zampaflex ha scritto:
**C'è una grande differenza tra liberale e liberista**
E solo un cieco (e qui rispondo anche ad Harmattan) non si può accorgere che la corsa al ribasso della imposizione fiscale sta 0hconsegnando il potere nelle mani delle multinazionali. Sembra un pamphlet degli anni 70 (o meglio un tazebao), ma è quanto sta succedendo.
Se persino il CBO (Congressional Budget Office, cioè l'organo indipenente della Camera dei Deputati USA preposto alle elaborazioni e pianificazioni di bilancio pubblico) certifica che non c'è nessuna speranza nel prevedibile futuro di rimettere il bilancio americano in pari, e contemporaneamente il reddito medio del cittadino iuessei è fermo agli anni 70 (escludendo il primo 10% di ricchi), e anche il reddito mediano (cioè quello che divide la popolazione a metà) scende sempre di più, mentre gli utili per azione delle società quotate sono ai livelli più alti di sempre.....
vuol dire che questo modello di società sta comprimendo costantemente i redditi dei lavoratori per darli al capitale (o ai capitalisti) e che la tendenza è in costante aumento.
E data la propensione marginale al consumo molto più bassa del ricco rispetto al medio o al povero, questo riduce l'efficacia del motore economico, oltre ad essere profondamente ingiusta.
Il liberale vuole una società aperta, dove tutti abbiano la possibilità di prendere l'ascensore sociale, se si impegnano; dove non ci sono barriere fittizie all'ingresso in una professione ma solo di conoscenza tecnica o di scala; dove ci siano uguali possibilità per ogni individuo e si concretizzi "il diritto alla felicità" scritto nella Costituzione americana.
Il liberista vuole solo meno barriere possibili per fare sempre più soldi. E da chi li prende ?
.... ** se dai un' occhiatina al mio profilo, c' è scritta la stessa cosa
(mentre tu, in un lontano passato, mi accusavi di ogni ideologica nefandezza, cattivo !)
Altra piccola ma interessante osservazione :
leggo qui sopra termini come "potere, multinazionali, dazebao (più corretto ...), capitale, capitalisti, ricco, povero, ingiusta, diritto alla felicità (non solo americano ...), fare sempre più soldi, prende
Finalmente !
Vocaboli ormai" antichi", considerati quasi preistorici e/o antistorici, passati di moda, ma che dovranno tornare ad essere usati, sempre più spesso nel dibattito politico, visti i disastri sociali di disuguaglianza che ormai sono esplosi palesandosi in tutte le società mondiali, in qualsiasi modo organizzate e governste, ma soprattutto in quelle capitalistiche occidentali, dopo anni e anni di liberismo sfrenato, meschino, squallido, senza una visione rivolta ad un pur minimo equilibrio di giustizia sociale, se non avendo il solo obiettivo, come dici, di accumulare soldi a favore dei pochissimi a scapito dei moltissimi
Il passato giovanile (o almeno la sua parte positiva) non si dimentica, vero Luciano.?
A questo punto, ti ritengo un quasi perfetto liberal-socialista ..... !
Ti posso dire che, se dovessi definire il mio pensiero attuale (evolvo ancora anch' io, eh), mi riconoscerei in tale descrizione
ripeto, in quest' ultimo periodo ho assistito a una tua positiva revisione di certi tuoi concetti politico-economici un po' eccessivi, lenta, graduale ma ormai inarrestabile.