LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

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diamonddave
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda diamonddave » 26 giu 2013 23:54

Magnumanata di San Giovanni nel ristorante dell'amico Beppe/Perbacco a Bari.

Si è bevicchiato tanto e discretamente scoprendo che, ad esempio, il chianti classico base di Ormanni l'è veramente bonino!

Trento Brut ... Ferrari :D :D :D
Fa il suo dovere in apertura di serata, ma non rientra tra i miei preferiti, non almeno in questa versione.

Oltrepò Pavese Pinot Nero Oltre rosé 2006 Ca' di Frara :D :D :D :)
Molto piacevole, con profumi piacevoli e discreti, abbastanza caratteristici.

ribolla gialla Vinnae 2012 Jermann :D :D :D :D
Non conosco la tipologia, alcuni tra i presenti dicevano che sapeva poco di ribolla. A me è piaciuto nonostante non fosse alla temperatura corretta, perchè era piuttosto caldo. Ciò non ostante era piacevolmente "ricco" di profumi tanto che, complice la temperatura non proprio corretta, il naso faceva premio sul palato.

Pietrabianca 2010 Tormaresca :D :D :)
Per me bottiglia fallata, con note di ossidazione piuttosto evidenti.

Girofle 2012 Azienda Monaci :D :D :D :D
Solito gradevolissimo Girofle: economico e buono. Perfetto con gli involtini di melanzana...

Chianti Classico 2008 Ormanni :D :D :D :D :)
Eccolo là! Preso da Roland per errore (avevo ordinato un Rosso di Montalcino Le Ragnaie) devo dire che sono rimasto molto ben impressionato, e con me tutti gli altri.
Aveva quello che serviva per farsi piacere, tanto più quanto sostava nel bicchiere.

Toscana Rosso 2010 Deloitte :D :D
Boccia portata più per far numero che altro, immagino.
Non tappato, non esalato. Semplicemente inutile. L'etichetta diceva Sangiovese in purezza... ma in verità avrebbe potuto esserci qualsiasi uva per come la vedo io.

Palazzo della Torre 2009 Allegrini :D :D :D :)
Piaciuto, ma non avrei saputo dire da che parte d'Italia arrivasse escluse alcune regioni. Vino buono ma un po' anonimo.

Sine Die 1999 Azienda Monaci :( :(
Defunto.

Le Cruste 2005 Alberto Longo :D :D :D
Nero di troia ruffianello... Senza infamia e senza lode.
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il chiaro
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda il chiaro » 27 giu 2013 07:40

Kalosartipos ha scritto:DOMAINE JEAN FRANÇOIS GANEVAT Côtes du Jura Chardonnay "Les Grands Teppes" vieilles vignes '10: (leggendo la controetichetta) vigna piantata nel 1919, agricoltura biologica, non filtrato e senza aggiunta di solfiti.. gran bella bottiglia, agrumi, frutta esotica, sale e minerali, bocca potente, dal radioso futuro... per me, oggi 91/100, ma salirà..
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda paperofranco » 27 giu 2013 08:58

Ieri pomeriggio, una merenda da un vecchio amico, dove era più importante quello che avevamo da dirci, quindi non ho prestato una concentrazione particolare ai vini. Comunque.

Champagne extra-brut Jacquesson 736.
Vado a memoria, non avendo la bottiglia davanti mentre scrivo: 53 CH, 29 PN, 18 PM; dosage 1,5 gr/l.
Poca panetteria e tanto agrume(limone) al naso; freschezza agrumata a caratterizzare anche il sorso, con adeguato sostegno salino. Buoni l’equilibrio complessivo e la tensione gustativa, nella mia memoria più verticale dei due numeri precedenti e secondo me con più prospettiva.
Ad oggi, davvero un ottimo aperitivo.

Bourgogne rouge 1999 Leroy.
Chapeau, trattandosi di un “bourgogne” di 14 anni. Terziari da pinot nero, con fieno falciato e sentori animali non troppo forti su un leggero tono fumé, ma anche fiori secchi ed un accenno mentolato. Elegantino e morbido in bocca, dove avrei voluto un po’ più di frutto e un pochina più di acidità. Secondo me sarebbe stato meglio da giovane.
Ripeto, tanto di cappello per quello che è forse il miglior “bourgogne” in circolazione, una quarta categoria con quasi quindici anni che si presenta con integrità invidiabile. Detto questo, a mio modesto parere, non si va in Borgogna per questi vini e non è per questi vini che ci si innamora della Borgogna.

Lascio la parola a rotellone, se vuole.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda egio » 27 giu 2013 21:47

Tenimenti Ruffino - Cabreo La Pietra 1990: Un bianco d'antan che farebbe la gioia del buon Chicco76... Grande goduria per uno Chardonnay di 23 anni che ha tutto quel che deve avere e anche qualcosa di più, da potersi permettere arie borgognotte. Aperta con poca speranza, mi sono ricreduto nel giro di mezz'ora e col passare dei minuti sempre meglio. Preso sul forum, davvero per niente.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda davidef » 27 giu 2013 22:06

diamonddave ha scritto:Magnumanata di San Giovanni nel ristorante dell'amico Beppe/Perbacco a Bari.



prendo ad esempio questa discussione senza assolutamente entrare nei vini bevuti o nelle loro valutazioni, solo come spunto

a tutte le magnummate che sono andato alla fine di vini che se ne salvavano ce n'erano 2 o 3 al massimo (eccetto la giornata a Brisighella ma quella non fa testo) ed allora mi chiedo, eslcuso eventi ludici tipo grigliatone in allegria, se ha poi senso fare bevute di questo tipo dove difficilmente si tirano fuori le cose che hanno reale interesse

è anche per questo che io ho smesso di mettere via magnum, anzi quelle che avevo le ho date al 93% via...non si bevono mai, se si fanno serate non le si portano, quando pensi di stapparle poi hai un po' di magone, te le godi poco e un pochino pensi anche che hai speso più del doppio delle due equivalenti bottiglie...

son l'unico ?

mi sarò tenuto un 15-20 magnum, non di più, tutto il resto via :D
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Wineduck » 27 giu 2013 22:51

Ciao Davide, se avessi bevuto il Percarlo 93 da magnum dela verticale del 31 marzo 2012, non diresti così... 8)
Le magnum hanno un grande senso quando si stappano vini dalla grande capacità di invecchiamento: la loro evoluzione è quasi sempre sorprendente (in positivo) rispetto alla 0,75. Io non ricordo una delusione cocente da magnum. Lo occasioni se si vuole si creano: basta non portarle alle serate "abbuffata" e alle serate con persone poco esperte. Meglio pochi ma buoni e con voglia di approfondire senza esagerare con le etichette troppo numerose. :wink:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda diamonddave » 27 giu 2013 23:03

davidef ha scritto:
diamonddave ha scritto:Magnumanata di San Giovanni nel ristorante dell'amico Beppe/Perbacco a Bari.



prendo ad esempio questa discussione senza assolutamente entrare nei vini bevuti o nelle loro valutazioni, solo come spunto

a tutte le magnummate che sono andato alla fine di vini che se ne salvavano ce n'erano 2 o 3 al massimo (eccetto la giornata a Brisighella ma quella non fa testo) ed allora mi chiedo, eslcuso eventi ludici tipo grigliatone in allegria, se ha poi senso fare bevute di questo tipo dove difficilmente si tirano fuori le cose che hanno reale interesse

è anche per questo che io ho smesso di mettere via magnum, anzi quelle che avevo le ho date al 93% via...non si bevono mai, se si fanno serate non le si portano, quando pensi di stapparle poi hai un po' di magone, te le godi poco e un pochino pensi anche che hai speso più del doppio delle due equivalenti bottiglie...

son l'unico ?

mi sarò tenuto un 15-20 magnum, non di più, tutto il resto via :D

Sono d'accordo, anche se ho poca esperienza in materia (parlo delle magnumate).
Ogni volta che vedo una bella magnum sul forum mi vien voglia, ma poi penso che al 90% la berrò a casa con Valeria (il che vuol dire quasi tutta io) ed allora desisto.
Il problema delle serate però capita in funzione del giro di bevitori come scrive Wineduck. Da Vignadelmar ad esempio eravamo regolarmente almeno in tre a portare sempre bottiglie di buon livello, e questo stimolava anche gli altri partecipanti, oltre ad avere Luciano a tirare la volata “provocandoci” regolarmente. Se invece ti ritrovi in mezzo a bevitori che tiran fuori bottiglie così così e dal braccino corto … alla terza serata capita che anche tu vai al risparmio (anche se alla fine la tua boccia economica è la migliore della serata).
Francamente sapere (perché lo si sa) che ad una serata del genere ti ritroverai una bottiglia di Sangiovese Deloitte fa un po’ scendere la catena, perché si capisce lontano un km che chi porta questa bottiglia alla serata, non solo non l’ha comprata ma alla serata non ci ha neanche pensato. 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda andrea » 27 giu 2013 23:59

diamonddave ha scritto:Toscana Rosso 2010 Deloitte :D :D
Boccia portata più per far numero che altro, immagino.
Non tappato, non esalato. Semplicemente inutile. L'etichetta diceva Sangiovese in purezza... ma in verità avrebbe potuto esserci qualsiasi uva per come la vedo io.

Qualcuno ha portato il nebbiolo McKinsey? :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Mike76 » 28 giu 2013 00:26

diamonddave ha scritto:ribolla gialla Vinnae 2012 Jermann :D :D :D :D
Non conosco la tipologia, alcuni tra i presenti dicevano che sapeva poco di ribolla. A me è piaciuto nonostante non fosse alla temperatura corretta, perchè era piuttosto caldo. Ciò non ostante era piacevolmente "ricco" di profumi tanto che, complice la temperatura non proprio corretta, il naso faceva premio sul palato.


Stasera bevuto il 2010.
Di un intenso paglierino, mostra profumi maturi (ananas) e larghi, come largo è in bocca, dove sì è sapido, ma manca di quel nerbo acido che invoglia la bevuta, per me perlomeno.
Infatti a mia moglie è piaciuto... io non ho molta esperienza di ribolla, e nemmeno un gran feeling con la tipologia per il pochissimo che ho bevuto finora.
Probabilmente le ribolle buone saranno altre, ma ci sono ben altri vini che bevo volentieri del friuli.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda paperofranco » 28 giu 2013 00:40

Langhe bianco "coste di riavolo" 2008 San Fereolo.
Succedono diverse cose in questo bicchiere. Apre in riduzione con una certa rusticità di fondo, per poi affinarsi con l'ossigeno, e allora dispiega un profumo elegante dai tratti esotici, direi quasi orientaleggianti, su toni agrumati e speziati: belle le note di arancia normale, non così frequente in un bianco secco, di chiodo di garofano e coriandolo. In bocca mantiene un rigore tutto langarolo da cima a fondo, asciutto e di spessore al contempo, gustoso, con un giusto tocco di sale a chiudere il cerchio. Ben equilibrato e di beva disinvolta, la bottiglia finisce rapidamente, facendo svanire tutti i pregiudizi che avevo su un taglio di riesling e traminer fatto da queste parti. Un bianco di carattere e personalità, da non mancare.

p.s. per Delta.
Ho letto nel racconto della tua visita in azienda che ti era sembrato un passito e che non ti era piaciuto.
Sul piaciuto o meno non dico nulla, è questione di gusti, ma questo un passito non lo sembra davvero. Mi verrebbe da pensare ad una boccia aperta da un po' di giorni dove l'ossidazione aveva già lavorato.
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samuyahu
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda samuyahu » 28 giu 2013 17:35

Rossese 2012 Maccario-Dringenberg: indimenticabile frutto turgido appena spaccato, di perfetta maturazione, arrapante e irresistibile, con un floreale di rose rosa intenso e sensuale, tra sbuffi salmastri, erbe aromatiche, spezie e incenso; naso-calamita che ti costringe ad avvicinare la bocca, nella quale il vino scorre bilanciato, setoso, e si concede completamente nella sua deliziosa estroversione: come un bacio dolcissimo è il tratto gustativo, una lieve libidine che si apre immediatamente allo specchio aromatico con il quale sfuma e che lascia la mente, più che beata e in contemplazione del finale, furibonda e alla ricerca di un nuovo bicchiere e di un nuovo incontro con il vino.

Rossese 2012 Terre Bianche : subito composto e intenso, complesso nella sua austerità, lancia eleganti richiami balsamici dal finocchietto selvatico ad erbe aromatiche con tratti di montagna, moltissimo rabarbaro, mirtillo e pepe e cappero, e una mineralità precisa, marmorea con tratti salini, una rosa purpurea e carnosa, e il ventaglio con il tempo si amplifica e si alleggerisce al contempo, mantenendo la sensazione di una austerità ferma e sicura, forte della propria ricchezza. Anche la bocca si concede lentamente e nello stesso modo, con passo sicuro, allarga e allunga, ricca ed equilibrata, con tannini impeccabili e freschezza minerale, dal finale coerentemente complesso e territoriale.

Rossese Beragna 2012 Ka' Mancinè: naso inizialmente segnato da riduzione giovanile - che se ne andrà, come è sempre accaduto, con l'affinamento in bottiglia-, e che si apre in seguito a note fruttate fresche di ribes rosso, lampone, fragolina e poi uva, e più calde di giuggiole; netti richiami marini, canniccio, mentuccia e timo. In bocca è fresco, succoso, dal tannino impalpabile, equilibrato e delicatissimo ma lungo, con la nota sapida-minerale di gesso e di sale che batte sul palato e domina il finale incorniciato dagli accenti balsamici delle erbe aromatiche mediterranee. Vino già buonissimo, ma anche da attendere con fiducia per il futuro, come conferma l'assaggio parallelo dello strepitoso 2010, ora francamente aperto e appena all'inizio del suo lungo percorso di piena godibilità. Riesce ad essere delicato e carismatico ad un tempo, come sempre.

Rossese Galeae 2012 Ka' Mancinè: una apparente maggiore apertura e godibilità olfattiva non deve metter fretta: è un vino tutto da aspettare, aromaticamente in fasce e tattilmente, in bocca, carismatico come pochi.
Il naso è portato avanti dal fiato alcolico che ancora spinge vigoroso, e veicola sentori di frutti rossi molto maturi, abbondanti, e rosolio, rosmarino, salgemma, canniccio, un accenno fungino, una profonda stratificazione difficile da capire in questo momento, con una nota agrumata presente in sordina che guadagna peso con la lunga sosta nel bicchiere. Bocca con attacco dal bell'equilibrio e che scorre rapida verso un centro nel quale si ferma, si amplifica, prende la carica, e, nonostante il calore non indifferente, si fa sentire in ogni suo lato aderendo perfettamente al cavo orale, amplificando il frutto, gli echi balsamici, il tannino, la spezia, e lo scroscio inesausto di sale che accompagna la lunghissima persistenza. Per come si presenta ora, si sarebbe desiderato solo un briciolo di quota acida in più nel finale, ma è certo che questo calore è soprattutto giovanile, accentuato dall'imbottigliamento certamente recente, e dalla solforosa ancora molto libera, come accade anche nel vino precedente: questione di aspettare ancora un poco e far riposare i vini. Una cosa è certa: la bocca ha nel finale un passo serio, importante, inusitato per un vino in genere percepito come 'semplice e beverino' da chi non conosce la capacità del Rossese di esprimersi perfettamente come ragazza al primo appuntamento, signora in abito da sera, donna misteriosa e/o compagna per una vita. Pochi vini possono essere tutto questo con la stessa capacità di riuscire ugualmente autentici.

Il confronto con i 2010: appena aperti, a casa, Beragna e Galeae 2010 si sono presentati impressionanti per finezza olfattiva: nessuna nota di riduzione, assolutamente aperti. Messi in frigo, portati al ristorante, versati a un certo punto della serata, erano entrambi divenuti puro fungo, quasi in una apparente ossidazione; ma chi conosce anche poco le evoluzioni del Rossese non si spaventa: girando i calici per qualche minuto, e attendendo ancora, ecco riaprirsi il ventaglio olfattivo, ecco emergere il mare su tutto con i frutti e le note diverse dei due vini, dei due vigneti voglio dire, con le bocche che confermano la grazia esemplare dell'annata. Galeae 2010 ha un finale di bocca da brividi reiterati. A chi si sia fermato alle riduzioni di due anni fa o dell'anno scorso, e non li ha apprezzati, va il mio sorriso sadico e compiaciuto: peggio per voi, io ne ho la cantina stipata, grazie a Dio.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vinogodi » 28 giu 2013 19:48

samuyahu ha scritto:... A chi si sia fermato alle riduzioni di due anni fa o dell'anno scorso, e non li ha apprezzati, va il mio sorriso sadico e compiaciuto: peggio per voi, io ne ho la cantina stipata, grazie a Dio...

...ammetto i miei limiti e m'inchino reverente a tanta oculata lungimiranza... ma la mia cantinetta ,quest'anno ,l'ho stipata di Roumier e Mugnier con qualche sbuffo di Monfortino e parecchia, colpevole deriva di Leflaive e Coche Dury... 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Wineduck » 28 giu 2013 21:03

vinogodi ha scritto:
samuyahu ha scritto:... A chi si sia fermato alle riduzioni di due anni fa o dell'anno scorso, e non li ha apprezzati, va il mio sorriso sadico e compiaciuto: peggio per voi, io ne ho la cantina stipata, grazie a Dio...

...ammetto i miei limiti e m'inchino reverente a tanta oculata lungimiranza... ma la mia cantinetta ,quest'anno ,l'ho stipata di Roumier e Mugnier con qualche sbuffo di Monfortino e parecchia, colpevole deriva di Leflaive e Coche Dury... 8)


Sei sempre stato un incorreggibile "bastian-cuntrari"... 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda videodrome » 28 giu 2013 23:10

samuyahu ha scritto:Rossese 2012 Maccario-Dringenberg: indimenticabile frutto turgido appena spaccato, di perfetta maturazione, arrapante e irresistibile, con un floreale di rose rosa intenso e sensuale, tra sbuffi salmastri, erbe aromatiche, spezie e incenso; naso-calamita che ti costringe ad avvicinare la bocca, nella quale il vino scorre bilanciato, setoso, e si concede completamente nella sua deliziosa estroversione: come un bacio dolcissimo è il tratto gustativo, una lieve libidine che si apre immediatamente allo specchio aromatico con il quale sfuma e che lascia la mente, più che beata e in contemplazione del finale, furibonda e alla ricerca di un nuovo bicchiere e di un nuovo incontro con il vino.

Rossese 2012 Terre Bianche : subito composto e intenso, complesso nella sua austerità, lancia eleganti richiami balsamici dal finocchietto selvatico ad erbe aromatiche con tratti di montagna, moltissimo rabarbaro, mirtillo e pepe e cappero, e una mineralità precisa, marmorea con tratti salini, una rosa purpurea e carnosa, e il ventaglio con il tempo si amplifica e si alleggerisce al contempo, mantenendo la sensazione di una austerità ferma e sicura, forte della propria ricchezza. Anche la bocca si concede lentamente e nello stesso modo, con passo sicuro, allarga e allunga, ricca ed equilibrata, con tannini impeccabili e freschezza minerale, dal finale coerentemente complesso e territoriale.

Rossese Beragna 2012 Ka' Mancinè: naso inizialmente segnato da riduzione giovanile - che se ne andrà, come è sempre accaduto, con l'affinamento in bottiglia-, e che si apre in seguito a note fruttate fresche di ribes rosso, lampone, fragolina e poi uva, e più calde di giuggiole; netti richiami marini, canniccio, mentuccia e timo. In bocca è fresco, succoso, dal tannino impalpabile, equilibrato e delicatissimo ma lungo, con la nota sapida-minerale di gesso e di sale che batte sul palato e domina il finale incorniciato dagli accenti balsamici delle erbe aromatiche mediterranee. Vino già buonissimo, ma anche da attendere con fiducia per il futuro, come conferma l'assaggio parallelo dello strepitoso 2010, ora francamente aperto e appena all'inizio del suo lungo percorso di piena godibilità. Riesce ad essere delicato e carismatico ad un tempo, come sempre.

Rossese Galeae 2012 Ka' Mancinè: una apparente maggiore apertura e godibilità olfattiva non deve metter fretta: è un vino tutto da aspettare, aromaticamente in fasce e tattilmente, in bocca, carismatico come pochi.
Il naso è portato avanti dal fiato alcolico che ancora spinge vigoroso, e veicola sentori di frutti rossi molto maturi, abbondanti, e rosolio, rosmarino, salgemma, canniccio, un accenno fungino, una profonda stratificazione difficile da capire in questo momento, con una nota agrumata presente in sordina che guadagna peso con la lunga sosta nel bicchiere. Bocca con attacco dal bell'equilibrio e che scorre rapida verso un centro nel quale si ferma, si amplifica, prende la carica, e, nonostante il calore non indifferente, si fa sentire in ogni suo lato aderendo perfettamente al cavo orale, amplificando il frutto, gli echi balsamici, il tannino, la spezia, e lo scroscio inesausto di sale che accompagna la lunghissima persistenza. Per come si presenta ora, si sarebbe desiderato solo un briciolo di quota acida in più nel finale, ma è certo che questo calore è soprattutto giovanile, accentuato dall'imbottigliamento certamente recente, e dalla solforosa ancora molto libera, come accade anche nel vino precedente: questione di aspettare ancora un poco e far riposare i vini. Una cosa è certa: la bocca ha nel finale un passo serio, importante, inusitato per un vino in genere percepito come 'semplice e beverino' da chi non conosce la capacità del Rossese di esprimersi perfettamente come ragazza al primo appuntamento, signora in abito da sera, donna misteriosa e/o compagna per una vita. Pochi vini possono essere tutto questo con la stessa capacità di riuscire ugualmente autentici.

Il confronto con i 2010: appena aperti, a casa, Beragna e Galeae 2010 si sono presentati impressionanti per finezza olfattiva: nessuna nota di riduzione, assolutamente aperti. Messi in frigo, portati al ristorante, versati a un certo punto della serata, erano entrambi divenuti puro fungo, quasi in una apparente ossidazione; ma chi conosce anche poco le evoluzioni del Rossese non si spaventa: girando i calici per qualche minuto, e attendendo ancora, ecco riaprirsi il ventaglio olfattivo, ecco emergere il mare su tutto con i frutti e le note diverse dei due vini, dei due vigneti voglio dire, con le bocche che confermano la grazia esemplare dell'annata. Galeae 2010 ha un finale di bocca da brividi reiterati. A chi si sia fermato alle riduzioni di due anni fa o dell'anno scorso, e non li ha apprezzati, va il mio sorriso sadico e compiaciuto: peggio per voi, io ne ho la cantina stipata, grazie a Dio.

La descrizione dei vini, molto coinvolgente, invoglia molto all'acquisto di questi rossese 2012, peccato che quando ho aperto qualche 2010 non ho trovato tutto questo popò di sensazioni, forse erano ancora in chiusura? Dai tuoi giudizi sembrano tutti vini over 90 punti...
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Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 07:57

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DOM PÉRIGNON Champagne Brut ’02.

DOMAINE GÉRARD DUPLESSIS Chablis Grand Cru “Les Clos” ’08.

DOMAINE VINCENT DAUVISSAT Chablis Grand Cru “Les Clos” ’08.

ÉTIENNE SAUZET Puligny-Montrachet 1er Cru “Champ Canet” ’02.

DOMAINE LEFLAIVE Puligny-Montrachet 1er Cru “Clavoillon” ’02.

J.F. COCHE-DURY Meursault ’07.

DOMAINE G. ROUMIER Morey-Saint Denis 1er Cru “Clos de la Bussière” ’06.

DOMAINE JACQUES-FRÉDÉRIC MUGNIER Nuits-Saint Georges 1er Cru “Clos de la Maréchale” ’05.

CASCINA FONDA Moscato d’Asti “Bel Piano” ’12.
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Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 07:58

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Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 08:00

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Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 08:01

Puligny '02
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Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 08:02

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 08:06

Col dessert
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda de magistris » 29 giu 2013 09:27

Kalos, lo sai che ti stimo. però un po' anche ti odio stamattina... :twisted: :evil: :D
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 09:46

de magistris ha scritto:Kalos, lo sai che ti stimo. però un po' anche ti odio stamattina... :twisted: :evil: :D

Non è colpa mia :(
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda de magistris » 29 giu 2013 09:55

Kalosartipos ha scritto:
de magistris ha scritto:Kalos, lo sai che ti stimo. però un po' anche ti odio stamattina... :twisted: :evil: :D

Non è colpa mia :(


e di chi è la colpa di tutto questo ben di Dio? Ma soprattutto, due note due? :D
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Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vinogodi » 29 giu 2013 09:57

...mancano all'appello fotografico i due rossoni, splendidi, ma comunque l'esaltante è stato ilconnubio fra pesce fresco galattico magistralmente orchestrato dallo chef Luca e bottiglie perfettamente a loro agio con tanto ben di Dio, non la solita "magnata" in grande ristorante ma con vini tristi per non svenarsi oppure grandi bevute ma con cibo di "accompagnamento" . Nel paticolare:
- ENREEE' : Tartare di pesce spada su letto d'arancia guarnita di semi di sesamo ( :D :D :D :) ) e insalata di polipo al finocchietto e verdurine ( :D :D :D ) accompagnati da Dom Perignon in doppia boccia del 2002 ( :D :D :D :D )
- Gallinella a vapore con purée di piselli ( :D :D :D :D ) con i 2008 Les Clos di Duplessis ( :D :D :D :D ) e Clos di Dauvissat ( :D :D :D :D )
- Spiedini di gamberi in tempura in saccottino di fiori di zucca dorati ( :D :D :D :D ) con i Puligny Premiers 2002 (Champ Canet Sauzet ( :D :D :D :) ) e Clavoillon Leflaive ( :D :D :D :D )
- Frittura di paranza pazzesca ( :D :D :D :D :) ) con Coche 2007 ispiratissimo in doppia bottiglia ( :D :D :D :D :) )
- Astice con verdure a cottura a bassa temperatura ( :D :D :D :D :) ) con i Premiers rossi (Clos de La Maresciale 2005 Mugnier ( :D :D :D :D :) ) e Clos de La Boussiere 2006 Roumier ( :D :D :D :D :) )
- Semifreddo alla nocciola al fior di latte ( :D :D :D :) ) e Moscato d'Asti ( :D :D :) )
Insomma , un grande connubio vino cibo... la temperatura stupenda ha aiutato, momenti di esaltazione fra i presenti per l'insieme. Grandi risate... 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Kalosartipos » 29 giu 2013 10:03

de magistris ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
de magistris ha scritto:Kalos, lo sai che ti stimo. però un po' anche ti odio stamattina... :twisted: :evil: :D

Non è colpa mia :(


e di chi è la colpa di tutto questo ben di Dio? Ma soprattutto, due note due? :D

Beh, la colpa è del solito Vinogodi.. :mrgreen:
Due-note-due:
- piaciuto 'n'zacco il Dom 2002, forse il migliore assaggio di quest'annata che ho avuto, note marine che mi riportano a Chablis... chissà come sarà Oenothèque '02 :D
- DUPLESSIS, già godibile, ha superato un DAUVISSAT ancora troppo giovane
- LEFLAIVE ottimo, ma con note piriche latitanti (che pure avevo trovato in altre bottiglie di questa annata), mentre SAUZET ha un poco tradito le mie (alte) aspettative
- COCHE il solito panzer, naso intenso e bocca devastante... chissà come sarà fra cinque anni.
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