gp ha scritto:Sassi Solivi mancherà pure del cosiddetto "frutto", ma non manca certamente di fiore: in particolare una rosa esplosiva (ultima la 2010). E' il noto "floreale" che appartiene al corredo varietale del nebbiolo, tanto per dire. Attendiamo pazientemente che si faccia largo qualche teorico del "vino-fiore"...
Dopodiché a rigore i piccoli frutti rossi e la susina ci sono, ma niente di "turgido".
A questo punto, quali sono per i tuoi gusti da maronita pentito i rossi valtellinesi che realizzano la sintesi magica, con la "giusta dote di frutto" (checché ciò significhi)?
È un vino che ho bevuto in un paio di occasioni e che è sicuramente nelle mie corde proprio perchè giocato su note floreali e minerali. Non ho esperienze però sull'evoluzione nel tempo. La bottiglia più vecchia che ho è una 2008. Qualcuno Sa quando hanno iniziato a produrre?
Mi sono fidato di quanto dettomi...in realtà mi sa che la frase andava interpretata alla luce del cambio stilistico, non credo proprio che nel '55 producessero con sovramaturazione e barriques. Tant'è che dal 1995 ci sono anche nuovi cloni rispetto al passato ed un impianto a giropoggio, contrariamente a prima.
