bozza

Cotes du Rhone Quartz Clos du Caillou 2010 :una granata esplosa su una fiorentina di tirannosauro.succulento quanto minerale e non ridondante nel frutto ma anzi setosamente goloso ad ogni sorso.un celentanesco "pugno in una carezza".squisito

è sempre un piacere leggerti cicciuzzo!!!!

Sì,se si limitasse a citare,al massimo,mario merola...
"Una carezza in un pugno"

[marwine]

Champagne Le Mont Aigu - Jack Legras: naso aperto ed ricco con nette note di crema al limone, nocciola e gesso. La bocca invece è essenzile, dritta, acidità in primo piano. Avrei gradito un po' di polpa in più.

Riesling auslese 1976 "dello speculatore": naso molto bello, maturo ma non scollinato, molto zafferano, idrocarburo, frutta tropicale matura. In bocca delude un po', non si espande, l'ingresso dolce non si sviluppa e muore abbastanza velocemente. Si fa comunque bere con piacere.

Laville Haut Brion 1994: naso elegante, pulito, preciso e mobile, ampio, pesca matura, lanolina, molto balsamico, benzina. Grande stratificazione palatale, è denso ma equilibratissimo e scorrevole, polposo, acidità e mineralità uniscono le forze e sorreggono con grande equilibrio la materia.

VinSanGiusto 2002 - San Giusto a Rentennano: denso e scuro, orientato sulla frutta secca. Siamo un po' al limite, forso lo abbiamo superato. A me molti zuccheri piacciono ma non mi sorprenderei se i più lo trovassero stucchevole.

Aggiungo un poco espressivo Guy Robin - 1er Monteé de Tonnerre 07,abbastanza deludente.
Io ho gradito un po' di più anche la bocca di Legras,ma sono d'accordo che il naso era meglio,più articolato.
Grande fascino e belle sfaccettature dal naso del Riesling.
Laville di grande spessore,già descritto molto bene da Christian.
VinSanGiusto : "se i più "... ce lo beviamo noi ... Buonissimo.

[esorciccio79]

Sì,se si limitasse a citare,al massimo,mario merola...
"Una carezza in un pugno"

ehhhhhhhhhhhhhhhhh,e che sarà mai.stai a guardà il capello...

[mofise]

[b]VinSanGiusto 2002 - San Giusto a Rentennano: denso e scuro, orientato sulla frutta secca. Siamo un po' al limite, forso lo abbiamo superato. A me molti zuccheri piacciono ma non mi sorprenderei se i più lo trovassero stucchevole.

Vinsangiusto 2002 è una delle versioni più scariche e meno zuccherine degli ultimi anni

[ZEL WINE]

[b]VinSanGiusto 2002 - San Giusto a Rentennano: denso e scuro, orientato sulla frutta secca. Siamo un po' al limite, forso lo abbiamo superato. A me molti zuccheri piacciono ma non mi sorprenderei se i più lo trovassero stucchevole.

Vinsangiusto 2002 è una delle versioni più scariche e meno zuccherine degli ultimi anni

nun ciai capito na sega nsomma.

[Sydney]

[b]VinSanGiusto 2002 - San Giusto a Rentennano: denso e scuro, orientato sulla frutta secca. Siamo un po' al limite, forso lo abbiamo superato. A me molti zuccheri piacciono ma non mi sorprenderei se i più lo trovassero stucchevole.

Vinsangiusto 2002 è una delle versioni più scariche e meno zuccherine degli ultimi anni

nun ciai capito na sega nsomma.

Mah. Un vino con 400 g/l con elevata acidità può essere meno stucchevole di uno con 200 ma piatto....o sbaglio?
Premetto poi che di vinsangiusto ne ho bevuto molti, compreso i fantomatici "caratelli speciali"...

[zampaflex]

Chateau La Lagune 2001 +

Il colore comincia a mostrare qualche cenno di invecchiamento, iniziando a virare verso il granato. Naso piuttosto interessante, con corredo di frutti rossi, tabacco biondo, barbabietola, terra umida/torba, ma anche un lato più aggressivo in pomodoro e agrume. Difatti in bocca tende a scappare, lasciando allo scoperto una vena acida un po' sopra le righe.

[Alberto]

Oggi pranzo con pasta e patate alla napoletana*, e cena con zucchine ripiene con provola affumicata (una creazione estemporanea della mia compagna) e moussaka, con l'accompagnamento discreto di:

Irpinia Fiano, Ciro Picariello, 2012 (13,5%)
Vino semplice e se vogliamo naïve, ma solido di corpo e goloso di frutto, con tanta pera (con una connotazione vagamente bucciosa e "sponti") al naso ed una bocca leggermente grassa, ravvivata da una bella sapidità, senza essere una lama acida. Chiusura tutta sul frutto bianco, croccante. Nella sua fase potenzialmente credo migliore...negli anni sicuramente si sfinerà e farà emergere di più i toni minerali e l'affumicatura, ma secondo me perderà quel brio e quella spontaneità giovanile che ora possiede. Ottimo tappo, per essere un vino base.

*Non mi sono fatto mancare nulla: pancetta tagliata a striscioline nel soffritto di cipolla, pomodorini in cottura assieme alle patate, dadini di crosta di parmigiano (in cottura con la pasta, Garofalo mista) e provola affumicata (a fine cottura)...insomma, 'na bbbomba!

[alì65]

Gaja, Barbaresco 2010: qui la classe viene prepotentementee fuori. Incredibile la tessitura tannica, e la materia, pur densa, non è mai invadente o stucchevole. Già pienamente in beva.

la stessa mia sensazione e la cosa che ho notato di più è il colore scarico rispetto a edizioni passate e il già pienamente in beva mi fa pensare una cosa
ho notato che la tendenza sia quella della bt fruibile da subito come se il mercato abbia influito su questo
la cosa si nota di più quando, parlando coi produttori, si sente parole come " stiamo lavorando per questo" il che mi fa pensare a bt future più in beva da subito
questa nuova situazione mi sballa tutti i pensieri che ho ( o forse avevo) sulla longevità del prodotto, che sia Nebbiolo o Sangiovese
se la cosa si confermerà con il tempo tenderò ad acquisatre sempre meno roba giovane perché ho la matura da bere; il ricambio sarà molto accurato e tendenzialmente oltralpe zona Ardeche, tranne qualche "mio" storico produttore italico dove difficilmente potrei farne a meno
anche sui Chianti ho notato una tendenza al consumo a breve ( per me breve è entro i 15 anni ) e mi dispiace........poi magari a 70 anni non potrò più bere e il tutto andrebbe a ramengo!!!

[Pot]

Riesling La Palazzola 1993

Giallo verdolino con riflessi dorati, parte sparato al naso con le classiche note del riesling, qualche nota di idrocarburo, agrumi, un sottofondo di miele e di balsamico. Si percepisce già all'olfatto la ancor grande acidità, che però in bocca risulta un po' squilibrata; nonostante il finale lungo, manca infatti quell'equilibrio che avrebbe completato questo bel quadro: un quadro che ha pur sempre venti anni, e non è di un pittore tedesco, ma della provincia di Terni.