harmattan ha scritto:zampaflex ha scritto:Meriterebbero un annetto sotto le polizie estere, che ti rifilano manganellate non appena li guardi storto......
Il solito libertario, insomma.
P.S.: le terapie intensive a Roma, 3 milioni di abitanti + un bacino d'utenza pari al doppio, non sono al collasso, quindi è anche e solo questione di numeri, quelli dei posti in ospedale. E non è che da noi siamo più virtuosi, sia ben inteso. Io per primo.
Le manganellate non le darei a chi è positivo e se ne va in giro, ma a chi, per manifesta incapacità, ha trasformato una malattia con una letalità prossima all'1% in una peste nera: tracciamento fallito sin dall'inizio, zero medicina domiciliare, posti letto in terapia intensiva con il contagocce. Logicamente mi riferisco a venti anni di tagli e di definanziamenti
(
https://www.gimbe.org/pagine/1229/it/report-72019-il-definanziamento-20102019-del-ssn)
E' assurdo vedere che in certe regioni ci siano meno di 200 posti in T.I.
https://www.agenas.gov.it/covid19/web/index.php?r=site%2Fgraph3Per non parlare dei centri vaccinali. Ti invito a cliccare il link sottostante dove sono indicati tutti i centri vaccinali in UK
https://www.england.nhs.uk/coronavirus/publication/vaccination-sites/ aprendo il file excel ne troverai a migliaia, farmacie comprese. Da noi invece ne abbiamo sui tutto il territorio,
al momento, qualcosa come 1700.
Hai capito chi dovresti manganellare?
Chi dà sempre e solo la colpa al governo è un qualunquista, e perciò pericoloso. Harmà, beware.
I tagli alla sanità sono stati fatti perché la spesa era fuori controllo (vai a guardare come stesse continuamente aumentando dal 1980 in poi) ed era giusto costringere le strutture prima e le Regioni dopo ad adottare politiche di risanamento della spesa. CHI ha fatto COSA, è questo sì motivo di discussione. Perché mentre (per restare su regioni governate dagli stessi partiti) il Veneto teneva aperti tutti i piccoli ambulatori che erogano le prestazioni di base, la Lombardia li chiudeva tutti. La prima regione ha affrontato tutto sommato meglio la pandemia, la seconda è una costante disgrazia. Ma la seconda, in più, ha il triste primato nazionale dei soldi pubblici erogati alla sanità privata, che si è presa tutte le attività lucrose e anche di più. Parlare con primari della sanità pubblica lombarda delle condizioni in cui versa, rispetto ai privati, è sconfortante.
Le TI oltre ad un certo livello sono inutili nonché pesante spreco di denaro, perché costose. La loro riduzione, nel contesto del contenimento della spesa, ha avuto senso. E la Uk che tu hai citato ne aveva (per 100k abitanti) pure meno di noi. Non vedo qui il problema, che deve essere invece non farcela arrivare, la gente, in TI.
E perciò prevenzione e tracciamento: bene, persino la Krande krukkia ad un certo punto ha ammesso di non potere più tracciare nulla, mesi fa. Perché finché i contagiati restano sotto ai 50 per 100k abitanti, li puoi gestire; sopra, non ci riesci più. E avere un periodo di incubazione di una settimana, non dovrei nemmeno ripetertelo dopo un anno, è letale per quest'operazione. Per non superare il limite occorrono comportamenti dei cittadini estremamente ligi.
Ed arriviamo infine al nocciolo della questione. Le norme ci sono: distanza, mascherina, igiene, riduzione dei contatti.
Sono norme applicate, alla base, anche dai paesi asiatici che, abituati ad affrontare virus vari, ma soprattutto ABITUATI ALLA DISCIPLINA, hanno in questo modo potuto contenere, isolare, tracciare.
Tu che ami tanto fare il liberale, ti rendi conto o no che l'anarchismo diffuso in Italia è la causa primaria della persistenza del virus su livelli di diffusione così alti?
Che finché ogni santo giorno che ci affacciamo alla finestra vediamo qualche quaglione che se ne sta beatamente a chiacchierare con gli amici con mascherina abbassata e a distanza precoviddiana, piuttosto che allegre tavolate con amici e parenti, feste clandestine, balli proibiti, untori vaganti nei supermercati, risse tra bande, manifestazioni pilotate e così via, continueremo a vedere giornalmente migliaia di infetti?
C'è un principio cardine del liberalismo che è totalmente sconosciuto ai connazionali: la responsabilità individuale.
Perché per ogni spazio di libertà che il governo ti concede, deve aumentare la qualità dei comportamenti del cittadino.
Qui invece facciamo l'opposto. E non può perciò essere sempre e solo colpa di chi ci governa.