de magistris ha scritto:comunque, al di là di tutto, lo vogliamo dire che Montalcino sembra segnata da una maledizione?
mi sembra l'emblema del nostro paese: hai tutto per farcela e campare pure bene, però devi complicarti la vita, una volta per colpa di uno, un'altra volta per colpa di un altro, e così via all'infinito.. che amarezza.
Paolo, in una zona dove l'industria domina ed espande la sua presenza, gente come soldera è la minaccia..
è ovvio che per l'industria (laddove per industria si intendono dei metodi, non solo dei quantitativi di produzione) l'ideale è avere un brunello prodotto in massa ed in ogni annata, possibilmente "migliorabile" col cabernet (perchè mica si può accettare di non produrre per 2 anni di fila).
a montalcino si è passati da 60 ettari a 2.000 ettari (cose in francia inimmaginabili), si è poi passati ad introdurre (di nascosto) altri vitigni.. è chiaro che un baluardo della tradizione come Soldera, rompe un pò gli schemi all'espandersi dei poteri industriali.
un pò come in langa, dove i vari Mascarello & co si trovano in causa con i grandi industriali, che vogliono allargare a dismisura non solo la denominazione, ma anche i singoli vigneti..
questo è il quadro di riferimento, il caso soldera è solo un triste aspetto di qualcosa andato storto. ma i problemi c'erano già a monte (e del resto, il produttore stesso ha detto che sarebbe uscito comunque dal consorzio)
in sintesi, non penso sia un "volersi" complicare la vita.. ma semplice dinamiche capitalistiche