- Meursault Les Chevalieres 2007 Voillot: evidentemente c'è chi è più portato a fare i rossi che i bianchi
In un'annata come la 2007 un simile capolavoro non deve essere stato facile da realizzare.
- Meursault Les Perrires 2006 P.Y. Colin: e neppure un vino del genere deve essere stato facile da ottenere nell'annata del cacchio quasi epr antonomasia. Una menta decisamente accesa al naso, unita ad una grande potenza di bocca, senza mai perdere in equilibrio od in bevibilità me lo hanno fatto davvero apprezzare. Finora il miglior 2006 bianco sentito (e dico migliore, non meno peggio).
- Chevalier Montrachet 2002 Leflaive: direi che mi è discretamente piaciuto
Non sarà un Collestefano od un Timorasso, ma si è lasciato bere.
- Volnay 1er Les Fremiets 2007 Voillot: serata non proprio facile per questo produttore, dopo il bianco scambiato per Planeta ecco il rosso preso per Etna (solo da qualcuno). A me non è dispiaciuto in assoluto, anzi non un mostro di complessità, ma l'ho bevuto volentieri.
- Chambolle Musigny Les Fuees 2007 Mugnier: buono assai, ma mi sarei aspettato anche qualcosa di più. Naso intrigante, non pulitissimo inizialmente con note rodaneggiante che si pulisce nel tempo, appagante e godurioso in bocca, paga però dazio un frutto un tantino più scuro del necessario.
- Chambertin 2001 Tapet: le Monprivèe de Bourgogne.
- Solaia 1998: si conferma tra i bordolesi italiani più eleganti e meno peperonosi (il record assoluto appartiene proprio al 1998 di Peperonaia che tanti consensi miete), però da quest'annata mi attendevo di più. Pulito, preciso, appagante, svolge il compitino, ma gli manca qualcosa sul lato emozionale.
- Gruaud Larose 2000: tanto, molto giovane, ma la classe non è acqua (infatti è un vino) e la si nota tutta. I sentori pirazinici ci sono, ma sono quasi delicati e ben amalgamati al resto, massa tannica imponente, ma senza astringenze a fine bocca. A me questo vino piace quasi sempre molto, onestamente ammetto più (quindi forse troppo) che ad altri.
- Erdener Pralat Auslese 2006 Weins Prum: svolge bene la sua funzione di rinfrescante finale.
Poi si è proseguito con l'altro vino di cantina della Volta che non sono riuscito a capire ed apprezzare come certamente avrebbe meritato (a causa della stanchezza, ovviamente
) e Jacquesson 200 che forse anche avvantaggiato dall'impervio confronto e nonostante un lieve deficit di acidità non mi ha affatto mal impressionato.
Tra le birre Saison Dupont sempre una sicurezza, Orval 2008 meglio della 2011 ed Iris che si conferma la migliore tra le tris.. ehm scusate acide.
That's all folks.
Le note sono assolutamente precise e dettagliate, per cui non rompete i cosidetti con richieste di precisazioni ed integrazioni