Messaggioda l'oste » 26 mag 2024 00:35
Seconda sera di omaggio a Bob Dylan che da ieri sono 83 primavere che soffia nel vento sul mondo.
Indipendentemente dai gusti musicali di ognuno, una colonna portante della cultura del secolo scorso e oltre, proprio perché Dylan non è solo musica, è una parabola di realizzazione artistica e intellettuale dell'essere umano, Nobel, Oscar, Grammy, la canzone del secolo ad unanimità della critica mondiale (Like a rolling stone), in ruolo assegnatogli di detonatore politico, libri, dipinti, un figlio bravo con la musica, uno tra i più impegnati e riconosciuti producers.
Come ci si sente ad essere lui, caxzo?
Ho scelto, a fatica, quattro vinili, due ascoltati ieri due oggi, piú di 4 ore su 24 passate in beatitudine.
Ho deciso di lasciare fuori il mio preferito assoluto, Blonde on blonde, il disco da isola deserta, che non salti una canzone mai, però l'ho troppo a memoria.
Highwaly 61 revisited (1965), quello appunto con la canzone del '900, con lo start dato da un colpo di batteria che sembra di un fucile e poi c'è Ballad of a thin man, e Highway 61, disco suonato da una band pazzesca, i migliori strumentisti americani del rock blues di allora, Micheal Bloomfield, Alan Kooper, la batteria di Bobby Gregg, professori della musica più il menestrello che taglia e cuce tutto.
Il giovane Bob che diventa sempre più elettrico.
Secondo nella mia top 3 dei dischi di Robert Allen Zimmerman, alias B.D.
Vino avatar : Brunello di Montalcino Biondi - Santi
Blood on the tracks (1975) malinconico per il divorzio e musicalmente perfetto, ballate precise, giri di accordi e riff geniali.
Shelter from the storm in cui in una strofa finale sembra di sentire un rap, 3 anni prima della nascita del Rap.
Poi Tangled up in blue, Lily Rosemary...e una voce che si screzia un po' di più. Il terzo miglior album allDylan, my 2 cents.
Vino avatar : Clos St Jacques, uno qualunque.
Desire (1976) dylan goes world music, in anticipo di un lustro abbondante a Paul Simon e Peter Gabriel, l'importante e grande scoperta che dentro al rock ci potevi mettere l'afro, il caribe e il maghreb e tutti i colori. Disco di ritmo violini e fiati intorno a canzoni definitive, tipo Hurricane, il pugile black Rubin Carter al gabbiotto per anni innocente (c'e' il film bellissimo con Denzel Washington), prima canzone del lato A, uno dei tre migliori inizi di canzoni dylaniane, il primo minuto cresce proprio come un uragano, la sua condanna l'ennesima, del sistema texo-wasp razzista e corrotto in molti stati US.
E poi c'è Sara, LA Canzone d'amore.. Vino avatar : Chateau Cheval blanc
Oh mercy (1989), altro capolavoro che non salti un pezzo, a volte anzi, sollevi e porti indietro la puntina. Produzione Daniel Lanois, quello che dopo è stato il produttore degli U2, per dire, un suono sempre lucido, tagliente e tirato, con chitarre sgraziate in melodie dolcissime, l'armonica in lontananza, sugo d'America, canyon con echoes di suoni.
Ormai la voce grattugia con forza e i testi duri o lirici, sono una vista dall'alto, Dylan si stacca dalla condivisione del mondo contemporaneo e corrode ma con ironia austera.
Barolo Monfortino.
Nella realtà ci ho bevuto ieri uno Champagne bdb di Gaston Hochar e oggi un Barolo Sarmassa 2015 di Brezza che con la musica di Bob sono tutti 100/100.
Happy birthday Mr. Dylan.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini