Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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zampaflex
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 ago 2018 17:06

maxer ha scritto:Altro "mi chiedo".
Mi chiedo perché non si può ammettere che tantissime famiglie, oltre alle scelte alternative di un numero ancora limitato di giovani "moderni" (pensiamo invece ai tantissimi "non moderni", per i quali mantenere anche una vecchia auto essendo precari, con 800/900 euro al mese, se va bene, è impossibile) non possono più pensare di usare l' auto perché non ce la fanno economicamente.
Altro che problema dei parcheggi a Milano !
Spero che sia stata solo una battuta scherzosa.
Ma dove vivete ?
Fettine di salame o fettone di mortadella :?:

Io parlo sempre dati alla mano, e vedo il contrario :mai state così tante auto in Italia.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 07 ago 2018 11:27

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:Altro "mi chiedo".
Mi chiedo perché non si può ammettere che tantissime famiglie, oltre alle scelte alternative di un numero ancora limitato di giovani "moderni" (pensiamo invece ai tantissimi "non moderni", per i quali mantenere anche una vecchia auto essendo precari, con 800/900 euro al mese, se va bene, è impossibile) non possono più pensare di usare l' auto perché non ce la fanno economicamente.
Altro che problema dei parcheggi a Milano !
Spero che sia stata solo una battuta scherzosa.
Ma dove vivete ?
Fettine di salame o fettone di mortadella :?:

Io parlo sempre dati alla mano, e vedo il contrario :mai state così tante auto in Italia.


ma contano più le auto percepite.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 07 ago 2018 16:53

il DDLN (*) è diventato legge

(*) Decreto Disoccupazione e Lavoro Nero
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 07 ago 2018 18:12

tenente Drogo 2 ha scritto:il DDLN (*) è diventato legge

(*) Decreto Disoccupazione e Lavoro Nero

Questa è tua o di Orfini ? :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 07 ago 2018 18:42

maxer ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:il DDLN (*) è diventato legge

(*) Decreto Disoccupazione e Lavorou Nero

Questa è tua o di Orfini ? :mrgreen:


vabbè, ti sei offeso perché ho detto che non sai usare i social
hai ragione, scusa

mo' siamo pari
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 07 ago 2018 21:40

tenente Drogo 2 ha scritto:
maxer ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:il DDLN (*) è diventato legge

(*) Decreto Disoccupazione e Lavoro Nero

Questa è tua o di Orfini ? :mrgreen:


vabbè, ti sei offeso perché ho detto che non sai usare i social
hai ragione, scusa

mo' siamo pari

Ammetto che dare dell' "Orfini" a qualcuno ( :shock: ) è un' offesa da lavare solo con il sangue ...
Hai ragione, scusa

Confermo il pareggio :wink:
(anche perché un po' è vero che non sono uno specialista di social, considerato che cinque anni fa ho resistito su facebbucche solo per un giorno: ragion per cui non mi sono offeso più di tanto ...)
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 08 ago 2018 11:46

maxer ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:
maxer ha scritto:
tenente Drogo 2 ha scritto:il DDLN (*) è diventato legge

(*) Decreto Disoccupazione e Lavoro Nero

Questa è tua o di Orfini ? :mrgreen:


vabbè, ti sei offeso perché ho detto che non sai usare i social
hai ragione, scusa

mo' siamo pari

Ammetto che dare dell' "Orfini" a qualcuno ( :shock: ) è un' offesa da lavare solo con il sangue ...
Hai ragione, scusa

Confermo il pareggio :wink:
(anche perché un po' è vero che non sono uno specialista di social, considerato che cinque anni fa ho resistito su facebbucche solo per un giorno: ragion per cui non mi sono offeso più di tanto ...)



:) :)
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 08 ago 2018 11:47

uscire dall'euro dando la colpa a Soros
https://www.corriere.it/opinioni/18_ago ... bbaf.shtml


ma se succede io li vengo a cercare uno per uno i sovranisti del forum, sovranisti de 'sta minchia
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 08 ago 2018 18:54

scrive ancora Fabio Sabatini, professore di Economia alla Sapienza:

"Nell'area di governo ci sono persone che considerano auspicabile una crisi finanziaria, e lavorano per crearne le condizioni. Provocare il famigerato "incidente", che ci "costringa" ad abbandonare l'unione monetaria addossando a quest'ultima (e a fantomatici poteri forti della finanza mondiale) le colpe della crisi, senza alcuna assunzione di responsabilità da parte di 5 stelle e Lega. Nell'accademia tali personaggi li conosciamo benissimo, perché sono accademici reietti o finti accademici (impostori insomma) e soprattutto ne conosciamo il fanatismo, l'arroganza, l'avidità, la sete di rivalsa e l'avversione smisurata per l'Europa, il dialogo democratico e il mercato. In Salvini e Casaleggio hanno trovato interlocutori spregiudicati quanto loro, grazie anche alla convergenza di interessi con la Russia di Putin.
L’editoriale di ieri di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi ci ricorda che il prossimo autunno sarà un passaggio cruciale della storia del paese, nonostante la miseria intellettuale e politica del governo in carica.
"Se non si chiarisce presto quale linea prevarrà, se quella di Tria o della coppia Di Maio-Salvini, gli investitori abbandoneranno i Btp prima che una legge di stabilità venga scritta. Per prevedere quali effetti avrebbe una crisi di fiducia nell’Italia, basta leggere qualche libro di storia sui governi populisti dell’America Latina degli anni Ottanta o, rimanendo più vicini a noi, sulla Turchia e l’Ungheria di questi mesi.
L’Ungheria ha molti problemi ma, per il suo primo ministro, Viktor Orbán, i suoi guai hanno una sola causa: il finanziere George Soros. Se la nostra situazione dovesse peggiorare è facile prevedere quali saranno i «Soros» di Lega e 5 Stelle: la Commissione europea, la Bce e gli immancabili «speculatori» cioè quelli che dovrebbero finanziare le politiche volute da Lega e 5 Stelle.
Il governo non può continuare a dire una cosa al mattino e il suo opposto la sera. Il costo delle riforme deve essere quantificato e come finanziarle deve essere spiegato, con ipotesi verificabili. È questo che i mercati si aspettano. È questo che è dovuto ai cittadini.
A meno che non ci sia qualcuno, nelle Lega o nei 5Stelle, che in realtà pensi che un incidente sui mercati sia addirittura auspicabile. Una crisi finanziaria che prosciughi i flussi di credito verso l’Italia potrebbe essere il primo passo verso i controlli sui movimenti di capitale e la nazionalizzazione delle banche per obbligare i cittadini a finanziare il debito pubblico, un passo che renderebbe inevitabile l’uscita dall’euro. Naturalmente negando di averlo voluto e accusando gli speculatori, la Bce, la Commissione e, perché no, magari anche George Soros."

Post scriptum: in alcuni ambienti universitari di sinistra (minoritari, fortunatamente) condividere i pezzi divulgativi di Alesina e Giavazzi ha sempre suscitato un certo stigma. "Quelli sono fascisti!", mi dicevano certi professori di sinistra purissima quando ero assegnista all'Università di Siena, gli stessi che oggi si congratulano col (mancato) presidente sovranista della Rai e ammiccano continuamente ai nuovi fascisti, per affinità o nella speranza di raccogliere qualche briciola dal tavolo del potere. Varie volte sono stato definito pubblicamente “amichetto di Alesina e Giavazzi” o “amerikano” (rigorosamente con la k) da accademici conservatori, persone un tempo di sinistra e adesso di area 5 stelle, convinte che Renzi sia (stato) un nuovo duce. Bene, da tempo Alesina e Giavazzi (che per inciso non conosco personalmente) sono gli unici che denunciano i pericoli cui ci espone il governo rossobruno sul maggiore quotidiano della borghesia italiana - quotidiano che per il resto ha responsabilità molto gravi nel dilagare dell'oscurantismo antiscientifico ed è convenientemente allineato su posizioni governative, soprattutto 5 stelle. Consiglio di leggerne gli editoriali."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 ago 2018 20:58

Che certi pezzi di sinistra anticapitalista, e perciò anti mercato e perciò anti meritocrazia stiano da tempo simpatizzando con le presunte istanze di veterocomunismo dei grillini è assolutamente certo. CGIL e FIOM in primis, possano strozzarsi con la loro vanità.
Ed è stato evidentissimo nella lotta sotterranea a Renzi, avversato perfino dalla stampa che fino a Letta era organica al PD.

Comunque siamo un piccolo e sparuto e inutile branco di vecchi brontoloni. Il futuro del paese è nelle mani dei fasciocitrulli, e non ci resta che andare short sul btp per mettersi da parte una pensione (in Svizzera ).
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 09 ago 2018 01:24

zampaflex ha scritto:Che certi pezzi di sinistra anticapitalista, e perciò anti mercato e perciò anti meritocrazia stiano da tempo simpatizzando con le presunte istanze di veterocomunismo dei grillini è assolutamente certo. CGIL e FIOM in primis, possano strozzarsi con la loro vanità.
Ed è stato evidentissimo nella lotta sotterranea a Renzi, avversato perfino dalla stampa che fino a Letta era organica al PD.

Comunque siamo un piccolo e sparuto e inutile branco di vecchi brontoloni. Il futuro del paese è nelle mani dei fasciocitrulli, e non ci resta che andare short sul btp per mettersi da parte una pensione (in Svizzera ).

O, ripeto per l' ennesima volta, continuare a trastullarsi nel mangiare pop corn siccome inebetiti davanti al tracollo del paese, con la assurda speranza di recuperare qualche sparuto consenso insistendo in una politica assolutamente rivolta a rinverdire i "successi" inesistenti del passato, senza una chiara proposta alternativa e finalmente nuova rispetto agli ultimi cinque anni di governo, disastrosi dal punto di vista politico, sociale, economico e comunicativo.
Altro che pensione in Svizzera ... :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 ago 2018 07:47

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Che certi pezzi di sinistra anticapitalista, e perciò anti mercato e perciò anti meritocrazia stiano da tempo simpatizzando con le presunte istanze di veterocomunismo dei grillini è assolutamente certo. CGIL e FIOM in primis, possano strozzarsi con la loro vanità.
Ed è stato evidentissimo nella lotta sotterranea a Renzi, avversato perfino dalla stampa che fino a Letta era organica al PD.

Comunque siamo un piccolo e sparuto e inutile branco di vecchi brontoloni. Il futuro del paese è nelle mani dei fasciocitrulli, e non ci resta che andare short sul btp per mettersi da parte una pensione (in Svizzera ).

O, ripeto per l' ennesima volta, continuare a trastullarsi nel mangiare pop corn siccome inebetiti davanti al tracollo del paese, con la assurda speranza di recuperare qualche sparuto consenso insistendo in una politica assolutamente rivolta a rinverdire i "successi" inesistenti del passato, senza una chiara proposta alternativa e finalmente nuova rispetto agli ultimi cinque anni di governo, disastrosi dal punto di vista politico, sociale, economico e comunicativo.
Altro che pensione in Svizzera ... :mrgreen:


Carissimo, ogni parola pronunciata in questo momento cadrebbe nel vuoto. Hai visto i sondaggi sul consenso al governo?
Hanno respinto due barchette, emesso un decreto dannoso ma guadagnano. Segno che la ggente ha perso il cervello.
Bisogna avere pazienza, il tempo probabilmente rimedierà.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 09 ago 2018 09:40

zampaflex ha scritto:Bisogna avere pazienza, il tempo probabilmente rimedierà.


Beato te che ci credi, il tempo di recuperare ormai è andato. Ricordi i fondamentali che ci hanno fatto galleggiare: le bazookate di San Mario Draghi + i tassi a zero? Beh...perle ai porci, e fra qualche mese sarà tutto finito. Il nostro declino purtroppo è irreversibile, soprattutto perchè è un fenomeno di natura antropologica.

Intanto 'st'altro matto gode sul fatto che una multinazionale lascia l'Italia

https://www.ilfoglio.it/economia/2018/08/09/news/grillo-elogia-a-torto-di-maio-per-avere-spinto-foodora-che-se-ne-va-da-sola-a-lasciare-litalia-209347

Ora, posizioni personali a parte, non riesco a capire quando qualcuno parla a vanvera di sfruttamento.
La scorsa sera, martedì, ordino una cena sushi con just eat. Tempo 20 minuti ed arriva il tipo con il cibo. Gli chiedo, alla faccia della discrezione, quanto lo pagano l'ora, e lui mi risponde che la paga non è oraria, ma per ogni corsa effettuata sono € 3,60 netti, adempimenti inps e inail a carico dell'azienda. Sono le 21 passate e lui in due ore ha già fatto 7 corse (e ne ha in programma altre 3).
Considerando che io gli ho lasciato 1 euro di mancia, e che non sono tutti micragnosi come me :lol: i conti li lascio a chi legge, e soprattutto le considerazioni, perchè 40 euro pulite (se non di più!) in tre ore, in itaja, non le prende nessuno, neanche il plurilaureato con tre lauree e tre lingue che fa la muffa in certi studi/laboratori/società dercazzo!
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Re: Diario economico

Messaggioda pumpkin » 09 ago 2018 10:38

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Bisogna avere pazienza, il tempo probabilmente rimedierà.


Beato te che ci credi, il tempo di recuperare ormai è andato. Ricordi i fondamentali che ci hanno fatto galleggiare: le bazookate di San Mario Draghi + i tassi a zero? Beh...perle ai porci, e fra qualche mese sarà tutto finito. Il nostro declino purtroppo è irreversibile, soprattutto perchè è un fenomeno di natura antropologica.

Intanto 'st'altro matto gode sul fatto che una multinazionale lascia l'Italia

https://www.ilfoglio.it/economia/2018/08/09/news/grillo-elogia-a-torto-di-maio-per-avere-spinto-foodora-che-se-ne-va-da-sola-a-lasciare-litalia-209347

Ora, posizioni personali a parte, non riesco a capire quando qualcuno parla a vanvera di sfruttamento.
La scorsa sera, martedì, ordino una cena sushi con just eat. Tempo 20 minuti ed arriva il tipo con il cibo. Gli chiedo, alla faccia della discrezione, quanto lo pagano l'ora, e lui mi risponde che la paga non è oraria, ma per ogni corsa effettuata sono € 3,60 netti, adempimenti inps e inail a carico dell'azienda. Sono le 21 passate e lui in due ore ha già fatto 7 corse (e ne ha in programma altre 3).
Considerando che io gli ho lasciato 1 euro di mancia, e che non sono tutti micragnosi come me :lol: i conti li lascio a chi legge, e soprattutto le considerazioni, perchè 40 euro pulite (se non di più!) in tre ore, in itaja, non le prende nessuno, neanche il plurilaureato con tre lauree e tre lingue che fa la muffa in certi studi/laboratori/società dercazzo!


Esatto. Ma, soprattutto, qui non si parla di schiavismo, ma di società che assumono con contratti regolari, pagano i contributi, ecc. ecc. e offrono una possibilità di guadagnare qualcosa senza costringere nessuno a fare questi lavori. I famosi 'lavoretti' (estivi, stagionali, in orario serale) sono sempre esistiti ed, essendo poco specializzati, sono sempre stati retribuiti poco (ora, rispetto alla situazione generale, neppure quello ... ma il problema è la situazione generale, non questi lavori).
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Re: Diario economico

Messaggioda pumpkin » 09 ago 2018 11:04

pippuz ha scritto:
pippuz ha scritto:
Dedalus ha scritto:Uè, ma state ancora qui?!?

:D

Mi riassumete la situazione? Chi è per l'uscita almeno dall'euro? Chi è per gli Stati Uniti d'Europa? Chi è per la nazionalizzazione delle banche commerciali? Chi è per il TTIP?

Comunque io sono contro tutto. Quindi: si, no, ni, no.
La priorità è che spariscano questi imbecilli di scafisti ed europeisti-a-90° che ci sono adesso al governo.
Chi li sostituirà non so chi sarà nè se farà meglio (difficile) o peggio (quasi impossibile).

La frase completa era questa. La priorità è stata rispettata.

Confermo, tra i due governi (quello del disastro PD e questo) tutta la vita questo.
Peccato solo per la presenza dei pentadeficienti; si dovrebbe andare alle elezioni per avere un governo senza di loro, ma è difficile.

Servirebbero più hacker russi ... o forse erano hacker milanesi e non russi? :? Mah vallo a sapere.


La lega nasce negli anni ottanta del secolo scorso. Bossi entra al senato nel 1987 (30 anni fa).
Governa per 8 mesi nel 1994 con Berlusconi.
Governa nuovamente dal 2001 al 2006 sempre con Berlusconi e ancora dal 2008 al 2011, per un totale di 8 anni su 10. Ah, nel 2011 il governo è caduto perché dopo tutti questi anni di ottima amministrazione l'Italia stava andando in bancarotta.

È sempre stato un partito divisivo: prima contro i meridionali, poi contro Roma ladrona al grido di 'secessione, secessione', poi contro i musulmani e ora contro gli immigrati.
Ci ha lasciato il ricordo di figure indimenticabili come Irene Pivetti presidente della Camera, Castelli alla giustizia o Calderoli autore di una legge elettorale da lui stesso definita una 'porcata', per non parlare di Borghezio o il Trota. Umberto Bossi, eletto senatore anche nelle ultime elezioni con il partito di 'primagliitaliani', è stato condannato per vilipendio alla bandiera ( :shock: ).
È stata implicata più volte in affari poco chiari, dai 200 milioni della tangente Enimont del 93 fino agli ultimi 49 milioni di finanziamento pubblico.

Salvini: dal 1993 al 2012 (19 anni!) è stato consigliere comunale a Milano. Non si ricorda nessuna proposta, solo propaganda. È stato eurodeputato e si è distinto per le numerose assenze.

Come si faccia ad avere fiducia in questo partito (e nel suo segretario) per me è un mistero.
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 09 ago 2018 11:26

oggi sui giornali c'era questo titolo
Manovra, via gli 80 euro di Renzi per pagare flat tax e sgravi
m'è venuto in mente un personaggio di wizard of id: ruba hood, che ruba al proletariato per dare ai ricchi (meno male!)
non ho trovato una vignetta relativa ma pure questa, molto attuale.

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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 10 ago 2018 11:29

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 10 ago 2018 11:32

Immagine

https://www.destatis.de/EN/FactsFigures/NationalEconomyEnvironment/ForeignTrade/ForeignTrade.html

Mentre in qualche parte del mondo c'è qualcuno che si sente preoccupato dall'export tedesco, soprattutto nel settore automobilistico, accadono fatti sconcertanti :lol:
a giugno 2018 la Germania ha registrato il suo record storico di importazioni, raggiungendo la cifra di oltre 93 miliardi di neuri, l’importo più alto dal 1950, quando sono iniziate le rilevazioni sul commercio estero tedesco.
Il paradosso sta proprio nel fatto che questo piccolo boom economico, che dovrebbe invalidare la narrazione della cattifa Cermania che prende dagli altri e non restituisce, non impedisce al surplus commerciale tedesco di rimanere ben saldo intorno ai 22 miliardi, visto che le esportazioni di giugno sono arrivate a 115,5 miliardi.
Me cojoni!!!, avrebbe detto mi nonno. Ma noi, oltre alle navi cariche di ggente, cosa e quanto importiamo?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 ago 2018 12:40

Il problema della Crucchia è la bassa propensione al consumo, non aiutata dalla spesa pubblica.
Infatti il surplus commerciale resta insistentemente alto perché segue la dinamica del pil mondiale, in maniera parossistica, parallelamente sia in import che in export.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 10 ago 2018 16:12

per i nostri sovranisti all'amatriciana
https://www.nextquotidiano.it/il-futuro ... osa-turca/
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 11 ago 2018 17:56

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 ago 2018 18:50

Nico posta l'articolo pleeze, che i dieci gratis li ho già letti :?
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo 2 » 11 ago 2018 22:07

zampaflex ha scritto:Nico posta l'articolo pleeze, che i dieci gratis li ho già letti :?




IN PRIMO PIANO
Crisi turca, due lezioni per il governo italiano
di Luigi Marattin* e Raoul Minetti**

Quel che in questi giorni sta avvenendo in Turchia è un ottimo caso di scuola per valutare le conseguenze di due argomenti di politica economica cari all'attuale maggioranza di governo italiana. Il primo è che la politica deve avere il sopravvento su tutte le dinamiche dell'economia, e i vincoli o le regole che essa esprime. Il secondo è che avere la propria sovranità monetaria è preferibile, so-prattutto per i benefici derivanti dalla possibilità di svalutare la moneta.

In Turchia l'economia si è progressivamente surriscaldata. Negli ultimi cinque anni il Pil è cresciuto cumulativamente di circa il 30% grazie anche ad un boom creditizio finanziato dall' afflusso di capitali esteri. Dal 2012 al 2018 il debito estero turco è cresciuto dal 39% a più del 53% del Pil, mentre il credito bancario esteso a imprese e famiglie saliva di 20 punti percentuali rispetto al Pil. Questo ha portato l'inflazione sopra al 10% annuo, e avrebbe richiesto un parallelo incremento dei tassi di interesse decisi dalla banca centrale, che invece - in nome della «prevalenza della politica sull'economia» - sono rimasti negli ultimi quattro anni al 8% (fino alle ultime settimane, a crisi già iniziata).

Al Presidente turco Erdogan, infatti, non sembrava politicamente attraente alzare il costo del credito per famiglie e imprese, nonostante fosse la politica più idonea per evitare problemi più seri. E' lo stesso meccanismo che si mette in moto quando un paese ad alto debito non vuole ridurre il deficit in fasi di ciclo economico favorevole: in nome della «prevalenza della politica sull'economia», si rifiuta di prendere le decisioni che evitano problemi nel medio periodo per paura di perdere consenso nel breve periodo.

La conseguenza di queste scelte (e questo ci porta al secondo argomento) è stata la perdita di fiducia degli investitori internazionali e l'innesco di una repentina fuga dei capitali esteri (sudden stop) che ha a sua volta prodotto un pesante deprezzamento della lira turca. La svalutazione della moneta, così agognata dai no-euro nostrani, non ha fatto altro che aggravare la situazione, aumentando sia il costo delle importazioni che il peso del debito denominato in valuta estera.

Il primo effetto ha ulteriormente accelerato le spinte inflazionistiche, mentre il secondo ha rapidamente deteriorato la situazione finanziaria di banche e imprese. Esattamente i due rischi che coloro i quali si oppongono ad ogni ipotesi di abbandono dell'euro da parte dell'Italia paventano da anni, di fronte alle pericolose ipotesi espresse - o sussurrate - da esponenti dell'attuale maggioranza di governo italiana.

Si valuta che negli ultimi 30 anni i fenomeni di sudden stops hanno avuto conseguenze economiche e sociali drammatiche: in media un crollo della crescita dell'economia del 3%, una significativa perdita di valore delle attività reali e finanziarie delle famiglie e una protratta contrazione della pro-duttività delle imprese. La lezione principale della crisi turca è quindi chiara. Se chi controlla le leve della politica economica innesca una crisi di fiducia con errori dettati dalla tentazione di massimizzare il consenso politico di breve periodo o inseguire gli slogan, non c'è sovranità monetaria che tenga: fuga di capitali, svalutazione, inflazione e crisi finanziaria sono l'esito più probabile. Una le-zione che, a quanto pare, è bene tenere presente anche nel dibattito italiano.

*Università di Bologna, Deputato Pd

**Michigan State University
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 ago 2018 08:45

Grazie.

Ad ulteriore commento all'articolo aggiungo che la crescita di una economia nella modalità sopra illustrata è una crescita da bolla, non sana: la elevata quantità di denaro disponibile per prestiti sul mercato interno, dovuta alla presenza di investitori esteri che colgono opportunità di guadagni maggiori sul proprio mercato, stimola la propensione al consumo dei locali grazie ai tassi bassi. Mai si sono viste nella storia economica crescite "sane" , tirate da investimenti ed esportazioni, in contesti simili (elevati afflussi esterni).
Per cui la bilancia dei pagamenti va in rosso, uscendo ad un certo punto molti più soldi per rimborsi e interessi di quanti ne entrino con i guadagni derivanti da vendita di beni prodotti internamente, per l'esportazione si badi bene; questo sbilancio ha effetti sul cambio della valuta che si indebolisce, aumentando il costo di rimborso dei prestiti in valuta estera. L'inflazione sale aumentando l'effetto dovuto alla normale dinamica dei consumi interni.
L'investitore estero a questo punto vede rischi di ricevere meno in rimborso di quanto ha prestato, vuoi perché lo ha fatto in valuta locale che si svaluta o perché lo ha fatto in valuta forte dove aumenta il rischio di mancato pagamento del debitore, e si innesca la fuga dei capitali stranieri che hanno permesso alla bolla dei consumi di formarsi.
La bolla si sgonfia e l'economia locale si trova molto, troppo più indebitata rispetto a prima. E con ritorni sul capitale investito insufficienti a pagare il costo del debito, e il debito stesso.

È la storia di tutte le economie emergenti, finora solo mercati interni di dimensioni gigantesche come Cina e India sono riusciti ad evitare questo passaggio.
Le ex tigri asiatiche sono cadute malamente negli anni 90, il Messico negli anni 80, la Russia ancora non si è ripresa.
In Italia (a beneficio dei pochi fasciocitrulli che mi leggono) stava facendo la stessa fine ad inizio 90 con i prestiti in valuta come franco svizzero perché i tassi sulla lira erano troppo alti. Fuga dei capitali esteri, caduta della valuta, crisi economica. Ci siamo salvati solo perché abbiamo ribadito la volontà di entrare nell'euro, a costo anche di pesanti manovre di bilancio, e finora lo sforzo ci ha consentito di crescere prima, e superare la crisi mondiale del credito tra 2008 e 2012.
Non progredi est regredi

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