harmattan ha scritto:beluga ha scritto:harmattan ha scritto:beluga ha scritto:Scusate ma in un Paese in cui molti inneggiano all'evasione fiscale e moltissimi la praticano state mettendo sotto processo uno che ha detto che le tasse sono troppo alte?
un uomo di sinistra come Cacciari, notoriamente favorevole al concetto di tassazione,
Da uomo di destra mi spiegheresti come sostituire il concetto di tassazione?
Non so l'uomo di destra cosa pensi, anche se posso immaginarlo.
Personalmente non ritengo possibile sostituire totalmente il concetto di tassazione, ma per evitare che una democrazia degeneri in senso liberticida, ovvero con una tassazione alta come la nostra, occorrerebbero alcune cose tipo:
- la consapevolezza che lo statalismo efficiente non esiste, e che pertanto minore è lo Stato e meglio è per tutti
- uno strumento che consenta a coloro che non vogliono/desiderano stare all'interno dell'organizzazione statuale, di uscirne
Detto questo, rivolgo una domandina a voi (voi nel senso di quelli che legittimate questo sistema di ipertassazione)
Da uomini di sinistra mi spieghereste come far corrispondere a tanto esborso fiscale dei servizi adeguati, ovvero decenti???
P.S.: Sono esclusi coloro che vivono nelle Regioni ipervirtuose, quelle da index tipo "Dove si vive meglio!"
P.P.S.: Ma la partita I.V.A. non ce l'ha nessuno dentro 'sto forum???
Premesso che il problema italiano NON è la tassazione elevata (perché ci sono altri paesi europei in cui si pagano altrettante tasse se non di più, e vivono benissimo), bensì:
- la distribuzione del carico fiscale, per la cui ineguaglianza ringraziamo gli evasori di ogni razza e specie; e
- il non sempre efficace utilizzo degli stanziamenti pubblici, vedasi sanità che raggiunge eccellenze mondiali al nord e ti farebbe venire voglia di andare in Uganda al sud;
ulteriormente premettendo che da sempre io sono a favore di uno Stato più leggero in quanto il libero mercato, se viene regolato accuratamente per impedire la nascita di posizioni di rendita o di oligopolio, consente migliori allocazione ed utilizzo delle risorse (tasse, cioé i soldi dei cittadini);
escludendo la pazzia sopra espressa sulla abiura fiscale, perché allora vuole dire che non solo ti paghi la tua sanità e la tua scuola, situazioni tutto sommato gestibili; ma non ti azzardi nemmeno ad usare le strade e i mezzi pubblici pagate dai tuoi concittadini (e te ne vai camminando in mezzo ai campi e se provi ad usare una strada ti faccio pagare un pedaggio che ti spello), la polizia pagata dai tuoi concittadini (e se vengono a rubarti in casa te la piangi DA SOLO), gas, elettricità e telefono le cui reti sono state costruite e pagate con soldi pubblici, e così via;
detto questo, la colpa è vostra, di voi cittadini centro meridionali, che cercate l'amico per scavalcare la coda, il cugino per chiedere un favore, che tollerate o l'avete fatto per settant'anni che vengano eletti politici che offrono una scarpa prima del voto e una dopo o che baciano l'anello al mafioso di turno; che sognate ancora il Regno delle due Sicilie; che pretendete il mantenimento di sistemi anacronistici come lo statuto speciale che poi vi permette di illudervi "che il governo più è vicino ai cittadini meglio si sta" e intanto vi strafotte; che lasciate che sempre più dipendenti pubblici facciano finta di lavorare o peggio se ne vadano in spiaggia.
RIBELLATEVI.
La barbarie comincia a casa, dice un proverbio inglese.
Pretendete onestà e trasparenza da voi stessi e da chi vi sta attorno e poi potrete farlo da chi eleggerete, perché solo la virtù chiama la virtù.
Non illudetevi di raddrizzare politici e gestori pubblici se voi stessi non rappresenterete un modello da seguire, perché il politico segue l'umore della ggente, lui deve farsi eleggere.
La mia insegnante di Italiano e Storia alle superiori ci spiegava che la Lombardia era una terra di tagliagole prima che venissero gli 'striaci. Può darsi, ma di certo dopo ci siamo messi in riga.
Ora tocca a voi, prendete in mano il vostro futuro.
PS: non so a quante partite IVA piaccia leggere ciò che scrivo, visto quanto sono critico sulla struttura dell'economia italiana, sulla tendenza all'evasione, sul nanismo imperante delle imprese che le condanna all'estinzione o alla sopravvivenza in una ristretta nicchia (che è comunque un cul de sac evolutivo).