LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

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nebbiolone
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda nebbiolone » 09 giu 2013 12:16

Ieri un gaston chiquet special club 2000 che tendeva pericolosamente al termine, non ossidato ma stanco, bocca ancora peró piacevole.
Per Quelli quelli fatti in titanio …prima si paga poi si spedisce sempre il lunedì dopo…

NB consiglio di scrivermi con messaggio privato
paperofranco
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda paperofranco » 09 giu 2013 14:02

Chianti Classico riserva 2004 Castell'in Villa.
Splendida la tonalità rubino con riflesso granato, ancora brillante, preludio di grande integrità.
Ciliegia in confettura e sotto spirito, rosa rossa piena, qualcosa di più pungente tipo peonia, liquirizia appena accennata, foglia d'alloro, leggera nota ematica e animale; è ancora presto per i classici terziari, mi va bene così. Un profilo di impronta floreale fresca marcata, un profumo nel complesso sontuoso, mai fermo.
In bocca è stupendo, non ti concede un millimetro: attacco, sviluppo, persistenza, ricordo. Tutto all'insegna di una maturità di frutto pressoché perfetta, di un'estrazione tannica magistrale, di una tipicità varietale sferzante.
Un sangiovese potente, sanguigno, viscerale, profondo, che parla una lingua un po' sudista, ma averne di brunelli come questo. Giustifica appieno il suo prezzo e si fa bere fino all'ultimo goccio, e poi ti manca.
Oggi a pranzo con: antipastino di cipollotti freschi dell'orto in pinzimonio con un culacciòlo di salame artigianale mezzo e mezzo(mezzo maiale e mezzo cinghiale); bistecca alla fiorentina; una ciotola di ciliegie colte stamane.
Sono in vena di suggestioni sinestetiche, per cui.......bevendolo mi viene a mente il capolavoro "Exile on main street", con quel flusso ininterrotto di rock-blues torrenziale che dopo l'ultimo pezzo, ti ci vuole ancora una decina di minuti per tirare il fiato. Grande vino.....grande disco.......che il tempo gli fa un baffo.....
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meursault
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda meursault » 09 giu 2013 14:11

paperofranco ha scritto:Chianti Classico riserva 2004 Castell'in Villa.
Splendida la tonalità rubino con riflesso granato, ancora brillante, preludio di grande integrità.
Ciliegia in confettura e sotto spirito, rosa rossa piena, qualcosa di più pungente tipo peonia, liquirizia appena accennata, foglia d'alloro, leggera nota ematica e animale; è ancora presto per i classici terziari, mi va bene così. Un profilo di impronta floreale fresca marcata, un profumo nel complesso sontuoso, mai fermo.
In bocca è stupendo, non ti concede un millimetro: attacco, sviluppo, persistenza, ricordo. Tutto all'insegna di una maturità di frutto pressoché perfetta, di un'estrazione tannica magistrale, di una tipicità varietale sferzante.
Un sangiovese potente, sanguigno, viscerale, profondo, che parla una lingua un po' sudista, ma averne di brunelli come questo. Giustifica appieno il suo prezzo e si fa bere fino all'ultimo goccio, e poi ti manca.
Oggi a pranzo con: antipastino di cipollotti freschi dell'orto in pinzimonio con un culacciòlo di salame artigianale mezzo e mezzo(mezzo maiale e mezzo cinghiale); bistecca alla fiorentina; una ciotola di ciliegie colte stamane.
Sono in vena di suggestioni sinestetiche, per cui.......bevendolo mi viene a mente il capolavoro "Exile on main street", con quel flusso ininterrotto di rock-blues torrenziale che dopo l'ultimo pezzo, ti ci vuole ancora una decina di minuti per tirare il fiato. Grande vino.....grande disco.......che il tempo gli fa un baffo.....


All'uscita mi parve buono, e di molto, ma poi qualche anno dopo usciva spesso un legnettino (grande) un poco fastidioso, da allora decisi di non toccare le bottiglie in cantina per qualche anno, e mi sa che ho fatto proprio bene......dovrei averne 4/5 ancora..... :D :D :D :D :D
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda paperofranco » 09 giu 2013 14:19

meursault ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chianti Classico riserva 2004 Castell'in Villa.
Splendida la tonalità rubino con riflesso granato, ancora brillante, preludio di grande integrità.
Ciliegia in confettura e sotto spirito, rosa rossa piena, qualcosa di più pungente tipo peonia, liquirizia appena accennata, foglia d'alloro, leggera nota ematica e animale; è ancora presto per i classici terziari, mi va bene così. Un profilo di impronta floreale fresca marcata, un profumo nel complesso sontuoso, mai fermo.
In bocca è stupendo, non ti concede un millimetro: attacco, sviluppo, persistenza, ricordo. Tutto all'insegna di una maturità di frutto pressoché perfetta, di un'estrazione tannica magistrale, di una tipicità varietale sferzante.
Un sangiovese potente, sanguigno, viscerale, profondo, che parla una lingua un po' sudista, ma averne di brunelli come questo. Giustifica appieno il suo prezzo e si fa bere fino all'ultimo goccio, e poi ti manca.
Oggi a pranzo con: antipastino di cipollotti freschi dell'orto in pinzimonio con un culacciòlo di salame artigianale mezzo e mezzo(mezzo maiale e mezzo cinghiale); bistecca alla fiorentina; una ciotola di ciliegie colte stamane.
Sono in vena di suggestioni sinestetiche, per cui.......bevendolo mi viene a mente il capolavoro "Exile on main street", con quel flusso ininterrotto di rock-blues torrenziale che dopo l'ultimo pezzo, ti ci vuole ancora una decina di minuti per tirare il fiato. Grande vino.....grande disco.......che il tempo gli fa un baffo.....


All'uscita mi parve buono, e di molto, ma poi qualche anno dopo usciva spesso un legnettino (grande) un poco fastidioso, da allora decisi di non toccare le bottiglie in cantina per qualche anno, e mi sa che ho fatto proprio bene......dovrei averne 4/5 ancora..... :D :D :D :D :D


Ciao Matteo, è un sangiovese eclatante, fidati. Puoi tranquillamente aspettarlo, ma quell'energia che sprigiona oggi per me è impagabile, io se fossi in te almeno una la stapperei.
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samuyahu
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda samuyahu » 09 giu 2013 14:51

Sabato 1 Giugno

Quella bottiglia di Champagne Beaufort 2002 era (diversamente da altre) libera sia da riduzioni che da ossidazioni; agrumi canditi e freschi, zenzero, fiori dolci, arancia dolcissima e crema pasticcera, mineralità insistente di mare e ostriche. Bocca di perfetta calibrazione tra sale, dolcezza, freschezza con aromi di gigli amari, che accelera e incede lunga e molto piacevole.

Clos Vougeot Grand Cru 2000 Domaine de la Vougeraie amaro e maturo al naso, con la bocca dall'attacco acidulo e centro dal tannino quasi sgraziato; alcolico; corto finale.

Le Pergole Torte 1995 acqua di concia, ruggine e ferro, fiori secchi, specialmente viola, e funghi, terra e erba gialla bagnata. Bocca rinfrescata e dall'attacco pieno ma si scopre un po' al centro lasciando spazio ad un tannino appena ruvido e vegetale; risorge bene nel finale molto minerale, anche se lascia un po' asciugata la bocca (l'amalgama acidi-tannini non era tra i più perfetti, diciamo).

Chianti Rufina Riserva 2004 Bucerchiale. Grande vino. Frutti rossi e prugna matura, spezie, terra, acqua di concia, alloro, limo di fiume, ciottolo di fiume, ferro, ghisa, tanto altro. Bocca dal tannino risolto e massiccio, fuso ad un'acidità che eleva il vino potentemente al centro bocca e lo conduce ad un finale spesso e lungo, inondato di sale; lascia sale e ferro sulla lingua, insieme ai piacevoli e complessi ritorni aromatici. Austero e dolce, duro ed elegante.

Non ho scritto note dei vini seguenti, ma ricordo nitidamente un Percarlo 2004 ben fatto ma non entusiasmante: in questa batteria si sentiva ben poco a casa, come una donna al mare coperta di trucco e vestiti, in mezzo a tante altre bellissime ma spensieratamente nude e prive di orpelli, con solo il costume da bagno..

Poi ci sono alcuni mostri come Brunello di Montalcino La Cerbaiona 2004, spremuta di frutta di perfetta maturazione, mosto appena svinato, che tiene al suo interno una complessità atomica. La bocca di questo vino è semplicemente perfetta nell'estrazione tannica e nell'equilibrio, fonde eleganza e spessore senza precedenti. Non ha il finale spaziale ed eterno delle due Riserve seguenti - e infatti non è Riserva-, e si affaccia ad un certo momento una nota selvatica-cerottosa che non avevo mai trovato in altre bottiglie dello stesso produttore e millesimo; siamo comunque di fronte a un vino magnifico e che meriterebbe una serata dedicata solo a sé, oltre che alcuni anni di cantina per aprirsi al meglio, se non mi inganno.

Brunello di Montalcino Riserva Gianni Brunelli 2004. In questa fase è più introverso aromaticamente che in passato, benché agrumi, fiori chiari, erbe aromatiche, sali, fragola matura, mirtillo netto, terra, spezie, mentuccia, note boschive, siano solo alcuni dei sentori che ha sbuffato fuori dal bicchiere nel corso della serata, lentamente. Anche la bocca rappresenta un vero e proprio matrimonio tra austerità e massa da una parte e grazia e godibilità, leggerezza dall'altra: in ciò è insuperabile. Attacca spesso e quasi compresso ma subito corre ad aprire un ventaglio di sensazioni aromatiche e gustative più rilassate e complesse, di polpa di frutto, agrume, sale, dolcezza tannica, che a metà strada corrono in un turbinio tale da esplodere come un'onda quando si abbatte sul mare; il finale vola luminoso e di lunghezza incommensurabile. Vino molto dinamico, cambiato più volte nel corso della serata, ogni tanto chiudendosi scorbutico e animale, poi riaprendosi più volte; anche questo ritengo sia da conservare per molto tempo gelosamente in cantina, perché è solo all'inizio del suo lungo percorso evolutivo.

Brunello di Montalcino Riserva 2004 Vigna Paganelli, Tenuta il Poggione. Mostro sacro. Panico a ricordarlo. Naso immenso, di altezza, larghezza, lunghezza, profondità sconfinate; nonostante l'introversione olfattiva generale della vera Riserva in questa grande annata, è impossibile non cogliere la stoffa di questo vino già dall'olfatto. Superfluo elencare i sentori: non vengono ad elenco, ma costruiscono un territorio, un paesaggio, un quadro, un film.
La vera essenza di questo vino è la bocca: un liquido immenso, armonioso, austero, che tocca e risuona in ogni angolo del palato, del cavo orale, che ha tannino e acidità perfetti, e che ha un finale degno delle premesse - sono tutte premesse, perché il finale è l'apice, il disvelamento : ineffabile mostro di sale e luce, calore e terra, profondo e immenso, di cui è chiaro e indelebile il ricordo, per le sensazioni; difficile però afferrarle e scriverle. Vino perfetto anche ''grammaticalmente'', ed è un vero peccato che nelle annate seguenti uscite sul mercato finora siamo molto lontani da questa riuscita, così come nella precedente 2001; a questo punto vado in cerca del 2003, che sento dire sia stato un capolavoro.

Ho dimenticato Biondi Santi 2004 e Poggio di Sotto 2004: due grandi vini per me; il primo per austerità e profondità acida e minerale; il secondo per grazia, equilibrio e carattere.

C'erano anche Billecart Salmon Champagne Brut: vino inutile, inutile e dannoso.

E Riesling Auslese Brauneberger Juffer Sonnenuhr Maxferd Richter: che io ricordi, il miglior Riesling finora da me bevuto, stratosferico.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda zampaflex » 09 giu 2013 16:03

gobrish ha scritto:
La bottiglia era perfetta, l'ho portata io :mrgreen: , cosa volete che capiscano questi maroniti della borgogna!! :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte all'inizio la bottiglia era penalizzata da una temperatura di servizio troppo bassa, ma poi è venuta fuori bene, per me una delle più belle bevute qualità/prezzo sui bianchi.

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Ma non lo dici che non ha gradito nemmeno il terzo convitato, ahi ahi ahi... :lol:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vittoxx » 09 giu 2013 16:14

zampaflex ha scritto:
gobrish ha scritto:
La bottiglia era perfetta, l'ho portata io :mrgreen: , cosa volete che capiscano questi maroniti della borgogna!! :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte all'inizio la bottiglia era penalizzata da una temperatura di servizio troppo bassa, ma poi è venuta fuori bene, per me una delle più belle bevute qualità/prezzo sui bianchi.

Immagine


Ma non lo dici che non ha gradito nemmeno il terzo convitato, ahi ahi ahi... :lol:

Bimbi fate i bravi :mrgreen: : le clos 2007 di droin non è, non può, non deve essere grasso. O il Maronita ha preso una maronata, o la bottiglia non era a posto 8) Il terzo chi era, meadows? 8) :P
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda BorgognaMonAmour » 09 giu 2013 16:53

"Marsannay" 2009 - Bruno Clair - chardonnay agile, suadente perchè di scarso impegno e degna spalla di una pasta al pesce fresco, senza svolazzi. Un village dalla provenienza intrigante: terroir di casa Clair, di stanza proprio a Marsannay. Un vinello che si è fatto apprezzare per le sue doti di equilibrismo tra un naso leggermente sauvage ed uno slancio verticale di bocca non trascurabile, quindi inaspettato. Fresco, dal sottofondo minerale solo sussurrato, perfettamente a suo agio, senza invasioni di campo, con il piatto di portata.
Francesco

e-commerce di vini di Borgogna: http://www.borgognamonamour.it
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda gobrish » 09 giu 2013 17:52

vittoxx ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gobrish ha scritto:
La bottiglia era perfetta, l'ho portata io :mrgreen: , cosa volete che capiscano questi maroniti della borgogna!! :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte all'inizio la bottiglia era penalizzata da una temperatura di servizio troppo bassa, ma poi è venuta fuori bene, per me una delle più belle bevute qualità/prezzo sui bianchi.

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Ma non lo dici che non ha gradito nemmeno il terzo convitato, ahi ahi ahi... :lol:

Bimbi fate i bravi :mrgreen: : le clos 2007 di droin non è, non può, non deve essere grasso. O il Maronita ha preso una maronata, o la bottiglia non era a posto 8) Il terzo chi era, meadows? 8) :P


Ma l'altro ormai beve solo GC di Leflaive :D , a te non era piaciuto neanche il Meursault di Cohe-Dury, sulla borgogna bianca sei irrecuperabile, un po' come per la tua fede cestistica, ho provato a riportarti sulla retta via. :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda zampaflex » 09 giu 2013 18:35

gobrish ha scritto:
vittoxx ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gobrish ha scritto:
La bottiglia era perfetta, l'ho portata io :mrgreen: , cosa volete che capiscano questi maroniti della borgogna!! :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte all'inizio la bottiglia era penalizzata da una temperatura di servizio troppo bassa, ma poi è venuta fuori bene, per me una delle più belle bevute qualità/prezzo sui bianchi.

Ma non lo dici che non ha gradito nemmeno il terzo convitato, ahi ahi ahi... :lol:

Bimbi fate i bravi :mrgreen: : le clos 2007 di droin non è, non può, non deve essere grasso. O il Maronita ha preso una maronata, o la bottiglia non era a posto 8) Il terzo chi era, meadows? 8) :P


Ma l'altro ormai beve solo GC di Leflaive :D , a te non era piaciuto neanche il Meursault di Cohe-Dury, sulla borgogna bianca sei irrecuperabile, un po' come per la tua fede cestistica, ho provato a riportarti sulla retta via. :mrgreen:


Vittorio, ti specifico meglio la mia obiezione: non è che fosse grasso nel senso di glicerico (tutt'altro); è che, appena aperto, la nota aromatica burrosa dominava ad un tal punto da disgustarci in due. Poi, dopo un'oretta, si è acconciata alla meglio e faceva capolino ma senza massacrare il resto.
Ci sarebbe anche coach K :D a provare a convincermi che la Borgogna bianca sia il migliore dei mondi possibili (augusta ed ironica citazione), ma né il burro né lo zolfanello sono cose che mi piace trovare in un vino. Anzi, in questi casi sono portato a pensare che ci sia in qualcuno una inconscia adesione a prescindere al modello di vino borgognone.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vittoxx » 09 giu 2013 18:53

zampaflex ha scritto:
gobrish ha scritto:
vittoxx ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gobrish ha scritto:
La bottiglia era perfetta, l'ho portata io :mrgreen: , cosa volete che capiscano questi maroniti della borgogna!! :mrgreen: :mrgreen:

Scherzi a parte all'inizio la bottiglia era penalizzata da una temperatura di servizio troppo bassa, ma poi è venuta fuori bene, per me una delle più belle bevute qualità/prezzo sui bianchi.

Ma non lo dici che non ha gradito nemmeno il terzo convitato, ahi ahi ahi... :lol:

Bimbi fate i bravi :mrgreen: : le clos 2007 di droin non è, non può, non deve essere grasso. O il Maronita ha preso una maronata, o la bottiglia non era a posto 8) Il terzo chi era, meadows? 8) :P


Ma l'altro ormai beve solo GC di Leflaive :D , a te non era piaciuto neanche il Meursault di Cohe-Dury, sulla borgogna bianca sei irrecuperabile, un po' come per la tua fede cestistica, ho provato a riportarti sulla retta via. :mrgreen:


Vittorio, ti specifico meglio la mia obiezione: non è che fosse grasso nel senso di glicerico (tutt'altro); è che, appena aperto, la nota aromatica burrosa dominava ad un tal punto da disgustarci in due. Poi, dopo un'oretta, si è acconciata alla meglio e faceva capolino ma senza massacrare il resto.
Ci sarebbe anche coach K :D a provare a convincermi che la Borgogna bianca sia il migliore dei mondi possibili (augusta ed ironica citazione), ma né il burro né lo zolfanello sono cose che mi piace trovare in un vino. Anzi, in questi casi sono portato a pensare che ci sia in qualcuno una inconscia adesione a prescindere al modello di vino borgognone.

Tranquillo, ognuno beve i vini che preferisce. Comunque, per capirci, il burro nello chablis è spesso presente (lo zolfanello, come lo chiami tu, meno): dipende, come al solito (al netto della tolleranza individuale), dalla qualità e quantità e dal resto. In quelli buoni non è prevaricante, non origina sensazioni di grassezza ed è uno dei tanti profumi che compongono l'equilibrio olfattivo e, anche, gustativo del vino. Le clos 2007 di Droin non è di solito come lo descrivi, anzi a chi piacciono i vini con ciccia puó rischiare di parere pure anoressico. Per questo la vostra bott più che troppo fredda, a me pare potesse essere troppo calda. O che avesse preso del caldo in precedenza. Mi spiegherei meglio le tue sensazioni
paperofranco
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda paperofranco » 09 giu 2013 19:46

samuyahu ha scritto:Sabato 1 Giugno

Quella bottiglia di Champagne Beaufort 2002 era (diversamente da altre) libera sia da riduzioni che da ossidazioni; agrumi canditi e freschi, zenzero, fiori dolci, arancia dolcissima e crema pasticcera, mineralità insistente di mare e ostriche. Bocca di perfetta calibrazione tra sale, dolcezza, freschezza con aromi di gigli amari, che accelera e incede lunga e molto piacevole.

Clos Vougeot Grand Cru 2000 Domaine de la Vougeraie amaro e maturo al naso, con la bocca dall'attacco acidulo e centro dal tannino quasi sgraziato; alcolico; corto finale.

Le Pergole Torte 1995 acqua di concia, ruggine e ferro, fiori secchi, specialmente viola, e funghi, terra e erba gialla bagnata. Bocca rinfrescata e dall'attacco pieno ma si scopre un po' al centro lasciando spazio ad un tannino appena ruvido e vegetale; risorge bene nel finale molto minerale, anche se lascia un po' asciugata la bocca (l'amalgama acidi-tannini non era tra i più perfetti, diciamo).

Chianti Rufina Riserva 2004 Bucerchiale. Grande vino. Frutti rossi e prugna matura, spezie, terra, acqua di concia, alloro, limo di fiume, ciottolo di fiume, ferro, ghisa, tanto altro. Bocca dal tannino risolto e massiccio, fuso ad un'acidità che eleva il vino potentemente al centro bocca e lo conduce ad un finale spesso e lungo, inondato di sale; lascia sale e ferro sulla lingua, insieme ai piacevoli e complessi ritorni aromatici. Austero e dolce, duro ed elegante.

Non ho scritto note dei vini seguenti, ma ricordo nitidamente un Percarlo 2004 ben fatto ma non entusiasmante: in questa batteria si sentiva ben poco a casa, come una donna al mare coperta di trucco e vestiti, in mezzo a tante altre bellissime ma spensieratamente nude e prive di orpelli, con solo il costume da bagno..

Poi ci sono alcuni mostri come Brunello di Montalcino La Cerbaiona 2004, spremuta di frutta di perfetta maturazione, mosto appena svinato, che tiene al suo interno una complessità atomica. La bocca di questo vino è semplicemente perfetta nell'estrazione tannica e nell'equilibrio, fonde eleganza e spessore senza precedenti. Non ha il finale spaziale ed eterno delle due Riserve seguenti - e infatti non è Riserva-, e si affaccia ad un certo momento una nota selvatica-cerottosa che non avevo mai trovato in altre bottiglie dello stesso produttore e millesimo; siamo comunque di fronte a un vino magnifico e che meriterebbe una serata dedicata solo a sé, oltre che alcuni anni di cantina per aprirsi al meglio, se non mi inganno.

Brunello di Montalcino Riserva Gianni Brunelli 2004. In questa fase è più introverso aromaticamente che in passato, benché agrumi, fiori chiari, erbe aromatiche, sali, fragola matura, mirtillo netto, terra, spezie, mentuccia, note boschive, siano solo alcuni dei sentori che ha sbuffato fuori dal bicchiere nel corso della serata, lentamente. Anche la bocca rappresenta un vero e proprio matrimonio tra austerità e massa da una parte e grazia e godibilità, leggerezza dall'altra: in ciò è insuperabile. Attacca spesso e quasi compresso ma subito corre ad aprire un ventaglio di sensazioni aromatiche e gustative più rilassate e complesse, di polpa di frutto, agrume, sale, dolcezza tannica, che a metà strada corrono in un turbinio tale da esplodere come un'onda quando si abbatte sul mare; il finale vola luminoso e di lunghezza incommensurabile. Vino molto dinamico, cambiato più volte nel corso della serata, ogni tanto chiudendosi scorbutico e animale, poi riaprendosi più volte; anche questo ritengo sia da conservare per molto tempo gelosamente in cantina, perché è solo all'inizio del suo lungo percorso evolutivo.

Brunello di Montalcino Riserva 2004 Vigna Paganelli, Tenuta il Poggione. Mostro sacro. Panico a ricordarlo. Naso immenso, di altezza, larghezza, lunghezza, profondità sconfinate; nonostante l'introversione olfattiva generale della vera Riserva in questa grande annata, è impossibile non cogliere la stoffa di questo vino già dall'olfatto. Superfluo elencare i sentori: non vengono ad elenco, ma costruiscono un territorio, un paesaggio, un quadro, un film.
La vera essenza di questo vino è la bocca: un liquido immenso, armonioso, austero, che tocca e risuona in ogni angolo del palato, del cavo orale, che ha tannino e acidità perfetti, e che ha un finale degno delle premesse - sono tutte premesse, perché il finale è l'apice, il disvelamento : ineffabile mostro di sale e luce, calore e terra, profondo e immenso, di cui è chiaro e indelebile il ricordo, per le sensazioni; difficile però afferrarle e scriverle. Vino perfetto anche ''grammaticalmente'', ed è un vero peccato che nelle annate seguenti uscite sul mercato finora siamo molto lontani da questa riuscita, così come nella precedente 2001; a questo punto vado in cerca del 2003, che sento dire sia stato un capolavoro.

Ho dimenticato Biondi Santi 2004 e Poggio di Sotto 2004: due grandi vini per me; il primo per austerità e profondità acida e minerale; il secondo per grazia, equilibrio e carattere.

C'erano anche Billecart Salmon Champagne Brut: vino inutile, inutile e dannoso.

E Riesling Auslese Brauneberger Juffer Sonnenuhr Maxferd Richter: che io ricordi, il miglior Riesling finora da me bevuto, stratosferico.


Ciao Samu, ben ritrovato, ed in splendida forma...... :D
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vittoxx » 09 giu 2013 20:17

Ho letto che il vino è considerato un allucinogeno, ma sarà vero?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Kalosartipos » 09 giu 2013 20:20

zampaflex ha scritto:Vittorio, ti specifico meglio la mia obiezione: non è che fosse grasso nel senso di glicerico (tutt'altro); è che, appena aperto, la nota aromatica burrosa dominava ad un tal punto da disgustarci in due. Poi, dopo un'oretta, si è acconciata alla meglio e faceva capolino ma senza massacrare il resto.
Ci sarebbe anche coach K :D a provare a convincermi che la Borgogna bianca sia il migliore dei mondi possibili (augusta ed ironica citazione), ma né il burro né lo zolfanello sono cose che mi piace trovare in un vino. Anzi, in questi casi sono portato a pensare che ci sia in qualcuno una inconscia adesione a prescindere al modello di vino borgognone.

Coach K concorda in pieno con Mastro Vittox e non è certo di poterti riportare sulle retta via :( ...
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda sasso » 09 giu 2013 20:23

Alta langa di Ettore Germano : bomo! S beve bene, pulitissimo al naso, minerale, non molto complesso ma davvero piacevole!
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Sydney » 09 giu 2013 20:29

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda davidef » 09 giu 2013 20:38

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l'etichetta dice tutto, divertente vinello rosso da questo Chateau di riferimento per la denominazione Bergerac, a differenza delle cuvee importanti della casa solitamente connotate da volume ed intensità in questo caso abbiamo un vinello agile nel bicchiere, vinoso e fragrante senza puzzette o stranezze da eccessi "bio"

valida alternativa estiva a schiave & c., messo in tavola con focaccia al prosciutto e mozzarelle di bufala ci stava da Dio
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Jeriko One
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Jeriko One » 09 giu 2013 21:02

Bart ha scritto:Venerdì, ospiti di un neo quarantenne:
Champagne La Grande Dame 1990 Veuve Cliquot
Pouilly fumè Pur Sang 1996 Dagueneau
Pouilly fumè Buisson Renard 2009 Dagueneau
Urziger Wurtzgarten auslese GK 1990 Dr Loosen
Barolo Cascina Francia 1999 Conterno
Cote Rotie La Belle Elene 1999 Ogier
Amabile del Cerè “Bandito” 1985 Quintarelli

Gran bella bevuta, con gli ultimi quattro tutti nei pressi dell’eccellenza. La bolla molto interessante, con naso biscottato e agrumato e bocca ancora fresca e con una decisa tendenza dolce, sarà stata la sete ma si è volatilizzata. Pur Sang decisamente problematico, né tappo né ossidazione direi, ma un concentrato di odori di verdure bollite (sedano?) che stando nel bicchiere è divenuto man mano sempre più fastidioso; in bocca meno cattivo, ma niente a che vedere con quello che avrebbe potuto essere. Molto meglio il sostituto, agile, vibrante, anche se dal naso non molto espressivo. Meraviglioso il Riesling, naso ampissimo e bocca dolce e ricca ma senza che ciò andasse a scapito della bevibilità; si è abbinato splendidamente a dei casoncelli zucca e Bagòss. Cascina Francia è la terza annata che provo, e non mi ha mai deluso, vero Barolo di razza, rischia di diventare il mio vino rifugio; grande trama tannica, sembra entrato nella fase di equilibrio tra aggressività giovanile e matura serenità, e chissà per quanto durerà. La Belle Elene è un grandissimo vino del Rodano, fin dai suoi profumi di olive e animalità, più acido, ma anche più rotondo del Barolo, e alla fine di poco superiore in virtù di una maggior sensualità. Il Bandito avrebbe meritato uno spazio maggiore per se stesso, arrivare alla fine di una serie così ha rischiato di farlo passare in sordina, in realtà ha entusiasmato per la capacità di avere tutte le sue caratteristiche, di per sé estreme, in perfetto equilibrio; quando al termine di una bevuta del genere la dose nel tuo bicchiere ti va stretta è un segno inequivocabile di alcolism… ehm, cioè, grandezza.
Grazie Jeriko


... una di quelle serate in cui ringrazi di avere amici veri e di avere la passione per il vino!
Note di Bart che riassumono in modo semplice e chiaro la grandezza di alcuni dei vini provati. Mio podio:
Belle Helene :D :D :D :D :shock:
Loosen e Bandito :D :D :D :D :)
CF :D :D :D :D
Molto buono cmq la Grande Dame (qualcuno mi spiega perchè viene cagato pochissimo sul forum?) e discreto il Buisson.
Peccato per il Pur Sang, anche se un temerario della tavolata ne ha tracannato un paio di bicchieroni :mrgreen:
Abbinamento Loosen con la zucca da paura.
Un ringraziamento particolare a Marco (Tarasacco) per il Bandito.
"Avete mai fatto caso che ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto incazzare?... Quello sono io"
(Clint Eastwood - Gran Torino)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda egio » 09 giu 2013 21:21

Bartolo Mascarello - Barolo 1998: Visto che da queste parti il caldo ci risparmia, ne approfitto per aprirlo, con scetticismo dovuto a quanto letto sull'annata '98 in Langa, annata che in effetti io conosco quasi zero; devo dire che siete abituati davvero molto bene, perché a me questa è sembrata una bellissima bottiglia di un signor Barolo. Appena aperto, se me l'avessero fatto sentire alla cieca, per intensità di colore e per naso avrei pensato a un Pergole Torte '95, ma forse la frequentazione dela caverna dello Zaccarini ultimamente mi ha un poco "contagiato"... Più tardi, a tavola, è cambiato completamente e se ne esce alla grande con tutta la sua "barolitudine", non gli manca nulla e ha tutto in buona abbondanza, anche forse una nota alcolica finale che si avverte appena un po' sopra le righe, ma proprio di un che. Ho un paio di '99 ancora, che mi devo aspettare dunque...???
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meursault
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda meursault » 09 giu 2013 21:39

egio ha scritto:Bartolo Mascarello - Barolo 1998: Visto che da queste parti il caldo ci risparmia, ne approfitto per aprirlo, con scetticismo dovuto a quanto letto sull'annata '98 in Langa, annata che in effetti io conosco quasi zero; devo dire che siete abituati davvero molto bene, perché a me questa è sembrata una bellissima bottiglia di un signor Barolo. Appena aperto, se me l'avessero fatto sentire alla cieca, per intensità di colore e per naso avrei pensato a un Pergole Torte '95, ma forse la frequentazione dela caverna dello Zaccarini ultimamente mi ha un poco "contagiato"... Più tardi, a tavola, è cambiato completamente e se ne esce alla grande con tutta la sua "barolitudine", non gli manca nulla e ha tutto in buona abbondanza, anche forse una nota alcolica finale che si avverte appena un po' sopra le righe, ma proprio di un che. Ho un paio di '99 ancora, che mi devo aspettare dunque...???


Il 1998 di Bartolo è un gran bel vino, uno dei 1998 meglio riusciti insieme a Cascin Francia.
Secondo me è superiore al 1999 che ho sempre trovato impreciso al naso, scorbuto e con puzzette assortite varie.....
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vinogodi » 09 giu 2013 21:48

Jeriko One ha scritto:Molto buono cmq la Grande Dame (qualcuno mi spiega perchè viene cagato pochissimo sul forum?) ...

..a Parma è il vino "più cagato" in assoluto fra le punte delle grandi maison. Per rispondere alla tua domanda, posso solo mettere in successione rapida le ultime 50 bottiglie con i relativi giudizi per annate varie :
... buonino - fa cagare- buonino- buono- fa cagare- buonino- partito - buono - buonino - fa cagare - ossidato - buonino - buono - buono - fa cagare - buono - fa cagare - buonino - ottimo - buono - buonino - osceno - imbarazzante - buono- fa cagare- ottimo- buonino - indecente - ottimo - buono - buonino - appena sufficiente- buonino- fa cagare - buono- buonino - sufficiente- decrepito- fa cagare - fa cagare - fa cagare - buono - morto - buono - buonino - fa cagare - buonino - buonino - buonino- buonino ...
Per un vino che costa sui 130 Euro in enoteca , è una sequenza che non mi permette di essere sereno all'acquisto... 8)
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Bart
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda Bart » 09 giu 2013 22:02

vinogodi ha scritto:
Jeriko One ha scritto:Molto buono cmq la Grande Dame (qualcuno mi spiega perchè viene cagato pochissimo sul forum?) ...

..a Parma è il vino "più cagato" in assoluto fra le punte delle grandi maison. Per rispondere alla tua domanda, posso solo mettere in successione rapida le ultime 50 bottiglie con i relativi giudizi per annate varie :
... buonino - fa cagare- buonino- buono- fa cagare- buonino- partito - buono - buonino - fa cagare - ossidato - buonino - buono - buono - fa cagare - buono - fa cagare - buonino - ottimo - buono - buonino - osceno - imbarazzante - buono- fa cagare- ottimo- buonino - indecente - ottimo - buono - buonino - appena sufficiente- buonino- fa cagare - buono- buonino - sufficiente- decrepito- fa cagare - fa cagare - fa cagare - buono - morto - buono - buonino - fa cagare - buonino - buonino - buonino- buonino ...
Per un vino che costa sui 130 Euro in enoteca , è una sequenza che non mi permette di essere sereno all'acquisto... 8)

Beh, siamo stati fortunati allora :D
vinogodi
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vinogodi » 09 giu 2013 22:06

Bart ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Jeriko One ha scritto:Molto buono cmq la Grande Dame (qualcuno mi spiega perchè viene cagato pochissimo sul forum?) ...

..a Parma è il vino "più cagato" in assoluto fra le punte delle grandi maison. Per rispondere alla tua domanda, posso solo mettere in successione rapida le ultime 50 bottiglie con i relativi giudizi per annate varie :
... buonino - fa cagare- buonino- buono- fa cagare- buonino- partito - buono - buonino - fa cagare - ossidato - buonino - buono - buono - fa cagare - buono - fa cagare - buonino - ottimo - buono - buonino - osceno - imbarazzante - buono- fa cagare- ottimo- buonino - indecente - ottimo - buono - buonino - appena sufficiente- buonino- fa cagare - buono- buonino - sufficiente- decrepito- fa cagare - fa cagare - fa cagare - buono - morto - buono - buonino - fa cagare - buonino - buonino - buonino- buonino ...
Per un vino che costa sui 130 Euro in enoteca , è una sequenza che non mi permette di essere sereno all'acquisto... 8)

Beh, siamo stati fortunati allora :D

...beh, ci sono anche parecchi "buono" e qualche "ottimo", quindi nella successione siete finiti nella casella giusta... è il motivo per cui, pervicacemente , ogni tanto lo si beve, così come ogni tanto si compra il Gratta e Vinci da 10 Euro...
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda FedericoI » 10 giu 2013 10:44

Barolo Fontanafredda Vigna La rora 1997

Mi affaccio al mondo del barolo con questa bottiglia...premetto...non essendo pratico di questa tipologia vado solo di sensazioni senza paragoni con altri....
Colore granato che tende all'aranciato...sentori di prugna, amarena, successivamente un nota di caffè fa la sua comparsa, infine lieve tabacco...
In bocca è ben sviluppato e distinto...tannini che fanno il loro lavoro, ben levigati, senza dar fastidio...senza difetti...chiude con una fragranza leggermente e piacevolmente terrosa...buona la lunghezza del finale....molto piacevole....a fine bottiglia, ultimo bicchiere, ho sentito una nota ferrosa, forse esaltata da un accoppiamento con il cibo leggermente fresco...
A mëgio mëxinn-a a l'è o decotto de cantinn-a :D
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2013

Messaggioda vinogodi » 10 giu 2013 11:48

FedericoI ha scritto:Barolo Fontanafredda Vigna La rora 1997

Mi affaccio al mondo del barolo con questa bottiglia...premetto...non essendo pratico di questa tipologia vado solo di sensazioni senza paragoni con altri....
Colore granato che tende all'aranciato...sentori di prugna, amarena, successivamente un nota di caffè fa la sua comparsa, infine lieve tabacco...
In bocca è ben sviluppato e distinto...tannini che fanno il loro lavoro, ben levigati, senza dar fastidio...senza difetti...chiude con una fragranza leggermente e piacevolmente terrosa...buona la lunghezza del finale....molto piacevole....a fine bottiglia, ultimo bicchiere, ho sentito una nota ferrosa, forse esaltata da un accoppiamento con il cibo leggermente fresco...
...vado a naso ... Vigna "La Rosa"?... 8)
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