Diario economico

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tenente Drogo
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 27 ott 2017 19:50

Beluga ha scritto:La Lega fa il solito can can ma dimentica di dire che ha governato per molti anni senza produrre un piffero di novità nel calderione italiota.


sei ingrato: hanno prodotto quella bella legge che era la Bossi Fini e al governo hanno ratificato il trattato di Dublino
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 28 ott 2017 00:03

tenente Drogo ha scritto:
Beluga ha scritto:La Lega fa il solito can can ma dimentica di dire che ha governato per molti anni senza produrre un piffero di novità nel calderione italiota.


sei ingrato: hanno prodotto quella bella legge che era la Bossi Fini e al governo hanno ratificato il trattato di Dublino

Hai dimenticato di inserire quattro paroline:
"... quella GRAN bella legge RISOLUTIVA che ..."
"... ratificato CON LUNGIMIRANZA il trattato ..."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 ott 2017 11:32

beluga ha scritto:Ce la prendiamo troppo spesso con l'estraneo perché abbiamo paura di guardarci allo specchio e scoprire che i migliori di noi se ne stanno andando via e lasciando il posto agli incapaci, ai corrotti e a quelli che vogliono vivere di rendita.


Ma sei sicuro che ci siano italiani migliori? I nostri difetti sono diffusi e innati :?
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 28 ott 2017 12:11

zampaflex ha scritto:
beluga ha scritto:Ce la prendiamo troppo spesso con l'estraneo perché abbiamo paura di guardarci allo specchio e scoprire che i migliori di noi se ne stanno andando via e lasciando il posto agli incapaci, ai corrotti e a quelli che vogliono vivere di rendita.


Ma sei sicuro che ci siano italiani migliori? I nostri difetti sono diffusi e innati :?


I migranti sono spesso i più forti e sani.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 28 ott 2017 15:42

Ma nc'avete (mai) un cazzo da fare?
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 28 ott 2017 20:11

Timoteo ha scritto:Ma nc'avete (mai) un cazzo da fare?
Qui,
Latitudine 48° 51' 12 N
Longitudine 2° 20' 55 E
Il tempo è bello ed è pieno de fica.


Vai a mangiare da Rino
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 28 ott 2017 21:17

beluga ha scritto:
Timoteo ha scritto:Ma nc'avete (mai) un cazzo da fare?
Qui,
Latitudine 48° 51' 12 N
Longitudine 2° 20' 55 E
Il tempo è bello ed è pieno de fica.


Vai a mangiare da Rino


ha chiuso da anni.
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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 29 ott 2017 00:45

Timoteo ha scritto:
beluga ha scritto:
Timoteo ha scritto:Ma nc'avete (mai) un cazzo da fare?
Qui,
Latitudine 48° 51' 12 N
Longitudine 2° 20' 55 E
Il tempo è bello ed è pieno de fica.


Vai a mangiare da Rino


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Che pignolo, vai allora da Passerini: http://www.passerini.paris/
Vuoi latitudine e longitudine?
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 29 ott 2017 09:55

beluga ha scritto:
Timoteo ha scritto:
beluga ha scritto:
Timoteo ha scritto:Ma nc'avete (mai) un cazzo da fare?
Qui,
Latitudine 48° 51' 12 N
Longitudine 2° 20' 55 E
Il tempo è bello ed è pieno de fica.


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Che pignolo, vai allora da Passerini: http://www.passerini.paris/
Vuoi latitudine e longitudine?


Ah!
Me pareva strana la tua mancanza di informazione.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 ott 2017 10:22

Sprechi, scandali e privilegi l'autonomia senza limiti che regna in Valle d'Aosta.

«In un casinò la regola è far continuare a giocare i clienti. Più giocano e più perdono, e alla fine becchiamo tutto noi», fa dire Martin Scorsese a Robert De Niro, alias “Asso” Rothstein, nel film Casinò. Regola che a Saint Vincent, tuttavia, nessuno ha mai applicato. Perché se avesse funzionato anche lì, come nelle case da gioco del mondo intero, il Casinò de la Vallee non avrebbe perso una montagna di soldi. Centotrentaquattro milioni 583.189 euro dal 2003 al 2016, che fa 26.311 euro al giorno. Ogni valdostano, neonati compresi, perde al Casinò un centesimo all’ora. E non è una battuta a effetto, ma un’emorragia economica reale: perché la casa da gioco è pubblica, di proprietà della Regione. Che ora, dopo il rosso monstre dell’anno scorso (46,6 milioni!) dovrà con ogni probabilità rimettere mano al portafoglio per ricapitalizzare: almeno una ventina di milioni.

Un altro fra i prodigiosi risultati delle autonomie regionali? In una certa misura. Di sicuro il Casinò è oggi lo specchio della Valle D’Aosta. E se è legittimo chiedersi che senso abbia la sopravvivenza di statuti regionali speciali che spesso risultano fonte di sprechi e privilegi anacronistici e non più giustificabili, in questo caso la domanda è ancor più radicale: a settant’anni dai trattati di pace di Parigi del 1947 che ne sono di fatto l’origine, può ancora esistere una Regione così?

Il record di dipendenti pubblici
Secondo l’ultimo dato Istat la Valle D’Aosta ha 126.883 abitanti. Più o meno la metà di Verona, o se preferite tanti quanti sono i residenti di Giugliano in Campania, provincia di Napoli. Con la densità territoriale minore del Paese, la popolazione è disseminata in 74 comuni. Ognuno dei quali ha i relativi uffici. Ci sono poi quelli della Regione, oltre alle strutture periferiche dello Stato centrale. Il che rende questa microscopica Regione il più massiccio serbatoio di posti pubblici della nazione in rapporto agli abitanti. L’Istat dice che ce ne sono 14.101, ovvero uno ogni nove valdostani. Dei quali posti, va precisato, ben 2.821 sono occupati dai dipendenti regionali. Duecento in più rispetto alla vicina Regione Piemonte, che però di abitanti ne ha 4,4 milioni.

Ma non basta. Perché si deve aggiungere la pletora assurda delle società pubbliche. Nel portafoglio della Valle D’Aosta si contano una sessantina di partecipazioni di primo e secondo livello, con un numero di posti a carico del bilancio regionale non inferiore alle 2.300 unità. Settecento solo nel Casinò. Per non parlare dei 22 “enti strumentali” elencati nel bilancio regionale. Se poi si calcola anche l’indotto, si può dire che in ogni famiglia c’è chi campa con i denari pubblici.

Tutto parte da qui. Per chi non lo sapesse, la Valle D’Aosta è l’unica Regione italiana il cui governatore non è votato dal popolo, ma nominato dal consiglio regionale. Succede quindi che dopo le dimissioni del presidente Pierluigi Marquis seguite al ritrovamento di 25 mila euro in contanti nel suo ufficio, non si torni a votare. Perché la crisi si risolve esattamente come nella prima repubblica, con una manovra di corridoio. Anche se nulla cambierebbe pur tornando al voto. Perché in una comunità così ristretta, con il meccanismo delle tre preferenze, il sistema è congegnato in modo tale da garantire la conservazione del potere. Accontentando tutti grazie allo statuto speciale.

Il bastone del comando
In una Regione normale come la Lombardia c’è una poltrona ogni 125 mila abitanti. Seguendo lo stesso criterio, il consiglio regionale della Valle D’Aosta dovrebbe averne una sola. Invece sono 35: una ogni 3.600 residenti. Con i costi che ne conseguono, se si considerano anche i 111 dipendenti del medesimo consiglio. Dal 1946 a oggi, per più di sei decenni, il bastone del comando è stato nelle mani dell’Union Valdotaine, che ha governato ininterrottamente negli ultimi ventiquattro anni fino all’arrivo Marquis della Stella Alpina, il quale ha retto soltanto sei mesi e poi s’è dovuto dimettere. Prima di lui, la lunga epoca di Augusto Rollandin, ultimo vero padre padrone di una Regione dove un certo modo di intendere la politica ha allagato l’intera società. Come dimostrano alcuni dettagli solo apparentemente trascurabili.

Prima di essere nominato governatore Rollandin era presidente della Compagnia valdostana delle acque, l’azienda pubblica che gestisce gli impianti idroelettrici acquistati nel 2001 dalla Regione con un’operazione di cui si parla più avanti. Società nella quale l’assessore al turismo Aurelio Marguerattaz, già membro del collegio sindacale del Casinò, è stato peraltro revisore. Mentre lo stesso Marquis aveva in passato occupato le poltrone di presidente della Società autostrade valdostane e del Raccordo autostradale Valle D’Aosta spa.

L'ombra del voto di scambio
Su 35 consiglieri, una decina hanno ricoperto incarichi in aziende o enti regionali. E colpisce che in quattro siano stati sospesi ai sensi della legge Severino perché raggiunti da condanne in primo grado in seguito alle inchieste sull’uso improprio dei fondi di partito. Mai però come hanno colpito le sconvolgenti affermazioni di Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia, che giovedì 19 ottobre ha scioccato l’intera Regione con queste parole: «In una realtà con così pochi elettori e una presenza significativa di persone riconducibili a gruppi ‘ndranghetisti è singolare che in Valle D’Aosta non si sia indagato sul voto di scambio per accertare se ci sono stati tentativi di condizionamento sulle scelte politiche e amministrative».

Ombre davvero inquietanti, che si aggiungono alle tante che già aleggiano sulla più piccola Regione italiana. Al riparo dello statuto speciale e di un potere politico così pervasivo qui tutto può accadere. Sfiorando il limite delle regole imposte a ogni buon padre di famiglia. Per esempio, può succedere che la Regione acquisti un albergo (l’hotel Billia) per la rispettabile cifra di 58 milioni, con il risultato di aggravare la traballante situazione finanziaria del Casinò e ritrovarsi sul groppone altro personale.

L'affare Skyway
Oppure che la medesima Regione spenda 162 milioni per realizzare un impianto avveniristico come lo Skyway affidandone la gestione alla società Funivie Monte Bianco nella quale i privati hanno metà meno una quota del capitale. Però senza che sia stata fatta una gara, perché quella società era in origine tutta privata. O ancora, capita che più di 30 milioni dei contribuenti vengano investiti in un aeroporto gestito da un’altra società controllata da un petroliere genovese proprietario della compagnia aerea Air Vallée. Ma con la partecipazione, anche qui, della Regione che continua a tirare fuori i soldi.

I derivati con Deutsche Bank
Piccolo particolare, dal 2008 non c’è un volo di linea e l’aeroporto è costato quest’anno un altro milione e mezzo a un bilancio regionale pieno di sorprese. Una per tutte. Si scopre che dal 2001 la Regione ha stipulato con Deutsche bank un contratto in derivati per 543,1 milioni (4.310 euro per ogni cittadino) a valle di un prestito obbligazionario per comprare le centrali idroelettriche. Motivo, tutelarsi dal rischio di aumento dei tassi d’interesse. Fatto sta che i tassi sono al minimo storico e per quel contratto ventennale i valdostani stanno accantonando 43,5 milioni l’anno: circa 27 di capitale e 16 di interessi. Fare i conti non è difficile.

Poi si è reso necessario per legge un riaccertamento dei residui attivi e passivi nel bilancio regionale, con il risultato che l’avanzo di amministrazione di 217,6 milioni del 2015 si è trasformato in un disavanzo di 204,8 milioni. Niente male, per una Regione che per statuto può trattenere in casa il 90 per cento delle tasse. Esattamente come ora vorrebbe il Veneto di Luca Zaia…

http://www.repubblica.it/politica/2017/10/29/news/sprechi_scandali_e_privilegi_l_autonomia_senza_limiti_che_regna_in_valle_d_aosta-179627494/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 02 nov 2017 14:14

Come si dice...la fiducia nella vita è tutto

Diamanti da investimento: consumatori ingannati, multate imprese venditrici e banche

http://www.agcm.it/stampa/comunicati/8980-ps10677-ps10678-diamanti-da-investimento-consumatori-ingannati,-multate-imprese-venditrici-idb-e-dpi-e-banche-unicredit,-intesa,-mps,-bbpm-per-oltre-15-mln.html

Alla luce delle risultanze istruttorie è emerso che le quotazioni di mercato erano i prezzi di vendita liberamente determinati dai professionisti in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra e ai benchmark internazionali di riferimento; l’andamento delle quotazioni era l’andamento del prezzo di vendita delle imprese annualmente e progressivamente aumentato dai venditori; e le prospettive di liquidabilità e rivendibilità erano unicamente legate alla possibilità che il professionista trovasse altri consumatori all’interno del proprio circuito.

".....Le sanzioni irrogate sono state: in un caso, pari complessivamente a 9,35 milioni (2 milioni per IDB; 4 milioni per Unicredit; 3,35 milioni per Banco BPM); nell’altro caso, pari complessivamente a 6 milioni (1 milione per DPI; 3 milioni per Banca Intesa; 2 milioni per MPS)......"
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 02 nov 2017 14:20

harmattan ha scritto:Come si dice...la fiducia nella vita è tutto

Diamanti da investimento: consumatori ingannati, multate imprese venditrici e banche

http://www.agcm.it/stampa/comunicati/8980-ps10677-ps10678-diamanti-da-investimento-consumatori-ingannati,-multate-imprese-venditrici-idb-e-dpi-e-banche-unicredit,-intesa,-mps,-bbpm-per-oltre-15-mln.html

Alla luce delle risultanze istruttorie è emerso che le quotazioni di mercato erano i prezzi di vendita liberamente determinati dai professionisti in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra e ai benchmark internazionali di riferimento; l’andamento delle quotazioni era l’andamento del prezzo di vendita delle imprese annualmente e progressivamente aumentato dai venditori; e le prospettive di liquidabilità e rivendibilità erano unicamente legate alla possibilità che il professionista trovasse altri consumatori all’interno del proprio circuito.

".....Le sanzioni irrogate sono state: in un caso, pari complessivamente a 9,35 milioni (2 milioni per IDB; 4 milioni per Unicredit; 3,35 milioni per Banco BPM); nell’altro caso, pari complessivamente a 6 milioni (1 milione per DPI; 3 milioni per Banca Intesa; 2 milioni per MPS)......"


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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 nov 2017 23:24

Dopo le fatiche iniziali l’Italia si sta riprendendo e, finalmente, nelle classifiche delle nazioni più virtuose nella gestione dei rifiuti ci siamo anche noi. Tra i cinque Paesi europei con più di 45 milioni di abitanti (gli altri sono Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), l’Italia è il secondo tra quelli che riciclano e riutilizzano di più gli scarti.

Lo studio, presentato a Ecomondo di Rimini è di PricewaterhouseCoopers, commissionato da Utilitalia, la Federazione delle imprese di ambiente energia e acqua. I risultati - che si riferiscono in parte al 2015 e in parte al 2016 - certificano i grandi progressi fatti da imprese e Comuni italiani, anche se si fa ancora troppo ricorso alla discarica.

In Italia infatti si recupera e ricicla il 49% dei rifiuti; se ne incenerisce il 21% e si manda in discarica il restante 30%. Siamo secondi solo alla Germania, che ha quasi del tutto eliminato le discariche (0,2%), ricicla e riusa il 68% e brucia il restante 32%. La Francia recupera il 45%, porta a incenerimento il 35% e getta in discarica il 26%. Tra i cinque Paesi quello più indietro
è la Spagna, che ancora seppellisce in discarica oltre la metà dei rifiuti (55%) e ne recupera solo un terzo. L’Italia è però indietro nell’incenerimento: penultima con 21% prima della Spagna che ha il 12%.

Questo, spiega il rapporto commissionato da Utilitalia, è dovuto alla quantità e alle dimensioni dei nostri inceneritori: disseminati per il nostro Paese ce ne sono 41 con una capacità media di 172.000 tonnellate l’anno. La Francia ne ha più di tutti (126) ma mediamente più piccoli (116.000 tonnellate l’anno), mentre il Regno Unito ha adottato la politica “pochi ma grandi”: ne ha solo 36 ma bruciano in media 280.000 tonnellate l’anno, oltre il doppio dell’Italia. Gli inceneritori sono chiamati anche termovalorizzatori perché sono in grado di produrre energia termica - ma anche elettrica - dalla combustione dei rifiuti.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 12 nov 2017 15:54

zampaflex ha scritto: Gli inceneritori sono chiamati anche termovalorizzatori perché sono in grado di produrre energia termica - ma anche elettrica - dalla combustione dei rifiuti.


Si, ma solo da noi. "Termovalorizzatore" è un termine tutto italiano, nel resto del mondo ci sono solo gli incinerator. Inoltre l'energia necessaria impiegata per i materiali da incenerire è maggiore di quella ricavabile bruciandoli. Ci pensa il denaro pubblico con il CIP6 a pareggiare i conti facendo un favore ai signori (si fa per dire!) dei rifiuti.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 13 nov 2017 01:03

Un dato, meramente aritmetico e non ideologico, che spazza via definitivamente tutte le BALLE che ci vengono somministrate ogni giorno sulle pensioni, con la consueta manipolazione nei media (non dolosa ma almeno ingenua anche in questo forum, purtroppo ...)
"Gli uomini italiani godono mediamente della pensione per 16 anni e 4 mesi (nella media UE 18 anni e 9 mesi), le donne per 21 anni e 7 mesi (nella media UE 23 anni e 2 mesi)." (dati UIL)
E in più, tanto per cambiare, siamo all' ULTIMO posto tra le economie avanzate.
No comment :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 13 nov 2017 11:37

maxer ha scritto:Un dato, meramente aritmetico e non ideologico, che spazza via definitivamente tutte le BALLE che ci vengono somministrate ogni giorno sulle pensioni, con la consueta manipolazione nei media (non dolosa ma almeno ingenua anche in questo forum, purtroppo ...)
"Gli uomini italiani godono mediamente della pensione per 16 anni e 4 mesi (nella media UE 18 anni e 9 mesi), le donne per 21 anni e 7 mesi (nella media UE 23 anni e 2 mesi)." (dati UIL)
E in più, tanto per cambiare, siamo all' ULTIMO posto tra le economie avanzate.
No comment :mrgreen:


ma gli altri paesi non hanno dissesti finanziari causati da pensionati baby
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 13 nov 2017 12:44

maxer ha scritto:Un dato, meramente aritmetico e non ideologico, che spazza via definitivamente tutte le BALLE che ci vengono somministrate ogni giorno sulle pensioni, con la consueta manipolazione nei media (non dolosa ma almeno ingenua anche in questo forum, purtroppo ...)
"Gli uomini italiani godono mediamente della pensione per 16 anni e 4 mesi (nella media UE 18 anni e 9 mesi), le donne per 21 anni e 7 mesi (nella media UE 23 anni e 2 mesi)." (dati UIL)
E in più, tanto per cambiare, siamo all' ULTIMO posto tra le economie avanzate.
No comment :mrgreen:


Dato palesemente errato.
Se l'aspettativa di vita media per gli italiani è di 82,8 anni (recenti dati ISTAT sul 2016, pari a 80,6 per gli uomini e 85,0 per le donne), e il momento di pensionamento è pari, dati INPS sul 2016, a 60,4 anni per l'anticipata e 65,3 per la vecchiaia, i numeri UIL non tornano.

Non ho trovato su due piedi il dato netto della suddivisione tra le 443.477 nuove pensioni 2016, ma leggo questa sibillina frase: "dalle tabelle dell'Inps emerge un dato significativo: il 44%, la fetta più grossa, è destinato ai trattamenti per i superstiti, il 30% a quelli anticipati o di anzianità, mentre il 14% a quelli di vecchiaia e il 12% a quelli di invalidità.".

Che interpreto così: c'è un sacco di pensioni non legate alla semplice carriera lavorativa, che pesano sul bilancio dello Stato e dell'INPS, che l'UIL ignora perché nella sua attività di lobby vorrebbe fare pensionare tutti da subito, e fanculo i conti.

Per me non ci siamo, Massimo. Tralasciando il fatto che adesso l'INPS è impegnata a pagare 18 milioni e passa di pensioni:
"Al primo gennaio 2016, le pensioni erogate dall'Inps, con esclusione di quelle a carico delle gestioni dipendenti pubblici ed ex-Enpals, sono 18.136.850. Di queste, 14.299.048 sono di natura previdenziale, cioè derivano dal versamento di contributi previdenziali, mentre le altre 3.837.802, che comprendono invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali, sono di natura assistenziale. Lo rende noto l'Inps in un comunicato precisando che nel 2015, la spesa complessiva per le pensioni è stata di 196,8 miliardi di euro, di cui 176,7 mld sostenuti dalle gestioni previdenziali. Il 51,4% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati. Fra queste il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, che è quella di maggior rilievo, gestisce il 49,2% delle pensioni e il 61,8% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 27,2% delle pensioni, cui corrisponde un importo complessivo del 23,6%, mentre le gestioni assistenziali gestiscono il 21,2%, per un importo in pagamento del 10,2% del totale."
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 13 nov 2017 13:10

Può essere, ammetto (quel Barbagallo :evil: non lo sopporto proprio ...)
Resta la anomalia, tutta italiana, della commistione fra gestione previdenziale e gestione assistenziale (21,2 % del totale e 10,2 % dell' importo delle pensioni in essere). Si tratta di ben 20,1 mld che non dovrebbero appesantire il bilancio dell' INPS ma essere a carico della fiscalità generale (con tutto quello che ne dovrebbe conseguire ... leggasi riforma fiscale, progressività impositiva, vera e mirata lotta all' evasione e all' elusione etc etc etc ...).
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 13 nov 2017 13:24

Ecco un altro che in vita sua non ha mai goduto di sane giornate di fancazzismo vicino ai suoi cari. Poraccio!!!

Riuscire a rimandare più avanti possibile la data del pensionamento farebbe bene alla coesione della famiglia

"Così dice Sabino Cassese, intercettato a margine di un incontro alla Scuola S.Anna di Pisa: “Io sono convinto che nessuno dovrebbe andare in pensione. Mai. Ciò farebbe bene alle famiglie e ai matrimoni, ridurrebbe i litigi tra marito e moglie. Quando il marito sta a casa a lungo comincia a dare fastidio alla moglie e dunque ritengo che la pensione rovina i matrimoni. Mi rendo conto che questa mia posizione è piuttosto singolare, ma sono convinto che sia utile che ciascuno si mantenga costantemente in attività”

https://www.tecnicadellascuola.it/andare-pensione-rovina-matrimonio-tempo-libero-strana-teoria-cassese
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 13 nov 2017 13:30

harmattan ha scritto:Ecco un altro che in vita sua non ha mai goduto di sane giornate di fancazzismo vicino ai suoi cari. Poraccio!!!

Riuscire a rimandare più avanti possibile la data del pensionamento farebbe bene alla coesione della famiglia

"Così dice Sabino Cassese, intercettato a margine di un incontro alla Scuola S.Anna di Pisa: “Io sono convinto che nessuno dovrebbe andare in pensione. Mai. Ciò farebbe bene alle famiglie e ai matrimoni, ridurrebbe i litigi tra marito e moglie. Quando il marito sta a casa a lungo comincia a dare fastidio alla moglie e dunque ritengo che la pensione rovina i matrimoni. Mi rendo conto che questa mia posizione è piuttosto singolare, ma sono convinto che sia utile che ciascuno si mantenga costantemente in attività”

https://www.tecnicadellascuola.it/andare-pensione-rovina-matrimonio-tempo-libero-strana-teoria-cassese

Nella foto del tuo profilo, quel tipo in ginocchio, mi sembra che assomigli molto a Sabino Cassese, con te a fianco, o sbaglio ? :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 13 nov 2017 15:06

maxer ha scritto:Nella foto del tuo profilo, quel tipo in ginocchio, mi sembra che assomigli molto a Sabino Cassese, con te a fianco, o sbaglio ? :mrgreen:


Una tirata d'orecchie se la meriterebbe.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 13 nov 2017 20:03

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto: Gli inceneritori sono chiamati anche termovalorizzatori perché sono in grado di produrre energia termica - ma anche elettrica - dalla combustione dei rifiuti.


Si, ma solo da noi. "Termovalorizzatore" è un termine tutto italiano, nel resto del mondo ci sono solo gli incinerator. Inoltre l'energia necessaria impiegata per i materiali da incenerire è maggiore di quella ricavabile bruciandoli. Ci pensa il denaro pubblico con il CIP6 a pareggiare i conti facendo un favore ai signori (si fa per dire!) dei rifiuti.


gli inceneritori servono a togliere di mezzo la monnezza
se poi ci ricavi anche dell'energia tanto meglio
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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harmattan
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 13 nov 2017 23:47

tenente Drogo ha scritto:gli inceneritori servono a togliere di mezzo la monnezza
se poi ci ricavi anche dell'energia tanto meglio


Gli inceneritori bruciano monnezza e tanta ne rimettono nell'aria sotto forma di particolato e nanopolveri.

Il vantaggio energetico/ambientale c'è solo quando si bruciano biomasse, ma in Italia non ci sono. I nostri rifiuti solidi urbani, chiamati Forsu, sono equiparati alle biomasse solo per decreto. La solita strunzat italiana, insomma. Detto questo, compostaggio e riciclo andrebbero affiancati ai tumorifici fumanti.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 nov 2017 12:22

maxer ha scritto:Può essere, ammetto (quel Barbagallo :evil: non lo sopporto proprio ...)
Resta la anomalia, tutta italiana, della commistione fra gestione previdenziale e gestione assistenziale (21,2 % del totale e 10,2 % dell' importo delle pensioni in essere). Si tratta di ben 20,1 mld che non dovrebbero appesantire il bilancio dell' INPS ma essere a carico della fiscalità generale (con tutto quello che ne dovrebbe conseguire ... leggasi riforma fiscale, progressività impositiva, vera e mirata lotta all' evasione e all' elusione etc etc etc ...).


To be honest, i soldi per la parte assistenziale vengono versati dallo Stato all'INPS che agisce solo come ente erogatore.

"Nel 2015, lo Stato, infatti, ha versato nelle casse dell'Ente di Previdenza circa 101 miliardi rispetto agli 80 del 2009. Il tutto per contribuire a una spesa complessiva del nostro Ente Previdenziale pubblico di circa 270 miliardi di euro nel 2015. Una somma comprensiva sia dell'assistenza (ad esempio le pensioni di reversibilità o la cassa integrazione) che delle pensioni vere e proprie il cui importo complessivo è di circa 193 miliardi di euro, di cui 172 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali.

Già così possiamo capire una cosa semplice, molto semplice, da scuola elementare potremmo dire. Spesa totale 270. Spesa per assistenza 77. Spesa per pensioni 193. Copertura delle gestioni previdenziali 172. Differenza annua a carico della fiscalità generale (le tasse) 101 miliardi di euro. Differenza sulle pensioni tra quanto si incassa e quanto di paga 21 miliardi di euro. Una cifra tale che non cambierebbe molto se fosse di 2 o 4 miliardi in più o in meno, perché comunque sarebbe un'enormità rispetto a cifre come i 280 milioni dei vitalizi dei parlamentari o alle coperture ipotizzate sulle pensioni di reversibilità generate dalle unioni civili di cui tanto si parla.

Ma da cosa deriva questa ammanco? Deriva, ancora una volta, dalle perdite che tutte le gestioni previdenziali (escluse la gestione dei dipendenti e la gestione separata) generano annualmente. Un dato confermato anche dall'INPS quando ci dice che i 173 miliardi di euro erogati nel 2015 non comprendono i trattamenti ex INPDAP (i dipendenti pubblici) ed ex ENPALS (i lavoratori dello spettacolo).

L'INPDAP, poi, è solo la punta dell'iceberg tutto negativo dell'INPS. A parte la gestione dei dipendenti che, agli ultimi dati, è più o meno a pareggio, tutte le altre gestioni sono in perdita, fatta eccezione per la Gestione Separata che a fine 2015 contava circa 110miliardi di patrimonio, con un flusso attivo annuo di circa 9 miliardi di euro."
Non progredi est regredi
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 14 nov 2017 15:25

Per curiosità, è possibile avere un elenco specifico per tutte le voci e i rispettivi importi delle spese assistenziali sostenute dall' INPS e/o di quelle a carico della fiscalità generale :?:
carpe diem 8)

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