Marco ha scritto:beluga ha scritto:Marco ha scritto:maxer ha scritto:Marco ha scritto:I cattivi sono quelli che li fanno partire.
Mercanti di uomini, che mettono a rischio tante persone spesso su barche prossime ad inabissarsi dopo poche miglia.
..... e allora ? Li lasciamo annegare ? .....
Sia mai. Chi scrive ciò ?
Semplicemente non li facciamo partire o se partono li fermiamo con un blocco navale e li riportiamo a casetta loro.
Niente partenze, niente naufragi, niente scafisti che lucrano e soprattutto niente morti.
Semplice.
Rispondo seriamente e con pazienza.
1)Non li facciamo partire? Come?
Blocco navale? Centinaia di navi militari per fermare gommoni e barchini?
Last but not least. 2)Tutta questa sceneggiata per qualche migliaio di poveracci che arrivano via mare oscura il fatto che i flusso principale di migranti passa per la Turchia e i Balcani, arriva da noi tramite la Slovenia ma preferisce andare al Nord dove ci sono soldi e lavoro.
3)Continuiamo a parlare delle bufale di Salvini che ha perso un anno spendendo i nostri soldi per mostrare i muscoli contro qualche nave di derelitti lasciando scoperto un Ministero con ben altri problemi di legalità da affrontare.
4)Ha ricevuto un calcio in culo ed è tornato a Papete.
3)Mostrare i muscoli ha fermato l'invasione che ora è ripresa. Come prima, piu' di prima.
I numeri del Ministero dell'Interno, gestito negli ultimi sei anni prima da Alfano, poi da Minniti, quindi dal Truce, dimostrano (pure quelli der Truce!) che gli sbarchi sono calati quando abbiamo dato soldi alla Libia perché se li tenesse lì, e che al di là delle ONG che vituperate, quelli autonomi con i barchini non hanno mai smesso.
Il deejay marittimo smutandato ha furbamente attirato l'attenzione sulle navi grosse e straniere, ma non ha mosso un dito contro le scialuppe (controlla, se ne hai voglia: http://www.interno.gov.it/sites/default/files/cruscotto_giornaliero_03-10-2019.pdf).
Non solo, contemporaneamente alle elargizioni (che mica siamo stati gli unici, la Germania ha costretto la UE a dare tre miliardi alla Turchia per chiudere la rotta balcanica) si sono più o meno assestate la crisi libica e quella siriana. Per cui i numeri complessivi sono molto più bassi di tre anni fa, anche considerando che una parte di quelli bloccati qui hanno girato i tacchi e sono entrati in Europa via Grecia o Spagna.
Merito quindi di Salvini e della faccia dura la quasi chiusura della rotta italiana? Un po' si e un po' no.
Perché se avesse fatto le cose sul serio, visto che è stato ministro (indegno) per mesi quattordici, al posto di girare per fare campagna elettorale avrebbe modificato l'accordo stipulato nel lontano 1998 con la Tunisia per i rimpatri. Invece ha sbattuto i pugni sul tavolo, pensando di potere fare il furbo, e la Tunisia per legittima replica gli ha negato i permessi per le spedizioni non in regola.
Abbiamo quattro, QUATTRO soli accordi per il rimpatrio con paesi africani, e solo due sono realmente operativi: Tunisia e Nigeria (gli altri sono Marocco e Egitto). Il primo stipulato nel 1998 (presidente del consiglio Prodi) il secondo nel 2000 (D'Alema o Amato, non ho trovato il riferimento). Hai forse letto nomi di politici di destra? Bossi, Berlusconi, Fini o le seconde linee da Storace a La Russa a Meloni e via andare?
Allora, facciamo a capirci: i nostri cari politici di destra nostrana NON HANNO INTERESSE A RISOLVERE REALMENTE IL PROBLEMA.
Il loro unico scopo è FARLO PERCEPIRE COME IL PROBLEMA, per prendere i voti degli stolti!
Per esempio:
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/migranti-irregolari-quando-ne-ha-rimpatriati-salvini-8-mesi-governo/accb467e-3c37-11e9-8da9-1361971309b1-va.shtml
Come funziona:
Tre forme di espulsione
Quando un cittadino straniero soggiorna in maniera irregolare sul territorio italiano può essere espulso in tre modi diversi: attraverso il ritorno volontario, attraverso il rimpatrio con mezzi propri o infine attraverso l’accompagnamento coatto nel paese di origine. Secondo la direttiva europea 115/2008 sui rimpatri, dovrebbero essere favoriti i ritorni volontari, ma in realtà quasi tutti gli irregolari sono espulsi con un foglio di via che gli ordina di lasciare il paese con mezzi propri nell’arco di pochi giorni.
Gli accompagnamenti coatti nel paese di origine sono pochi perché arrivano a costare anche ottomila euro per persona e perché per ogni rimpatriato devono essere impiegati almeno due agenti di sicurezza. I rimpatri forzati avvengono di solito usando dei voli commerciali o con dei voli charter ad hoc, in alcuni casi organizzati da Frontex. I voli charter partono da Roma, da Palermo o da Torino, si tratta di aerei noleggiati dal ministero dell’interno che sono impiegati per questo tipo di operazioni. Con i voli charter monitorati dal garante sono state rimpatriate collettivamente un minimo di undici persone e un massimo di 43 sullo stesso volo.
I voli per la Nigeria partono da Roma e arrivano a Lagos, mentre i voli per la Tunisia partono da Roma e fanno un primo scalo a Palermo o a Lampedusa, poi sempre uno scalo a Palermo per un colloquio con il console prima di arrivare ad Hammamet. Il prefetto Massimo Bontempi, direttore della direzione centrale immigrazione e polizia di frontiera, ha detto che sul territorio nazionale, a partire dal 1 gennaio 2018 fino al 4 novembre 2018, la polizia ha individuato 28.659 immigrati irregolari: 6.820 sono stati respinti alla frontiera, mentre 5.323 sono stati rimpatriati in maniera forzata (669 casi sono stati monitorati dal garante). In tutto nel 2018 ci sono state 1.100 operazioni di rimpatrio, di cui 63 con voli charter, in cui sono stati impiegati 7.261 operatori. Dati in linea con le operazioni condotte nello stesso periodo dell’anno precedente (2017).