Marco ha scritto:Ciao Pasquino...a giudicare dalla quantità di particolari direi che il caso l'hai studiato bene, anzi benone.
Sappi che è sempre un piacere parlare di calcio e fare sfottò con te.
Ultimamente mi sto anche preoccupando un po'...avete recuperato 30 punti in un mese, siete praticamente sopra di noi, ma tu non dimostri la solita verve.
E' bene che tu sappia che, seppur in grande amicizia come sempre, io ti/vi avrei massacrato...
Veniamo alla situazione della A.S. Roma.
E' la prima volta che lo scrivo maiuscolo, ma quando si parla seriamente, si parla seriamente.
Il debito è di Italpetroli, non ho mai detto il contrario.
La riomma(vedi le buone abitudini....?)è controllata da Italpetroli.
Se Italpetroli è piena di debiti non puo' aiutare la riomma.
Se la riomma va in scampionleage(come lo pronuncia Bisteccone)si autofinanzia e come ogni anno cede solo uno dei suoi gioielli per fare un bilancio.
Se la riomma non va in champions...quanti ne dovrà vendere ?
Da Laziale mi auguro che avvenga la seconda situazione.
Altra considerazione, magari sciocca, magari no...quando la S.S.Lazio era controllata dalla Cirio e quest'ultima rimase stretta nel vortice di debiti creato da bond non rimborsabili, aveva soltanto, si fa per dire, 40 miliardi di lire di debiti.
Bastò un anno di transizione con piloti inventati e mezze calzette senza casacca sociale alla guida per portare i debiti al livello poi ereditato da lotirchio.
Che, lo ribadisco, non ha la mia simpatia, ma sta risanando la società e cosa non da poco, sta già facendo i sondaggi per fare lo stadio.
Ora mi chiedo faziosamente è chiaro...diciamo da Laziale, è possibile che tra un anno e qualche mese questa sia la situazione in cui si possa trovare la riomma?
Devi condividere con me che ci sono tanti indizi...
Poi magari non succede...però gli indizi ci sono.
Il piu' importante è l'ingresso di un uomo di fiducia di Unicredit nel cda della società.
Anche Capitalia entrò di soppiatto nella Lazio, poi la trucidò come ben sappiamo tutti.
Altra cosa....10 e ripeto 10 giocatori della riomma(tra cui alcuni importanti:mexes, juan, aquilani, etc,etc.) sono in scadenza(non quella vera,ma quella dell'articolo 17) e non sembrano in procinto di firmare.
Questo chiamalo come vuoi, ma mi sembra chiaramente un indizio fortissimo di debolezza, proprio mentre qualcun'altro riscatta per 25 milioni di euro un giocatore 6 mesi prima della scadenza...
Ciao Marco,
mi piace molto il tono che stà prendendo questo scambio d'opinioni, è bello parlare con calma di certi argomenti.
Ti dico subito che sono d'accordo con te su quasi tutto quello che hai appena scritto, dubbi sul futuro compresi.
Mi spiego meglio, io contesto aspramente solo la tesi che l'attuale situazione di Italpetroli equivalga ad un imminente fallimento di As Roma.
La Lazio a suo tempo aveva debiti pesanti verso dipendenti e fisco (e hai ragione, esasperati soprattutto da certa gente in poco tempo anche se il sistema "non virtuoso" era iniziato con Cragnotti), vera anticamera del fallimento.
Diciamo che sia Roma che Lazio hanno pagato a caro prezzo gli scudetti del 2000 e del 2001 indebitandosi oltre le proprie possibilità.
La differenza è stata determinata dal fatto che Cragnotti, da finanziere, non aveva risorse proprie per risanare, Sensi invece si. Si è venduto il Cicerone, Il Corriere Adriatico con tanto di palazzo d'epoca, la quota in Adr, due parking nel centro di Roma, terreni vari e ha ceduto il 49% di Italpetroli a Capitalia (poi Unicredit).
Questo qaundo è fallita la trattativa con i russi e Sensi ha capito che o faceva così o la Roma rischiava il fallimento.
Ora la Roma è finanziariamente solida, è nel 2004 che ha rischiato grosso.
Certo, l'autofinanziamento è un grosso rischio, come evidenzi correttamente tu.
Se imbrocchi una o due stagioni sbagliate devi per forza ridimensionarti, devi limitare le spese.
Ma questo capita a tutte le squadre che non hanno la fortuna di poter contare su una proprietà che ogni anno sborsa assegnoni (tralasciamo la provenienza) per risanare.
E' un cane che si morde la coda. Ad esempio, la stessa Lazio ora, grazie innegabilmente a Lotito, è in una fase virtuosa che l'ha portata proprio ieri a riscattare Zarate (bel colpo tra l'altro).
Se però si qualificasse per la Champions (sgrat, sgrat
) ovviamente il valore dei calciatori crescerebbe, le offerte dall'esterno crescerebbero e la società dovrebbe alzare gli ingaggi ai giocatori (ora pagati pochino) per trattenerli a Roma e non impoverire tecnicamente la rosa in vista della competizione europea. Il monte ingaggi lieviterebbe a dismisura, anche per l'effetto imitazione e per il mai evitabile "perchè lui si e io no?"
Il tutto con i proventi della Champions stessa, ovviamente. Ma che dura una stagione, mentre i contratti rinnovati durano 4/5 anni. Quindi se l'anno successivo non ci fosse la qualificazione, il castello di carte cadrebbe. E' quello che rischia la Roma quest'anno. Ma che potrebbe succedere alla Lazio, all'Udinese, alla Samp, al Napoli (non mi sembra che De Laurentiis possa versare 100 mln. l'anno di tasca propria come fanno Moratti o Berlusconi) etc. etc.
Ma non si può parlare di fallimento della società, semmai di ridimensionamento tecnico.
A meno che non trovi un coglione come Moratti che ti regala 14 mln per un Mancini finito e oltratutto in scadenza, o si accolla lo stipendio di 6 mln. l'anno di un Batistuta ormai più contadino che calciatore o ancora che si accolli un Chivu per 16 mln. (anche lui in scadenza) facendo risparmiare di sole cure mediche centinaia di migliaia di euro l'anno
Ovviamente prima di rinnovare alcuni contratti onerosi ora la Roma cerca di capire come si evolve la situazione in campionato e in Champions, ogni turno passato porta begli introiti. Se poi qualcuno decide di accordarsi nel frattempo con altri, arrivederci e grazie.
L'ingresso di Unicredit (nella persona dell'avv. Cappelli) nel cda della Roma è scontato, Unicredit ha il 49% di Italpetroli e vuole comunque avere un peso nella eventuale decisione di CESSIONE della Roma, senza dimenticare che Cappelli è specializzato proprio in cessioni aziendali (te lo dico per esperienza personale) e quindi sarebbe l'ideale trait d'union tra la proprietà, la banca e eventuali acquirenti.
Ma sempre di cessione parliamo (con i pro di cui ti ho detto ieri) e non di fallimento!
Quindi io capisco la tua legittima aspirazione a vederci fallire
ma ti consiglio di non metterci troppo la bocca!
Ultima: Galeazzi dice CEMPSIONLIEGHE
Ultimissima: non mi hai visto gioire per i punti recuperati perchè la rimonta sulle "piccole" del campionato era prevista e non in discussione....