Cosa stiamo leggendo

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maxer
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda maxer » 29 lug 2020 17:10

tenente Drogo ha scritto:cercavo una cosa con Google e per caso ho trovato questa intervista che è molto bella, in cui si parla di letteratura e scrittori italiani

https://www.ilfoglio.it/cultura/2016/03 ... udu-93671/


... grazie : la sua lettura mi ha fatto gioire la mente, con i ricordi di tanti grandi della letteratura ...

come si fa un' intervista

P.S. : Raffaele La Capria ama i gatti :wink:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 29 lug 2020 20:47

maxer ha scritto:
P.S. : Raffaele La Capria ama i gatti :wink:



come tutti i grandi

https://www.gcomegatto.it/i-miei-gatti- ... -bukowski/
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Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda zampaflex » 30 lug 2020 09:20

maxer ha scritto:
P.S. : Raffaele La Capria ama i gatti :wink:


Anche Alice (vediamo se cogli la citazione)
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda pumpkin » 30 lug 2020 10:07

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:
P.S. : Raffaele La Capria ama i gatti :wink:


Anche Alice (vediamo se cogli la citazione)


... o li guarda? ... :mrgreen:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda nebbia75 » 30 lug 2020 10:09

Guarda :shock:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda maxer » 30 lug 2020 10:23

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:
P.S. : Raffaele La Capria ama i gatti :wink:


Anche Alice (vediamo se cogli la citazione)

..... còlta la citazione cólta .....

a me lo chiedi ?
Ho còlto pure una figlia, di nome Alice :lol:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 30 lug 2020 12:57

interessante intervista di Giuseppe Culicchia a Bret Easton Ellis - che ha appena pubblicato "Bianco" - sul fenomeno della "cancel culture"

https://www.lastampa.it/topnews/tempi-m ... 1.39137574

-------------


Pubblicato il
30 Luglio 2020

Viviamo in un’epoca contrassegnata da un nuovo puritanesimo, o se preferite da un nuovo maccartismo nel nome del politicamente corretto: al punto che se uno scrittore bianco maschio eterosessuale narrasse le vicende di una protagonista nera Lgbtqi verrebbe accusato di «appropriazione culturale». Si tratta, a tutti gli effetti, di una questione che ha a che fare con la libertà di chi pratica il mestiere di narratore. Una libertà che oggi si scontra con la cosiddetta cancel culture, e che è al centro di Bianco, l’ultimo libro di Bret Easton Ellis, uscito qualche mese fa (in Italia da Einaudi) e alla luce degli ultimi eventi (l’abbattimento delle statue di Colombo, la lettera dei 150 pubblicato da Harper’s Bazaar) straordinariamente attuale.

«Sono scioccato per ciò che sta avvenendo, è orwelliano», dice lo scrittore americano. «Ma il libro parla di questo, parla del passaggio dal vivere, crescere ed essere educato in una società libera, una società che crede nella libertà di espressione, che crede che tu sia qualcosa di più del colore della tua pelle, che sia qualcosa di più della tua sessualità, per poi ritrovarti in un’epoca dove non si parla altro che di identity politics, appropriazione culturale, proteste e resistenza. Oggi le statue possono essere distrutte, i dipinti possono essere rimossi, le opinioni possono essere modificate e rinominate dal New York Times, è un momento molto strano. E così il libro è più attuale ora di quanto non lo fosse quando è uscito lo scorso anno».

Recentemente il regista Spike Lee si è scusato per aver difeso Woody Allen.
«La storia di Spike Lee mi ha sorpreso perché non sembrava nello stile di Spike Lee. Ma Spike Lee ha un nuovo film in uscita e il mondo dello spettacolo in America è governato dalle corporation e le corporation sono tendenzialmente contro Woody Allen. Quindi il responsabile della promozione del nuovo film di Spike Lee deve avergli spiegato che doveva ritrattare».

A proposito di cancel culture e Woody Allen: la sua autobiografia è stata pubblicata in Italia da La Nave di Teseo, mentre in Francia si sono rifiutati di stamparla. Una vera forma di censura in nome del politically correct.
«All’inizio nemmeno qui da noi c’era un editore disposto a pubblicare il libro di Woody Allen, ma alla fine è uscito. L’ho letto ed è bellissimo, molto divertente. Il problema è che l’editore che stava per pubblicarlo qui negli Stati Uniti ha pubblicato anche Ronan Farrow, il figlio presunto di Woody, anche se assomiglia così tanto a Frank Sinatra, con cui la madre aveva una relazione mentre stava con Allen. Dunque il libro di Woody Allen non poteva essere pubblicato dalla stessa azienda che pubblica Ronan Farrow. Inoltre qui in America vige la narrazione secondo cui Allen è colpevole, anche se quando leggi questo libro capisci chiaramente che non lo è. E certo decidere di non pubblicarlo perché lo si ritiene colpevole, al di là del fatto che nessun tribunale lo ha condannato, è una forma di censura. Ma il problema è che le corporation sono notoriamente politically correct e di sinistra. Ora, io ho sempre sentito di appartenere a quella parte, ma poi lentamente mi sono spostato verso il centro. Non a destra, perché non sono un conservatore, un repubblicano: ma mi sono allontanato dall’“illiberalismo” della sinistra in questo Paese, e il caso Allen è un esempio perfetto del perché».

Un altro caso è quello di Roman Polanski: c’è chi pensa che i festival non dovrebbero più accogliere i suoi film.
«Se uno considera tutta la musica che ama, tutti i film che ama, tutte le opere che ama, tutta l’arte che ama e giudica ogni cosa in base alla biografia degli artisti, beh, probabilmente non resta granché. L’arte viene per prima. Ma ciò che sta succedendo ora, ed è molto interessante che sia successo negli ultimi dieci anni, è che l’artista è la star. Oggi è l’identità dell’artista a dare un significato al suo lavoro. Se sei transessuale, se sei gay, se sei una persona di colore, allora questo diventa il tuo biglietto da visita. E ciò che conta non è necessariamente ciò che hai creato ma ciò che porti in scena come identità. Ed è una cosa spaventosa, perché è il fondamento di una società alla quale non importa dell’arte ma che ritiene si debba guardare prima all’artista. Roman Polanski è davvero un bravo regista, e in nessun modo glielo si può togliere. E penso che quello che è successo nel 1976-77 sia stato risolto da entrambe le parti, dalla ragazza e anche da Hollywood in un certo senso, perché gli hanno dato l’Oscar per Il pianista. Non posso guardare un film di Roman Polanski o di Woody Allen e automaticamente rifiutarli per i difetti che hanno come persone, non sono mai stato in grado di farlo».

Quando lei consegnò American Psycho, il suo precedente editore si rifiutò di pubblicarlo, e quando finalmente il libro uscì lei venne attaccato dalle femministe e accusato di essere misogino, omofobo, razzista e così via. Pensa che oggi American Psycho troverebbe un editore?
«Penso che se fosse scritto da una persona di colore disabile e transgender probabilmente lo troverebbe, ma da un uomo di mezza età bianco o da un giovane bianco no, non troverebbe nessuno disposto a pubblicarlo, se non forse un editore di nicchia: in quel campo di rieducazione che sono oggi le corporation dell’editoria e dello spettacolo in America no, non sarebbe possibile. Sono tanti i libri che non so se oggi sarebbero pubblicati: non penso che Fight Club, il romanzo del ’96 di Chuck Palahniuk, verrebbe pubblicato, perché molti dicono che difende la violenza, il dolore e la crudeltà».

Oggi negli Stati Uniti e altrove si stanno buttando giù le statue, e la stessa cosa succede con la letteratura. In realtà è un fenomeno che viene da lontano, anni fa Mark Twain venne accusato di usare la parola «negro» nelle Avventure di Huckleberry Finn, per cui il libro venne proibito in alcune università americane: e dire che Twain era un convinto abolizionista e disertò dall’esercito Confederato. C’è chi accusa Shakespeare di razzismo e antisemitismo, e Dante di islamofobia e omofobia. Tutto dovrà essere riscritto?
«Di recente, come sapete, qui in America la Hbo ha tolto dal suo catalogo Via col vento, salvo poi rimettercelo in una nuova edizione in cui si sottolinea che la pellicola è razzista. Il problema è che quando fai una cosa del genere, hai incoraggiato il plotone d’esecuzione circolare della sinistra, dico circolare perché poi va a finire che si sparano tra loro. Una parte del problema di bandire Via col vento è che Hattie McDaniel ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista. Era la prima attrice nera ad aver vinto un Oscar. È per questo che quando se ne sono resi conto poi hanno lasciato perdere. Qui ormai all’università ti insegnano che è immorale mettersi nei panni dell’altro, rubargli la storia. Uno dovrebbe scrivere solo della propria esperienza. Ma che cosa significa essere uno scrittore? Non significa proprio mettersi nei panni dell’altro? Quello che sta succedendo è assai preoccupante. Penso che molte persone lo capiscano, ma che quelli che si lamentano di più sono anche quelli che emergono di più, quindi sentiamo la loro voce ma non sentiamo quella di persone molto più sensate, ai margini del dibattito, che semplicemente non si vogliono mettere in mezzo perché non vogliono essere cancellate, non vogliono dire la cosa sbagliata».

Credo che negli anni Settanta, quando Bianco inizia, fossimo molto più liberi. Lei ha nostalgia del passato?
«Sì. Il nuovo romanzo a cui sto lavorando è ambientato nel 1981, e in questo periodo penso tantissimo al passato. Non era tutto fantastico, ma rispetto a oggi avevi una gran voglia di diventare qualcosa, di crescere, di maturare, volevi diventare adulto. Oggi le persone restano piccole molto più a lungo, ed è quello che vogliono. All’università c’era il cineclub e si dibattevano i film e le discussioni diventavano anche accese, ma non erano tutti così arrabbiati e non ci si urlava così tanto addosso gli uni contro gli altri. Il dibattito era civile e le persone non venivano cancellate, buttate fuori o bandite dal college. La libertà di espressione era al primo posto, era vitale, mentre ora semplicemente non lo è più. Qui in America viviamo in uno stupido Paese. È una terra di idioti: hanno buttato giù le statue di persone che proteggevano gli schiavi. Non sanno che cazzo stanno facendo, e la cosa molto triste che ho scoperto in queste ultime settimane è che tutti in America sono stupidi, politici, manifestanti, poliziotti, tutti sono stupidi. Io la penso così».
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda zampaflex » 30 lug 2020 14:03

"Qui in America viviamo in uno stupido Paese. È una terra di idioti: hanno buttato giù le statue di persone che proteggevano gli schiavi. Non sanno che cazzo stanno facendo, e la cosa molto triste che ho scoperto in queste ultime settimane è che tutti in America sono stupidi, politici, manifestanti, poliziotti, tutti sono stupidi. Io la penso così"
:mrgreen:

PS: American Psycho libro probabilmente inutile per il 99% del suo contenuto per chiunque lo legga (a me è piaciuto), ma le prime pagine e le ultime quindici righe sono tutto ciò che serve per un grande romanzo di critica sociale.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda harmattan » 03 ago 2020 10:26

Immagine

Oggi inizio questo. Vediamo se arrivo a pagina 10.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda Tex Willer » 18 ago 2020 20:54

Nemesi di Philip Roth.
Due terzi del libro sono distanti dallo stile e dalla caratterizzazione dei personaggi, tipica di Roth. Non mi sembravo lo stesso autore di Macchia Umana e Pastorale Americana
Gli ultimi capitoli invece sono tra le pagine piu' belle che ho mai letto,in assoluto. Grandisssimo romanzo.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda beluga » 18 ago 2020 23:21

Lo scarafaggio di Mc Ewan.
Una Metamorfosi al contrario: uno scarafaggio si trasforma in uomo e diventa leader della Gran Bretagna.
Notevole
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda zampaflex » 19 ago 2020 17:48

tenente Drogo ha scritto:
“Il più grande criminale di Roma è stato amico mio” di Aurelio Picca

"


Lo sto leggendo e mi sta già facendo incazzare dopo venti pagine. Premesse buone, stile robusto e vitaminico, rude, ma la sottocultura italica esplode con alcuni riferimenti dozzinali che nessun vero scrittore di qualità inserirebbe in un libro.
Cosa mi interessa Cristiano Ronaldo? E la discettazione se sia frocio o il paragone con Ronaldo do brasil ?
Questi passi sono la spia ed il simbolo di una società regredita allo stato infantile, incapace di pensare nei toni della maturità.

Se voglio sentire parlare di malavita con stile secco e non geolocalizzato nel baretto di quartiere con la Gazzetta come unico quotidiano per i clienti devo andare su Romanzo criminale (film) o Gomorra (serie). Quelli sono riferimenti formali corretti.

Mi fa venire voglia di rileggere Tondelli, mi fa.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 19 ago 2020 19:32

non sono un influencer :)
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda Tex Willer » 19 ago 2020 20:15

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
“Il più grande criminale di Roma è stato amico mio” di Aurelio Picca

"


Lo sto leggendo e mi sta già facendo incazzare dopo venti pagine. Premesse buone, stile robusto e vitaminico, rude, ma la sottocultura italica esplode con alcuni riferimenti dozzinali che nessun vero scrittore di qualità inserirebbe in un libro.
Cosa mi interessa Cristiano Ronaldo? E la discettazione se sia frocio o il paragone con Ronaldo do brasil ?
Questi passi sono la spia ed il simbolo di una società regredita allo stato infantile, incapace di pensare nei toni della maturità.

Se voglio sentire parlare di malavita con stile secco e non geolocalizzato nel baretto di quartiere con la Gazzetta come unico quotidiano per i clienti devo andare su Romanzo criminale (film) o Gomorra (serie). Quelli sono riferimenti formali corretti.

Mi fa venire voglia di rileggere Tondelli, mi fa.

:lol: :lol:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 20 ago 2020 01:31

Tex Willer ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
“Il più grande criminale di Roma è stato amico mio” di Aurelio Picca

"


Lo sto leggendo e mi sta già facendo incazzare dopo venti pagine. Premesse buone, stile robusto e vitaminico, rude, ma la sottocultura italica esplode con alcuni riferimenti dozzinali che nessun vero scrittore di qualità inserirebbe in un libro.
Cosa mi interessa Cristiano Ronaldo? E la discettazione se sia frocio o il paragone con Ronaldo do brasil ?
Questi passi sono la spia ed il simbolo di una società regredita allo stato infantile, incapace di pensare nei toni della maturità.

Se voglio sentire parlare di malavita con stile secco e non geolocalizzato nel baretto di quartiere con la Gazzetta come unico quotidiano per i clienti devo andare su Romanzo criminale (film) o Gomorra (serie). Quelli sono riferimenti formali corretti.

Mi fa venire voglia di rileggere Tondelli, mi fa.

:lol: :lol:


astieniti, perché Picca è un laziale sfegatato
dovresti vedere l'elogio di Chinaglia nel libro precedente
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda zampaflex » 20 ago 2020 09:13

tenente Drogo ha scritto:non sono un influencer :)

Oppure sei anche tu imbevuto di sottocultura italica
:mrgreen: :lol: :wink:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 20 ago 2020 15:24

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non sono un influencer :)

Oppure sei anche tu imbevuto di sottocultura italica
:mrgreen: :lol: :wink:


secondo me sei fuori strada
il protoagonista-narratore è imbevuto di sottocultura
è un sottoproletario
un lumpenproletario
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda zampaflex » 20 ago 2020 18:04

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non sono un influencer :)

Oppure sei anche tu imbevuto di sottocultura italica
:mrgreen: :lol: :wink:


secondo me sei fuori strada
il protoagonista-narratore è imbevuto di sottocultura
è un sottoproletario
un lumpenproletario


Che però vota come te e me :cry:
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda tenente Drogo » 20 ago 2020 20:21

zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:non sono un influencer :)

Oppure sei anche tu imbevuto di sottocultura italica
:mrgreen: :lol: :wink:


secondo me sei fuori strada
il protoagonista-narratore è imbevuto di sottocultura
è un sottoproletario
un lumpenproletario


Che però vota come te e me :cry:


parlavo del personaggio immaginario
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda gianni femminella » 08 gen 2021 17:22

Lo scarafaggio - Ian Mac Ewan
Per sgombrare il campo da malintesi e per ridare vita a all'argomento.
Non voglio fare troppe anticipazioni, non è che Mac Ewan proponga "l'inversionismo" come dottrina economica, ovviamente l'argomento è solo un artificio ai fini della trama, che intanto segue anche un altro filone.
È un libro insolito, che sembra puntare più sulla invenzione e sull'ironia che su qualsiasi altra cosa.
Fino ad ora lo trovo criticabile sebbene leggibile.


Trilogia della frontiera McCarty
Bello, a patto che si adotti il passo dello scrittore. Per leggerlo bisogna calare i giri e inoltrarsi nel mondo a cui dà vita con le sue descrizioni minuziose.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda gianni femminella » 10 gen 2021 14:43

La focena - Mark Haddon
Mi ha spiazzato. Inizia con una ambientazione fin troppo convenzionale, di lusso e ricchezza, per poi spostarsi su terreni più fantastici e inaspettati, in parallelo, o meglio, in sovrapposizione con la storia iniziale.
Se piace un genere che sconfina spesso nell'onirico.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda gianni femminella » 10 gen 2021 22:56

beluga ha scritto:Lo scarafaggio di Mc Ewan.
Una Metamorfosi al contrario: uno scarafaggio si trasforma in uomo e diventa leader della Gran Bretagna.
Notevole


Beluga mi aveva preceduto.
...
Già, Beluga ci sei?
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda l'oste » 11 gen 2021 01:54

gianni femminella ha scritto:Lo scarafaggio - Ian Mac Ewan
Per sgombrare il campo da malintesi e per ridare vita a all'argomento.
Non voglio fare troppe anticipazioni, non è che Mac Ewan proponga "l'inversionismo" come dottrina economica, ovviamente l'argomento è solo un artificio ai fini della trama, che intanto segue anche un altro filone.
È un libro insolito, che sembra puntare più sulla invenzione e sull'ironia che su qualsiasi altra cosa.
Fino ad ora lo trovo criticabile sebbene leggibile.

Concordo sul fatto che Mc Ewan usi la sua perfetta scrittura come mezzo, la trama diventa una sfida e una ricerca personale dell'autore, usando artifizi appunto o paradossi geniali (il precedente "Nel guscio"). Tanto con quella tastiera Ian può davvero scrivere la qualunque, per me tra i grandissimi di sempre. Anche se personalmente preferivo l'asciutto, finto freddo stile narrativo di Amsterdam.
Nelle forzate feste ho letto alcune belle cose, poco impegnative ma ideali per il rilassamento, Malvaldi e il nuovo giallo con Pellegrino Artusi, poi "La cena degli dei" bella idea del bravo e riposante Marino Bartoletti, l'esordio di Valerie Perrin (rubato a mia moglie, inaspettatamente piacevole, scorrevole), riletto in original un minore ma stupendo Orwell di "Fiorirá l'aspidistra", l'ultima intervista completa di Lennon nel settembre 1980, un trattatiello filosofico di Michèa sul calcio "Il gol più bello è stato un passaggio" (frase di Eric King Cantona).
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda beluga » 11 gen 2021 20:34

gianni femminella ha scritto:
beluga ha scritto:Lo scarafaggio di Mc Ewan.
Una Metamorfosi al contrario: uno scarafaggio si trasforma in uomo e diventa leader della Gran Bretagna.
Notevole


Beluga mi aveva preceduto.
...
Già, Beluga ci sei?

Si grande idee e pure ben scritto
Ultima modifica di beluga il 11 gen 2021 20:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cosa stiamo leggendo

Messaggioda beluga » 11 gen 2021 20:35

gianni femminella ha scritto:
beluga ha scritto:Lo scarafaggio di Mc Ewan.
Una Metamorfosi al contrario: uno scarafaggio si trasforma in uomo e diventa leader della Gran Bretagna.
Notevole


Beluga mi aveva preceduto.
...
Già, Beluga ci sei?

Si grandi idee e pure ben scritto
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