BORDEAUX... di spessore

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vinogodi
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda vinogodi » 19 apr 2013 21:41

vinogodi ha scritto:
apple ha scritto:Ed aggiungerei pure gli scarti... :mrgreen:
...non li avreste apprezzati, sono , effettivamente "scarti" , rispetto a quello che berremo... se interessano gli scarti:
- Chateau de Valandraud 1998
- Chateau Montrose 1998
- Ornellaia 1998
- Chateau Pavie 1979
- Chateau Haut Brion 1962
- Chateau Palmer 1997
- Chateau Leoville Las Cases 1997
- Solaia 1997
- Chateau Linch Bages 1988
- Chateau Ausone 1971

...solo per dirvi che ho visto tanti occhi strabuzzare, e siamo solo a metà... 8)
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda lanfranco1986 » 20 apr 2013 07:36

Confermo ci sono
Non al top ma non posso perdermela
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda davidef » 20 apr 2013 09:36

vinogodi ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:12.29?
...direi 12,31 con tre (TRE) bicchieri... 8)



mi picchi se me ne porto 6 ? sai mai... :lol:
vinogodi
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda vinogodi » 20 apr 2013 10:11

vinogodi ha scritto:
vinogodi ha scritto:
apple ha scritto:Ed aggiungerei pure gli scarti... :mrgreen:
...non li avreste apprezzati, sono , effettivamente "scarti" , rispetto a quello che berremo... se interessano gli scarti:


...solo per dirvi che ho visto tanti occhi strabuzzare, e siamo solo a metà... 8)

...non aperto Haut Brion 1962 e Pavie 1979 che li tengo come "riserva" dove fosse necessario domenica in caso di qualche fallanza. Comunque:


Aperitivo festeggiante il compleanno : Krug Vintage 1998 ... sempre più buono, non è che la 1998 si rivelerà una grande annata, in Champagne? :D :D :D :D

- Valandraud 1998 ... forse i 100/100 di Parker erano esagerati, c'è da dire... all'uscita mi fece impazzire, oggi rimane una grandissima boccia , intatta in maniera impressionante, con meno appeal, per me, di tanti "classici". Per almeno la metà dei presenti vino della serata, scuro in volto ma solare in bocca . Sembrava più un grande Napa che un grande S.Emilion. Rodaneggia... :D :D :D :D :)
- Montrose 1998: sorpresona per bocca goduriosa e complessità forse superiore a Valandraud, meno ciccia e persistenza eccellente. Il suo leggero tabacco ha inebriato... :D :D :D :D
- Ornellaia 1998 : per un paio , vinod ella serata. Ricco e potente, ha rivaleggiato con Valandraud per potenza e profondità. Rimane una grandissima boccia e , forse, più grande Ornellaia della storia... :D :D :D :D
- Palmer 1997 : i 1997 sono intellegibilissimi, anche se in quasi tutti sento una leggera nota pirazinica che devia dai grandissimi standard di questi fenomeni... non mi stupisce che un paio di amici , alla cieca, abbiano battezzato "San Leonardo"... ci stava. Stupenda seta in bocca ... :D :D :D :)
- Leoville Las Cases 1997: questo non l'ho capito io come in tanti. Non aveva nessun problema, salvo un leggero vegetale e quasi diluito. Leoville é un vino double face. Certe annate sono epiche a livello di Premiers, altre , meno riuscite, scende decisamente sotto uno standard anche di valutazione economica che gli compete... :D :D :D
- Solaia 1997 : ha vinto la disfida dei 1997 decisamenet. Austero, ricchissimo e potente, impettito e gaudente in bocca. BBordolese italiano "epico"... :D :D :D :D
- Linch Bages 1988: vino che adoro e annata che adoro. Secondo me uno dei vini della serata se avesse avuto qualche etto di ciccia in più. Integro e solenne, di una eleganza unica. Bocca setosa , un vero drappo... :D :D :D :D :)
-Ausone 1971 ... come è cambiato, nel tempo... doveva essere il vino della serata e così è stato: quasi borgognone, se immagino com'è oggi dopo la cura Rolland mi viene male...non che oggi non mi piaccia, è che era davvero un altro vino che rivaleggiava con i grandi di S.Emilon... e non solo. Incredibile la balsamicità e mineralità. Bocca assassina ... very good... :D :D :D :D :D
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda davidef » 20 apr 2013 10:14

vinogodi ha scritto:
vinogodi ha scritto:
vinogodi ha scritto:
apple ha scritto:Ed aggiungerei pure gli scarti... :mrgreen:
...non li avreste apprezzati, sono , effettivamente "scarti" , rispetto a quello che berremo... se interessano gli scarti:

Aperitivo festeggiante il compleanno : Krug Vintage 1998 ... sempre più buono, non è che la 1998 si rivelerà una grande annata, in Champagne? :D :D :D :D
...solo per dirvi che ho visto tanti occhi strabuzzare, e siamo solo a metà... 8)

...non aperto Haut Brion 1962 e Pavie 1979 che li tengo come "riserva" dove fosse necessario domenica in caso di qualche fallanza. Comunque:
- Valandraud 1998 ... forse i 100/100 di Parker erano esagerati, c'è da dire... all'uscita mi fece impazzire, oggi rimane una grandissima boccia , intatta in maniera impressionante, con meno appeal, per me, di tanti "classici". Per almeno la metà dei presenti vino della serata, scuro in volto ma solare in bocca . Sembrava più un grande Napa che un grande S.Emilion. Rodaneggia... :D :D :D :D :)
- Montrose 1998: sorpresona per bocca goduriosa e complessità forse superiore a Valandraud, meno ciccia e persistenza eccellente. Il suo leggero tabacco ha inebriato... :D :D :D :D
- Ornellaia 1998 : per un paio , vinod ella serata. Ricco e potente, ha rivaleggiato con Valandraud per potenza e profondità. Rimane una grandissima boccia e , forse, più grande Ornellaia della storia... :D :D :D :D
- Palmer 1997 : i 1997 sono intellegibilissimi, anche se in quasi tutti sento una leggera nota pirazinica che devia dai grandissimi standard di questi fenomeni... non mi stupisce che un paio di amici , alla cieca, abbiano battezzato "San Leonardo"... ci stava. Stupenda seta in bocca ... :D :D :D :)
- Leoville Las Cases 1997: questo non l'ho capito io come in tanti. Non aveva nessun problema, salvo un leggero vegetale e quasi diluito. Leoville é un vino double face. Certe annate sono epiche a livello di Premiers, altre , meno riuscite, scende decisamente sotto uno standard anche di valutazione economica che gli compete... :D :D :D
- Solaia 1997 : ha vinto la disfida dei 1997 decisamenet. Austero, ricchissimo e potente, impettito e gaudente in bocca. BBordolese italiano "epico"... :D :D :D :D
- Linch Bages 1988: vino che adoro e annata che adoro. Secondo me uno dei vini della serata se avesse avuto qualche etto di ciccia in più. Integro e solenne, di una eleganza unica. Bocca setosa , un vero drappo... :D :D :D :D :)
-Ausone 1971 ... come è cambiato, nel tempo... doveva essere il vino della serata e così è stato: quasi borgognone, se immagino com'è oggi dopo la cura Rolland mi viene male...non che oggi non mi piaccia, è che era davvero un altro vino che rivaleggiava con i grandi di S.Emilon... e non solo. Incredibile la balsamicità e mineralità. Bocca assassina ... very good... :D :D :D :D :D



immaginati una faccina non con la bava accennata ma proprio colante...

Solaia 1997 ancora diversa vita davanti ?
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda vinogodi » 20 apr 2013 12:03

davidef ha scritto:
immaginati una faccina non con la bava accennata ma proprio colante...

Solaia 1997 ancora diversa vita davanti ?

...io ho goduto come un riccio; la voglia di grandi Bordeaux in certi periodi monta in maniera indecente. Tutti straordinari: la mia "bava" era al pensiero di domenica, speriamo le aspettative non vengano deluse,puntando sulla "qualità" media rispetto a punte inenarrabili ... o no? 8) :lol: ...un pò di suspence...
PS: Solaia '97 è il terzo che beviamo quest'anno. Penso sia fra i più grandi supertuscans mai fatti, un Solaia così austero da sembrare un Pauillac Premier. Nel mio immaginario collettivo, Solaia '97 , Ornellaia '98 , Sassicaia '88 (lasciando perdere quelli anni settanta che secondo me sono vera emozione) sono fra i più grandi tagli bordolesi mai prodotti fuori dalla sacra terra della Rive Gauche... 8)
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda george7179 » 20 apr 2013 13:39

Quindi niente line up... grande sorpresone :mrgreen:

Tengo a freno la curiosità!
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Andyele » 20 apr 2013 18:27

vinogodi ha scritto:PS: Solaia '97 è il terzo che beviamo quest'anno. Penso sia fra i più grandi supertuscans mai fatti, un Solaia così austero da sembrare un Pauillac Premier. Nel mio immaginario collettivo, Solaia '97 , Ornellaia '98 , Sassicaia '88 (lasciando perdere quelli anni settanta che secondo me sono vera emozione) sono fra i più grandi tagli bordolesi mai prodotti fuori dalla sacra terra della Rive Gauche...


Per me Sassicaia 1988 gli da diverse lunghezze al Solaia 1997 e all'Ornellaia 1998, quest'ultimo è un bel vino ma molto concentrato e potente secondo me le busca dal Sassicaia pari annata e prende diversi punti anche dall'Ornellaia 1990.
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Becho » 20 apr 2013 18:59

Andyele ha scritto:
vinogodi ha scritto:PS: Solaia '97 è il terzo che beviamo quest'anno. Penso sia fra i più grandi supertuscans mai fatti, un Solaia così austero da sembrare un Pauillac Premier. Nel mio immaginario collettivo, Solaia '97 , Ornellaia '98 , Sassicaia '88 (lasciando perdere quelli anni settanta che secondo me sono vera emozione) sono fra i più grandi tagli bordolesi mai prodotti fuori dalla sacra terra della Rive Gauche...


Per me Sassicaia 1988 gli da diverse lunghezze al Solaia 1997 e all'Ornellaia 1998, quest'ultimo è un bel vino ma molto concentrato e potente secondo me le busca dal Sassicaia pari annata e prende diversi punti anche dall'Ornellaia 1990.


Parole sante! Lasciando perdere il Sassi 88 che è di un altro livello, gli Ornellaia 1998 e 1990 che abbiam bevuto a Prato non sembravano nemmeno vini della stessa zona. La potenza quasi senza controllo, con alcol appena sopra le righe e fruttone maturo della 98 contro l'eleganza e l'equilibrio godurioso della 90.
Spedisco il lunedì successivo al ricevimento del pagamento
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Kalosartipos » 20 apr 2013 20:20

Che sete... :D
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda vinogodi » 21 apr 2013 10:53

...'accabestia :shock: ... sono i veri maestri... tappi incredibili, integrità all'apertura sorprendenti... mò vediamo l'evoluzione dopo l'ossigenazione... :shock:
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:43

POL ROGER Champagne Brut “Sir Winston Churchill” ’98.

FONTAINE-GAGNARD “Le Montrachet” ’04.

CHÂTEAU ANGELUS Saint-Émilion ’98.

CHÂTEAU PICHON-LONGUEVILLE “Baron de Pichon-Longueville” Pauillac ’98.

COS D’ESTOURNEL Saint-Estèphe ’98.

TENUTA SAN GUIDO Bolgheri Sassicaia ’97.

CHÂTEAU LAFITE-ROTHSCHILD Pauillac ’97.

CHÂTEAU LATOUR Pauillac ’97.

CHÂTEAU HAUT-BRION Pessac-Léognan ’88.

CHÂTEAU HAUT-BRION Pessac-Léognan ’01.

CHÂTEAU PICHON-LONGUEVILLE COMTESSE DE LALANDE ’88.

CHÂTEAU MARGAUX Margaux ’88.

CHÂTEAU MOUTON-ROTHSCHILD Pauillac ’78.

CHÂTEAU CHEVAL BLANC Saint-Émilion ’69.

CHÂTEAU MARGAUX Margaux ’66.

CHÂTEAU D’YQUEM Sauternes ’94.
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:44

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Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:44

Prima batteria
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Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:45

Seconda batteria
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Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:46

Terza batteria
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Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:46

Quarta batteria
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Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:47

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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 06:47

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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda zampaflex » 22 apr 2013 09:23

Io mi prenoto per la prossima bevuta di bordolesi, che sia questo autunno o il prossimo anno...a prescindere! :D
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda davidef » 22 apr 2013 12:05

pochissimo tempo e magari integro più tardi

i miei campioni di giornata sono stati la coppia di Margaux seguiti da Cheval Blanc
ho veramente gioito con il naso orientale/floreale del Cos d'Estournel, bellissimo e cangiante
Mouton era ancora un carro armato

in linea di massima tutte gran belle bottiglie, a fare i piedini alle mosche Sassicaia 1997 meno mobile di quello che mi sarei atteso anche alla luce di altre bevute, Pichon Baron 1998 didatticamente algido e Pichon Longueville 1988 con un tannino forse un filo secco/rasposo non integrato nel vino a dovere e che mai si integrerà segnando forse una maturazione non gestita come gli altri

Grazie Marco, bella bevuta :wink:

un salutone anche agli altri ed un grazie a chi ha portato fuori le cibarie :wink:
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Kalosartipos » 22 apr 2013 12:39

Oltre alle bocce citate da Davidef, a me piaciuto assai anche LATOUR '97..
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda beluga » 22 apr 2013 13:05

Mi permetto di esprimere qualche perplessità sulla tovaglia fiori :lol: :lol:
Me ne importo
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Andyele » 22 apr 2013 13:08

Kalosartipos ha scritto:Oltre alle bocce citate da Davidef, a me piaciuto assai anche LATOUR '97..


A me invece è piaciuto un botto Angelus '98.

Qunado ho 5 minuti metto già due impressioni.
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Re: BORDEAUX... di spessore

Messaggioda Andyele » 22 apr 2013 14:38

Come riflessione generale mi sento di evidenziare ancora una volta come i vini da Marco abbiano sempre delle over-performance. Difficilmente lo stesso vino in stessa annata bevuto in altri contesti da soddisfazioni maggiori e questo, a meno di ricette misteriose di Marco, credo sia merito della perfetta conservazione delle sue bottiglie.

Come considerazione finale invece, purtroppo, mi tocca prender atto, dopo la degustazione di ieri, che il “trip” bordolese che mi è “montato” in questi ultimi mesi, non può che continuare a crescere. :twisted:

Ma quanto cazzo son buoni i Bordeaux buoni??

I miei 3 vini preferiti sono stati nell’ordine: Margaux 1988, Mouton 1978, Angelus 1998

CHÂTEAU ANGELUS Saint-Émilion ’98: partenza col botto! Che bel Saint-Emilion! Naso subito molto affascinante, bello, intenso, dolce (per alcuni forse troppo? Per me assolutamente no), escono fuori poi con il tempo note di frutto chiaro e persino tocchi agrumati. La bocca è vellutata, piuttosto morbida ma non molle, il tannino è setoso ed il sorso succoso. Buona anche la lunghezza. 93+

CHÂTEAU PICHON-LONGUEVILLE “Baron de Pichon-Longueville” Pauillac ’98: pulito e intenso, buona balsamicità, leggeri accenni pirazinici e anche un pochino di legno ancora avvertibile. La bocca è di buona lunghezza ma un filo monocorde peccando per non immensa profondità e complessità. 90

COS D’ESTOURNEL Saint-Estèphe ’98: al naso emerge netta la speziatura e la balsamicità compreso l’incenso. E’ sicuramente affascinante, sfaccettato e mobile nel bicchiere. Il sorso è austero, rigido, diritto, manca a mio parere un pizzico di piacevolezza fruttata, quell’accenno di gradevole tepore che ho trovato invece nell’Angelus. 91

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