Ziotibbia ha scritto:A me sembra che ti stia inventando debunker, con argomenti che scricchiolano non poco.
L’austerity finita da 10 anni? Ma dove?!
Il patto di stabilità è stato sospeso (a fatica) nel 2020 per il covid e per solo un paio di anni. Adesso hanno ricominciato a rompere le balle.
https://www.agi.it/economia/news/2023-0 ... wyEALw_wcBLa disinformazione è questa sopra, altro che il mio intervento sul Giappone.
Il PNRR non è piovuto da Bruxelles?
Bruxeles da le priorità, poi è chiaro che i progetti vengono declinati su scala locale. Ma le “missioni” che tu devi compiere SE VUOI I SOLDI sono decise a monte. Non da noi. Di nuovo, questo è abbastanza palese e volerlo descrivere quello che è un ricatto, nei fatti, come una cosa “progressiva” e di “origine locale” puzza di malafede, se non sei nel mondo dei sogni, quanto provare a far passare il concetto che l’austerity è finita e che viviamo nell’abbondanza.
Tra l’altro, strana coincidenza: si interrompe l’austerity negli anni del covid e sui giornali iniziamo a leggere intitoli sulla più grande crescita italiana degli ultimi 15 anni. Possibilr non vedere quanto è semplice la questione?
Secondo te parlo a caso e non ho studiato la storia economica italiana.
Nel 1992 il caro Carlo Azeglio, altro simbolo nazionale di competenza, bruciò 127000 miliardi di riserve auree perchè Soros aveva scommesso che quel pirla livornese avrebbe cercato di mantenere il cambio armonizzato. La lira ha perso metà del suo valore per questo. Poi Ciampi fu premiato con la presidenza del consiglio tecnica, nel 1993, ancora evidentemente per meriti professionali.
Comunque, visto che hai cosí fiducia nella perfezione del sistema euro, a te la grottesca confessione di errore di un omuncolo che ha contribuito a crearlo
https://www.liberoquotidiano.it/video/p ... n-tv-.htmlZampaaaa! Porca zozza, perchè continui a parlarmi di “parametri di bilancio decenti” quando sono due giorni che diciamo che il Giappone fa quel cazzo che vuole con una BC? Dai, fai il serio! Sempre il solito argomento già smontato
“Fuori dall’euro faremmo la fine dell’Argentina” è come dire “con un’ora al giorno di pratica sarei più bravo e famoso di Giovanni Allevi”. Mi rincresce, ma è una boutade non dimostrabile.
Tu PENSI che le manovre di Prodi siano state buone per il paese e ne approfitti per attaccare il centro-destra. Liberissimo di attaccare il centro-destra, per me guarda... ma alla luce di quanto gia detto sui parametri, sulla sostenibilitá e sulla possibilità di finanziare il debito con la BC si è gia detto. Fuffa volta a fare interessi sovranazionali. E abbiamo già visto che i tagli di prodi non hanno aumentato la produttività, che è in ristagno dal 99 (tu dici dal 90, ma dal 99 c’è un ulteriore appiattimento della curva).
Se posso aggiungere, Prodi è un altro di quelle porte girevoli infami. Prima di entrare al governo ha fatto consulente di Goldman Sachs sulle privatizzazioni per circa 3 anni.
https://www.antimafiaduemila.com/home/m ... sachs.htmlIn merito alla tua critica sulla monetizzazione del debito e sulle sue conseguenze nefaste, è evidente che non è necessario andarsi ad incuneare in una situazione di cambi fissi per invertire un trend, basterebbe scegliere il momento adatto per la BC per invertire la rotta sulla politica espansiva. Come al solito, falsa premessa dagli economisti di sistema che tu hai adottato a prescindere, senza che tu facessi un ragionamento autonomo approfondito.
Avevo già scritto nel mio commento precedente che il possesso in pancia di titoli da parte della BC avrebbe comportato il rischio patrimoniale di calo del valore del titolo. Va da se che la BCE non è immune ora da questo rischio, ma riesce a gestirlo come riuscirebbe qualsiasi BC che faccia da prestatore di ultima istanza (ritorniamo per la centomilesima volta all’esempio del Giappone, ma anche al Bazooka di Draghi) quindi di cosa stiamo parlando?
Citi i pessimi dati della bilancia commerciale con la lira, ma guarda un po’ il trend con le politiche di Prodi dal 1996 e con l’euro dal 1999, prima che Monti arrivasse ad uccidere la domanda interna per focalizzare l’economia sull’export.
https://shop13720.etjrdc.org/content?c= ... +2016&id=5Ti do la mia lettura: dal 1992 al 1996 si alza perchè siamo fuori dall’SME e liberi di gestirci il cambio. Poi il baratro perchè aderiamo ad un sistema di cambi fissi sopravvalutato rispetto al valore della lira.
Capirlo sarebbe semplice come bere un bicchier d’acqua, se non ci avessero riempito il cervello di fuffa per 30 anni.
Tra l’altro la svalutazione è arma per l’export. Si sa! Se vuoi una bilancia commerciale in attivo usi la leva della svalutazione e fai politiche espansive con la tua BC. Altrimenti, a cambio fisso puoi soltanto andare a comprimere i salari e fare macelleria sociale, per ottenere gli attivi della bilancia commerciale. Come ha fatto Monti dal 2011 e infatti si vede dal grafico! Abbiamo recuperato la competitività perduta, pagandola con lo stato sociale che ci avevano garantito i nostri nonni. BELL’AFFARE!
Tu non ce la racconti giusta, veramente! Altro che i sovranisti che nascondono le carte! Non capisci che per ogni tuo punto di vista insindacabile c’è una soluzione efficace, come sto via via dimostrando nonostante io non sia tutta sta cima.
Tu, per esempio, vedi come negativo a priori il fatto che i capitali dovessero rimanere per legge all’interno del paese, mentre questo aveva tutta una serie di implicazioni pratiche decisive, come testimonia il discorso che stiamo portando avanti sul sovranismo e sull’efficacia di un sistema chiuso per il conseguimento del benessere di chi vive al suo interno.
La verità è che questo era normale nel sistema pre-deregulation finanziaria e semmai il dibattito dovrebbe essere: è stata giusta la deregulation finanziaria, dato che ha poi lentamente portato alle crisi del debito ed al progressivo abbattimento dele conquiste sociali del dopoguerra? Obiettivamente: la deregolation è stata quela che ha permesso anche l’off-shoring delle produzioni e lo svuotamento delle classi operaie occidentali.
Capisci la profondità del discorso? Basta ripetere cose a pappagallo, Zampa!
“Contenere una spesa pubblica che non ci siamo mai potuti permettere” è un assioma del caspio, scusa.
Ahi ahi ahi, qui proprio le traiettorie divergono.
Formazione economica di stampo interventista-socialista?
Va bene, andiamo con ordine.
L'austerity in realtà è sempre stato uno spauracchio agitato ma raramente usato. Qualche sforbiciata qui e là, ma mai una volta che ci abbiano costretto ad un deficit zero quando stavamo al tre. Perciò, niente allarmismi. Che tanto Francia e Germania cominciano ad avere debiti importanti pure loro. Sicuramente il meccanismo verrà rivisto.
E' ovvio che se si smette di contenere il deficit, il motore corre. Certo. Ma corre a scapito della crescita futura, perché quel debito aggiuntivo di cui ti stai caricando oggi sarà ancora più pesante da ripagare domani.
Con un deficit pubblico, cioé un surplus di domanda interna artificialmente creato, pari all'8,0% nel 2022 e 4,5% nel 2023, non ti pare più che logico che il PIL non abbia recuperato abbondantemente quanto perso nel 2020? Certo che si, visto che è la tua tesi.
Ma questi dodici punti di PIL di nuovo deficit e perciò nuovo debito, pari a duecento miliardi e spicci, sono oggi un debito su cui paghiamo il 4% annuo di interessi, e domani un debito in scadenza da rimborsare. Attraverso le tasse.
Sei pronto a recuperare duecento miliardi di tasse in più?
Non puoi a questo proposito svalutarmi le motivazioni sulla possibilità del Giappone di fare deficit, e contemporaneamente ignorare l'esperienza dell'Argentina che ha fatto la medesima cosa (deficit a palla con moneta sovrana).
Il vero e unico ancoraggio di questa politica è la fiducia dei mercati. Ci sono le condizioni macroeconomiche che ti ho elencato? Bene, allora i mercati avranno fiducia di te e ti arriveranno i soldi che ti servono (Giappone). Non hai i conti a posto? Male, tutti in fuga e tu fallisci (Argentina).
Non puoi non capire e fattorizzare questo semplice scenario.
Solo un pazzo, o un totale ignorante di economia, può pensare che basti stampare moneta, e fare deficit in eterno, per crescere. La ricetta magica.
Puoi farlo a breve, per uscire da un momento di crisi; continuiamo a farlo tutt'ora, dappertutto. Europa, USA, Cina, name one, it's there.
Ma usare questa strategia a lungo comporta un solo obiettivo: il fallimento.
Se potessi ritrovarli, ti farei leggere dei papers sul rendimento decrescente del debito pubblico, e quindi sulla antieconomicità del continuare a fare nuovo debito. E sicuramente puoi renderti conto di quanto sia depressivo l'aumento delle tasse necessario per recuperare i deficit precedenti.
Certo, qualcuno ha provato a sfuggire dalla trappola del debito con l'inflazione. Che è una tassa occulta sui risparmi, perché ti restituisce soldi che possono comprare meno beni e servizi. Anche qui, il mercato ha imparato e non vuole più farsi fregare. Dove c'è inflazione, vende e pretende tassi di interesse che compensino.
La strada del deficit è un vicolo cieco.
Veniamo a quel pover'uomo di Ciampi...costretto a tentare di salvare la Lira da una classe politica devastante. Certo, spese una parte delle riserve. Quali erano le alternative?
- Non toccare nulla: il mercato avrebbe spaccato velocemente il peg con lo SME e la lira avrebbe cominciato a fluttuare liberamente, svalutandosi a volontà e perciò causando aumento dei tassi di interesse e di conseguenza aumento del deficit, innestando una spirale distruttiva.
- Insistere ad oltranza nella difesa: la banca avrebbe consumato tutte le riserve prima che il mercato si fosse stancato, causando, più tardi rispetto a quanto successo, le stesse identiche conseguenze di cui sopra.
Lui, come governatore della BC, altro non poteva fare.
Fosse stato in Turchia, sarebbe stato licenziato da Erdogan convinto che per curare l'inflazione servano tassi più bassi (si è salvato in corner, la nave galleggia a fatica, ma la banca centrale ha speso enormi quantità di riserve per non fare affondare il cambio ).
Il discorso, daccapo, sulla gestione del cambio e del deficit, e delle conseguenze macro, sarebbe troppo lungo e non ho tempo di scriverlo per bene, servirebbe un trattato.
Ma tu confondi cause ed effetti, rifiuti di accettare fenomeni invece ben chiari e verificatisi, e mischi correlazioni e causalità.
E' più che palese che il nostro cambio, svalutatissimo, pre euro ci abbia aiutato.
Ma QUESTO grafico dovrebbe farti capire come quel momento di fulgore dell'export, drogato da una moneta scioltasi nel vento, comportava parallelamente il dovere pagare tassi di interesse MOLTO sopra a quelli di mercato. E non sostenibili senza un sacrificio di bilancio. Come si pronuncia "spread"?
Guarda caso, i tassi sui BTP sono scesi solo quando si è messo ordine nel bilancio pubblico e si è scelto di fare privatizzazioni e sacrifici per potere rientrare nella nascente area Euro. Moneta che ci ha protetto a lungo da queste fluttuazioni. Il prezzo di questo sistema di cambi esterni è sicuramente stato pagato, in termini di calo del deficit e perciò di calo della droga che lo stato iniettava nell'economia, cioé di domanda aggregata, spostando automaticamente la direzione dei produttori interni dal mercato locale all'esportazione. Cosa, dal mio punto di vista, GIUSTISSIMA. Un sistema economico drogato non sfrutta bene le proprie risorse, procrastina il momento in cui deve riadattarsi, rischia di aggravare la malattia ritardando la cura.
Anche perchè gli investimenti interni del settore privato, dal 1990, sono stati LA META' di quelli degli altri stati europei. E se non investi rimani indietro, diventi obsoleto, i tuoi prodotti perdono mercato, il sistema economico si impoverisce. Che è quello che è successo. Trascinando con sé la produttività, stagnante.
Tutta questa infatuazione per il deficit, poi, insomma...ma perché non confronti i nostri numeri degli ultimi trent'anni con Francia, Olanda, Germania, Belgio, Svezia...? Loro non hanno avuto bisogno di fare debito. Gli investimenti sono stati costanti, le loro aziende sono migliorate, il reddito pro capite
è cresciuto.
Perché chiunque come te, avvocato della spesa, così come i sovranisti da strapazzo, continua a pensare ad un mondo ideale dove non ci sono conseguenze per le proprie azioni ma tutto, manicheisticamente, è buono se lo dite voi e merda se vi dimostrano numeri alla mano che non funziona?
Possibile che non sappiate pronunciare nessun'altra parola che non sia "debito"?