Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

[Andyele]

manichi ha scritto:
e l'anteprima di boito ( che uscirà come riserva )

Meno male! Finalmente! Gl'ho fatto 'na capa tanta a Enrico! (non è merito mio, aveva già in testa di farlo ma era dubbioso)

Enrico mi ha detto che farà anche una selezione fra le varie particelle della vigna Boito, scegliendo le migliori per fare la riserva, mi disse anche quali ma ora non me lo ricordo. Speriamo non aumenti troppo il prezzo!!

[Andyele]

Cortese : la conferma della bontà assoluta della riserva 2006 e la scoperta di un rabajà 2010 che è un piccolo gioiello con una grazia e un equilibrio quasi insoliti in un rabajà giovane , non ha la struttura del 2006 ma già oggi si beve con grande piacere , contiene anche le uve in genere destinate alla riserva che non verrà prodotta nel 2010

Non avevo capito che nel 2010 non era stata fatta la riserva, però effettivamente il Rabaja 2010 mi ha veramente impressionato, un gioiellino.

[Palma]

Sabato sera due vini che non aveo mai bevuto e di uno neanche avevo mai sentito parlare:

- Barolo Vigna Colonnello 2006 Francesco Clerico: preso per curiosità e per il costo di 15€ al ristorante che per un barolo non avevo mai visto, non sapevo neppure dell'esistenza di questo Clerico che in etichetta riporta di uve ottenute con metodo biologico. Purtroppo servito in bicchieri troppo piccoli è rimasto abbastanza compresso nei profumi pur rivelando una certa florealità, bocca dal tannino un filo rustico, ma una buona acidità ne agevola la beva. Ci sono dei Clerico peggiori
- Pinot nero Villa Nigra 2006 Cornell: 15€ anche per questo; un po' lo temevo ed in effetti il legno ha monopolizzato il naso (sempre penalizzato dal bicchiere), leggermente meglio in bocca, più fresca rispetto al naso. Si beve, ma ho nettamente preferito il Barolo.

[Palma]

Quelli del matrimonio di eri sera invece non sto a metterli

[Palma]

Oggi invece un grande vino emiliano:
- Radice 2010 Paltrinieri: visto che spesso chi eccede in lodi sperticate e ripetute mi sta sui maroni, cercherò di limitarmi. A me piace un botto e di più, ora poi si è anche un minimo aggiustato ed è pura goduria, per uomini duri, però

[Kalosartipos]

Oggi invece un grande vino emiliano:
- Radice 2010 Paltrinieri: visto che spesso chi eccede in lodi sperticate e ripetute mi sta sui maroni, cercherò di limitarmi. A me piace un botto e di più, ora poi si è anche un minimo aggiustato ed è pura goduria, per uomini duri, però

Ad avercene... finito da tempo, però

[Palma]

Oggi invece un grande vino emiliano:
- Radice 2010 Paltrinieri: visto che spesso chi eccede in lodi sperticate e ripetute mi sta sui maroni, cercherò di limitarmi. A me piace un botto e di più, ora poi si è anche un minimo aggiustato ed è pura goduria, per uomini duri, però

Ad avercene... finito da tempo, però

Pensavo d'averlo finito anch'io, oggi, mentre cercavo un Eclisse 2012 ne ho ritrovato una bottiglia in mezzo al casino della cantina e non ho resistito

[vittoxx]

Oggi invece un grande vino emiliano:
- Radice 2010 Paltrinieri: visto che spesso chi eccede in lodi sperticate e ripetute mi sta sui maroni, cercherò di limitarmi. A me piace un botto e di più, ora poi si è anche un minimo aggiustato ed è pura goduria, per uomini duri, però

Ad avercene... finito da tempo, però

Pensavo d'averlo finito anch'io, oggi, mentre cercavo un Eclisse 2012 ne ho ritrovato una bottiglia in mezzo al casino della cantina e non ho resistito

Jo ne ha 12 bott, gliele ho prese io in un risto

[Palma]

Oggi invece un grande vino emiliano:
- Radice 2010 Paltrinieri: visto che spesso chi eccede in lodi sperticate e ripetute mi sta sui maroni, cercherò di limitarmi. A me piace un botto e di più, ora poi si è anche un minimo aggiustato ed è pura goduria, per uomini duri, però

Ad avercene... finito da tempo, però

Pensavo d'averlo finito anch'io, oggi, mentre cercavo un Eclisse 2012 ne ho ritrovato una bottiglia in mezzo al casino della cantina e non ho resistito

Jo ne ha 12 bott, gliele ho prese io in un risto

Quando? Se è passata più di una settimana le ha già finite di sicuro anche te però. ..

[vittoxx]

Sarà un annetto, dici che le ha scolate tutte? Credo di avergliele date una volta che c'eri anche te, ma allora non avevi il radice alert

[Palma]

Allora di quelle sapevo, ma già alcuni medi fa mi ha detto di non averne più da tempo

[vittoxx]

È un lavandino

[andrea]

eggià, LUI è un lavandino....

[vittoxx]

eggià, LUI è un lavandino....

Non so a chi tu ti riferisca, ma se io bevessi e soprattutto mangiassi un quinto di quanto mangi e beva jossik, avrei da quel pezzo lasciato questa valle di lacrime

[manichi]

Giovedì sera :
Riesling Scharzhofberger spatlese 2008 Egon Muller : ancora giovane ma già buonissimo
Barolo Cascina Francia 2001 : parte con un naso non precisissimo poi nel bicchiere si apre bene , bocca dal tannino deciso , alla fine tra i migliori
Barbaresco Asili 2001 Giacosa : i barbaresco 2001 di giacosa sono delle grandi riuscite e questa bott lo conferma
Barolo Cascina Pajana 2007 Renzo Seghesio : inizialmente ridotto poi tira fuori note mentolate pur non uscendo completamente da una certa compressione aromatica , in bocca ha volume e una buona acidità , mi ricorda molto la versione 2006 anzichè la 2007 che negli assaggi in cantina era più espressa e godibile
Osso San Grato 2001 : l'osso di questa annata continua a non convincermi , non male ma non ha la profondità delle riuscite migliori
Brunello 1999 Le Macioche : forse non la miglior bott. ma comunque buono
Pergole Torte 2010 : qui sono in minoranza a molti è piaciuto , io ho qualche dubbio per l'acidità in questa fase esuberante e una noticina verde che non mi sfagiola granchè
Montepulciano 2001 Valentini : caffè , prugna e bocca di buona ricchezza , arriva a fine serata quando già eravamo un po' stanchi ma ne avevo ricordi migliori

[arnaldo]

Brunello 1999 Le Macioche : forse non la miglior bott. ma comunque buono

Sicuramente bottiglia NON a posto. Per loro, la 1999, la migliore annata realizzata. Ne è testimonianza l'ennesima bottiglia aperta da me alla fine dello scorso anno. Me ne è rimasta una......

[MCSE]

Brunello 1999 Le Macioche : forse non la miglior bott. ma comunque buono

Sicuramente bottiglia NON a posto. Per loro, la 1999, la migliore annata realizzata. Ne è testimonianza l'ennesima bottiglia aperta da me alla fine dello scorso anno. Me ne è rimasta una......

Bevuta oggi, personalmente non mi è proprio piaciuto, praticamente di sangiovese di montalcino non cèra niente, IMHO ovviamente , profumava di anice, vegetale, fruttini canditi, bocca meglio ma sempre con richiami del naso sopra citato che non mi appagano.

[paperofranco]

Forse sono la persona meno indicata e senza alcun diritto di scrivere su questo bollettino, ma visto che nessuno si fa avanti lo faccio io perché la giornata di sabato non può passare così, senza commenti.
Ho già ringraziato il padrone di casa in privato per l’ospitalità; qui mi limito a dire che se non fosse stato per la compagnia molesta, il cibo rabberciato e i vini andati, probabilmente sarebbe anche stata una buona giornata…….
Veniamo appunto ai vini.
Aperitivo con Tarlant 1998, molto buono. Me l’aspettavo più dalle parti dell’ossidazione, e invece ha messo in evidenza freschezza e tensione gustativa. Sorprendente per tenuta il Frassitelli Casa d’Ambra 1988. Dico, stiamo parlando di una biancolella d’Ischia, con tutto il rispetto, e solo il fatto che non fosse un vin santo è per me encomiabile. Corton-Charlemagne di Boillot, mi sembra 2008, ancora un po’ segnato dal legno. Corton bianco di Chandon Brialles, non ricordo l’annata, note floreali e mielose, di buona freschezza al gusto; a me è piaciuto. Un Anjou non ricordo di chi, mi sembra del 2001: profilo aromatico e gustativo classico da chenin maturo, buono.
Questo era solo l’antipasto, adesso passiamo ai piatti forti.
1° batteria di sangiovese 2001: brunello schiena d’asino di Mastroianni, brunello Le Chiuse, Pergole Torte.
Le Chiuse buono, solo leggermente sbilanciato su una puntina di alcol al naso, mangiando funziona alla grande. La partita è però fra gli altri due: sono indeciso fino all’ultimo e il cuore mi porterebbe a dire Pergole, ma secondo me alla fine lo schiena ha qualcosa in più. Pergole fascinoso e leggermente decadente con un naso spostato su sfumature animali/selvatiche; lo schiena d’asino è terroso e sanguigno, e rivela una spinta ed uno spessore gustativo superiori. Gran bella versione, comunque due vini di alto livello.
2° batteria di nebbiolo 1995: Sorì Tildin di Gaja, Ris. Granbussia di Aldo Conterno, Cà Morissio di Mascarello, Monfortino.
Sono stati serviti a due a due, in sequenza, Gaja vs Granbussia e Cà Morissio vs Monfortino.
Il Tildin io l’ho trovato un po’ troppo bordoleggiante, con una certa nota fumé. Per carità, elegante e setoso, però messo in mezzo a quei monumenti al nebbiolo non ha avuto scampo, e nel confronto diretto con il Granbussia perde alla grande. Quest’ultimo veramente bello, un grande vino. Nell’altra mini-tenzone la spunta Monfortino: semplicemente esaltante, colto in un momento di beva spettacolare; profondo e completo. Il Morissio è secondo me il migliore degli anni ’90, una bellissima versione, anche se lo sento ancora leggermente contratto e compresso nei profumi; comunque non credo che potrà raggiungere le vette di eleganza dell’altro.
Batteria nebbiolesca a sorpresa: barolo Cerequio di marengo Merenda 1982, barbaresco Pajorè 1971 di Giovannini Moresco.
Il primo mi fa pensare ad una bottiglia non perfetta: un po’ pungente e non del tutto a fuoco.
Il secondo, per me, è pura emozione, racchiude in sé tutta la magia del grande nebbiolo meravigliosamente invecchiato. Un vino commovente e dal fascino senza tempo.

[Sydney]

Certo che avere Picard e Mascarello assieme ed uscirne indenni....

E l'Hommage a Jacques Perrin?

[Francvino]

Certo che avere Picard e Mascarello assieme ed uscirne indenni....

E l'Hommage a Jacques Perrin?

Il papero era già andato via dopo aver fatto merendina con olive fritte all'ascolana e Dom Perignon Rosé 1996. Non ha assistito a una performance meravigliosa del Comandante che, superandosi nella sua fama, ha tappato davanti agli occhi di tutti un Hommage 2005 che sprizzava potenza e soccosità da tutti i pori....

[Sydney]

Certo che avere Picard e Mascarello assieme ed uscirne indenni....

E l'Hommage a Jacques Perrin?

Il papero era già andato via dopo aver fatto merendina con olive fritte all'ascolana e Dom Perignon Rosé 1996. Non ha assistito a una performance meravigliosa del Comandante che, superandosi nella sua fama, ha tappato davanti agli occhi di tutti un Hommage 2005 che sprizzava potenza e soccosità da tutti i pori....

Il comandante dovrebbe fare come Perseo con Medusa: guardare le bottiglie riflesse da uno scudo.

[Palma]

Io ho solo un notazione da fare: passare la notte con Francvino non ha prezzo

[de magistris]

Io ho solo un notazione da fare: passare la notte con Francvino non ha prezzo

ecco perché eri così nervoso ieri mattina...

[de magistris]

giornata meravigliosa, da 99/100 (mancava Alex per la perfezione), prima di tutto per la compagnia, il livello mangiatorio da grandissima osteria-ristorante e l'accoglienza contigiana per la quale non ci sono veramente parole.

Un po' di note per integrare quanto già anticipato dal papero e da altri. Comincio coi bianchi:

Ischia Biancolella Tenuta Frassitelli ’88 – Casa D’Ambra: bottiglia piuttosto diversa da quella della verticale, più giallo, più carico e maturo, ma con la sua piena dignità. A colpire è più la tenuta che la mobilità e la profondità, ma considerando le caratteristiche del vino, sono comunque impressioni positive.

Corton-Charlemagne ’08 – Boillot: classico bianco borgognone con la sua quota di legno, da cui non riesce mai a liberarsi completamente. Se fosse italiano, gli faremmo un sedere così: non è male, ma da un grand cru e un produttore bravo come Boillot è doveroso aspettarsi di più.

Corton Blanc ’08 – Chandon de Briailles: vino totalmente freak, senza legno borgognone, ma con una pera williams molto italiana, a fare un po’ a cazzotti con bocca acida, seppur scissa e poco supportata. Non nelle mie corde.

Anjou Les Nourisson ’01 – Bernaudeau: vino totalmente nel mio mood, tutto propoli, zafferano, fungo, fiori dolci, erbe da cucina, tendenzialmente botritico ma pieno di sale in bocca, da berne a secchi. Si può contestare un certo dominio dello zafferano ma in bocca ha un passo arioso e anarchico che ti fa respirare ossigeno buono di diversità e libertà. Per distacco il bianco della giornata.

[de magistris]

Batteria Sangiovese 2001:

Pergole Torte ’01 – Montevertine: non la migliore bottiglia bevuta (quella del post-zampanelle di marzo era meglio, per esempio), ma comunque vino molto bello, tra i migliori. In questa bottiglia il frutto è un po’ più terziario e soprattutto ci sono le spezie orientali a prendersi il palcoscenico, la bocca è molto risolta e piacevole, non così lunga in chiusura ma sempre molto aggraziata e saporita.

Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino ’01 – Mastrojanni: per me sul podio della giornata. Parte chiusissimo, serrato, scorbutico, ma quando si apre ha tutto lo spettro del grande brunello. Una parte algida di erbe secche, sigaro, humus e una parte più gaudente di frutto maturo e rigoglioso, avvolgente e salmastro ma allo stesso tempo serio ed austero. Vino di razza, con almeno un altro decennio di espansione, tra i 2001 più in forma sentiti ultimamente.

Brunello di Montalcino Ris. ’01 – Le Chiuse: soffre un po’ il confronto con gli altri due sangiovese, rispetto ai quali è più “rustichello”, con un frutto un po’ scuro e uno sviluppo più orizzontale e glierico che profondo. Gli ultimi vini de Le Chiuse sono più completi e vibranti, imho: impressione avuta anche nella piccola verticale fatta in cantina.