tenente Drogo ha scritto:beluga ha scritto:Non sono esperto come Zampaflex ma qualcosa posso dire.
Il prezzo dei titoli sale e scende. Per fare un esempio quando lo spread è alto il valore dei titoli diminuisce perché Harmattan vende tutti per portare i soldi in Svizzera. Quando la sfiducia sull'Italia diminuisce gli investitori ricomprano i titoli e il prezzo si alza. Quindi quei BTP al 5,25% possono essere acquistati a 95 e dopo poco tempo valere 105, con un guadagno del 10%, indipendentemente dalla cedola garantita. E' chiaro che può valere il contrario e puoi perdere a meno che non aspetti la scadenza naturale del titolo.
Gli ETF sono un prodotto a rischio maggiore.
Perché parli di "sedicenti" o di venditori in modo dispregiativo? Ci sono anche persone serie che fanno quel lavoro e non tutte le banche sono uguali. Poi ci sono società indipendenti (Azimut per fare un esempio) che sono slegate dalle banche.
te l'ho detto, sono un caso patologico
se avessi, per esempio, il portafoglio di Zampaflex non dormirei la notte pensando che la Peugeot può fallire, la Telecom può fallire e lo stato italiano può fallire
preferisco la tranquilla certezza di perdere costantemente tutti gli anni un po' di soldi per colpa dell'inflazione
tanto, per fortuna o purtroppo, stiamo parlando di cifre molto basse
Tenente, tenente...!!!
La tua posizione è comprensibile (chi non sa di finanza tende a starne lontano), ma non condivisibile.
Questo perché un banale portafoglio obbligazionario come quello che io ho è totalmente trasparente (niente commissioni occulte), quotato su mercati ordinari (MOT italiano e TLX europeo), costantemente trattato (quindi non corri rischi che se vuoi vendere non c'è nessuno che compra).
Io ho un conto online e posso seguirne le quotazioni con grande facilità e mi basta un clic in qualunque momento a mercati aperti per liberarmi, se voglio, di tutto il portafoglio. Certo, ci vuole un minimo di tranquillità per non farsi prendere la mano dalle oscillazioni di prezzo (volatilità), ma con un pizzico di esperienza o di incoscienza resti dentro una posizione che ti fa guadagnare il 5% all'anno (se vogliamo essere precisi, al lordo dell'inflazione).
Mentre il famoso materasso di cui sopra non solo non ti fa guadagnare, ma ti fa perdere per via dell'inflazione il 2% all'anno. Tu non te ne accorgi, ma paghi una tassa che non incassa nessuno.
L'ETF: è l'equivalente a costi più bassi e direttamente quotato in Borsa di un fondo comune. Se compri un fondo devi parlare con un venditore, sottoscrivere dei contratti , fare un bonifico, attendere che ti eseguano le operazioni, compri il Sole 24 Ore per sapere a quanto quota, se vuoi vendere devi rifare la trafila al contrario, e i costi sono alti (almeno 1% all'anno). Invece l'ETF non ha venditori (che non paghi più), lo compri e lo vendi come se fosse un'azione o un obbligazione, direttamente a tuo piacimento. Oltre tutto, nonostante il tracking error (come funzionano nel dettaglio ve lo spiego se volete), rendono spesso più dei fondi stessi e hanno una enorme varietà di posizioni.
Se non fosse stato per il trattamento fiscale sfavorevole (compilazione 740 e tassazione) io avrei ancora una posizione aperta, per esempio, nei MREITs americani, che sono dei fondi aperti, venduti come gli ETF, che investono ad altissima leva (tipo 15% di capitale proprio e 85% di debito) nelle obbligazioni emesse dagli enti federali di assistenza al credito immobiliare (i famosi "Freddie Mac" e "Fannie Mae"). Guarda per esempio Annaly Capital Management (NY:NLY) e American Capital Agency Corp. (NY:AGNC) che danno rendimenti
annui tra il 12% ed il 15%!
Infine, il corso delle obbligazioni: si, ho comprato a 80 un titolo che adesso viaggia a 85 e che nel 2033 verrà rimborsato a 100, perché il mercato attribuisce alla società un rischio superiore rispetto a quando il titolo è stato emesso e quindi chiede, offrendo di comprarlo a prezzi più bassi, l'equivalente di un tasso di interesse più alto per detenerlo. Nel momento in cui il mercato si convince che il rischio diminuisce (o perché l'azienda sta meglio o perché il momento del rimborso si avvicina) il titolo ritorna lentamente verso la quota di rimborso.