Diario economico

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zampaflex
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 apr 2024 19:06

Gabanelli sulla pagliacciata dell'appalto albanese.

Il governo Meloni lo ha promesso: in Italia devono sbarcare meno migranti possibile. I numeri con cui ci stiamo confrontando sono questi: nel 2022 105.131 arrivi, nel 2023 157.651, e al 20 marzo 2024 sono 8.629 poco meno della metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo calo con ogni probabilità è frutto del Memorandum d’intesa con la Tunisia del 16 luglio 2023, con cui l’Ue dà al presidente Kaïs Saïed 105 milioni di euro per il controllo delle frontiere. Il progetto del nostro governo è quello di dirottare gli sbarchi dall’Italia all’Albania, con cui il 6 novembre 2023 è stato firmato un Protocollo per costruire a nostre spese due strutture: una per le procedure di sbarco e di identificazione nel porto di Shengjin, l’altra, su un’area di 77 mila mq a Gjadër, dove i migranti staranno in «stato di trattenimento» sul modello Cpr, in attesa di approvazione della domanda di asilo o del provvedimento di espulsione. Sono a carico delle autorità italiane le misure necessarie ad assicurare la permanenza dei migranti all’interno delle aree impedendone l’uscita. Vediamo come funziona l’accordo che ha una durata di 5 anni ed è eventualmente rinnovabile.
Come funziona lo smistamento
Lo smistamento avviene in acque internazionali in concomitanza al salvataggio da parte dei mezzi di soccorso italiani (e non
delle Ong). In Albania vengono portati solo maschi adulti provenienti da Paesi considerati sicuri (come Tunisia, Marocco, Algeria, Nigeria, Senegal). L’ipotesi è di disporre i nostri assetti navali in mezzo al mare dove separare i minori, le donne e gli anziani, che invece sbarcheranno in Italia poiché per legge non possono andare nei centri albanesi. Uno smistamento complicato da fare in mezzo al mare, visto che i migranti viaggiano senza documenti.
Le video-udienze da Roma
Una volta condotti nei centri ubicati al porto di Shengjin e poi a Gjadër, dove la capienza massima è di 3.000 migranti, si procederà all’identificazione e definizione dello status da parte delle nuove Commissioni territoriali. I tempi sono quelli previsti dalle nuove «procedure accelerate di frontiera» entrate in vigore il 6 maggio 2023 con il decreto Cutro: 28 giorni per
l’identificazione e la verifica dei requisiti per l’asilo. Entrando nel dettaglio: la decisione per il riconoscimento della protezione internazionale dovrà essere presa entro 7 giorni tramite video-udienze in collegamento da Roma; in caso di diniego il richiedente potrà presentare ricorso entro i successivi 14; ed entro altri 7 giorni il giudice dovrà decidere se accogliere o respingere. A quel punto chi ha diritto all’asilo entra in Italia regolarmente, per tutti gli altri deve essere effettuato il rimpatrio, che avverrà comunque dall’Italia. Quindi – è il ragionamento della premier Giorgia Meloni – «ogni mese 3.000 entrano e 3.000 escono, pertanto in Albania possono essere gestiti 36 mila migranti l’anno». Un auspicio difficilmente
praticabile.
Le «porte girevoli»
Recita l’articolo 4 del Protocollo: «Il limite temporale di permanenza del singolo migrante, non potrà mai essere superiore al
tempo strettamente necessario a espletare le procedure di accertamento dei requisiti per l’ingresso e soggiorno in Italia e, nei casi previsti, le procedure di rimpatrio». Cosa vuol dire? Che se ogni mese 3.000 migranti escono dai centri albanesi e tornano in Italia, e fra loro 1.000 hanno ottenuto il diritto di asilo, gli altri 2.000 sono da rimpatriare. È qui che la porta girevole si inceppa. Siccome per queste operazioni ci vuole un accordo con il Paese d’origine, mediamente ogni mese ne rimpatriamo 400. E infatti nel 2023, su 150 mila arrivi, ne abbiamo riportati a casa 4.753. Significa che tutti gli altri dovranno stare fino a 18 mesi nei Cpr italiani, dove in totale i posti disponibili sulla carta sono 1.359, ma nella realtà sono meno a causa dei lavori di ristrutturazione in corso, per esempio a Torino e Trapani; mentre i nuovi posti annunciati dal governo non sono pronti. Poi trascorsi i 18 mesi, chi non si riesce a rimpatriare torna a piede libero e diventa clandestino.
L’alternativa fa acqua
L’alternativa è lasciare nei centri di detenzione albanesi chi è in attesa di espulsione e, in assenza di nuovi accordi, riportare in Italia quelle poche centinaia rimpatriabili. In tal caso però non si liberano posti nei centri di Shengjin/Gjadër , e allora il numero di migranti accolti si allontana parecchio dagli annunciati 36 mila l’anno. Comunque alla fine la storia è sempre la stessa: passati 18 mesi i migranti che non si è riusciti a espellere devono essere riportati in Italia e a piede libero.
I conti senza l’oste
Questo andirivieni deve anche fare i conti con la Corte di giustizia europea che dovrà decidere se il «trattenimento» previsto
dalle «procedure accelerate di frontiera» del decreto Cutro (evitabile solo se il migrante versa 5.000 euro di cauzione) è in linea con i diritti umani salvaguardati dalle norme europee. La decisione arriverà a tempo debito, verosimilmente non prima
di un anno. Sarebbe un azzardo portare nel frattempo dei migranti in Albania perché c’è la possibilità che i giudici (la competenza è della sezione specializzata del Tribunale di Roma) possano non convalidare il trattenimento entro le 48 ore previste, come già hanno fatto in Italia. E a Shengjin/ Gjadër i migranti non possono girare a piede libero. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi va comunque avanti: «Nelle more del giudizio siamo disponibili a rivedere la norma sulla cauzione per i migranti che ci pare l’unico dubbio sollevato. Il crono programma procede e il nostro genio civile come i vigili del fuoco sono già al lavoro per una rapida realizzazione dei centri ». Ma quanto ci costa questo giro per il Mediterraneo?
I costi: 653 milioni di euro
Tra costruzione, gestione e apparati telematici le due strutture costeranno quasi 69 milioni di euro: «Poiché sono frequenti i
casi di blackout, è necessario dotare l’area di gruppi elettrogeni – si legge nella relazione tecnica che accompagna il Protocollo –. Poiché sono frequenti i casi di sospensione delle forniture idriche, è necessario dotare l’area di serbatoi di accumulo; l’intera zona non è dotata di fogna pubblica; pertanto, per lo scarico delle acque nere è necessario realizzare un serbatoio di accumulo di idonea capacità da svuotare periodicamente con autospurgo; serve inoltre il collegamento per la rete telefonica e la rete Internet». Altri 25 milioni ci vogliono per la struttura penitenziaria. All’Albania dobbiamo dare 94 milioni
per la sorveglianza esterna: la giurisdizione sarà italiana, ma Edi Rama collaborerà con le sue forze di polizia per la sicurezza fuori dalle strutture. Per il viaggio, la diaria, il vitto e alloggio degli uomini dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, i costi in più sono di 260 milioni e 200 mila euro. Per le 5 nuove commissioni territoriali che dovranno esprimersi sul diritto di asilo: 17 milioni e 970 mila. Per 152 nuove assunzioni tra funzionari del ministero dell’Interno e della Giustizia, magistrati, giudici di pace e dirigenti sanitari 42 milioni 507.739. Per l’affitto delle aule a Roma per le video-udienze, luce e riscaldamento 2 milioni e 920 mila euro. Per costruire e allestire 20 aule per le udienze in Albania e per i collegamenti telematici dall’Italia dei difensori 8 milioni 730 mila. Spese di viaggio per avvocati e interpreti 29 milioni 160 mila. «Al termine delle procedure di accertamento – dice l’articolo 9 del Protocollo – le autorità italiane provvedono, a proprie spese, all’allontanamento dei migranti dal territorio albanese». Ovvero li riportano in Italia, e la spesa di noleggio navi, mezzi ed equipaggiamenti è di altri 104 milioni. Costi totali in cinque anni: 653,5 milioni di euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 apr 2024 11:55

Stamattina Il Sole24Ore mette in evidenza in un’analisi che dopo 16 anni, il Pil pro capite al netto dell’inflazione (misura del tenore medio di vita) è risalito nel 2023 ai livelli del 2007. La risalita, dopo anni di arretramento è dovuta al cambio di marcia registrato nell’ultimo quarto del periodo, tra il 2019 e il 2023. Quali sono stati i driver di un simile percorso? Fondamentalmente due: l’aumento dell’occupazione in rapporto alla popolazione in età di lavoro e una migliore produttività oraria. Lavorano, quindi, più persone e in modo un po’ più efficiente.

Difatti il tasso di occupazione (persone che lavorano sul totale degli abili al lavoro) sale da diversi anni costantemente (a prescindere dai governi in carica, nonostante l'attuale governo se ne vanti), ed è arrivato a febbraio al 61,9%, tornando vicino al massimo storico del dicembre 23 (62%). Parallelamente si stabilizza il tasso di disoccupazione (persone abili al lavoro, che non lavorano ma lo cercano attivamente) al 7,5% dopo il minimo a cavallo del fine anno (7,3%) ma distante dal minimo ventennale del 5,9% di maggio 2007, poco prima delle due terribili crisi economiche gemelle.

Ciò che è più importante è il tasso di partecipazione al mondo del lavoro, cioè il totale degli abili al lavoro che o lavorano o cercano di farlo, invece di starsene rintanati a casa sul divano o al bar alle macchinette (o che lavorano in nero o nella mala, eccetera), in crescita graduale da tredici anni ed arrivato al 67% (uomini 76%, donne 58%).
Questo è però, a mio avviso, anche un segnale dell'invecchiamento della popolazione: l'onda dei nuovi pensionati apre ampi spazi nell'economia, riempiti a fatica dalle nuove generazioni.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 apr 2024 23:36

Uno sciagurato esempio di quanto il nostro paese sia indietro come mentalità, approccio, e utilizzo dei mezzi per diventare più efficiente. E invece, un disastro.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/22/lavorare-in-un-altro-stato-europeo-sul-portale-ue-la-germania-pubblica-800mila-offerte-litalia-solo-45-e-non-sono-nemmeno-le-sue/7519413/

"Quest’anno si celebra il trentennale di Eures, la rete di cooperazione dei servizi per l’impiego europei operativa in tutti i Paesi Ue oltre a Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera. Serve ad attuare l’articolo 45 del Trattato sul funzionamento dell’Ue (TFUE) che assicura la libera circolazione dei lavoratori, e comprende un portale con offerte di lavoro da tutta Europa. Il Regolamento Ue 589 del 2016 impone a tutti gli Stati membri di rendere disponibili sul portale Eures “tutte le offerte di lavoro rese pubblicamente disponibili dai Servizi per l’impiego” (art. 17). Per sapere quante sono le offerte basta andare sul portale, che in questi giorni ne pubblica circa 4,5 milioni, divise per Paese. La Germania ne propone 798.072, il Belgio 728.700 e la Francia 650mila. La Spagna ne pubblica 45.000, l’Italia 45. No, non è un errore, gli zeri non ci sono. Il nostro Paese è il peggiore di tutti i 28 Stati dell’Unione europea. Un bel problema, visto che gli italiani, compresi quelli giovani e preparati, usano Eures, trovano lavoro e se ne vanno all’estero."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 apr 2024 23:37

Altro problema endemico italico, i furti d'auto, che sono molte volte superiori rispetto agli altri paesi europei.

https://www.today.it/attualita/furti-auto-italia-2023-2024-dati-numeri.html

"I dati parlano chiaro: i ladri d'auto sono "in ottima forma", e non sono "dilettanti". Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7%. Dal 2013 ad oggi sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri Stati membri dell'Ue si rubano meno di 40mila veicoli l'anno. 39mila in Germania, 33mila in Turchia, 22mila in Olanda, 20mila in Spagna. In gran parte dei Paesi Ue il numero dei furti non raggiunge le 1.000 unità."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 apr 2024 23:11

Smentendo le previsioni degli stessi banchieri, il tasso di crediti incagliati presso la clientela è bassissimo, anche se in lieve e costante aumento durante tutto il 2023.
Dopo il minimo all'1% medio nel 2022, a fine 23 siamo arrivati a 1,15%. Nel periodo buio dopo le crisi gemelle eravamo arrivati a oltre il 5%.
Se pensate quanti miliardi vengono prestati (tanti), potete capire come quattro punti in meno rappresentino una cifra enorme.
Il fenomeno è sicuramente legato al meccanismo dei mutui garantiti dallo Stato erogati nel 2020 e 2021 per aiutare l'economia durante i lockdown e la fase peggiore dell'epidemia. Questa iniezione di liquidità, da restituire gradualmente, ha rappresentato un eccezionale supporto alle aziende in questi quattro anni.
Io che per mestiere determino le linee di credito alla clientela della mia azienda non ho mai visto un livello così basso di impagati come nel periodo 21-23.
Lo scorso anno sono arrivati a scadenza i primi rimborsi su questi prestiti e fortunatamente l'impatto sul sistema è stato irrilevante, e gli incagli quasi inesistenti. Sono già stati rimborsati 70 mld su 280 garantiti.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 apr 2024 23:15

Sono usciti anche i dati su imponibile e gettito della cedolare secca sugli affitti, arrivati rispettivamente a circa 20 e 3,4 mld.
Ciò che viene notato dagli analisti è che la quota di imponibile derivante dagli affitti brevi (che includono anche i famigerati BnB) non supera i 300 milioni.
Insomma, la piaga dell'evasione dei furbetti dell'appartamentino è ampia e putrescente. Vediamo se con la prossima (settembre) introduzione obbligatoria del codice e, si spera, di un atteggiamento meno omertoso dei giganti dell'intermediazione come Booking e Airbnb si potrà recuperare anche quel gettito oggi nascosto.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 01 mag 2024 01:30

zampaflex ha scritto:Smentendo le previsioni degli stessi banchieri, il tasso di crediti incagliati presso la clientela è bassissimo, anche se in lieve e costante aumento durante tutto il 2023.
Dopo il minimo all'1% medio nel 2022, a fine 23 siamo arrivati a 1,15%. Nel periodo buio dopo le crisi gemelle* eravamo arrivati a oltre il 5%.
Se pensate quanti miliardi vengono prestati (tanti), potete capire come quattro punti in meno rappresentino una cifra enorme.
Il fenomeno è sicuramente legato al meccanismo dei mutui garantiti dallo Stato erogati nel 2020 e 2021 per aiutare l'economia durante i lockdown e la fase peggiore dell'epidemia. Questa iniezione di liquidità, da restituire gradualmente, ha rappresentato un eccezionale supporto alle aziende in questi quattro anni.
Io che per mestiere determino le linee di credito alla clientela della mia azienda non ho mai visto un livello così basso di impagati come nel periodo 21-23.
Lo scorso anno sono arrivati a scadenza i primi rimborsi su questi prestiti e fortunatamente l'impatto sul sistema è stato irrilevante, e gli incagli quasi inesistenti. Sono già stati rimborsati 70 mld su 280 garantiti.

...
interessante

domanda : ma chi era il Presidente del consiglio nel 2019, 2020 e fino al febbraio del 2021 ?

attento però : hai inserito un aggettivo* gravemente oltraggioso e infamante

non si fa

altrimenti le crisi si offendono e ti danno subito dell' "imbecille" :mrgreen:


e con questa mia ultima ironia, ci metto una pietra sopra sull' insulto con cui, TU, mi hai offeso per primo

ma non permetterti più di rivolgerti al sottoscritto con tali epiteti di infima Lega
capito ?
oppure, come minimo, ti dovrò rispondere ancora con tutti i sinonimi ( o anche peggio ... )
...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 mag 2024 12:34

maxer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Smentendo le previsioni degli stessi banchieri, il tasso di crediti incagliati presso la clientela è bassissimo, anche se in lieve e costante aumento durante tutto il 2023.
Dopo il minimo all'1% medio nel 2022, a fine 23 siamo arrivati a 1,15%. Nel periodo buio dopo le crisi gemelle* eravamo arrivati a oltre il 5%.
Se pensate quanti miliardi vengono prestati (tanti), potete capire come quattro punti in meno rappresentino una cifra enorme.
Il fenomeno è sicuramente legato al meccanismo dei mutui garantiti dallo Stato erogati nel 2020 e 2021 per aiutare l'economia durante i lockdown e la fase peggiore dell'epidemia. Questa iniezione di liquidità, da restituire gradualmente, ha rappresentato un eccezionale supporto alle aziende in questi quattro anni.
Io che per mestiere determino le linee di credito alla clientela della mia azienda non ho mai visto un livello così basso di impagati come nel periodo 21-23.
Lo scorso anno sono arrivati a scadenza i primi rimborsi su questi prestiti e fortunatamente l'impatto sul sistema è stato irrilevante, e gli incagli quasi inesistenti. Sono già stati rimborsati 70 mld su 280 garantiti.

...
interessante

domanda : ma chi era il Presidente del consiglio nel 2019, 2020 e fino al febbraio del 2021 ?

attento però : hai inserito un aggettivo* gravemente oltraggioso e infamante

non si fa

altrimenti le crisi si offendono e ti danno subito dell' "imbecille" :mrgreen:


e con questa mia ultima ironia, ci metto una pietra sopra sull' insulto con cui, TU, mi hai offeso per primo

ma non permetterti più di rivolgerti al sottoscritto con tali epiteti di infima Lega
capito ?
oppure, come minimo, ti dovrò rispondere ancora con tutti i sinonimi ( o anche peggio ... )
...


Il presidente del consiglio di quel periodo è stato Conte, ma guarda caso il ministro dell'economia e titolare di questa legislazione era Gualtieri, che un po' di esperienza in economia se l'era fatta, non come la vice Castelli (M5S) di cui si ricordano audizioni da cabaret in Commissione Economia.
Non mi ricordo come nacque, chi lo propose, che consenso ci fu, eravamo presi da ben altri problemi. A questo punto sarei curioso di riscoprirlo, ma la ricerca di Google pare peggiorata ultimamente :roll:

Per quanto riguarda il resto, tu desisti dall'affibbiare nomignoli ed io sarò ben lieto di non dover replicare.
Peace.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 mag 2024 13:14

Zampaflex ha scritto:
Per quanto riguarda il resto, tu desisti dall'affibbiare nomignoli ed io sarò ben lieto di non dover replicare.
Peace.


la prolungata esposizione agli editoriali di Travaglio lo rende affetto da sindrome del nomignolo, storpiare nomi e soprannomi per deridere l'interlocutore
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 mag 2024 16:34

Irpef.
Nel 2022 il 63% dell'imposta è stato pagato dal 20% dei contribuenti, quelli con redditi lordi da 35mila in su. Dei ricconi, verrebbe da dire.
Sotto ai 35mila c'è l'80% dei contribuenti, inclusi commercianti, professionisti, servizi vari dalla evidente infedeltà fiscale, che messi tutti insieme hanno pagato il 37% del totale (172,4 mld).
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 mag 2024 16:40

Il famoso enorme cumulo di cartelle esattoriali da riscuotere, pari a 1153 miliardi (il 40% del nostro debito pubblico) e composto non solo da imposte non pagate ma anche da sanzioni e interessi, quindi già di per sé cifra passibile di riduzione in sede di accordo col fisco, contiene 156 mld a carico di società e ditte individuali fallite (probabilità di riscossione infima), 168 mld a carico di società cessate e persone decedute (probabilità di riscossione anche qui infima), 136 mld a carico di nullatenenti (e qui ci vorrebbe l'espianto degli organi da parte di questi truffatori per rimborsare il dovuto).
Del totalone, Agenzia delle entrate ha avviato in vari stadi dei procedimenti di recupero per 515 mld, di cui 328 mld per posizioni superiori a 500.000 euro.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 mag 2024 16:51

Gestione degli immigrati e avviamento al lavoro.

Lo scorso novembre il presidente della società Paolo Pizzarotti, proprietaria del «Residence degli Aranci» a Mineo, dove era stato installato il famigerato Centro Accoglienza sovraffollato e poi chiuso da Salvini sia perché non siamo stati capaci di gestirlo, sia per propria opinione poitica, si rivolge alla Presidenza del Consiglio, e ai ministri dei Trasporti, Interno, Difesa ed Economia:
«Se è di vostro interesse riaprire il centro di Mineo la nostra società è disponibile a gestirlo in prima persona, con all’interno laboratori artigiani, industriali e agricoli: 100 corsi complessivi della durata di 100 ore a corso per formare ogni anno 2.500
richiedenti asilo». Il progetto è dettagliato e indica i costi di affitto e gestione: 23 milioni l’anno. Più l’impegno ad assumere nei propri cantieri 400 migranti per il 2024, 400 per il 2025, e altri nell’indotto. A oggi la proposta di Pizzarotti non ha avuto alcuna risposta.
E' la spia della situazione. Dai dati presentati da Unioncamere, solo tra febbraio e aprile 2024 le nostre imprese hanno bisogno di 24.450 fonditori, saldatori, lattonieri e carpentieri: il 70% non si trova; 29.190 meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori: difficoltà a trovarne il 69,8%; come il 62,9% dei 18.090 operai specializzati richiesti e il 62,3% dei 66.320 autisti necessari. Nella ristorazione servono 178.460 camerieri e baristi: il 56,8% manca. E il lungo elenco continua con il personale nei servizi di pulizia, costruzioni, manifattura, commessi, ecc.
Eppure ogni anno abbiamo 80 mila richiedenti asilo. Si potrebbe attingere lì, visto che dopo 2 mesi dalla presentazione della
richiesta per la protezione internazionale per legge possono lavorare. Il problema è che vanno formati, e in Italia un programma di formazione-lavoro è possibile solo per chi ha ottenuto il diritto d’asilo, e l’iter burocratico può durare anche 2 anni. Durante questo limbo i migranti vengono reclutati nel mercato del lavoro nero, o dalla criminalità per finire nel giro della prostituzione e dello spaccio.
La legge non ha mai previsto che nei centri di prima accoglienza ci fossero programmi per l’inserimento lavorativo. E con il decreto-legge Cutro del marzo 2023 vengono eliminati anche i corsi di lingua italiana, che per le imprese è un requisito fondamentale, e perfino i servizi di accompagnamento e iscrizione agli uffici del lavoro.
Per lo Stato il richiedente asilo è più un problema che una risorsa utilizzabile, e quindi restano solo le iniziative isolate. Le Agenzie per il Lavoro associate ad Assolavoro, e finanziate dalle imprese, offrono la possibilità di seguire corsi di lingua italiana e di formazione professionale per operatori socioassistenziali, saldatori e carpentieri. I partecipanti possono chiedere il rimborso per le spese di vitto e alloggio e hanno diritto a ricevere 3,50 euro per ogni ora di formazione.
Al termine del corso ricevono un’indennità una tantum di 1.000 euro. Tra il 2022 e il 2023 sono stati formati in 4.500 tra richiedenti asilo e rifugiati. Nello stesso periodo di tempo, grazie all’incrocio della domanda con l’offerta fatto da Assolavoro, oltre 30 mila migranti hanno avuto accesso a una occupazione con la retribuzione e i diritti tipici del lavoro dipendente.
C’è poi il programma Welcome dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite, che ha avviato in Italia oltre 30 mila itinerari di inclusione lavorativa in 7 anni. Nel 2022 hanno aderito 167 imprese, e hanno dato un’occupazione a 9.300 migranti, principalmente nel settore alberghiero e ristorazione (il 23%), nelle attività manifatturiere (22%), e in quello delle costruzioni (7%). In sostanza: le aziende hanno bisogno di lavoratori per mestieri che gli italiani non vogliono più fare?
O se li vanno a cercare uno per uno e se li formano, oppure si appoggiano alle associazioni che cercano di fare incontrare domanda e offerta, ma dentro a un sistema che invece di agevolare, ostacola.
Il modello tedesco
Anche in Germania le aziende hanno un enorme fabbisogno di manodopera, ma si sono organizzati in modo totalmente differente: rifugiati e richiedenti asilo, a partire da 3 mesi dall’arrivo sul suolo tedesco, partecipano all’Ausbildung, il sistema di formazione professionale tedesco che dura dai due ai tre anni e mezzo e prepara per 330 professioni con un costo a tirocinante di 15.300 euro all’anno. Una spesa sostenuta quasi interamente dalle imprese private, mentre lo Stato contribuisce con 600 euro. Oggi sono in 40.329 i partecipanti a questo programma. Previsto anche un Ausbildungsduldung,
un permesso speciale che consente di rimanere in Germania per la durata della formazione e potenzialmente più a
lungo.
Quanto paga la formazione
Non tenere i migranti parcheggiati nel nulla pagherebbe anche in Italia. Tra il dicembre 2019 e il luglio 2021, all’interno del progetto Forwork — finanziato dalla Commissione Europea, coordinato dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (soppressa il 1° marzo 2024) insieme con la fondazione Debenedetti — sono reclutati nei centri di prima accoglienza del Piemonte 1.262 richiedenti asilo. Metà di loro vengono inseriti in corsi di 20 ore con formatori che li aiutano a preparare un curriculum per valorizzare le loro competenze, presentarlo e entrare in contatto con potenziali datori di lavoro. L’altra metà, come d’uso, non viene coinvolta in alcun progetto. I partecipanti sono per il 77% maschi, con un’età media di 27 anni, che hanno frequentato 9 anni di scuola nel loro Paese d’origine (Asia e Africa per la quasi totalità dei casi).
A distanza di un anno e mezzo l’esito è questo: il 50% di chi ha seguito il corso si è inserito nel mondo del lavoro, contro il 30%
degli altri.
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 01 mag 2024 20:31

tenente Drogo ha scritto:

la prolungata esposizione agli editoriali di Travaglio lo rende affetto da sindrome del nomignolo, storpiare nomi e soprannomi per deridere l'interlocutore

...
avevo puntato il 97,38 % su un tuo intervento, rischiando ben il 2,62 % che non rispondessi : anche troppo!

e infatti, arieccolo !

" Una risata ti seppellirà* "

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

( cit. Bakunin (incerta) / film "Joker" - 2019 - 2 premi Oscar con 9 nomination, 2 Golden Globe, 1 Leone d' Oro al Festival del Cinema di Venezia )
...

*al più tardi, per te
mi sa che ti dovrò ancor sopportare :mrgreen:
carpe diem 8)
maxer
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 01 mag 2024 21:06

zampaflex ha scritto:
maxer ha scritto:... ci metto una pietra sopra sull' insulto con cui, TU, mi hai offeso per primo

... Peace

...
e come sempre chiede il nostro grande papa Francesco (inascoltato :cry:) :

" And peace be ! '
" Y la paz sea ! "
" Walsalam ealaykum ! "
...

il perdono è la virtù dei forti
carpe diem 8)

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