alì65 ha scritto:Quello che manca in generale è il professionista in sala che sa vendere e che consiglia, accompagna e gestisce il tutto
La cucina senza questa figura non lavora anche se la più organizzata e brava del mondo
Discorso sommelier è un po la stessa cosa ma è sotto il responsabile di sala, vero giocoliere del locale
Poi sui vini quando incontrano dei cagacazzi come noi per loro è finita...

Non è che manca, ci sarebbero, solo che sulla sala si vuole risparmiare, però la formula più raffinata è cerchiamo giovani da formare e magari plasmare, l'ho sentito dire parecchie volte, anche negli altri settori lavorativi che ho cavalcato. A cazzari, volete correre sul tandem con uno solo a pedalare.
Smarco ha scritto:Scusate se non partecipo alla discussione ma sono fuori (ferie) e CO il Wi-Fi la linea va e viene
Se qualcuno che lavora lì legge sinceramente non può che farmi piacere, non mi metterei mai a fare scenate in un ristorante però di certo nemmeno me le terrei per me dato che ho pagato
Il fatto di questo episodio è stato solo uno dei tanti che a me personalmente hanno dato fastidio:
Purtroppo fumo e da fumatore quando bevo e mangio io devo alzarmi e andare a fumare, so tutte le pippe di sapori odori ecc mapurtroppo è così e non posso farci niente, alzarsi per andare a fumare e sentirsi dire "non puoi perché tra un po arriva il piatto" è una cosa che mi fa tornare indietro a quando andavo a scuola! Come se dovessi andare in bagno e la maestra mi dice di no... Da Bottura mi sarò alzato 3/ 4 volte a fumare e mai nessuno mi ha detto niente, idem in tanti altri ristoranti, ma scusate ma se uno soffre di colite e deve andare in bagno ogni quarto d ora? dai non scherziamo...
Ma la cosa che mi ha dato veramente fastidio è quando il sommelier ci ha portato la bottiglia mentre nello stesso momento entrava Stefano Accorsi con compagna, il sommelier lascia la bottiglia nel secchiello e va via per prendere due calici a Stefano Accorsi.... La bottiglia è stata aperta dai 10 ai 15 minuti dopo.
Ripeto sono stato al reale 5 anni fa, almeno servivano l aperitivo con un crostino al lardo di colonnata incredibile, servizio normalissimo senza tante pippe, secondo me il patron dovrebbe lasciar perdere spazio bomba, spazio romito, spazio di qua e spazio di là e concedere l attenzione più sul suo ristorante.
Embè queste sono ben peggiori della battutaccia riuscita male sul prosecco, magari credeva veramente di essere simpatico.Veramente ti ha detto le parole tra virgolette dandoti del tu? Io non ci riesco nemmeno quando i clienti abituali me lo implorano, e se ci sono miei amici evito, mi potrebbero sentire altri clienti, quando si lavora, e non solo nei ristoranti si può parlare evitando sia il tu che il lei usando opportunamente le parole.
Non ho mai lavorato in ristoranti blasonati quanto il Reale, al massimo in un paio di monostellati, stella presa nelle stagioni in cui ci ho lavorato e confermata nella successiva, con mio grande piacere, dicevo soprattutto in uno di questi due, quello in Sardegna, quando si alzava qualcuno dal tavolo il dovere mio e/o del maitre e/o del copatron era di correre all'ingresso della cucina e farsi insultare con bestemmioni da tutta la brigata di cucina avvertendo chef o sous-chef che il tavolo era incompleto. Era un bel casino per la cucina, soprattutto in caso di menù degustazione, ma era vietatissimo forzare il cliente impedendogli di fumare, Il piatto rifatto da capo, anzi i piatti rifatti per l'intero tavolo non erano eventi così infrequenti. Eravamo abbastanza bravi in sala a conoscere i tempi giusti e a tenere il tavolo comunicando quasi telepaticamente tra noi e con i colleghi in cucina, bastava il numero del tavolo e un cenno, ma le direttive erano queste, il benessere e il piacere per il cliente prima di tutto.
Brigata di cucina pazzesca, titolari e panchinari di lusso, ora alcuni sono espatriati, chi a Londra, a Parigi o a Mosca, chissà altri dove, non ho più incontrato finora un gruppo così. Qualche volta è capitato che ci siano stati scazzi pesanti e ce ne siamo date anche un po', ma non ho voluto mai così bene a miei colleghi, li ricorderò per sempre.