COVID—19

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maxer
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Re: COVID—19

Messaggioda maxer » 03 nov 2020 09:55

Tex Willer ha scritto:... In conclusione vorrei che tutti tenessimo gli occhi aperti, la liberta' personale va preservata e se si deve intaccare in minima parte occorre che accada a ragion veduta

..... anch' io vorrei che ci fosse un atteggiamento di tutti più prudente e responsabile

Però, caro Sergio, si è dimostrato chiaramente che questo non è avvenuto e tuttora non succede, nonostante gli aumenti ormai esponenziali di contagiati, ricoverati, terapie intensive e decessi siano sotto gli occhi di tutti
O vogliamo che intervenga anche l' esercito (ma quale ?) per controllarci tutti ? Bella libertà ...!

Cosa vogliamo fare ? Aspettare ancora ? Lasciare che la situazione sfugga completamente al controllo ? Se tutti, o quasi, gli scienziati seri ci dicono che l' unica soluzione per tentare di fronteggiare la pandemia è quella di evitare drasticamente i contatti, perché non dobbiamo seguire i loro consigli ?

Sugli errori, le indecisioni, i compromessi del governo, per non parlare sugli schiamazzi opportunisti a prescindere dell' opposizione sono d' accordo : ma adesso è ora di fare sul serio

E in questo momento sono disposto a rinunciare ad una parte della mia libertà
Primo, per tutelare me stesso, secondo per proteggere anche gli altri

Prova a chiederti : se tu, o io, fossimo senza saperlo due asintomatici (come si sa contagiosi) tu, con la tua libertà, saresti un pericolo per gli altri e potresti contagiare troppe persone, compresi i tuoi cari
Io, con la mia prudenza o se entrambi fossimo obbligati ad avere meno contatti possibili, lo saremmo certamente molto di meno

Tutto qua .....
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zampaflex
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 03 nov 2020 10:44

Tex Willer ha scritto:Da marzo a maggio credo che il governo abbia fatto il massimo possibile,compatibilmente con una situazione di cui non conosceva l'evoluzione.
Ma da allora ad oggi si sono fatti un mare di errori, inutile elencarli. Il piu' clamoroso la situazione dei vaccini contro influenza e polmonite , pubblicizzati come indispensabili per garantire di poter affrontare l' autunno e l' inverno in sicurezza,ed ancora introvabili. E dei trasporti pubblici,vogliamo parlarne?
Le misure prese sono piu' che abbondanti per far fronte alla situazione attuale. E' che non c'e' stato il tempo di vederne i risultati: non si possono prendere delle misure e poi cambiarle due volte in due settimane.
Credo che il governo sia in confusione,stretto come accade sempre tra esigenze di tenere il punto delle varie componenti della maggioranza,delle Regioni, dei comuni. E come reagisce? Chiusura totale o quasi, coprifuoco. Mi pare si stia compromettendo in modo pesante la liberta' delle persone, la assurda campagna dei mass media che martellano di notizie , che cercano di buttarla sul tragico ed irrecuperabile,spaventano le persone e le portano ad accettare senza fiatare il minore dei mali. E' questa la manipolazione dicui parlo
@ Maxer : a marzo andavo a prendere il giornale ed i carabinieri mi fermavano/ Ad agosto si festeggiava a champagne e caviale e non interveniva nessuno. Si tratta di controllare che le leggi vengano rispettate: in democrazia funziona cosi' , non e' che perche' ci sono quelli che non rispettano la legge,tutti dobbiamo rinunciare alla nostra liberta'


Per amor di precisione, distribuiamo le responsabilità a chi vanno.
L'acquisto dei vaccini è competenza REGIONALE. In Lombardia, per fare un esempio, hanno fatto una fila di puttanate dietro l'altra riuscendo a perdere sei gare su undici e comprare l'ultimo lotto a prezzo quintuplo rispetto al primo. Mi pare che il governo, tramite Arcuri, sia intervenuto a mettere una pezza a settembre o ottobre, vista la mala parata.
La gestione dei trasporti pubblici è REGIONALE e COMUNALE. Detti enti locali hanno lungamente battagliato col governo per ottenere coefficienti di riempimento i più alti possibili, nonostante il governo abbia messo a disposizione 300 milioni per coprire esigenze di aumento mezzi, o acquistando o noleggiando (che tra l'altro i noleggiatori non stanno lavorando in questo periodo). Risultato? Anche qui, poco o niente: hanno usato solo 120 mln, e tardivamente. Basta vedere, esempio a te vicino, la Raggi cosa ha fatto a casa tua, lei e la sua maledetta ATAC.
Coprifuoco o lockdown. A parte che la riduzione dei contatti è l'unico vero metodo di prevenzione, e che lasciarla alla volontà dei singoli è stato un assoluto fallimento dovunque sia stata così impostata, compresi i vanitosissimi paesi nordici (illuminanti le dichiarazioni pre lockdown di Olanda e Austria o pre sciagura della Svezia), imponendo perciò la necessità della coercizione, vogliamo ricordarci quali erano le dichiarazioni da febbraio in poi di metà di questo Parlamento? Io da destra ho sentito solo richieste di apertura, apertura, apertura. Qualcuna anche da sinistra, ma molto meno (Sala e Renzi a tratti, mi ricordo). E quindi, oltre alla necessità di dare fiato all'economia dopo la prima ondata, e alle evidenze scientifiche di minore virulenza sussurrate dai medici coscienzosi e sbandierate dai deficienti come Zangrillo e Bassetti, non pensi che sarebbe bastato un comportamento coerente rispetto alle regole IN VIGORE (sempre le stesse: mascherina, distanziamento, disinfezione) per evitare una simile recrudescenza? E che metà del paese si è costantemente opposta?

Basta dare sempre e solo la colpa al governo!
L'italiano medio quest'estate è sceso in piazza a ballare la tarantella e così ha vanificato tutto il patrimonio di cautela che aveva portato bene in primavera, fottendosene del governo, delle regole, del virus e dell'intelligenza.
Adesso si richiuderà? E' la logica conseguenza.
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Re: COVID—19

Messaggioda Tex Willer » 03 nov 2020 10:52

zampaflex ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Da marzo a maggio credo che il governo abbia fatto il massimo possibile,compatibilmente con una situazione di cui non conosceva l'evoluzione.
Ma da allora ad oggi si sono fatti un mare di errori, inutile elencarli. Il piu' clamoroso la situazione dei vaccini contro influenza e polmonite , pubblicizzati come indispensabili per garantire di poter affrontare l' autunno e l' inverno in sicurezza,ed ancora introvabili. E dei trasporti pubblici,vogliamo parlarne?
Le misure prese sono piu' che abbondanti per far fronte alla situazione attuale. E' che non c'e' stato il tempo di vederne i risultati: non si possono prendere delle misure e poi cambiarle due volte in due settimane.
Credo che il governo sia in confusione,stretto come accade sempre tra esigenze di tenere il punto delle varie componenti della maggioranza,delle Regioni, dei comuni. E come reagisce? Chiusura totale o quasi, coprifuoco. Mi pare si stia compromettendo in modo pesante la liberta' delle persone, la assurda campagna dei mass media che martellano di notizie , che cercano di buttarla sul tragico ed irrecuperabile,spaventano le persone e le portano ad accettare senza fiatare il minore dei mali. E' questa la manipolazione dicui parlo
@ Maxer : a marzo andavo a prendere il giornale ed i carabinieri mi fermavano/ Ad agosto si festeggiava a champagne e caviale e non interveniva nessuno. Si tratta di controllare che le leggi vengano rispettate: in democrazia funziona cosi' , non e' che perche' ci sono quelli che non rispettano la legge,tutti dobbiamo rinunciare alla nostra liberta'


Per amor di precisione, distribuiamo le responsabilità a chi vanno.
L'acquisto dei vaccini è competenza REGIONALE. In Lombardia, per fare un esempio, hanno fatto una fila di puttanate dietro l'altra riuscendo a perdere sei gare su undici e comprare l'ultimo lotto a prezzo quintuplo rispetto al primo. Mi pare che il governo, tramite Arcuri, sia intervenuto a mettere una pezza a settembre o ottobre, vista la mala parata.
La gestione dei trasporti pubblici è REGIONALE e COMUNALE. Detti enti locali hanno lungamente battagliato col governo per ottenere coefficienti di riempimento i più alti possibili, nonostante il governo abbia messo a disposizione 300 milioni per coprire esigenze di aumento mezzi, o acquistando o noleggiando (che tra l'altro i noleggiatori non stanno lavorando in questo periodo). Risultato? Anche qui, poco o niente: hanno usato solo 120 mln, e tardivamente. Basta vedere, esempio a te vicino, la Raggi cosa ha fatto a casa tua, lei e la sua maledetta ATAC.
Coprifuoco o lockdown. A parte che la riduzione dei contatti è l'unico vero metodo di prevenzione, e che lasciarla alla volontà dei singoli è stato un assoluto fallimento dovunque sia stata così impostata, compresi i vanitosissimi paesi nordici (illuminanti le dichiarazioni pre lockdown di Olanda e Austria o pre sciagura della Svezia), imponendo perciò la necessità della coercizione, vogliamo ricordarci quali erano le dichiarazioni da febbraio in poi di metà di questo Parlamento? Io da destra ho sentito solo richieste di apertura, apertura, apertura. Qualcuna anche da sinistra, ma molto meno (Sala e Renzi a tratti, mi ricordo). E quindi, oltre alla necessità di dare fiato all'economia dopo la prima ondata, e alle evidenze scientifiche di minore virulenza sussurrate dai medici coscienzosi e sbandierate dai deficienti come Zangrillo e Bassetti, non pensi che sarebbe bastato un comportamento coerente rispetto alle regole IN VIGORE (sempre le stesse: mascherina, distanziamento, disinfezione) per evitare una simile recrudescenza? E che metà del paese si è costantemente opposta?

Basta dare sempre e solo la colpa al governo!
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Adesso si richiuderà? E' la logica conseguenza.

Basta suddividere le responsabilita' , e' colpa del governo al 27,61% ,delle regioni di sinistra al 33,35 ed a quelle di destra al 21,84!
Diciamo che la leadership del governo si doveva far carico di coinvolgere prima le parti e non lo ha fatto per via delle elezioni? Ok
Io pongo il quesito se sia giusto limitare la liberta' individuale quando sono in atto misure i cui effetti non si possono ancora apprezzare. Non e' cosa da poco subire una decisione come quella del coprifuoco,non ci andrei cosi' leggero ecco
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Re: COVID—19

Messaggioda gianni femminella » 03 nov 2020 11:15

C'è un'altra verità. I contagi derivano dai comportamenti errati delle persone. Sono relativamente poche le cause che derivano da situazioni inevitabili, come i mezzi pubblici affolllati, o i contagi da ospedali etc.
Dunque la colpa maggiore è di noi cittadini, altro che.
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Re: COVID—19

Messaggioda gianni femminella » 03 nov 2020 11:22

@Tex

Scommetto che i contagi non caleranno per i prossimi 15 giorni, come minimo. Mi giocherei una buona bottiglia :cry: che prima del 15 novembre saremo a quota 50000 al giorno. Spero di perdere la scommessa...

Capisco il tuo punto di vista, ma le misure sono necessarie, sebbene l'effetto sarà visibile solo a fine novembre.
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 03 nov 2020 11:27

Tex Willer ha scritto:Basta suddividere le responsabilita' , e' colpa del governo al 27,61% ,delle regioni di sinistra al 33,35 ed a quelle di destra al 21,84!
Diciamo che la leadership del governo si doveva far carico di coinvolgere prima le parti e non lo ha fatto per via delle elezioni? Ok
Io pongo il quesito se sia giusto limitare la liberta' individuale quando sono in atto misure i cui effetti non si possono ancora apprezzare. Non e' cosa da poco subire una decisione come quella del coprifuoco,non ci andrei cosi' leggero ecco


Le responsabilità non sono esclusive del governo nemmeno in fase di discussione, perchè qui al nord lo sappiamo benissimo come Salvini abbia dettato la linea del fare muro contro Conte (vedasi le delibere regionali della Santelli e di Toti, i tentennamenti di Fontana e Cirio). E se l'opposizione gioca a scaricabarile per fare prendere solo a te tutte le decisioni scomode, tu come ti comporti? Sbuffi, scuoti la testa e fai quello che va fatto.

Detto questo, comprendo il tuo logico punto di vista sulla necessità di attendere che le misure diano effetti. Ma quello che ho visto nel frattempo, tra feste clandestine, compleanni in Autogrill e minchiate del genere, merita il peggio possibile. Ci vanno di mezzo tutti gli altri, succede. In Italia è sempre così, perché l'italiano medio è anarchico e strafottente. E' sempre colpa di qualcun altro, ovvio.
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 03 nov 2020 12:37

Vista la nostra discussione, interessante l'articolo di fondo di Massimo Franco sul Corriere di oggi.
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Re: COVID—19

Messaggioda vinogodi » 03 nov 2020 13:05

...sono un cittadino cosciente e consapevole . Ma le regole da seguire sono poche . I deficenti molti/troppi ma meno dei virtuosi. Ho un poco i coglioni pieni di pagare per gli idioti e gli irresponsabili . Pago aliquote di tasse indegne perchè c'è evasione non controllata ... faccio lockdown perchè ci sono irresponsabili che limonano indiscriminatamente oppure perchè i focolai di infezione non sono stati gestiti a dovere (leggi trasporti e gestione di case di riposo) . La mia libertà rimane sacra e metterla a repentaglio per dolo o incapacità di gestione e prevenzione mi fa girare i coglioni . Anche concentrandomi sulle cose prioritarie della vita , come quelle di andare a fare l'assaggio periodico dalle botti di MOnfortino , pratica resami impossibile dalle nuove limitazioni di traffico fra regioni ormai certe ... robe da fare rivoluzione e scendere in piazza coi forconi... :twisted:
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Re: COVID—19

Messaggioda Tex Willer » 03 nov 2020 13:53

zampaflex ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Basta suddividere le responsabilita' , e' colpa del governo al 27,61% ,delle regioni di sinistra al 33,35 ed a quelle di destra al 21,84!
Diciamo che la leadership del governo si doveva far carico di coinvolgere prima le parti e non lo ha fatto per via delle elezioni? Ok
Io pongo il quesito se sia giusto limitare la liberta' individuale quando sono in atto misure i cui effetti non si possono ancora apprezzare. Non e' cosa da poco subire una decisione come quella del coprifuoco,non ci andrei cosi' leggero ecco


Le responsabilità non sono esclusive del governo nemmeno in fase di discussione, perchè qui al nord lo sappiamo benissimo come Salvini abbia dettato la linea del fare muro contro Conte (vedasi le delibere regionali della Santelli e di Toti, i tentennamenti di Fontana e Cirio). E se l'opposizione gioca a scaricabarile per fare prendere solo a te tutte le decisioni scomode, tu come ti comporti? Sbuffi, scuoti la testa e fai quello che va fatto.

Detto questo, comprendo il tuo logico punto di vista sulla necessità di attendere che le misure diano effetti. Ma quello che ho visto nel frattempo, tra feste clandestine, compleanni in Autogrill e minchiate del genere, merita il peggio possibile. Ci vanno di mezzo tutti gli altri, succede. In Italia è sempre così, perché l'italiano medio è anarchico e strafottente. E' sempre colpa di qualcun altro, ovvio.

Le feste ed i convivi li vedo anche io. Ma non vedo controlli di alcun genere. A marzo se uscivi di casa ti inseguivano,ti fermavano e ti facevano il terzo grado.
Qui si sarebbe trattatato di intervenire facendo multe salate dove le regole erano evidentemente trascurate da avventori ed esercenti. Fai pagare 500 euro a cranio e 20.000 al bar e poi vedi come si distanziano
Se non si fa , limitare la liberta' di vivere anche seguendo le regole e' una richiesta grave.
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Re: COVID—19

Messaggioda tenente Drogo » 03 nov 2020 23:54

gianni femminella ha scritto:C'è un'altra verità. I contagi derivano dai comportamenti errati delle persone. Sono relativamente poche le cause che derivano da situazioni inevitabili, come i mezzi pubblici affolllati, o i contagi da ospedali etc.
Dunque la colpa maggiore è di noi cittadini, altro che.


non è colpa dei cittadini se la gente è costretta ad accalcarsi nei mezzi pubblici

io esco per strada, vado al bar e nei supermercati e, a occhio, noto l'80% delle persone che si comportano secondo le regole

la colpa è delle forze dell'ordine che non hanno vigilato bene contro i trasgressori
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Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: COVID—19

Messaggioda tenente Drogo » 03 nov 2020 23:56

e il contagio potrebbe essere rallentato se i tracciamenti funzionassero e fosse più facile e rapido fare i tamponi

colpa dei cittadini?
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: COVID—19

Messaggioda mastrantonio » 04 nov 2020 00:59

Lo tsunami della seconda onda è partito da agosto nelle discoteche. Certo non è colpa della gente se l hanno riaperte aperte. Serviva una decisione più forte e ferma ed andare contro i vari briatore e company. Ok tanta economia ma la conseguenza è questa di oggi. Tutti volevano riaprire al turismo gente politici vari imprenditori. Basta leggere i titoli e gli articoli dei giornali di giugno.
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Re: COVID—19

Messaggioda gianni femminella » 04 nov 2020 07:21

tenente Drogo ha scritto:e il contagio potrebbe essere rallentato se i tracciamenti funzionassero e fosse più facile e rapido fare i tamponi

colpa dei cittadini?


Se il tracciamento non funziona la responsabilità è di chi non lo ha progettato adeguatamente.
Se i cittadini si comportano male è colpa dei cittadini. La inadeguatezza del tracciamento è solo un mio alibi, una mera giustificazione.

Se non mi fermo allo stop e mi scontro non posso pretendere che se ci fosse stato un semaforo mi sarei fermato. Dovevo rispettare l'indicazione.
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 04 nov 2020 09:59

Non ho voglia di girare qui la foto che ho scattato nella mia città a metà settembre perché è una menata.
Ma dovrei.
Perché vedreste un plotone di adulti responsabili accalcati fuori da un bar senza mascherina a pochi cm di distanza l'uno dall'altro.
Cosa c@zzo deve fare lo Stato se i suoi cittadini sono così scemi?
Non può intervenire in OGNI luogo, in OGNI momento: prima ancora che politicamente indesiderabile, è matematicamente impossibile.

E non provateci a dire che sia colpa del governo per la riapertura di questo o di quello: tutto il paese lo ha chiesto, scegliendo di fregarsene delle conseguenze potenziali nonostante alcuni medici e scienziati (e il governo stesso) raccomandassero prudenza e continuo uso dei metodi di prevenzione.

La colpa è del cittadino.

Quando a Luglio andavo in giro in montagna o ad Agosto al mare, con la mascherina sul mento pronta ad essere usata non appena se ne creava la necessità, mica ho visto tutti fare lo stesso. Qualcuno la teneva fissa, molti a disposizione, per moltissimi al massimo era in tasca.
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Re: COVID—19

Messaggioda tenente Drogo » 04 nov 2020 12:22

gli incidenti automobilistici sono colpa degli automobilisti

MA diminuiscono

se

metti dissuasori di velocità
autovelox
sorveglianza in genere
ritiri patenti
patenti a punti ...
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: COVID—19

Messaggioda harmattan » 04 nov 2020 12:24

zampaflex ha scritto:Basta dare sempre e solo la colpa al governo!
L'italiano medio quest'estate è sceso in piazza a ballare la tarantella e così ha vanificato tutto il patrimonio di cautela che aveva portato bene in primavera, fottendosene del governo, delle regole, del virus e dell'intelligenza.
Adesso si richiuderà? E' la logica conseguenza.


L'italiano medio se è sceso a ballare la tarantella è perchè il decisore pubblico ha aperto le discoteche, i locali, i ristoranti, le sagre e compagnia bella. Se fosse stato tutto chiuso, cosa impossibile e deleteria, non sarebbe accaduto.

Riguardo al disco rotto su zangrillo e Company ricordo a chi è a digiuno di microbiologia clinica che il sars cov 2 è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus e ha un andamento stagionale, il che significa che ha una fase di picco (che nel nostro emisfero corrisponde al periodo invernale dicembre/gennaio), una fase di plateau e una fase di discesa dei contagi (estate).
Quindi nel periodo estivo, pur permanendo la presenza del virus nell'ospite, è fisiologico il fatto che la clinica, i ricoveri, e la mortalità siano sensibilmente ridotti e che l'approssimarsi della stagione autunnale/invernale cambi le cose.

Scordatevi l'R0 almeno per i prossimi due anni e aspettiamo la campagna vaccinale.
vinogodi
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Re: COVID—19

Messaggioda vinogodi » 04 nov 2020 13:02

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Basta dare sempre e solo la colpa al governo!
L'italiano medio quest'estate è sceso in piazza a ballare la tarantella e così ha vanificato tutto il patrimonio di cautela che aveva portato bene in primavera, fottendosene del governo, delle regole, del virus e dell'intelligenza.
Adesso si richiuderà? E' la logica conseguenza.


L'italiano medio se è sceso a ballare la tarantella è perchè il decisore pubblico ha aperto le discoteche, i locali, i ristoranti, le sagre e compagnia bella. Se fosse stato tutto chiuso, cosa impossibile e deleteria, non sarebbe accaduto.

Riguardo al disco rotto su zangrillo e Company ricordo a chi è a digiuno di microbiologia clinica che il sars cov 2 è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus e ha un andamento stagionale, il che significa che ha una fase di picco (che nel nostro emisfero corrisponde al periodo invernale dicembre/gennaio), una fase di plateau e una fase di discesa dei contagi (estate).
Quindi nel periodo estivo, pur permanendo la presenza del virus nell'ospite, è fisiologico il fatto che la clinica, i ricoveri, e la mortalità siano sensibilmente ridotti e che l'approssimarsi della stagione autunnale/invernale cambi le cose.

Scordatevi l'R0 almeno per i prossimi due anni e aspettiamo la campagna vaccinale.
...direi la prossima estate è sufficiente ,pr una attenuazione significativa ... poi penso che nessuno si vaccinerà perchè inutile ... pur con il vaccino disponibile (per tutti non prima di Novembre 2021)
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Re: COVID—19

Messaggioda mastrantonio » 04 nov 2020 15:37

ricordiamo i bagni non al mare ma di folla di Giugno/ Luglio di alcuni politici (Salvini) senza mascherina.
anche uno più recente a Terracina ( provincia di Latina) dove è partito un focolaio, chiaramente sempre tutti senza mascherina contagiati anche gli organizzatori ed alcuni responsabili della Lega.
colpa dei cittadini ( tutti o alcuni), del legislatore o meglio del controllore ( tutti o alcuni) del governo di Roma, regione, provincia comune, la Asl, del povero virus?

il segnale del liberi tutti è arrivato da giornali e slogan politici, poi i controlli sono stati meno severi non c'era obbligo di mascherina all'aperto: ( tranne che nei negozi dove sempre, almeno a mia esperienza si indossava la mascherina) In televisione è stato un martellamento per far ripartire economia turismo consumi.
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Re: COVID—19

Messaggioda mastrantonio » 04 nov 2020 15:43

non sono contro Salvini, poteva essere chiunque altro leader di un partito politico al 40% ( ossia 15/18 milioni di elettori? )

ma:
"Ma perché dovrebbe esserci una seconda ondata" del coronavirus? "In Italia ormai tre quarti del Paese sono esenti da contagi e da ricoveri, gli italiani hanno dimostrato enorme buonsenso in questi mesi ma mi sembra che ormai siano tanti i medici che stanno dicendo che il virus adesso fortunatamente ha una diffusione e soprattutto una gravità nei nuovi casi assolutamente inferiore rispetto a qualche mese fa".

"Quindi è inutile continuare a terrorizzare le persone. In questo momento in Brasile e in altri Paesi il problema e' enorme, possiamo dire che in Italia fortunatamente, anche se bisogna continuare ad essere prudenti e non esagerare, la situazione è sotto controllo?". Lo ha detto il leader leghista, Matteo Salvini, alla trasmissione Aria Pulita su 7gold.

https://www.agi.it/politica/news/2020-06-25/coronavirus-salvini-perch-dovrebbe-esserci-una-seconda-ondata--8988285/
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Re: COVID—19

Messaggioda gianni femminella » 04 nov 2020 16:59

tenente Drogo ha scritto:gli incidenti automobilistici sono colpa degli automobilisti

MA diminuiscono

se

metti dissuasori di velocità
autovelox
sorveglianza in genere
ritiri patenti
patenti a punti ...


È una implicita ammissione della colpa di chi infrange le regole.
Permettimi la battuta, potremmo inasprire le sanzioni con frustate, ferri roventi, e permanenza in gabbie di ferro medievali :mrgreen:
Le infrazioni crollerebbero.

Comunque ho capito, e non hai torto nella misura in cui la indennità rispetto alle violazioni determina che ci sia meno timore di infrangere le regole.
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Re: COVID—19

Messaggioda guidotrem » 04 nov 2020 18:28

L'ultima trovata in vista di un nuovo lockdown è un bonus per TV e decoder, secondo me è una mossa intelligente da parte del governo, sebbene io veda come più urgenti altre questioni,
cosa ne pensate?
vi posto un paio di fonti per aggiornarvi
https://internet-casa.com/bonus-tv-decoder-2020/
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/bonus-tv
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 05 nov 2020 12:30

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tenente Drogo
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Re: COVID—19

Messaggioda tenente Drogo » 05 nov 2020 13:51

guidotrem ha scritto:L'ultima trovata in vista di un nuovo lockdown è un bonus per TV e decoder, secondo me è una mossa intelligente da parte del governo, sebbene io veda come più urgenti altre questioni,
cosa ne pensate?
vi posto un paio di fonti per aggiornarvi
https://internet-casa.com/bonus-tv-decoder-2020/
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/bonus-tv


mossa intelligentissima ...
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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zampaflex
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Re: COVID—19

Messaggioda zampaflex » 06 nov 2020 13:13

A proposito delle responsabilità delle regioni:

Una settimana fa il governatore Attilio Fontana ribadiva che “un eventuale lockdown è una competenza che spetta al governo“. Ora Palazzo Chigi ha deciso: la Lombardia è zona rossa. Ma Fontana continua a protestare: parla di decisione “inaccettabile“, contesta i dati “non aggiornati”. Cinque giorni fa il presidente facente funzioni della Calabria, Nino Spirlì, parlava di “necessità di far decongestionare gli ingressi negli ospedali e di fermare l’aumento dei contagiati”. Adesso anche per lui la decisione del governo di inserire la sua Regione nella fascia a più alto rischio “è ingiustificabile” e anzi il sistema sanitario calabrese non starebbe riscontrando difficoltà, ma ieri ha modificato – abbassandoli – i dati sulle terapie intensive.
Sono solo due esempi di come alcune Regioni abbiano tenuto un atteggiamento tutt’altro che netto nella lotta alla pandemia. A cominciare dai famosi dati: le giunte regionali sanno quali sono i numeri sul coronavirus, li hanno sempre conosciuti. Molti dei governatori E le Regioni sanno anche quali sono i parametri con cui sono state decise le misure restrittive e ora la suddivisione del Paese in zone rosse, arancioni e gialle. Hanno rivendicato autonomia quando era il momento di allentare la stretta, ma non vogliono assumersi la responsabilità quando arriva – sempre secondo i dati – il momento di chiudere, di tornare in lockdown. Negli ambienti politici viene definito come il “gioco del cerino”, un meccanismo che prescinde dal colore politico. Non lo ha fatto in Campania il dem Vincenzo De Luca, annunciando il lockdown, prima di fare marcia indietro quando i napoletani sono scesi in strada a protestare. Non ha voluto farlo nemmeno Fontana in Lombardia. Evitò di chiudere Alzano e Nembro la scorsa primavera, sostenendo che era il governo a dover intervenire, nonostante la legge 833 del 1978 attribuisca ai governatori la facoltà di emettere “ordinanze di carattere contingibile ed urgente” in materia di sanità pubblica, purché limitate “alla regione o a parte del suo territorio”. Anche adesso ha aspettato che a decidere fosse Roma. Non ancora soddisfatto ha poi ha criticato la decisione del governo centrale.
“È surreale”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, “che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati”. I dati che hanno spinto l’esecutivo a determinare le fasce gialle, arancioni e rosse, infatti, sono le stesse regioni a comunicarle alla cabina di regia: su questa base da maggio viene effettuato il monitoraggio. Nella cabina di regia, inoltre, ci sono tre rappresentanti indicati dai governatori. Lo ha spiegato ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro: “All’interno della cabina di regia ci sono – ha sottolineato – tre colleghi che rappresentano le Regioni del nord, centro e sud“. E non solo, ha aggiunto Brusaferro: “Settimanalmente i dati vengono analizzati, condivisi e validati, con un processo molto preciso, tra Regioni, Iss e ministero e vengono poi assemblati, attraverso 21 indicatori, su cui si esprime un giudizio di pericolosità basso, medio, moderato o alto”. Questi 21 parametri le Regioni li conoscono dalla scorsa primavera. Così come, il 12 ottobre scorso gli assessori regionali alla Sanità hanno ricevuto il dossier che prevede i diversi scenari di rischio in relazione all’andamento della curva epidemica e che prescrive l’adozione di misure via via sempre più stringenti. Esattamente la base su cui si è stabilita la divisione oggettiva dell’Italia nelle varie zone. Forse gli assessori non lo hanno condiviso con i rispettivi governatori, a giudicare dalla reazione delle Regioni quando il presidente del Consiglio si è presentato davanti a loro con in mano il Dpcm che prevedeva le nuove restrizioni.
Finché invece si trattava di allentare le misure, i governatori apprezzavano le varie distinzioni regionali e anzi chiedevano a Roma maggiore autonomia. A fine aprile, mentre si avvicinava la cosiddetta Fase 2, quella post-lockdown, le tensioni tra Regioni e governo riguardavano proprio questo punto, con i presidenti che contestavano il calendario delle riaperture dettato dal premier Giuseppe Conte. Il motivo? Inaccettabile, a loro parere, che il governo dettasse regole valide per tutti i territori. Allora bisognava differenziare, insomma, garantire più poteri a Regioni e Comuni, fare aprire per primi quei territori col contagio più basso. Per tutta l’estate i governatori hanno emanato ordinanze autonome. Anche dopo il pasticcio della riapertura delle discoteche, il 22 agosto scorso al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini i presidenti Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Giovanni Toti (Liguria), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Maurizio Fugatti (Trento) chiedevano sempre la stessa cosa: “Maggiore autonomia“.
Un mese più tardi, quando i dati dei contagi già cominciavano a salire, l’aspirazione dei governatori era avere i tifosi alle partite di calcio: il 24 settembre la Conferenza delle Regioni diede il via libera all’apertura degli stadi a un numero di spettatori per una capienza massima del 25% del totale dei posti disponibili. L’iniziativa fu fermata dal Comitato tecnico scientifico, che scelse sulla base dei dati. Una decisione che si è rilevata lungimirante. I contagi infatti hanno cominciato a salire e sono tornate le ordinanze restrittive, così come i nuovi Dpcm. Fino a quando medici ed esperti hanno cominciato a premere per il ritorno alle zone rosse e ai lockdown mirati. A quel punto molti governatori hanno alzato le mani imboccando quella che è una vera e propria inversine a U: Autonomia sulle strette locali? Nossignore, tocca al governo. Palazzo Chigi ha agito, sulla base dei 21 parametri e dei 4 scenari decisi e condivisi con le stesse Regioni. E calcolati tramite i loro dati. Questo, però, non ha evitato l’ennesima giravolta, con polemiche annesse.
Un rimpallo di responsabilità che in Lombardia era cominciato addirittura in primavera, dopo la mancata istituzione della zona rossa nella Bergamasca, ad Alzano e Nembro. “Abbiamo chiesto invano al governo l’istituzione di nuove zone rosse comprendenti quei Comuni“, diceva il 2 aprile Fontana, sostenendo che il Pirellone non potesse agire. Cinque giorni dopo l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera disse che “la legge permetteva alla Regione di istituire la zona rossa”, ma il governatore lo ha sempre smentito, parlando di “un potere che deve essere riservato esclusivamente al governo centrale”. Una posizione che Fontana ha ribadito lo scorso 28 ottobre, parlando a RaiNews: “Un eventuale lockdown è una competenza che spetta al governo e quindi io potrei magari sollecitarla, ma io non posso autonomamente assumerla”. Quattro giorni dopo è cominciata la virata: “Una serie di interventi territorio per territorio, polverizzati e non omogenei, sarebbero probabilmente inefficaci“, ha iniziato a sostenere il leghista. Che però diceva: “Il lockdown è l’unica misura che si è dimostrata efficace“. Passano altri tre giorni e la giravolta è completa: l’istituzione della zona rossa diventa “uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi”. È la sera del 4 novembre quando Fontana parla: dal 28 ottbre è passata meno di una settimana.
Un’altra regione in zona rossa è la Calabria e il presidente facente funzioni, il leghista Spirlì, si dice a sua volta incredulo. Era lui stesso, il 23 ottobre scorso, a parlare già di un “momento critico” per la Regione, mentre presentava la nuova ordinanza restrittiva. Lo stesso giorno, in merito all’ipotesi di un lockdown, spiegava anche che “a valutare cosa è necessario fare devono essere i singoli territori“. Una settimana dopo, sempre ad ascoltare le parole di Spirlì, la situazione in Calabria non era migliorata: “Ci auguriamo che, grazie alla nuova ordinanza, nelle prossime due settimane la curva dei contagi possa scendere. Abbiamo la necessità di far decongestionare gli ingressi negli ospedali e di fermare l’aumento dei contagiati”. E nel presentare il suo provvedimento spiegava anche quale fosse il criterio da lui scelto: “Esistono zone fortemente colpite, le zone rosse, altre che sono altamente colpite, le zone arancione, e poi territori che sono tenuti sotto sorveglianza giorno dopo giorno”. Quando ad usare questo metodo è il governo, però, allora è una scelta “ingiustificabile“. Nel frattempo la Regione ha modificato il criterio per calcolare le terapie intensive, facendo calare il dato dei pazienti in rianimazione: non è bastato per evitare l’inserimento nella zona ad alto rischio.
“Se si dovranno fare lockdown dovranno essere per aree omogenee. E comunque lavoro e scuola devono essere salvaguardate fino alla fine”. Così parlava invece il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ai microfoni di Radio Capital il 15 ottobre scorso. Oggi quindi dovrebbe approvare le scelte del governo, invece lo accusa di avere usato “due pesi e due misure per Piemonte e Campania”. In questo caso però il governatore di Forza Italia aveva già chiarito la sua nuova posizione il 2 novembre scorso: “Le misure devono essere necessariamente nazionali, perché dalla Valle d’Aosta alla Calabria il virus c’è ovunque e sta crescendo ovunque”, diceva su Sky TG24, ignorando quindi parametri e scenari che il governo aveva già comunicato alle Regioni da tempo. Cirio poi aggiungeva: “Il Covid è un problema nazionale e servono misure nazionali”. La maggior parte dei suoi colleghi governatori di centrodestra, con Luca Zaia in testa, dicono di pensarla esattamente al contrario. Oltre a Zaia, ad esempio, c’è anche Giovanni Toti in Liguria: “Come presidente di Regione riterrei opportuno che il governo lasci alle Regioni la facoltà di emanare ordinanze proprie, sia migliorative sia restrittive, e non ponga limitazioni al potere delle Regioni”, diceva il 5 ottobre scorso.
Se nemmeno tra governatori dello stesso centrodestra c’è accordo su quale criterio debba essere utilizzato per decidere le restrizioni, il premio per la giravolta più rapida spetta a un governatore del centrosinistra: Vincenzo De Luca in Campania. Il 23 ottobre il presidente di Regione chiese al Governo un lockdown nazionale e specificò che in ogni caso “la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo“. La serrata sembrava imminente, già pronta a essere firmata il giorno successivo. Poi però ci fu la durissima protesta a Napoli, con gli esercenti in piazza e gli scontri tra alcuni manifestanti e la polizia. Meno di 24 ore dopo De Luca ritirò tutto: “In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”, spiegò ufficialmente il governatore. Che poi, il 30 ottobre, è comunque tornato ad attaccare il governo, accusandolo di “fortissimi ritardi nelle decisioni”.
Chi ha a lungo snobbato il governo, per poi fare più volte retromarcia, è stata anche la Provincia di Bolzano a guida Svp. “Non servono”, disse il presidente Arno Kompatscher riferendosi alle misure decise da Roma il 14 ottobre scorso, salvo poi cambiare idea in pochi giorni e introdurre praticamente le stesse restrizioni con un proprio provvedimento. Poi l’Alto Adige decise di far da sé anche sulla chiusura dei locali, posticipandola alle 22. Il preludio a un’altra retromarcia decisa questa volta il 29 ottobre: “Ci muoviamo in linea con la Germania e l’Austria“, aveva detto allora Kompatscher per giustificarsi. In due settimane un cambio di linea completo, fino all’ultima decisione di inizio novembre: un semi-lockdown per tutta la Provincia, con la chiusura di bar, ristoranti e pure negozi, oltre al coprifuoco dalle 20 alle 5. Kompatscher però ha almeno ammesso che esistono dei criteri oggettivi stabiliti dal governo: “Il provvedimento che abbiamo approvato – ha spiegato il 2 novembre – è in linea con il documento nazionale dell’8 ottobre che aveva previsto diversi scenari. Ci siamo orientati su questo documento”. Il presidente della Provincia, orgoglioso autonomista, ha ricordato anche un altro concetto: “Autonomia significa proprio questo, assumersi delle responsabilità“. Nel suo caso sia quando tentava di aprire tutto sia quando, al contrario, ha virato verso il lockdown.
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Re: COVID—19

Messaggioda Kalosartipos » 06 nov 2020 16:05

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