Memor 2009 - Cantine Ferri
Terzo primitivo a stretto giro, dopo Es 2010 e Chiaromonte c.da Barbatto 2008.
Completamente diverso da entrambi, ha un naso più aderente al disegno tipico del primitivo, fatto sì di spezie, ma anche tanta frutta sotto spirito, poi piccoli sbuffi di quel che mi è sembrato tabacco. In bocca una deflagrazione, con una freschezza (a memoria direi la più alta tra i tre vini in questione) che è un invito alla beva, accompagnato da quel residuo zuccherino che è genetico (e filologico, come detto qualche giorno fa) nel primitivo, memoria di quello che trovi nel bicchiere del vino-del-contadino, da queste parti. Gradazione alta, molto alta, più percepita al naso, roteando il bicchiere, che in bocca durante la bevuta. Bella ed adeguata la persistenza.
Per me complessivamente superiore al Chiaromonte 2008 c.da Barbatto, mentre è leggermente inferiore dal diversissimo Es 2010, che si avvantaggia tra l'altro di un lungo ciclo di legno che lo disegna in modo differente dal Memor; di certo l'Es è meno tradizionale, al palato del bevitore: da un lato il Memor è ancestrale, quasi giocoso nel suo abito da vinone-da-tavola-domenicale-del-barese, dove si gioca (da sempre) a chi ce l'ha più grosso rilanciando sulle improbabili gradazioni dei vini padronali comprati dal contadino amico, dall'altro l'Es 2010 è austero e serioso, un po' il figlio che ha studiato e che "dimentica" un po' le sue radici "cozzale" (contadine) per presentarsi con le mani pulite, il vestito della domenica e le scarpe eleganti al tavolo di quelli "bene", conscio che troverà quelli che lo tratteranno da terrone, ma pronto a mettere in riga molti nobili di antica famiglia.
A mio padre piacerebbe forse più il Memor; a me, che ho studiato e faccio finta di capirci qualcosa, più l'Es.
Ma sono entrambi due grandi vini pugliesi.