Tre bocce aperte sabato:
Château De Beaucastel - CdP Vieilles Vignes 2005

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Beccato in fase ossidativa iniziata ma ancora ben dotato dei suoi profumi primari (fiori d'arancia, miele, albicocca disidratata, poi cera e cocco).
Il suo problema è di essere quintessenzialmente obeso: ogni traccia di equilibrio tra grassezza, freschezza, mineralità/sapidità va a farsi benedire; roba da far rimpiangere non solo i bianchi nostrani con tendenza alla surmaturazione, non solo i GWT muscolari dell'ultimo decennio, ma anche i bianconi maroniti di una volta (IDEM, per esempio). Che tra l'altro costano molto ma molto meno. 19/20 dalla RVF? Sopravvalutatissimo.
Ceretto Bricco Asili - Barbaresco Faset 1990
Vino ancora assolutamente giovane, tra colore vispo, naso esuberante, tannino grippante e freschezza ben presente. L'alcool stranamente sembra più alto del titolo effettivo, e si scopre una sensazione come di piccantezza sulla lingua. Medio corpo, buona persistenza. Dovrò ripassare dall'enoteca dove l'ho preso nel cestone delle occasioni, conservazione impecabile...
Willi Schaefer - Graacher Domprobst Auslese 2010

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Nonostante si dica che questo vino vada stappato tra quindici anni, uno l'idea di com'è da giovane deve farsela. Per scoprire poi che la famosa acidità della Mosella nel 2010 è piuttosto avanti sulla strada dell'integrazione con la furibonda matericità dell'annata, e dà vita ad un bel contrappunto. Naso ovviamente ricco di frutta tropicale, mandarino, zafferano, limone che poi lascia il passo all'ananas; corposo e lungo, nitido, affascinante.