gianni femminella ha scritto:yuzu ha scritto:fable_81 ha scritto:yuzu ha scritto:Leggo un'intervista a Davide Oltolini, critico per una nota guida gastronomica:
Non basta mangiare e dire "a me piace" e non ci si può basare sui propri gusti personali…
Bisogna prescindere dai gusti personali, e il giudizio sui piatti deve essere il più possibile oggettivo. Quello che è interessante in un piatto è l’equilibrio degli ingredienti, la tecnica di esecuzione ma soprattutto la piacevolezza, che è l’aspetto più importante
Mi tornano alla mente le lezioni dei professoroni del forum... È il critico a non capire o i professori forumisti? Che dubbio amletico
Ben tornato Marco.
...eppure nella cucina, come nel vino, esistono..
un pesce che puzza è un pesce che puzza, hai voglia a dire "a me piace" quindi per me è buono.. una puzza di feccia nel vino è un difetto.. un'ossidazione (dove non deve esserci ovviamente) è un difetto.. un alcol eccessivo è un difetto.. un residuo zuccherino in un vino secco.. un frutto troppo acerbo. sono parametri oggettivi! chiunque sappia di cosa si parla non può non convenire.
poi uno può dire a me piace il vino ossidato.. o la frutta acerba..
per carità.. c'è chi mangia le patatine fritte di mc donalds, in cina mangiano cani ed insetti a valanga.. milioni di consumatori mangiano pasta barilla..
però chi è un professionista, i criteri oggettivi li ha ben chiari
)
Di solito leggo ma non mi intrometto. Stavolta intervengo brevemente.
Questi di cui parli sopra sono i difetti. Forse è più difficile definire i pregi. O no?
bravissimo, dimostri di voler andare avanti.. a differenza di molti altri
già il fatto di non avere difetti, è un pregio.. è un qualcosa che hanno POCHI vini.
andando avanti, la maturazione dell'uva. è una cosa abbastanza semplice da capire per chi mastica l'argomento.. per chi conosce il VINO.
purtroppo NON è un argomento semplice per i "degustatori seriali", di cui abbonda il forum.
un esercizio utile potrebbe essere assaggiare l'uva.. e poi vedere il vino che ne deriva. ma quanti di voi si recano nelle vigne ad assaggiare l'uva in tempo di vendemmia? con quale regolarità? si tenga presente (ai fini della risposta) che l'attività di "degustatore seriale" è in conflitto con quella di persona che visita le vigne

il caso contrario è di ancor più semplice lettura: un vino con uve troppo "avanti" (o indietro) nella maturazione, può benissimo non avere difetti, ma non avrà un particolare pregio.. (evito di fare esempi perchè altrimente i "soggettivisti" arrivano ad interferire con il gradimento su singoli vini)
poi ci sono dei produttori che non sbagliano mai (o quasi mai) un'annata.. penso a chave, a reynaud, a trapet. come mai? perchè sono oggettivamente bravi, i loro vini non hanno sbavature anche in annate difficili. il riuscire a bilanciare le difficoltà di un'annata, rendendole "sfumature" di un vino anzichè difetti è un pregio assoluto del vino!
possiamo andare avanti, ma ti assicuro che gà questi pregi (l'equilibrio del vino, la maturazione delle uve) sono ostacoli molto ardui per la maggior parte dei vini.. valutare quanto lo specifico vino sia riuscito quell'anno a raggiungere l'equilibrio, ad avere tutte le componenti (acidità, tannicità, maturazione dell'uva, vinificazione corretta) è il modo più naturale di valutarne il pregio.. quando tutti i parametri sono apposto, hai un vino di grande pregio. poi ti può piacere il pinot nero più del cabernet o del grenache.. ma un vino ben fatto è un vino ben fatto, chiunque capisca di vino non può discuterne a livello oggettivo