Nebbiolata 1971

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paolo7505
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Re: In Piemonte si beve bene (Capodanno)

Messaggioda paolo7505 » 06 gen 2013 22:48

Mi permetto di postare qui che ritengo sia il luogo più adeguato

Weekend di capodanno nelle Langhe, si è bevuto benino, speravo ne scrivesse Francesco ma evidentemente ha meno tempo di me, ma i vini meritano di essere raccontati

Domenica 30/12.

Clerico Cibot Mentin Ginestra 1982
unica bottiglia che mi viene proposta coperta, Francesco mi chiede se è troppo avanti, io rispondo, alla prima snasata, convinto di no, anzi che è un gran bel Brunello……il suo sguardo mi fa capire che non c’ho propriamente preso.
Metto in bocca, ben terziarizzato, sanguineo, leggermente ferroso,….”dai però è Sangiovese……..ah siamo in Langa………”
In 5 minuti effettivamente si sporca parecchio, tira fuori note di cassettone e leggermente brodose, provo a salvarmi in corner dicendo che ora la Langa vecchia viene fuori, ma ormai è tardi! :roll:
Vino fiammifero, 5 minuti di luce intensa, non propriamente territoriale (ma a me capita spesso di scambiare nebbiolo molto vecchi per sangiovese e viceversa) ma sicuramente piacevole per poi spegnersi velocemente. Sicuramente troppo avanti come aveva giustamente detto Francesco, che lo aveva seguito fin dall’apertura, mi sarebbe piaciuto berlo qualche anno prima per poter giudicare meglio, se però i vini di Clerico prima maniera (tradizionalità e botte grande) erano questi, discorso commerciale a parte, non so che vantaggi potesse cercare dal passaggio al modernismo, oltre ad un maggior pulizia, conseguibile anche senza rivoluzioni…….


Dauvissat Les Preuses 1996 da Magnum
Aperto con largo anticipo affilatissimo, mineralissimo, gessosissimo, bevibilissimo anche perché non troppo scheletrico. Una gran bella figliuola magra ma con le curve nei punti giusti. Sicuramente uno dei migliori Chablis della mia vita

Cornas Robert Michel 1998
Estrema gioventù per il vino del produttore guru della zona di Cornas, molto affilato, fratta scura e spezie a gogò, poca pasta di olive ed estrema pulizia. Vino di gran classe, con la seria impressione di averlo stappato troppo presto, peccato che il produttore sia già andato “in pensione”, ha lasciato però vigneti (che erano in affitto) e cantina all’ottimo Guillaume Gilles che lascia ben sperare per il futuro.

Jacques Selosse Le bout du Clos
Pinot Nero di Borgogna, stranamente in una nuance più chiara, e con strane bolle ( :mrgreen: ) che però non disturbano la bevuta anche ad un bollofobo come me! Gran boccia e matrimonio d’amore con il culatello.

Julien Labet Fleur de Savignin 2011
Quando si beve un vino come questo, semplice ma gustosissimo e dalla beva assassina e mi dicono quello che costa, mi convinco sempre di più che fra Francia e Italia sui bianchi la partita sia veramente durissima………..

Lunedì 31/12

Comtes Lafon Meursault Perrieres 2009
Primo Borgogna bianco 2009 veramente ma veramente buono, vino già di un equilibrio esemplare, naso floreale con una leggera nota burrosa, minerale, presente ma assolutamente integrata e non disturbante la nota che avrei definito di polvere pirica, ma mi permetto di fare mio un aggettivo che trovo azzeccatissimo, usato da Paolino-De Magistris su un Meursault di Germain IODATA.
La bocca è veramente tridimensionale, impatto largo ma affilato e soprattutto persistenza infinita.

G. Mascarello Bricco 1990.
Stappiamo con il solito timore (anche perché non con le mie lame sono decisamente imbranato e rischio di far cadere il tappo dentro la bottiglia) versiamo e Francesco dice “che bella anguria” e io “che bell’Arancia”. Vino giocato tutto sulla finezza, non è un campione assoluto come il Monprivato pari annata (per me miglior performer di Langa), ma si finisce per rimarcare sempre il solito discorso, che quando Mascarello se la gioca veramente con tutti………

Certo che se i tutti sono

Rayas 1978
Bottiglia fra il mitico e il mitologico stappata con estremo timore reverenziale, il sorriso a 32 denti di Francesco appena lo porta al naso, elimina però ogni dubbio.
Lo annuso anch’io e rimango spiazzato, non ne ho mai bevuti di neanche lontanamente così vecchi, non c’è la solita brillantezza, non c’è il floreale esplosivo, l’alternanza di frutto bianco e rosso, il profilo è da grande Barolo, molto autunnale, fiori secchi, mineralità ferrosa, punta di liquirizia, anche se l'immagine che più mi rimane in testa è quella di un pinot nero di Borgogna coltivato in Cote Brune. :shock:
La cosa più incredibile è la bocca, l’impatto è saturante, animale ma non sporco, sanguigno (ritorna il ferro), radicioso, azzera il mio parametro di persistenza!
La faccia di Francesco è però perplessa, mi chiede se ci sento una punta di tappo, io dentro di me sorrido ripensando a Clerico, e al fatto che non sono l’unico a sparare str0nz....
Incredibilmente però durante la cena nel bicchiere si sporca, tira fuori note da straccio bagnato che vanno e vengono, il vino a d intervalli si ripulisce ma non torna mai solare come era appena stappato e come non avevo mai sentito un vino di più di 30 anni.
Il sospetto che una componente tappo, come Francesco aveva precocemente detto, abbia guastato questo grande capolavoro un po’ effettivamente c’è, non un tappo che non ha tenuto, probabilmente non tca (se non a livello molto basso), ma comunque una contaminazione batterico-fungina.
Peccato, già così è stata una bottiglia stratosferica, chissà cose avrebbe potuto tirare fuori se ci fosse stato il crescendo nel bicchiere che era lecito attendersi.

Quintarelli Amarone della Valpolicella 1986
Un mesetto fa in una bevuta a casa Alì, parlando con Claudio, Winedoc, Vinogodi e altri ci si interrogava su quale fosse il più grande vino italiano, i nomi ricorrenti erano più o meno sempre gli stessi, Monfortino in testa, le riserve di Biondi Santi, Soldera (chi sa chi l’ha nominato……. :lol: ) io ero logicamente d’accordo ma al mio stupore che nessuno nominasse le riserve di Quintarelli, c’è stato un mea culpa pressoché generale.
Ecco questo 1986 una riserva non è ma la partita se la gioca molto bene lo stesso.
Erano 3-4 anni che non lo bevevo, e me lo ricordavo come uno degli Amarone annata più”dolci” da me assaggiati (a livello della riserva 85) ora la componente zuccherina, seppur presente è decisamente più amalgamata, l’equilibrio è raggiunto anche se la vita davanti sembra ancora molto lunga. Al naso mia figlia (5 anni e mezzo) dice amarena, e ci azzecca come non mai, pasta di cacao, chiodi di garofano e un pizzico di cannella.
La bocca è un carrarmato, larga, glicerica ma molto armonica, detto della componente zuccherina, anche l’alcool ben presente in etichetta è integrato perfettamente nella struttura (altro che chateauneuf du pape), anche qui le papille gustative violentate ci mettono un bel po’a resettarsi.
Grande bottiglia, degna conclusione di una grande serata.

A mezzanotte brindisi con bolla (non chiedetemi cosa, ricordo solo che era franzosa) stappata da Francesco con una sciabolata con coltello da cucina, :lol: chapeau!! Degna conclusione di un bellissimo weekend per cui va il mio doveroso ringraziamento pubblico a Francesco e Daniela per la solita grande ospitalità! :wink:
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.

Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
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Re: In Piemonte si beve bene (99.....)

Messaggioda alì65-2 » 07 gen 2013 17:22

oh, non ne hai azzeccato uno!!! :mrgreen:

str....te a parte mi brucia il culetto vedere queste meraviglie e non averle bevute!!!
Rayas 78 è una bt epica e mi dispiace fosse in quelle condizioni, pensando poi a quanto costa ora.. :shock: :shock:
Comte Lafon in annate non topiche esalta la mano che ha, sempre un gran bere e più vai su più si esalta

il povero Quintarelli si che sapeva cosa fare con quelle uve, peccato debba passare una vita pirma di apprezzare a modo

vabbè, quando sarò rimesso cercheremo di bere altrettanto bene, una sorta di riproduzione del capodanno... :D :D

ma non avete mangiato nulla??
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Re: In Piemonte si beve bene (99.....)

Messaggioda Baroloonline » 08 gen 2013 14:32

alì65-2 ha scritto:oh, non ne hai azzeccato uno!!! :mrgreen:

str....te a parte mi brucia il culetto vedere queste meraviglie e non averle bevute!!!
Rayas 78 è una bt epica e mi dispiace fosse in quelle condizioni, pensando poi a quanto costa ora.. :shock: :shock:
Comte Lafon in annate non topiche esalta la mano che ha, sempre un gran bere e più vai su più si esalta

il povero Quintarelli si che sapeva cosa fare con quelle uve, peccato debba passare una vita pirma di apprezzare a modo

vabbè, quando sarò rimesso cercheremo di bere altrettanto bene, una sorta di riproduzione del capodanno... :D :D

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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 21 giu 2013 13:17

Riprenso a scrivere dopo un periodo di depressione vitivincola.
Anjou le Nourissons 2001 Bernaudeau: dorato con riflessi aranciati (alla Podversic per intendersi) al naso pietra, pietra, pietra, c'era d'api, baccello di fava, lavanda, sapone di Marsiglia, anice, mentuccia, scorza d'arancia, limone candito, miele. Molto ampio, l'areazione lo migliora tantissimo. In bocca corpo sufficiente, piu' sapido che acido (per me un limite) e molto secco (un pelo di residuo l'avrebbe reso piu' scorrevole). Grande riuscita (seconda annata prodotta) e continua la mia luna di miele con gli Chenin. Pochissima solforosa, infatti oggi sono bello arzillo. Da ricomprare trovandolo. 93p
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 26 giu 2013 12:25

Cena di ieri sera, grazie ancora Davide
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda marcolandia » 26 giu 2013 12:27

Vatan 96?
A posto? Noto un preoccupante avanzo nella bottiglia....
Marco Grossi
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda de magistris » 26 giu 2013 12:28

non sono troppo piene queste bottiglie? :twisted: :evil: :D
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 26 giu 2013 12:31

marcolandia ha scritto:Vatan 96?
A posto? Noto un preoccupante avanzo nella bottiglia....


A posto, ma niente di che. il Core erano le prime tre bottiglie, le altre due stappate a cena finita. Molto molto meglio l'Overnoy
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 26 giu 2013 12:36

terza bottiglia epica della mia vita di Monfortino 78. Sono fortunato con quest'annata, tre volte bevuta, tre volte sopra i 98 punti.
Il naso questa volta era spaziale, senza quel pelo di acetica presente nell'ultima bevuta. Essenza di nebbiolo da annata fredda (non lo era, anzi era torrida). Registro molto balsamico/officinale, poi camino, rose appassite, tratti terrosi.
La bocca con un acidità bene presente e tannino da 1978, quindi non del tutto disteso, è lontana due punti dalla perfezione perche' avrei preferito un pelo di corpo in piu' per bilanciare, ma sono inezie.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda marcolandia » 26 giu 2013 12:37

Corton?
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 26 giu 2013 12:43

marcolandia ha scritto:Corton?


E' uno dei miei vini del cuore in questa annata, visto che fu la bottiglia che mi fece capire cos'era la Borgogna bianca, stappata oramai diversi anni orsono.
Buono, non estremamente buono, parte leggermente ossidatino per poi ripulirsi e virare sui classici sentori da Borgogna bianca.
Dura circa un ora pulito, senza mai strafare, per poi cadere verso la caramella.
Direi che oramai è un vino pronto da bere e da non attendere piu' molto perche' credo stia finendo il suo plateau di maturazione.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda caveavin70 » 26 giu 2013 18:41

Baroloonline ha scritto:Cena di ieri sera, grazie ancora Davide


Grazie de che? :shock: sarò io che ti ringrazio, no???!!! :mrgreen:
Che peccato che stiamo lontani...

SUBSTANCE DEG. 02
naso abbastanza mobile ma con ritorni costanti sulla pasticceria. A tratti un po' stucchevole. Nota ossidativa sorprendentemente limitata. Mi è piaciuta decisamente di più la bocca, verticale come non la ricordavo.

CORTON BDM 92
parte in leggera ossidazione, poi si pulisce e torna fresco. Dopo parecchio tempo nel bicchiere e temperatura altina crolla sulla caramella mou. Un vecchietto in forma.

CLOS LA NEORE 96
per me l'unica (parziale) delusione della batteria. Naso più sull'agrume che sul minerale. Sorprende per una leggera sensazione astringente. Da metà bocca in poi scivola via con poca convinzione. Di profondità e lunghezza minerale, che sono il biglietto da visita del monte dannato, poca roba.
Diversi tentativi, ma non riesco a bere questo vino come vorrei...

OVERNOY
bicchiere divertente e verace: leggera carbonica, sostenuto dall'acidità, nessuna puzzetta sgradevole e un'espressione di frutto intensa e sincera.
Ha fatto il suo mestiere perfettamente: fine serata chiaccherando e senza pensarci troppo.

MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.
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Sydney
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Sydney » 26 giu 2013 19:33

caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda caveavin70 » 26 giu 2013 21:14

Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.

Frutto = 0. Terziarizzazione: yes. Avanzata: no.
Spiegami: niente frutto = niente 100?

Per quanto riguarda la stappatura, ti spiego: Francesco e io abbiamo comprato un lotto di 61 bottiglie di Monfortino 78. Appurato che 30 erano sue e 30 mie ci siamo trovati a discutere per la sessantunesima. Ieri sera stavamo addirittura per venire alle mani. Poi abbiamo deciso di stapparla.
Le mie 30 comunque domani mattina verranno proposte in Offerte in cambio di miniappartamento o auto di lusso.
besos :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Chicco76 » 26 giu 2013 21:45

Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


Io sono sempre convinto che una è messa da parte per noi, una promessa è una promessa solo che io la voglio bere col fresco di novembre ... altrimenti gli tolgo definitivamente il saluto ... :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda MCSE » 27 giu 2013 09:00

Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


Sono anche io in una fase fruttata...perciò vino senza frutto, ma soprattutto spostato su sentori autunnali di terziarizzazione, not my cup of wine, poi rispetto assolutamente il gusto altrui senza dubbi!
Detto ciò non negherei di volerlo bere sto 78 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda euganeus » 27 giu 2013 09:10

caveavin70 ha scritto:
Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
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100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.

Frutto = 0. Terziarizzazione: yes. Avanzata: no.
Spiegami: niente frutto = niente 100?

Per quanto riguarda la stappatura, ti spiego: Francesco e io abbiamo comprato un lotto di 61 bottiglie di Monfortino 78. Appurato che 30 erano sue e 30 mie ci siamo trovati a discutere per la sessantunesima. Ieri sera stavamo addirittura per venire alle mani. Poi abbiamo deciso di stapparla.
Le mie 30 comunque domani mattina verranno proposte in Offerte in cambio di miniappartamento o auto di lusso.
besos :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Se non sapete dove stapparlo 'sto benedetto Monfo78...... :D
Ciao ragazzacci!!!
A Milano ci sono due grandi squadre : l' Inter e la primavera dell' Inter.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda paperofranco » 27 giu 2013 09:12

Baroloonline ha scritto:terza bottiglia epica della mia vita di Monfortino 78. Sono fortunato con quest'annata, tre volte bevuta, tre volte sopra i 98 punti.
Il naso questa volta era spaziale, senza quel pelo di acetica presente nell'ultima bevuta. Essenza di nebbiolo da annata fredda (non lo era, anzi era torrida). Registro molto balsamico/officinale, poi camino, rose appassite, tratti terrosi.
La bocca con un acidità bene presente e tannino da 1978, quindi non del tutto disteso, è lontana due punti dalla perfezione perche' avrei preferito un pelo di corpo in piu' per bilanciare, ma sono inezie.


Così tanto per cazzeggiare. Secondo te Francesco qual'è meglio fra il monfortino e il monprivato del '78? Premesso che non ho bevuto né l'uno né l'altro, ahimé :cry:
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda MCSE » 27 giu 2013 09:20

paperofranco ha scritto:
Baroloonline ha scritto:terza bottiglia epica della mia vita di Monfortino 78. Sono fortunato con quest'annata, tre volte bevuta, tre volte sopra i 98 punti.
Il naso questa volta era spaziale, senza quel pelo di acetica presente nell'ultima bevuta. Essenza di nebbiolo da annata fredda (non lo era, anzi era torrida). Registro molto balsamico/officinale, poi camino, rose appassite, tratti terrosi.
La bocca con un acidità bene presente e tannino da 1978, quindi non del tutto disteso, è lontana due punti dalla perfezione perche' avrei preferito un pelo di corpo in piu' per bilanciare, ma sono inezie.


Così tanto per cazzeggiare. Secondo te Francesco qual'è meglio fra il monfortino e il monprivato del '78? Premesso che non ho bevuto né l'uno né l'altro, ahimé :cry:


Io ci aggiungo visto che di sicuro lo avrai bevuto Francesco, tra Monfortino 78 e Rionda ER 78 Giacosa :D ( cosi riesco a fare un paragone )
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Nebbiolino » 27 giu 2013 09:37

MCSE ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Baroloonline ha scritto:terza bottiglia epica della mia vita di Monfortino 78. Sono fortunato con quest'annata, tre volte bevuta, tre volte sopra i 98 punti.
Il naso questa volta era spaziale, senza quel pelo di acetica presente nell'ultima bevuta. Essenza di nebbiolo da annata fredda (non lo era, anzi era torrida). Registro molto balsamico/officinale, poi camino, rose appassite, tratti terrosi.
La bocca con un acidità bene presente e tannino da 1978, quindi non del tutto disteso, è lontana due punti dalla perfezione perche' avrei preferito un pelo di corpo in piu' per bilanciare, ma sono inezie.


Così tanto per cazzeggiare. Secondo te Francesco qual'è meglio fra il monfortino e il monprivato del '78? Premesso che non ho bevuto né l'uno né l'altro, ahimé :cry:


Io ci aggiungo visto che di sicuro lo avrai bevuto Francesco, tra Monfortino 78 e Rionda ER 78 Giacosa :D ( cosi riesco a fare un paragone )


Se poi, Francesco, ci facessi un paragone fra Monfortino 78, Rionda ER 78 Giacosa e Tavernello 78, la panoramica sarebbe davvero completa.
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de magistris
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda de magistris » 27 giu 2013 09:41

Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


nella bottiglia stappata a marzo a Forlì di frutto (fresco) ce n'era, eccome. Non era chiaramente l'attore protagonista sotto i riflettori, ma - ripeto - frutto giovane (no confettura o sotto spirito) c'era, eccome.
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Sydney
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Sydney » 27 giu 2013 09:53

de magistris ha scritto:
Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


nella bottiglia stappata a marzo a Forlì di frutto (fresco) ce n'era, eccome. Non era chiaramente l'attore protagonista sotto i riflettori, ma - ripeto - frutto giovane (no confettura o sotto spirito) c'era, eccome.


Ah, ecco. Io me lo aspettere nel più grande vino mai fatto in Italia. Soprattutto se penso che nel '64 (bevuto da vinogodi 3/4 anni fa) c'era ed anche in abbondanza.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 27 giu 2013 10:36

Sydney ha scritto:
de magistris ha scritto:
Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


nella bottiglia stappata a marzo a Forlì di frutto (fresco) ce n'era, eccome. Non era chiaramente l'attore protagonista sotto i riflettori, ma - ripeto - frutto giovane (no confettura o sotto spirito) c'era, eccome.


Ah, ecco. Io me lo aspettere nel più grande vino mai fatto in Italia. Soprattutto se penso che nel '64 (bevuto da vinogodi 3/4 anni fa) c'era ed anche in abbondanza.


nel 1964 ce ne e', e' pero' un altra vigna e un'altra annata piu' solare (riferita al vino stesso e non all'annata in generale). Se devo fare un paragone mi viene molto piu' simile il 2004 riferito al 1964 e il 2002 riferito al 1978. Questo 78 da giovane credo fosse molto simile al 2002 uscito in commercio adesso, dove sicuramente il frutto non la fa da padrone.

Purtroppo Monprivato 78 bevuto solo una volta ma molto autunnale e CR78 mai coperta. Ho coperto (e bene) un paio di volte il Villero 78 riserva Giacosa che è da cappottarsi.
Se uno vuole si organizza un'orizzontale di 78, ne dovrei avere almeno 7.
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Palma » 27 giu 2013 10:37

Baroloonline ha scritto:
Sydney ha scritto:
de magistris ha scritto:
Sydney ha scritto:
caveavin70 ha scritto:MONFO 78:
MITO!
Nel bicchiere piccolo è rimasto bloccato per un'oretta su sentori ferrosi tra la ruggine e il sangue.
Messo nel vaso adatto è girato subito sull'officinale per poi arrivare al potpurri di fiori secchi e poi il culmine: terra, sottobosco e soprattutto radice. Trama olfattiva raffinatissima. Senza dubbio il miglior naso di nebbiolo della mia vita.
In bocca è tensione allo stato puro. Rispetto all'82 nettamente più longilineo, più spostato sull'acidità. Incredibile il tannino ancora non completamente risolto a 35 anni di età. La minore materia (rispetto all'82) però secondo me non lo penalizza, lo rende solo più essenziale.
Difficilissimo rapportarlo ad un'annata torrida.
100 punti secchi al naso. A seconda del metro da 96 a 98 in bocca.


Ma e' la bottiglia che avevi promesso a Chicco di bere con noi? :twisted: :mrgreen:
Una perplessità': non leggo traccia di frutto al naso del monfortino e mi sembra di capire che c'era molta radice, sottobosco etc che io associo a terziarizzazione avanzata. Quel 100 faccio fatica a capirlo.


nella bottiglia stappata a marzo a Forlì di frutto (fresco) ce n'era, eccome. Non era chiaramente l'attore protagonista sotto i riflettori, ma - ripeto - frutto giovane (no confettura o sotto spirito) c'era, eccome.


Ah, ecco. Io me lo aspettere nel più grande vino mai fatto in Italia. Soprattutto se penso che nel '64 (bevuto da vinogodi 3/4 anni fa) c'era ed anche in abbondanza.


nel 1964 ce ne e', e' pero' un altra vigna e un'altra annata piu' solare (riferita al vino stesso e non all'annata in generale). Se devo fare un paragone mi viene molto piu' simile il 2004 riferito al 1964 e il 2002 riferito al 1978. Questo 78 da giovane credo fosse molto simile al 2002 uscito in commercio adesso, dove sicuramente il frutto non la fa da padrone.

Purtroppo Monprivato 78 bevuto solo una volta ma molto autunnale e CR78 mai coperta. Ho coperto (e bene) un paio di volte il Villero 78 riserva Giacosa che è da cappottarsi.
Se uno vuole si organizza un'orizzontale di 78, ne dovrei avere almeno 7.

Uno vuole, grazie!
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Re: In Piemonte si beve bene

Messaggioda Baroloonline » 27 giu 2013 10:42

mettiamola in piedi allora.
Io ho a disposizione:

Monfortino 78
Villero 78 riserva Giacosa
Villero 78 Giuseppe Mascarello
Barolo 1978 Bartolo Mascarello
Brunate 1978 Ceretto
Brunate 1978 Marcarini Cogno
Le Coste di Monforte 1978 Scarpa (ex vigna del Monfortino)

se qualcuno vuole aggiungere qualcosa...
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