Da fb il Trigoriere di Trigoris City:
Stekelenburg 10: L'hanno trovato sulla sua poltrona di casa in lacrime, con una bottiglia semi-vuota di Jack Daniel's, intento a guardare con commozione le immagini di quando, nella sua amata Olanda, volava tra i pali, parando e salvando risultati per l'Ajax e per la Nazionale. Come molti altri immigrati, Marteen è arrivato in Italia con una qualifica professionale di prestigio, portiere di una squadra di calcio, ma è costretto a svolgere una funzione ben più umile, cioè il raccattapalle. Una brutta storia di integrazione fallita.
Cicinho 10: Il gioco di Luis Enrique è soprattutto l'applicazione di idee rivoluzionarie. Come ben sa chi pratica sport è la testa che muove le gambe. La sua testa, disabituata ai campi da calcio, porta le sue gambe ad avere i crampi dopo 70 minuti passati a pensare molto e correre poco. Malato immaginario.
Dal 28'st Greco 10 Entra in campo
Juan 10: Va a congratularsi con Jovetic dopo un ottimo recupero dell'attaccante viola, il quale, sorpreso da tanto affetto, cade a terra. L'arbitro, che mal comprende lo spirito di fair play asturiano che porta ad apprezzare le belle giocate degli avversari, concede un rigore ed espelle Juan, incredulo di fronte alla bassezza morale del calcio italiano. Incompreso.
Heinze 10: Non è colpa sua se ad una certa età gli stacchi da fermo diventano problematici. Gamberini, che non ha rispetto alcuno per le limitazioni altrui lo sovrasta e segna il goal del 2-0. Fino a quel momento Heinze non aveva fatto rimpiangere Burdisso per numero di falli commessi. Nel finale sfodera un altro colpo tutto argentino, la gomitata proditoria che verrà vista e rivista in tutte le scuole di Krav Maga. Un esempio.
Taddei 10: L'uomo che dribbla all'indietro concede alla platea gesti di altissima scuola, dimenticandosi però di marcare il suo diretto avversario, che non si lascia incantare dalle sue danze sulla fascia. Ignorato.
De Rossi 10: La riforma delle pensioni porterà l'età di pensionamento dei capitani di calcio dai 40 anni attuali ai 42, azzoppando di fatto il turno over generazionale. Daniele ha dunque deciso di sfidare la sorte e cercare fortuna all'estero a fine anno. Nonostante la precarietà della sua condizione lavorativa si sforza di dare il massimo. Vittima del conflitto generazionale.
Gago 10: L'ex arbitro Chiesa l'ha definito "un giocatore che gioca sdraiato", per sostenere una sua facilità di caduta in caso di seppur minimo contratto. Gago vuole smentirlo e si reinventa... il faro del gioco giallorosso, mobile come un faro nelle isole del Mare del Nord stupisce tutti correndo a destra e sinistra in cerca di femori da disarticolare. Un nuovo fenomeno del calcio e del cinema mondiale: "L'uomo che sdraia la gente".
Perrotta 10: Come sa chi segue il Trigoriere da tempo, Simone Perrotta è dedito da quest anno all'arte dello Zen: riesce a non farsi coinvolgere dalle corse affannose alla ricerca del pallone e, fatalista, ripete a sè stesso ed ai compagni "Se è tuo destino, pallone arriva a te CompagnoSan". Inascoltato e deriso viene aggirato dai miscredenti avversari. Illuminato. Dal 13'st José Angel 10: Entra in campo
Pjanic 10: Infastidito dalla prolungata assenza di francesco totti, decide di passare il turno e di non partecipare all'odierna edizione di "Prendi il portiere", anche perché la roma di oggi non ha praticamente tirato in porta. Vuole che rientri il suo capitano, per giocare ad armi pari. Leale. Dal 25'st Simplicio 10 - Entra in campo
Bojan 10: Se c'è una cosa che abbiamo capito del calcio iberico, è che sino ai 15 anni i giovani non si vedono assegnato un ruolo fisso, per imparare a fare tutto in campo e ragionare con una mentalità da calcio totale. Fino a quanto la sua statura non l'ha reso inadatto per il livello professionistico, Krcic era un discreto portiere, tanto più che si è scoperto in settimana che, oltre ad essere cugino di Messi è anche cugino del cognato di Casillas. Mostra le sue doti di giocatore moderno parando la volèè di Nastasic, ma l'arbitro, dopo aver frainteso l'affetto di Juan e la voglia di rivalsa di Gago, fraintende anche il suo gesto. Il calcio italiano è antico e si vede anche da questi particolari. Giocatore completo.
Lamela 10: Al 55' del match scocca il primo tiro nello specchio della porta della formazione giallorossa, mandando su tutte le furie Luis Enrique, che aveva studiato una partita di possesso palla per ingabbiare le azioni della Fiorentina.
Luis Enrique 10: Alle domande del post partita ha risposto opponendo un lungo silenzio, interrotto dalla frase "Scusate... devo pensare". Pare, secondo indiscrezioni, che abbia risposto così anche ai giocatori quando gli hanno chiesto come dovessero giocare. La stessa risposta l'ha fornita alla dirigenza che gli ha chiesto cosa si aspetti per il futuro della squadra. Dice un proverbio: meglio non dire niente e passare per scemi, piuttosto che parlare e confermare l'impressione. La saggezza asturiana di Luis Enrique si irradia nel calcio italico... un giorno, quando sarà pronto, permetterà anche a noi comuni mortali di comprendere cosa sia nella sua testa. Fino a quel momento... TIENI DURO LUIS!!!!