de magistris ha scritto:vittoxx ha scritto:de magistris ha scritto:dai che ci siamo capiti: nessuno è dovuto mai ricorrere all'analista per uno sfottò sul forum (forse..

), ma di sicuro tanti si sentono molto più frenati a sbilanciarsi su vini che devono passare sotto le forche caudine. Mi pare un dato oggettivo, sotto gli occhi di tutti. Che a mio avviso spiega anche il perché, fatta eccezione per pochi pochi forumisti, si finisce sempre di più a parlare degli stessi vini..
detto questo, che Pergole sia ammesso o no nell'olimpo di qualcuno (o magari quello che per me è un vino modesto come Soldera '04) non mi svolta né la giornata, né la settimana né il mese..

non sembrerebbe...
come non sembra che sia disinteressato tu a "normalizzare" pure il pergole...

Io l'ho espressamente affermato e me ne assumo la responsabilità. Si può confrontarsi, ascoltare le ragioni altrui, provare pure a cercare di entrare in quei criteri che vengono suggeriti per uscire dai propri schemi, e magari non riuscirci e/o continuare a trovare mission 88 di un'altra dimensione rispetto a pergole 01? Si potrà essere di opinione diversa, peccare di superbia pensando pure di avere ragione, e avere la sfrontatezza di dirlo e continuare a ragionare comunque insieme?
PS: Normalizzare non vuol dire lavandinare[/quote]
certo che si può, come si può ribadire di non essere d'accordo con i tuoi giudizi e la tua forma mentis.
o è solo una questione di chi ha l'ultima parola? perché se è così, non parlo più: promesso.

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Minchia, non solo si può, si deve. Basta non fare del vittimismo dicendo che non si può più parlare di vino sul forum tutto per colpa della mia forma mentis. E ammettere che non essere d'accordo su come son fatto ne presuppone un'altra di forma mentis, che non vedo perchè dovrei sposare

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che si faccia del vittimismo è anche questa una tua opinione.
invece è aristotelicamente incontrovertibile che il non essere d'accordo sulla tua forma mentis presuppone un'altra forma mentis che chiaramente non hai motivi matematici per sposare. abbiamo salvato anche quasi oltre 2.000 anni di pensiero filosofico, forse possiamo andare avanti.

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"sei tu che non hai capito: si discute proprio perché le mie e quelle degli altri non sono "non-gerarchie", sono semplicemente gerarchie composte diversamente, che ammettono a quel famoso "livello assoluto" delle cose che per te o per altri non lo sono, con motivazioni che voi non cogliete.
Tu non ti rendi conto che il meccanismo che scatta è continuamente "difensivo" rispetto a quell'olimpo che avete in testa, mentre nessuno lo fa con voi. Ed è un tono continuamente derisorio, di superiorità, di sufficienza, probabilmente nemmeno di questo vi rendete conto.
Ma a me, come detto, non me ne può fregare di meno: non è tra la mie preoccupazioni sentire "accettato" universalmente il mio olimpo. Ma sono ragionevolmente convinto che non sia meno legittimo del vostro."
"non fare finta di non capire.
il meccanismo da diverso tempo è questo: uno assaggia una cosa che gli piace tantissimo, la spiega, si espone, dice che è un grande vino (emozionante, territoriale, completo, appagante, ognuno con le declinazioni personali, che è già una prima variabile non proprio secondaria).
fase due: il moige del vino assoluto recupera la bottiglia, la stappa in mezzo a monfortino, giacosa e roumier ed è ben contenta di "normalizzarla", con annessi sfottò, che a dir la verità simpatici lo sono solo a volte, anche perché non particolarmente originali e rinnovatrici negli argomenti.
Ci si potrebbe anche risparmiare la fatica, dico io, se l'unico obiettivo è dimostrare che quello scritto da un altro è una cazzata. Perché nessun rossese o aglianico o fiano o pergole o neoborgogna potrà mai superare le forche caudine di un gioco dove le regole le fanno i monfortini e i giacosa. Magari proprio perché non sono monfortini o giacosa ma cose completamente diverse, imparagonabili. Ma c'è pure gente che non ha capito mozart all'inizio, non c'è mica niente di male.
Il blasone, ecco quello che atrofizza ogni discussione. E io sul blasone un po' mi metto in ginocchio rispettoso e un po' ci piscio su gamba. "
"ma di sicuro tanti si sentono molto più frenati a sbilanciarsi su vini che devono passare sotto le forche caudine. Mi pare un dato oggettivo, sotto gli occhi di tutti. Che a mio avviso spiega anche il perché, fatta eccezione per pochi pochi forumisti, si finisce sempre di più a parlare degli stessi vini.."
Chiamalo come ti pare, cito solo per capirci
