win_67 ha scritto:Che non ci sia sotto niente alle criptovalute non sono d'accordo, bisogna studiarle (blockchain, smart contracts etc....non mi dilungo per non tediare e perchè sinceramente non ne sono ancora capace).
Mi spiace, ma non c'è proprio nulla.
Ho un gruppo di amici che lavorano nell'IT di diverse aziende e seguono le crypto da anni, avendo minato o comprato, sia Bitcoin che altcoins.
Ne abbiamo discusso moltissimo e mi sono convinto, prove alla mano, che sia tutta fuffa.
Ci sono crypto che rappresentano l'IDEA di un prodotto o di una applicazione, e sono state lanciate come se in sostanza fosse equity. Come ogni società "normale", quindi, quando l'attività fallirà, fallirà anche la valuta stessa, per lo meno dal punto di vista economico. Da quello finanziario, nulla vieta che continui a essere scambiata da qualcuno, ma senza più nessun sottostante economico a dare un minimo di contenuto alla forma.
Ci sono crypto che sono pura fantasia (per non dire truffa), lanciate tipo da due tizi senza scrupoli in un garage. Non ho bisogno di dirti che fine faranno.
Ci sono crypto che si sono vendute come la moneta del futuro e che poi sono state viste dagli speculatori come lo "store of value" del futuro, oro digitale. Tra questi, Bitcoin ed Ethereum sono le uniche due dotate di una "capitalizzazione" accettabile e quindi, per ora, garanzia di mantenimento in vita.
Ma se io compro un dollaro posso andare alla Fed e chiedere di ritirarne il valore corrispondente (non in oro, ma posso depositarlo e convertirlo in euro o yuan).
Se compro oro anche virtuale potrò convertirlo in oro fisico e mettermelo sotto il materasso.
Se invece compro una crypto, magari un Bitcoin a 31.128 dollari, a chi lo chiedo il controvalore se volessi? A nessuno. E' una registrazione contabile in un database distribuito senza nessun prestatore di ultima istanza che lo garantisca. Devo solo sperare di trovare qualcun altro che me lo voglia comprare.
La blockchain è una tecnologia informatica che unisce alcuni concetti talmente consolidati e usati che non vale la pena parlarne singolarmente; ciò che ha fatto il creatore di Bitcoin è stato metterli insieme in modo creativo ed elegante.
Può essere brevettata? No.
Può essere sottoposta a licenza a scopo di lucro? No.
Quindi ha valore economicamente scambiabile? No.
Un po' come pretendere di mettere a reddito il traffico abusivo di film, musica, libri peer to peer.
Allo stesso modo, gli smart contracts sarebbero una applicazione legata alla blockchain che permetterebbe di certificare transazioni senza l'ausilio di un pubblico ufficiale. Ma sostituirebbero solo la funzione di registrazione pubblica, tipo il nostro Ufficio del Registro quando depositi un contratto di affitto. Cioè la parte meno a valore aggiunto di una transazione dove ci sono componenti di expertise. Quindi, per me, sarebbe al massimo uno strumento tra i tanti a disposizione sul mercato tra chi voglia dare formalità ad una transazione.
Ma poi casca l'asino...come funzionano?
Sono db distribuiti e apribili in lettura / modifica da chiunque accetti di fungere da host.
E allora, quante transazioni sarebbero così standardizzate da fare digerire alle due parti il rischio che i dati contenuti nel contratto non vengano letti da ladri di informazioni, o concorrenti, o fisco, o qualsiasi altra categoria interessata?
PQM, a me, come dicevano i Trettrè, me pare una strunzata!
https://www.youtube.com/watch?v=JCNO_ZAHfR8