Messaggioda tenente Drogo » 07 nov 2024 15:40
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Durante la pandemia alla figlia di Nicole è stato diagnosticato l’autismo. Una notizia che ha gettato nello sconforto la giovane madre. Che fosse una donna estremamente benestante della West Coast, un patrimonio personale stimato nell’esorbitante cifra di oltre un miliardo di dollari, a poco è servito per compensare il dolore di una diagnosi che segna una vita. La notizia appresa nella solitudine di casa, tramite un medico che scartabellava le analisi cliniche della piccola via Zoom, l’ha prostrata ulteriormente. Né le parole di nessun altro luminare a cui nel corso del tempo si è rivolta sono servite a migliorare la situazione, anzi.
Qualche mese dopo, un’altra mamma della Silicon Valley con un bambino con problemi di autismo le ha dato un consiglio: “Perché non provi a sentire il podcast di Robert Kennedy Junior? Ha un approccio diverso, con noi sta funzionando”. Nicole era dubbiosa, conosceva per sentito dire la fama di Robert Jr., non era convinta. Ma negli stessi giorni si era messa a studiare il lavoro di Jack Kruse, un neurochirurgo che si definisce “biohacker” e che ha tra le bussole dei suoi studi la luce solare. “Bagni” di luce solare, secondo Kruse, sono la panacea di tutti i mali. “Mi ha risvegliata all'idea che l'autismo potrebbe essere correlato al modo in cui il cervello rispondeva a qualche tipo di influenza esterna, e a come guarire il cervello", ha detto qualche tempo dopo Nicole. E la principale influenza esterna denunciata da Kruse erano i vaccini.
La correlazione tra i vaccini e l’autismo è una bufala nata alla fine degli anni ‘90. Nel 1998 Andrew Wakefield pubblicò sulla prestigiosa rivista Lancet un articolo che lo dimostrava. Solo che era un falso. Nel 2010 lo studio fu ritirato dopo che fu scoperto che Wakefield era stato pagato per manipolare i risultati della ricerca allo scopo di dare una base scientifica ad alcune cause – altrimenti senza appiglio – intentate contro aziende farmaceutiche produttrici di vaccini, e che l’autore dell’articolo aveva brevettato un proprio siero pronto a sostituire quelli che lui stigmatizzava. Wakefield fu radiato, ma intanto la bufala della correlazione tra vaccini e autismo si era fatta strada, e ha continuato a fare proseliti nel mondo delle cospirazioni, pescando adepti in una fascia di popolazione sempre più sfiduciata nei confronti delle istituzioni pubbliche, ivi compresa la scienza e la medicina.
Robert Kennedy Jr. è un attivo sostenitore dei danni dei vaccini, sicuro che tra gli effetti collaterali ci sia l’autismo. Nicole si convertì definitivamente alla sua causa quando sentì Bob jr in collegamento insieme a Kruse in un podcast di antivaccinisti. Iniziò a far seguire alla figlia una terapia che prevedeva molta luce del sole al mattino presto, sostenendo che "la luce del sole del mattino in particolare è come il brodo di pollo per la salute metabolica", sedute di nuoto in una piscina di acqua salata, l’ascolto di particolari frequenze musicali che possono “riparare le cellule del cervello tramite il loro segnale”, la riduzione dell’esposizione della bambina a luci artificiali e campi magnetici generati dai cellulari e wi-fi. Sostenne che la figlia se ne giovò ampiamente.
Tre anni dopo, Nicole Ann Shanahan, ex moglie di Sergey Brin, co-fondatore di Google, ha annunciato la sua discesa in campo quale candidata vicepresidente di Robert Francis Kennedy Jr.
Un’avventura durata lo spazio di qualche settimana, visto che il rampollo di casa Kennedy – da tempo ripudiato dall’intera famiglia – ha deciso di fare un passo indietro e di appoggiare Donald Trump. Ma poco male per Shanahan e per tutti quelli come lei sono convinti che la scienza e la medicina siano sostanzialmente delle truffe eterodirette dai malvagi interessi delle industri di Big Pharma. Il mese scorso Trump ha dichiarato che in caso di vittoria Kennedy “avrebbe potuto concentrarsi sulla salute” in un suo futuro governo, che “potrà fare quello che vuole”. Nell’ultimo comizio al Madison Square Garden ha, se possibile, rincarato la dose. "Lo lascerò scatenarsi con la salute. Lo lascerò scatenarsi con il cibo. Lo lascerò scatenarsi con le medicine", ha detto dell’uomo che solo qualche anno prima aveva definito RFK “il membro più stupido” della dinastia dei Kennedy. Venerdì scorso ha inoltre confermato che “avrà un ruolo importante nell'assistenza sanitaria, un ruolo molto importante”, ribadendolo infine nel discorso con cui ha celebrato la vittoria. Un po' troppi indizi per pensare che Kennedy alla fine non entrerà dalla porta d'ingresso nella stanza dei bottoni.
Kennedy farà parte del transition team di Trump. In un incontro riservato della scorsa settimana, avrebbe detto ai suoi consiglieri che il presidente eletto stanotte gli ha promesso il controllo di tutte le agenzie federali che si occupano di sanità pubblica. Lo staff di Trump ha smentito un’affermazione così circostanziata, probabilmente anche per tenersi le mani libere nel complicato lavoro di mediazione sulla futura squadra di governo. Probabilmente Bob Jr. non diventerà Segretario alla Salute, ma è altrettanto probabile che possa spuntare un ruolo da consigliere senior della Casa Bianca, conquistando un notevole potere d’influenza sul secondo mandato di Trump, che qualche giorno fa ha spiegato che l’alleato "ha alcune opinioni con cui mi trovo fortemente d'accordo da molto tempo".
Quando ancora era in corsa da candidato indipendente, il New York Times gli dedicò un articolo che ha offerto una definizione abbastanza incisiva del suo eterogeneo elettorato, unito da “frustrazioni per la medicina convenzionale e dal desiderio di un ordine trascendente, di un grande quadro olistico che dia un senso al caos destabilizzante del mondo”. “Alcune correnti della cultura del benessere New Age, con la sua sfiducia nelle competenze tradizionali, la visione moralistica della salute e la debolezza per la ciarlataneria, si sono a lungo intersecate con la politica di destra – continuava il quotidiano della Grande mela - Il legame tra medicina alternativa e conservatorismo si è notevolmente rafforzato durante la pandemia, poiché il centro di gravità del movimento anti-vaccino si è spostato verso destra e gli esponenti di destra di lunga data sono diventati sempre più diffidenti nei confronti di Big Pharma e, con essa, di Big Food”.
Kennedy ha da anni dichiarato una sua personalissima guerra conto le grande industrie farmaceutiche, promettendo in caso di vittoria che “ripulirà” le agenzie pubbliche che si occupano di sanità: "Sono diventate burattini nelle mani delle industrie che dovrebbero regolamentare". E si fa promotore di metodi di cura “naturali” e sostanzialmente anti-scientifici, dalla promozione dell’esposizione ai raggi del sole alla correlazione tra vaccini e autismo.
"La guerra della FDA contro la salute pubblica sta per finire", ha tuonato il mese scorso contro l'authority che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici a stelle e strisce. Ha poi messo in fila su X l’intera gamma delle screditate teorie mediche anti-vax e dei rimedi naturali che a sua detta possono sostituire la medicina tradizionale: "Questo include la sua aggressiva soppressione di psichedelici, peptidi, cellule staminali, latte crudo, terapie iperbariche, composti chelanti, ivermectina, idrossiclorochina, vitamine, cibi puliti, sole, esercizio fisico, nutraceutici e qualsiasi altra cosa che faccia progredire la salute umana e non possa essere brevettata da Pharma".
Non desta stupore il fatto che sia stato uno dei più grandi critici delle misure anti-Covid, anche di quelle tutto sommato blande che adottò Trump ai tempi della sua prima presidenza, e dei vaccini nello specifico. Alla domanda se ne ritenesse qualcuno non dannoso, ha risposto che "non esiste un vaccino che sia sicuro ed efficace". Quando gli hanno fatto una domanda specifica su uno dei vaccini più importanti nella storia recente della medicina, quello anti poliomelite - che si stima abbia salvato quasi 2 milioni di vite e prevenuto il contagio di circa 20 milioni di bambini – Kennedy ha risposto che probabilmente ha portato alla morte di più persone di quante non ne abbia salvate.
Normale dunque che abbia poi cavalcato il movimento no-vax che ha acquistato sempre più rilevanza dalla pandemia in poi. E lo ha fatto con le tesi più estreme, paragonando i lockdown (decretati da Trump) alle misure repressive del regime nazista, e con tesi apertamente razziste e antisemite, suggerendo che il virus sia stato calibrato per risparmiare “alcuni gruppi etnici”, tra cui i cinesi e gli ebrei ashkenaziti.
Uno dei suoi più stretti collaboratori – che è stato anche direttore delle comunicazioni della sua campagna – è Del Bigtree, Ceo di un gruppo anti-vaccinazione (l’Informed Consent Action Network) e produttore di un documentario agiografico su Wakefield, grande propagandista di teorie del complotto sull’origine del Covid che ha ripetutamente invitato i suoi seguaci a non seguire le prescizioni delle autorità sanitarie. Mentre il 6 gennaio del 2021 i fan di Trump assaltavano il Campidoglio, sul palco del poco lontano MAGA Freedom Rally arringava alla folla mettendo insieme la cospirazione dei vaccini con quella del voto rubato: "Vorrei potervi dire che questa pandemia è davvero pericolosa. Vorrei poter credere che le macchine per il voto funzionino e che alla gente importi. Vi hanno venduto bugie".
L’ultima trovata è di domenica scorsa. Kennedy ha assicurato che il prossimo 20 gennaio dalla Casa Bianca Trump ordinerà la rimozione del fluoro dall’intera rete idrica degli Stati Uniti. La fluorizzazione dell’acqua è una pratica in vigore da decenni nel paese: una minima quantità di fluoro rende l’acqua potabile un protettore dei denti dalle carie, ci sono decine di studi a comprovarlo. Eppure anche questo per il figlio di Bob Kennedy e il nipote di John Fitzgerald Kennedy è un complotto montato ad arte: "Il fluoro è uno scarto industriale associato ad artrite, fratture ossee, cancro alle ossa, perdita di QI, disturbi dello sviluppo neurologico e malattie della tiroide”. E non abbiamo ancora visto nulla.
