Assaggi al Vinitaly

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Nelle Nuvole
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Nelle Nuvole » 11 apr 2013 21:55

Al Vinitaly si va soprattutto o per vendere o per comprare. L'aspetto più bello però è proprio quello di offrire il vino e di raccontarlo a chi ti viene a cercare solo per il suo piacere. E' la ciliegina sulla torta. Se non ci fossero anche le visite degli amici o di semplici estimatori che si sono pagati un biglietto certo non economico, i quattro giorni di fiera sarebbero noiosi e senza sugo. Certo che ci sono anche gli scrocconi che vogliono assaggiare il tuo Brunello solo perché è caro, fregandosene che si chiami Barbi - potrebbe essere anche quello di un altro - però questo si sa. Ci sono poi momenti intensi in cui on fai il pari a stappare bottiglie e versare, senza avere il tempo di parlarne perché ci sono dieci braccia tese ed accavallate che ti mettono il bicchiere vuoto sotto il naso come i poveri che chiedono "pane,pane!" . Nell'insieme però è tutto molto sopportabile.

Per me l'aspetto negativo, come produttore, è quello di avere pochissimo tempo per assaggiare vini altrui.
Così alla fine ho assaggiato praticamente solo il vini di amici produttori che non vedevo dall'edizione precedente.
Tipo i vini di Marinella Camerani di Corte Sant'Alda, sempre puliti, netti, golosi.
O quelli di Arianna Occhipinti, fra cui il Frappato che mi piace veramente, e il Siccagno o SP68 che mi piacciono un po' meno, ma sono schietti e un poco scontrosi come lei.
Oppure quello dei fratelli Angiuli di Gioia del Colle, che fanno una linea più da battaglia chiamata Donato Angiuli e una di classe superiore, fra cui spiccava un Fiano Minutolo campione da botte e un Rosso IGT da sballo, purtroppo finito. Molto, molto interessanti anche il loro Primitivo e il Primitivo Dolce. Non sapendo nè leggere né scrivere riguardo a questo vitigno, li ho amati molto perché freschi, con un bel frutto rosso e ricco, perfettamente equilibrati e tirati a lungo senza una sbavatura. Una ricchezza e concentrazione succosa senza essere pesante. Sto cercando di crearmi dei punti di riferimento riguardo al Primitivo, qualcosa di diverso da certe pesantezze calde , troppo solari e dense.
E qui dovrei mettermi un bavaglio, ma non lo fo.
Finalmente ho potuto assaggiare un goccino di ES, 2011, portato dal produttore alla Festa di Intravino. Ci sono arrivata troppo tardi per mangiare, ma almeno ho trovato qualche faccia amica. E ho potuto assaggiare l'Inassaggiabile, appunto.
Mi inchino a chi ne sa milioni e milioni di volte più di me. Questo sarà un vino che spaccherà in tutte le Guide, in tutte le valutazioni, provocherà ondate di approvazione, diventerà introvabile ed assurgerà ai vertici delle classifiche mondiali, galattiche ed universali.
Quindi non fregherà a nessuno sapere che a me è sembrato un fratello appena più fine di un Malbec argentino di gamma alta, ottimamente confezionato e con un tocco mediterraneo che non guasta. Un vino simile ad altri che ho assaggiato altrove con altre etichette. Uno Zinfandel di lusso. Per me questo è un limite, perché non è rapportabile ad una zona precisa. Oltre a ciò, mi sono dovuta scollare le guance che erano rimaste appiccicate dopo il primo (e l'ultimo) sorso.

Il vino invece che si rapporta ad un territorio in modo commovente, l''unico, dei pochi assaggiati purtroppo, che mi ha fatto tremare le gambe veramente nei giorni del Vinitaly 2013 è stato il Dettori 2009. Non c'è neanche bisogno di andare in Sardegna, basta berlo.
[Il giorno della mia nascita mi venne consegnato un certificato di Non-Idoneità
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l'oste
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda l'oste » 12 apr 2013 00:32

Nelle Nuvole ha scritto:Al Vinitaly si va soprattutto o per vendere o per comprare. L'aspetto più bello però è proprio quello di offrire il vino e di raccontarlo a chi ti viene a cercare solo per il suo piacere. E' la ciliegina sulla torta. Se non ci fossero anche le visite degli amici o di semplici estimatori che si sono pagati un biglietto certo non economico, i quattro giorni di fiera sarebbero noiosi e senza sugo. Certo che ci sono anche gli scrocconi che vogliono assaggiare il tuo Brunello solo perché è caro, fregandosene che si chiami Barbi - potrebbe essere anche quello di un altro - però questo si sa. Ci sono poi momenti intensi in cui on fai il pari a stappare bottiglie e versare, senza avere il tempo di parlarne perché ci sono dieci braccia tese ed accavallate che ti mettono il bicchiere vuoto sotto il naso come i poveri che chiedono "pane,pane!" . Nell'insieme però è tutto molto sopportabile.

Per me l'aspetto negativo, come produttore, è quello di avere pochissimo tempo per assaggiare vini altrui.
Così alla fine ho assaggiato praticamente solo il vini di amici produttori che non vedevo dall'edizione precedente.
Tipo i vini di Marinella Camerani di Corte Sant'Alda, sempre puliti, netti, golosi.
O quelli di Arianna Occhipinti, fra cui il Frappato che mi piace veramente, e il Siccagno o SP68 che mi piacciono un po' meno, ma sono schietti e un poco scontrosi come lei.
Oppure quello dei fratelli Angiuli di Gioia del Colle, che fanno una linea più da battaglia chiamata Donato Angiuli e una di classe superiore, fra cui spiccava un Fiano Minutolo campione da botte e un Rosso IGT da sballo, purtroppo finito. Molto, molto interessanti anche il loro Primitivo e il Primitivo Dolce. Non sapendo nè leggere né scrivere riguardo a questo vitigno, li ho amati molto perché freschi, con un bel frutto rosso e ricco, perfettamente equilibrati e tirati a lungo senza una sbavatura. Una ricchezza e concentrazione succosa senza essere pesante. Sto cercando di crearmi dei punti di riferimento riguardo al Primitivo, qualcosa di diverso da certe pesantezze calde , troppo solari e dense.
E qui dovrei mettermi un bavaglio, ma non lo fo.
Finalmente ho potuto assaggiare un goccino di ES, 2011, portato dal produttore alla Festa di Intravino. Ci sono arrivata troppo tardi per mangiare, ma almeno ho trovato qualche faccia amica. E ho potuto assaggiare l'Inassaggiabile, appunto.
Mi inchino a chi ne sa milioni e milioni di volte più di me. Questo sarà un vino che spaccherà in tutte le Guide, in tutte le valutazioni, provocherà ondate di approvazione, diventerà introvabile ed assurgerà ai vertici delle classifiche mondiali, galattiche ed universali.
Quindi non fregherà a nessuno sapere che a me è sembrato un fratello appena più fine di un Malbec argentino di gamma alta, ottimamente confezionato e con un tocco mediterraneo che non guasta. Un vino simile ad altri che ho assaggiato altrove con altre etichette. Uno Zinfandel di lusso. Per me questo è un limite, perché non è rapportabile ad una zona precisa. Oltre a ciò, mi sono dovuta scollare le guance che erano rimaste appiccicate dopo il primo (e l'ultimo) sorso.

Il vino invece che si rapporta ad un territorio in modo commovente, l''unico, dei pochi assaggiati purtroppo, che mi ha fatto tremare le gambe veramente nei giorni del Vinitaly 2013 è stato il Dettori 2009. Non c'è neanche bisogno di andare in Sardegna, basta berlo.

Un post molto bello, grazie per averlo offerto.
La frase evidenziata poi, da applauso.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Alberto
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Alberto » 12 apr 2013 00:33

Siete pronti? :P I MIEI ASSAGGI DI IERI - PARTE SECONDA

PASSOPISCIARO & TRINORO:
Accoglienza vagamente fredda, ma sotto il segno della più ampia disponibilità; allo staff del Barone non bisogna insegnargli la professione, insomma. Parecchi vini in assaggio per entrambe le aziende, molti dei quali prove di botte dell'annata 2011; mi sono concentrato sui vini "ufficiali" già in bottiglia.

Chardonnay Guardiola, 2011 (13%)
Erbette fini e bel sale, pure l'acidità è OK. Piacevolezza di sicuro, ma sinceramente non grande profondità o allungo. Da risentire.

Passopisciaro, 2010 (14%)
Colore scarichissimo, praticamente rosato. Sottrattivo all'eccesso, solo un alito di fruttini rossi ad arrotondare una bocca sostanzialmente ridotta all'osso dell'acidità e dei sali. Non corto, però. Spiazzante.

Contrada S(ciaranuova), 2009 (14%)
Più colore, più polpa ed una certa vivacità tannica. Fine la grana. Buono, merita di essere aspettato ancora, che metta su complessità.

Franchetti, 2010 (15,5%)
Petit verdot in purezza. Amarena e menta, spezie nere ed oliva, ed un coté selvatico attraente; il palato ha la trama e la consistenza di un pesante drappo di velluto, con notevole acidità di base però, ed un alcol perfettamente integrato. Tannini dolci. Ovviamente giovanissimo, promette proprio bene.

Franchetti, 2009 (15,5%)
80% cesanese, 20% petit verdot. Frutto più chiaro e tannino più mordace della 2010, equilibrato anch'esso fino a metà bocca, poi l'alcol in questo caso prende un po' il sopravvento.

Franchetti, 2008 (14,5%)
60% petit verdot, 40% cesanese. Meglio in bocca che al naso, sembra in una fase di chiusura, potrebbe anche essere stata una bottiglia non al 100%. Animale in apertura, poi molto frutto, speziato, toni eterei, il tutto in maniera però non precisissima. Al palato comunque sembra possedere una stratificazione maggiore tra le tre annate provate, parte quasi massiccio, una gran massa di frutto, per poi sfinarsi via via durante una corsa in bocca lunga e piena di sapore.

Cupole di Trinoro, 2010 (15,5%)
Veramente troppo alcolico e surmaturo. Non per me.

Cupole di Trinoro, 2006 (14,5%)
Altro pianeta: frutto rosso "disteso", terrosità fine e complessa, cipresso, anche un certo tono salmastro, becchi la Toscana a 10 Km; sempre un profilo di un certo calore, ma "buono" in questo caso. Felice di averne in cantina una bottiglia.

Tenuta di Trinoro, 2009 (15,5%)
Ancora totalmente compresso al naso, solo dopo un po' di tempo emerge una nota floreale, su un fondo di frutto molto scuro; bocca enorme, un vero mangia-e-bevi. Abbastanza diverso dalla 2008 provata all'uscita, che pur non meno concentrato, mostrava un profilo meno schivo e già più "formato".

ALBERTO SERENELLI:
L'omonimo titolare dell'azienda non lo definirei un mostro di comunicatività istintiva; però siamo stati bene ugualmente, grazie anche poi all'abbondante catering garantito dalla Regione Marche: olive ascolane, ciauscolo, salamino, prosciutto e pecorino fresco. Ma torniamo ai vini. Testati:

Marche Bianco Biancospino, 2011 (13%)
Uvaggio paritario sauvignon (dai vigneti in area Conero) e verdicchio (contrada San Michele di Cupramontana, per la precisione). Apprezzabilissima limpidezza di frutto (pera, pesca), con contrasto di note vegetali, cicciottello, non molto lungo ma non senza sale. Discreta partenza.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Sora Elvira, 2011 (13,5%)
Verdicchio in stile grasso ed opulento, tanto frutto giallo, rimarchevole in ogni caso per l'ottimo controllo sull'alcol. Mi ha sopreso il manico di Serenelli anche "in bianco".

Marche Rosso Boranico, 2010 (14%)
Montepulciano e merlot in parti uguali. Naso dalla leggera pungenza vegetale, nel tempo pure caffettoso, bocca abbastanza snella (per l'annata?) in cui "vince" il montepulciano. Fattura pregevole, soprattutto per la relativa agilità al palato, ma non mi smuove.

Rosso Conero Marro, 2009 (15%)
Fiori appassiti ed erbe amare, pasta di olive, frutto al naso leggermente in secondo piano; bocca di gran volume e sapore col giusto contrasto acido, ruvida, quasi grezza, "paesana", ma non greve. Che bel base.

Rosso Conero Varano, 2009 (15,5%)
Altra musica: vino elegante, quasi delicato, in cui il fiore ed il frutto si fanno più freschi (vigne alte) e che si arricchisce al naso di sfumature fumé, in grado di dissimulare perfettamente alcol ed estratti al palato. Lunghezza e precisione. Buono-buono, ma per davvero.

Marche Rosso Afro, 2003 (14,5%)
Nota anche qui floreale, ma più "profumosa" (un portato del legno?), poi note bruciate: carbonella, fondo di arrosto. Vinone, pieno e saturante, non di grande spinta acida ovviamente ma con un frutto ancora in fin dei conti molto molto integro.

Peccato non aver potuto provare il Cesare Alberto 2004: tre bottiglie portate in fiera, e finite praticamente subito. Ma bella visita ugualmente.

BOCCADIGABBIA:

Rosso Piceno, 2010 (14,5%)
Inizialmente versato da una bottiglia arrivata fin quasi A META' senza che nessuno notasse un tappo palese; ad ogni modo, da una seconda bottiglia aperta al momento si è rivelato un bel base, schietto di marasca e terra, solo un po' caldo sul finale.

Marche Sangiovese Saltapicchio, 2007 (15%)
Annata calda gestita con mano sicura: bel pepe, prima al naso e poi puntuale come suggestione di ritorno in bocca, buona fittezza di trama, tannini dolci dolci, alcol integrato, non molto lungo però.

Marche Pinot Nero Il Girone, 2005 (14,5%)
Questo di per sè non è malaccio, anche se chiaramente non è al livello dei bordolesi e nemmeno del sangiovese. Frutto rosso maturo, un filo "avanti" forse, bocca molto morbida, fatichi a prefigurartelo come PN onestamente.

Marche Merlot Pix, 2008 (15%)
Il naso, scuro ed affumicato, prefigura densità e muscoli che al palato invece non ritrovi del tutto, direi anzi una versione abbastanza in freschezza, giocata su un'interessantissima progressione acida ed addirittura salina, "sgrassante". Affumicato anche in bocca. Elegante, a suo modo, anche se non di estrema complessità.

Marche Cabernet Sauvignon Akronte, 2007 (14,5%)
Qui ritroviamo maggiore profondità e pressione palatale, sicuramente, anche se manca qualche dettaglio aromatico per l'eccellenza assoluta: la speziatura è in qualche modo generica, così come il frutto è scuro, un po' monolitico, non molto variegato. Molto molto belli invece i tannini, fitti, fini, precisi. Ancora giovanissimo, ad ogni modo.

Vini che giocano molto sulla ricchezza di materia, ma mai bolsi, ed anzi longevi...anche se complessità da visibilio, ad essere onesti, non ne ho trovate. Ma l'Akronte è davvero ancora, a 6 anni dalla vendemmia, praticamente un infante.

E anche per quest'anno è andata! :D
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Re: uoto

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 08:55

ZEL WINE ha scritto:
arnaldo ha scritto:[quote"l'oste].


Vero, ma fino ad un certo punto. Ad esempio, se si presentasse Andrea/Oste, o Arnaldo, invece stranamente ti fanno assaggiare tutto..perchè? Perchè la persona addetta alla mescita(sia enologo,sia titolare,sia hostess) capisce chi,cosa,come e perche'.
:D


probabilmente avevi la cravatta giusta[/quote]


Avevo la maglietta di Cambiasso!!!!!!! :lol: :lol: Quel maialazzo!!!!!!! :lol: :lol: :lol:

PS Zel.....Zel.....mi hai fatto un assist a porta vuota!!!Cacchio!!!! :D :D UN abbraccio......immagino il tuo senso di sconforto l'altra sera..... :oops: :oops: ma ti consolerai con lo scudetto..... :D soc,Zel....toccati i maroni!!!! :lol:
Ultima modifica di arnaldo il 12 apr 2013 09:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:04

il chiaro ha scritto:Ti dirò di più: per motivi di lavoro quei bianchi me li son bevuti almeno 8 volte lunedi e altrettante martedi. Ogni volta andavano sopra a tutto quello bevuto precedentemente, ma mai legno, solo una ricchezza di frutta bianca, gesso, ostriche.
Oggi mi son già fatto 3 clienti che hanno ordinato quei vini, gente che col legno non va d'accordo. Boh.
Però c'è da dire che pur ammirando l'impegno di Arnaldo nei suoi reportage, la sua instancabile voglia i approfondire, spesso i miei gusti vanno in direzione diversa. 8) 8)


Ma vendi anche Cave de Pyrene, adesso ??? MOlto bello il catalogo.... :D allora li ho sentiti il primo giro a Cerea, e nel giro dei bianchi è stata una delle prime aziende che ho fatto (quindi palato abbastanza pulito.....ci siamo capiti).....le sensazioni su vouvray e poully fume' sono si' di ricchezza,mettiamola pure di estrazione,forse di lieve raccolta-post, quindi sensazioni grasse,intense,resinose.....ostriche?? Beh le ostriche forse si sentono meglio in taluni muscadet.....qui dimmi tutto ma non le ostriche,ostrega.....forse quando penso a Vouvray (ma anche a Pouilly Fume') mi aspetto altre sensazioni....meno intense.......forse solo GALINOT ha questi toni cosi' carichi........immagino che comunque ti abbiano molto stregato,colpito,affasscinato e sono contento...cosi' possiamo pure confrontarci come facciamo da vent'anni ormai.....i gusti a volte s'incrociano (vedi SanLeopardo ma potrei dirtene altri mille) a volte no (vedi Pouzelat....ma ti ho detto che il Touraine mi è piaciuto assai....anzi fammi il prezzo/bt in PVT.... 8) ) :D
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:25

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Il corton tanto segnato dal legno (come consuetudine di casa Girardin..) la Quintessence splendida, molto piu' fine e acida....di una lunghezza straordinaria.......
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:33

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Una buona interpretazione di Clos de Vougeot 2010, fine e molto fresco, abbastanza definito.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:38

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Solita rassicurante serie di champagne da Paillard. Molto buono il BdB 2002 come la Reserve privèe 2001
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:42

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Lo charmes chambertin di Lignier, questo si' al di sotto delle aspettative. Lignier ha questa filo conduttore cupo, selvatico,a tratti sfuocato un po' su tutta la gamma.......aveva 6/7 bt in deg...tutte con questi tratti......
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:46

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Anche qui una certezza/folgorazione..il Clos de Papes 2009,che annata ragazzi la 2009 in Rodano.....e una delusione Rebourseau tantopiu' da grande annata....profilo rustico, poco definito, idem in bocca..........
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:50

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Una delle bottiglie assolute del Mio Vinitaly 2013. la Riserva 2007 di VALDICAVA. Splendido, e buono pure il rosso 2011. Ricordavo aspetti piu' scuri e radicosi sui vini di Abbruzzese......ora l'ho rivalutato. Complici le due annate solari i suoi vini sono piu' fruttati e leggibili e molto buoni al palato......bei vini veramente!
Ultima modifica di arnaldo il 12 apr 2013 09:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 09:55

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Ed eccoli i vini di prieure' roch che non sono piaciuti a nessuno!!! In degustazione
NSG 1 er cru 2009 molto fine,speziato, netto origano al naso
NSG Les Corvèes 2009 tanta cannella e rabarbaro...un vortice
Clos de Vougeot 2009 il piu' intenso,qua il mix di spezie è totale.
Tutti vini aperti,ben definiti,piu' verticali,acidi e di bella lunghezza. Averne....mannaggia. Durante gli assaggi (ero con MM91163) si avvicina un ragazzo sui 40......(che poi scopro essere agente velier di ReggioEmilia...)che mi dice "Ne ho comprate 25 bt".......Azz!!!!! :D :D Hai fatto un leasing? Gli ho risposto..... :D :D
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:01

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Il mio trip Alsazia continua,anzi si rafforza. Ho avuto il piacere di conoscere Sylvie Spielmann, brava produttrice, qui distribuita da MineralWine di Brescia, appassionati agenti recensiti recentemente pure da Masnaghetti.
bella gamma di vini con menzione speciale per il Riesling Engelgarten Bergheim 2008 e per il Gypse Terroir Unique 2011 (vin de fruit, alla Deiss....)
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda pippuz » 12 apr 2013 10:03

Nelle Nuvole ha scritto:Il vino invece che si rapporta ad un territorio in modo commovente, l''unico, dei pochi assaggiati purtroppo, che mi ha fatto tremare le gambe veramente nei giorni del Vinitaly 2013 è stato il Dettori 2009. Non c'è neanche bisogno di andare in Sardegna, basta berlo.

Anche i Tenores mi dicono sia una bomba. Adesso cominciate ad incuriosirmi.

Allora posso aprire i 2006 con tranquillità, visto che poi ci saranno da prendere anche questi.
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one inch of love is one inch of shadow
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:03

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Sempre di MineralWine.....PATRICK BADOUIN. Bella serie di Anjou, piaciuto l'EFFUSION 2011 e LEs Cournillard 2010. Purtroppo rinunciato ai dolci per non impastare/compromettere il palato..... :oops:
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:10

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Era un bel po' che non sentivo PODEREsLUIGI e il suo Fidenzio.......
IL sangioveto 2007 è il vino d'entrèe,semplice,ben fatto,abbastanza fresco....
IL FIDENZIO 2007 è sui toni scuri,come al solito nei primi anni incupito, con un tocco boise'....
il FIDENZIO 2008 da botte sembra piu' fresco (vista l'annata) pare avere piu' chances nel futuro.....
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:18

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Ho ritrovato con molto piacere Fabio Chiarelotto di MONTEPELOSO (suvereto) era dai tempi delle CortidelVino che l'avevo perso di vista.D'altronde vende il 97% del suo vino nel nord Europa. Assaggiata tutta la gamma
Aquo 2011 novita'. mix di uve piu' giovani. Vino facile, da sbicchierare con buona acidita'.
Eneo 2009 balsamico, intenso, fresco e persistente. Good
Gabbro 2009 CabernetSauv piu' animale e con tocco boise'.....
Gabbro 2010 da botte uscira' in autunno pare piu' fresco e definito.....
I vini di fabio mi sono sempre piaciuti, hanno questa impronta solare,fruttata e speziata,e nei blend col montepulciano un carattere quasi rodanesco del sud......dall'autunno un 3% della produzione sara' distribuita in Italia da un famoso distributore di Genova....di champagne......che ha anche daguenau....... :D :D :D
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:23

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Che dire qui......spesso vini come il Redigaffi o il Syrah.....dividono. Perchè ?? Perchè si va subito con la mente a paragonarli ai grandi Pomerol....o ai grandi Cote Rotie......possiamo dire tutto....ma non dire che non sono buoni,anzi molto buoni. E poi....IL GiustodiNotri.....e' minore rispetto ai due, ma mica tanto......mettetevi via qualche bt e dimenticatela per 10 anni (se avete tempo,voglia,etc).Abbiamo aperto un 1998, splendido, un signor Bordolese......
Qui bene il redigaffi 2010, chiuso,austero al naso, affilato, quanto fittissimo a strati in bocca.Di gran livello.
il Syrah 2010 meno leggibile e interpretabile in questa fase quanto pepato e affilato in bocca. Due infanti,anzi due embrioni.
Il Giusto 2010 invece è in una fase piu' aperta, freschissimo, intriso di spezie e frutta....me lo immagino fra 6/7 anni.....
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:28

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Altri vini che dividono i fans. Trinoro 2009 come l'anno scorso (era assieme al palazzi), si è piu' disteso. E' sui toni scuri, grafitosi,speziati,molto intenso e lungo in bocca. Una versione piu' stretta del Passopisciaro 2010, come il Contrada 2009 salino, dal palato di fruttini rossi disidratati.......e i due Franchetti,il 2008 (a maggioranza Petit verdoux)piu' caldo,china,radici,rabarbaro....il 2009 (a maggioranza Cesanese) piu' fruttato e speziato....due vini ancora di potenza......
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arnaldo
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 10:32

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Che bella gamma da ODDERO. Ma soprattutto un altro vino/scintilla del Vinitaly. BUSSIA MONDOCA 2001.
Un vino,che appena snasato, ti fa' venir voglia di dire "aspetta un attimo....sediamoci un secondo.....mmmhhhhh".
Profondo, complesso, maturo,ampio.......e bocca risolta,tannino molto ammorbidito,lunghezza da applausi. Vino straordinario.....poi bella serie di 2008....Villero, Rocche di castiglione.......
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Alberto » 12 apr 2013 12:17

arnaldo ha scritto:Immagine

Altri vini che dividono i fans. Trinoro 2009 come l'anno scorso (era assieme al palazzi), si è piu' disteso. E' sui toni scuri, grafitosi,speziati,molto intenso e lungo in bocca.

Trinoro 2009 alla faccia del disteso, Aldone...un pugno ben disteso dritto sul muso, ecco! Non oso pensare quanto chiuso a riccio fosse un anno fa. :o Peccato però che non hai provato il Franchetti 2010...
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 12:29

Dovevi sentire l'anno scorso com'era Trinoro 2009. Parlo al naso della distensione....in bocca si' è un pugno di forza e carattere. L'anno scorso era enigmatico tanto chiuso al naso.....mi sono spiegato male..... :wink:
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Assaggi al Vinitaly

Messaggioda AMAROLO » 12 apr 2013 13:29

Arnaldo, visto le tue bevute stratosferiche l'anno prossimo voglio venire con te al Vinitaly!... :wink:
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 14:19

AMAROLO ha scritto:Arnaldo, visto le tue bevute stratosferiche l'anno prossimo voglio venire con te al Vinitaly!... :wink:


Siamo sui 120 assaggi al giorno.......sei pronto a tutto cio'??? :D :wink:
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Alberto » 12 apr 2013 17:38

arnaldo ha scritto:PATRICK BADOUIN. Bella serie di Anjou, piaciuto l'EFFUSION 2011 e LEs Cournillard 2010. Purtroppo rinunciato ai dolci per non impastare/compromettere il palato..... :oops:

AAARGH!!! Aldo, mannaggia...è come andare che so io da Zymè e fermarsi al From Black to White per non affaticare la bocca coi tannini!!! :o :shock: :lol: :wink: :D
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