zampaflex ha scritto:
a) e quale sarebbe il nostro più grande problema? e quindi l'evasione, effettiva e sotto gli occhi di tutti, perfino sperimentata da noi stessi, non sarebbe un problema ma una invenzione retorica della UE?
Catzo di budda, vivi al nord, in una delle aree più sviluppate d'europa, conosci i trascorsi storici di floridità e benessere, e mi vieni a chiedere qual'è il nostro più grande problema? E' la
PRODUTTIVITA', caro zampa, che non fa rima con TASSE ne tantomeno con i progetti scellerati di questi ultimi governi statalisti-assistenzialisti.
Il gettito fiscale è aumentato negli ultimi 20 anni di quasi 200 miliardi, ma non c'è stato nessun effetto "positivo". I poveri sono
aumentati, ci sono meno imprese, più disoccupazione e più debito pubblico.
Per invertire la rotta occorre
abbassare le tasse, favorendo la crescita delle imprese e dell’occupazione.
Un abbassamento della pressione fiscale generalizzata, cioè per ogni contribuente, orizzontalmente, senza inseguire classi, categorie e blocchi sociali, spazzando via la giungla di regimi speciali, agevolazioni settoriali, detrazioni, deduzioni, bonus, le c.d. tax expenditures e minchiate varie. E deve essere strutturale, cioè stabile, non
una tantum, a mò di mancetta renziana, permettendo una programmazione di lungo periodo e investimenti con la certezza dell'esborso fiscale futuro.
Inoltre va rivista tutta la spesa pubblica corrente e nel contempo va riqualificata, per indirizzarla verso la spesa per infrastrutture e ricerca, ovvero in investimenti di infrastrutture di base (reti stradali, ferroviarie, digitali, di telecomunicazioni, oleodotti, ponti, dighe, centrali energetiche) necessarie all'esercizio delle attività imprenditoriali e dei cittadini, non sprecare miliardi in quella ca gata del reddito di
fottanza.