maxer ha scritto:Ma che senso ha questa tua risposta ?
Che tu sia contro Lega e M5S è assodato, non occorre che lo ripeta.
Che il tuo cervello non sia in vendita è assodato, nessuno l' mai neanche pensato.
D' altronde, da quello che scrive, mi sembra che
nemmeno Dedalus (Rossano ?), come il sopra/sotto/scritto peraltro, sia un fan dell' attuale governo, per niente, solo perché critichiamo in forme anche diverse, ma non troppo, io magari più politico e meno preparato in teorie finanziarie, le scelte politico-economiche pregresse.
Certo, bisogna leggerci senza preconcetti e granitiche convinzioni inscalfibili nemmeno con l' antica dinamite. Ma questo, anche con me, non l' hai mai voluto o saputo fare.
E poi, cos' è l' ultimo richiamo alla frase longanesiana : una VELATISSIMA (diciamo ipocrita che è meglio) accusa ad altri di tenere famiglia e quindi di vendere il proprio di cervello al potere per interessi non ben specificati ?
Qui ti accosto adirittura a Toninelli, pensa un po', che butta una sassata e nasconde la manina .....

La mia risposta ha il senso che deve avere nel momento in cui Rossano sostiene:
"Il punto è che il liberalismo tendente al totalitario, quello che si afferma attraverso la finanziarizzazione dell'economia e attraverso la globalizzazione delle società, crea tali squilibri da ridurre il mondo in cenere, come è successo dopo la prima globalizzazione conclusa solo dopo due guerre mondiali e il sorgere dei tre totalitarismi peggiori degli ultimi due secoli in occidente, fascismo, nazismo e comunismo. Per questo le Costituzioni post-belliche e quella italiana più di tutte hanno stabilito che c'è una sola forma di regime politico ed istituzionale legittimo. Sono vietati i totalitarismi, ed è vietata anche la liberaldemocrazia, poiché rivelatasi una democrazia solo formale, quindi falsa: è consentita (cioè deve essere attuata) solo la democrazia sostanziale, ovvero la socialdemocrazia descritta nei 139 Articoli e XVIII Disposizioni Finali.
DI conseguenza viviamo da 26 anni in un regime incostituzionale, illegittimo. I danni che abbiamo davanti a noi, quello che chiamiamo crisi, sono gli effetti prevedibili e previsti dell'adozione di misure e sistemi schiettamente liberali, che furono appunto vietati dalla Costituzione. Non si chiama crisi, si chiama rivoluzione liberale.
Non ha vinto il capitalismo, che nessuno mette davvero in discussione. Ha vinto il liberalismo, un liberalismo che dopo aver sconfitto il nemico russo e aver abbattuto con la globalizzazione i muri simboleggiati da quello di Berlino, non vuole fare e non sta facendo più prigionieri, e si avvia a diventare un totalitarismo. E' per questo che va tutto in merda, è per questo che bisogna tornare ad una forma istituzionale mediata, quella che ha potuto dispiegare i suoi effetti benefici nei primi 30 anni dopo la fine della guerra mondiale. E' per questo che bisogna ritornare alla socialdemocrazia, in Italia ad attuare la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948."
...e a queste affermazioni io rispondo che, per quanto mi riguarda, per me questo è ancora il migliore dei mondi possibili, quantomeno in Italia, per tutta una serie di cause, in primis l'assoluta incapacità dell'italiano medio di pianificare e regolare.
Da noi tutto è ammuina, vivere alla giornata, restare nel brodo di parenti e amici.
Chiedo dai tempi di tangentopoli, situazione che ha aperto gli occhi a molti, che lo Stato italiano si ritiri il più possibile dalla gestione dei fenomeni economici (perché da noi fonte solo di tangenti, clientelismo e sprechi) e si dedichi esclusivamente a regolare, arbitrare eventualmente, e gestire i servizi non disponibili. E in quest'ultimo caso, vedi scuola e sanità, con criteri ampiamente privatistici. Deve essere così perché in un paese dove si cerca sempre la scorciatoia, il politico, che non può essere tanto migliore dei suoi elettori, sempre la scorciatoia sarà tentato di cercare, invece di fare vera politica.
E invece vediamo che nel Paese c'è, intercettata dal dinamico duo al potere, una voglia smodata di tornare indietro, a quei tempi magici in cui vivevamo felici e spensierati...
Quindi, stocazzo della distruzione creativa di Schumpeter. Qui si vuole solo la camomilla.
E' a questo desiderio, questa mancanza di forza per affrontare le sfide che la nostra insipienza ci ha posto davanti in questi ultimi anni, che mi rivolgo.
Ogni ricetta che non preveda una sana presa d'atto del fatto che abbiamo davanti a noi altri vent'anni di maniche rimboccate non può che essere errata, un brodino, un'aspirina per passare la nottata in perfetto stile eduardiano.
Kick the can down the road, dicono gli americani.
Quindi io e Dedalus, su questo argomento, ci contrapponiamo frontalmente. Lui convinto della necessità di una presenza forte dello Stato, io assertore della tesi opposta, per liberare gli spiriti animali, recuperare competitività e aumentare gli sforzi sociali solo compatibilmente con quanto a poco a poco ci viene in tasca.
Perché per me il liberismo, pur in presenza di abusi da parte delle società più grosse, resta il modello di riferimento. E basta uno Stato efficace, efficace e non invadente, per farlo funzionare bene.
PS: sul tengo famiglia spero bene che tu abbia capito che non mi riferissi a Dedalus, suvvia, ma al sentimento collettivo della nazione.