Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 giu 2015 16:17

gianni femminella ha scritto:Ti basi sui 4 punti dell'articolo del riassunto de Il sole24ore o hai letto "La buona scuola" nei dettagli? Sorvolo sul nome. Ormai l'abitudine è di distogliere l'attenzione dai fatti richiamandola sui titoli.

La buona scuola, rinnovamento, trasparenza, no alla corruzione... Tutti slogan, svuotati di contenuti.


Ho provato a cercare qualche informazione in rete. Difficile per una materia così complessa avere dei riferimenti precisi, ma quel poco che ho capito mi sta già facendo fumare gli zebedei...
Perché quando leggo frasi come questa: "Si sono dimenticati i princìpi della rivoluzione francese. Forse non l’hanno studiata. Nella Buona scuola non c’è libertà se c’è un preside manager che giudica i docenti in modo arbitrario, non c’è uguaglianza se con il 5 per mille si creano scuole di serie A e serie B, e non c’è fratellanza se si crea una divisione tra insegnanti precari e insegnanti precari, e se non c’è ascolto da parte del governo” capisco quanto segue:
- non vogliamo capi;
- siamo tutti uguali e fanculo al merito individuale;
- non vogliamo che altre scuole abbiano soldi in più di me.

E mi viene in mente solo Stalin :evil: soprattutto perchè l'operato del preside manager viene giudicato da un ispettore ministeriale, le valutazioni dei docenti sono frutto di un comitato composto da genitori e docenti, il famoso cinque per mille è una risorsa aggiuntiva con fondo di perequazione nazionale, ecc...

Ora, visto lo stato pietoso in cui versa la scuola italiana (e nota bene che io mi ritengo fortunato ad essere andato in scuole pubbliche con insegnanti ottimi, e vorrei che fosse ancora così), vogliamo continuare a non parlare di merito? Di valutazione reale delle competenze degli insegnanti? Vogliamo possibilmente cominciare a fare selezione e magari cacciare gli incapaci e i fannulloni (che quantomeno per un principio statistico si annidano anche lì)?
O preferiamo una scuola che un po' a tutti, indistintamente, col risultato che quel poco demotiva i bravi e premia eccessivamente gli scarsi?

Se hai elementi di discussione, ben vengano. Vorrei approfondire in quanto l'informazione è carente.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 26 giu 2015 17:39

Interessanterrimo report su minore consumo di risorse da parte dell'uomo e conseguente recupero della natura. Da leggere assolutamente, contraddirà le opinioni di molti di voi (io stesso ne sono rimasto piuttosto sorpreso).

http://phe.rockefeller.edu/docs/Nature_Rebounds.pdf
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 giu 2015 23:06

Un governo-sorpresa fresco di nomina, vincitore delle elezioni sulla base della mala gestione dei due partiti storici, invece di sposare il necessario pragmatismo e mettere mano alle necessarie riforme, si intestardisce nella propria ideologia e per non passare per quello che ha fatto fallire il paese indice pure un referendum, solo per poter dire: "avete visto, cari greci? I cattivi sono gli europei che ci negano l'aiuto!"

E Grillo non perde occasione per proclamare Tsipras un eroe...altra occasione persa per stare zitto...

Per chi volesse prendere visione delle misure chieste dai cattivoni, link qui sotto, e sappiate due cose:
- i principali settori economici della Grecia sono trasporto navale, turismo e agricoltura: tutti e tre godono di corpose esenzioni fiscali;
- le principali fonti di spesa sono esercito (retaggio delle tensioni con la Turchia) e pensioni: ambedue abbondantemente sopra la spesa media europea.

http://download.repubblica.it/pdf/2015/economia/proposta-ue-grecia.pdf
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 30 giu 2015 11:02

zampaflex ha scritto:.... invece di sposare il necessario pragmatismo e mettere mano alle necessarie riforme.....


Ammetterai che è troppo tardi. La Grecia è ormai fallita da un bel pò, e il problema più grande, semmai, è l'esposizione del suo debito nei confronti dei vari stati, come Germania in primis (63 miliardi) e Italia (40 miliardi), ecc.
Tecnicamente quindi è veramente difficile, se non impossibile, che le riforme di cui si parla nel documento UE possano incidere sulla riduzione del debito senza creare una pauperizzazione senza precedenti. Come soluzione non è affatto pragmatica.

P.S.: Siamo sempre ai soliti giochetti.
Il debito, inizialmente, era delle banche, le quali hanno pagato un piccolo pegno (haircut) nella ristrutturazione effettuata dopo il secondo Piano di salvataggio, dopodichè hanno scambiato i titoli che avevano in portafoglio, emessi dalla Grecia, con i nuovi emessi dall’ESM, il Fondo costituito dai Paese dell’Eurozona e ora ci pensano i governi a trattare con la Grecia. Alla fine paga sempre pantalone.
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Re: Diario economico

Messaggioda albi2 » 30 giu 2015 12:43

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:.... invece di sposare il necessario pragmatismo e mettere mano alle necessarie riforme.....


Ammetterai che è troppo tardi. La Grecia è ormai fallita da un bel pò, e il problema più grande, semmai, è l'esposizione del suo debito nei confronti dei vari stati, come Germania in primis (63 miliardi) e Italia (40 miliardi), ecc.
Tecnicamente quindi è veramente difficile, se non impossibile, che le riforme di cui si parla nel documento UE possano incidere sulla riduzione del debito senza creare una pauperizzazione senza precedenti. Come soluzione non è affatto pragmatica.

P.S.: Siamo sempre ai soliti giochetti.
Il debito, inizialmente, era delle banche, le quali hanno pagato un piccolo pegno (haircut) nella ristrutturazione effettuata dopo il secondo Piano di salvataggio, dopodichè hanno scambiato i titoli che avevano in portafoglio, emessi dalla Grecia, con i nuovi emessi dall’ESM, il Fondo costituito dai Paese dell’Eurozona e ora ci pensano i governi a trattare con la Grecia. Alla fine paga sempre pantalone.


A me spiace moltissimo della situazione Greca, alla fine pagano solo i semplici cittadini/sudditi. E la Grecia quanto a mancate riforme e proliferazione di scandalosi monopoli, oligopoli, privilegi insensati, evasione più o meno di massa è pure peggio di noi. In abbinamento a condizioni da cravattari sui prestiti ricevuti, semplicementi insostenibili ma lucrosi per il sempre più vorace establishment finanziario.
Il fatto su cui riflettere -ma che in Italia dopo La Malfa e Andreatta non so chi ci sia di vivo a ricordarlo- è che se non si affrontano i problemi di fondo, di banale aritmetica finanziaria, si finisce nel baratro.
E i "diritti acquisiti" si devono toccare. Perché quando ledono altri diritti, come quello delle giovani generazioni ad avere un futuro, non sono più tali.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 30 giu 2015 14:12

albi2 ha scritto:E i "diritti acquisiti" si devono toccare. Perché quando ledono altri diritti, come quello delle giovani generazioni ad avere un futuro, non sono più tali.


Però, nonostante la grancassa mediatica di questo governo, i diritti acquisiti rimangono. Prendi gli ex parlamentari con vitalizi d' oro a fronte di pochi contributi versati o i superstipendi di bankitalia o il blocco degli aumenti retributivi dei dipendenti della PA, ora sbloccati.
Per le giovani generazioni ormai c'è ben poco da fare, perchè quanto sta accadendo, e quanto accadrà, andava previsto con largo anticipo.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 lug 2015 12:01

Alberto, contrariamente a quanto si potrebbe pensare sentendo i titoli dei tg (tassi al 30% ma sono le quotazioni di mercato ) le condizioni dei prestiti alla Grecia sono state estremamente favorevoli :tasso fisso al 2% e durate spalmate nel tempo.
La verità è che il popolo greco è perfettamente uguale alla pittoresca descrizione di Luciano de crescenzo e si merita il disastro che gli sta piovendo addosso avendo votato sempre o per gli spendaccioni di destra o per quelli di sinistra. Mai per qualcuno che pensasse a razionalizzare l'elefantiaca burocrazia greca per esempio.
Se la Grecia è stata in default per 120 dei suoi 200 anni da stato indipendente un motivo ci sarà. ...
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Re: Diario economico

Messaggioda albi2 » 01 lug 2015 12:57

zampaflex ha scritto:Alberto, contrariamente a quanto si potrebbe pensare sentendo i titoli dei tg (tassi al 30% ma sono le quotazioni di mercato ) le condizioni dei prestiti alla Grecia sono state estremamente favorevoli :tasso fisso al 2% e durate spalmate nel tempo.
La verità è che il popolo greco è perfettamente uguale alla pittoresca descrizione di Luciano de crescenzo e si merita il disastro che gli sta piovendo addosso avendo votato sempre o per gli spendaccioni di destra o per quelli di sinistra. Mai per qualcuno che pensasse a razionalizzare l'elefantiaca burocrazia greca per esempio.
Se la Grecia è stata in default per 120 dei suoi 200 anni da stato indipendente un motivo ci sarà. ...


mi fa piacere sentire che il tasso dei prestiti è modesto (forse ora, in passato sicuramente no). Rimane da un lato l'atteggiamento greco, ancora più irresponsabile del nostro. Dall'altro lato la finanziarizzazione costante del mondo, che ha reso la politica non più uno strumento per guidare i popoli ma un'attività secondaria, con decisioni (di piccolo cabotaggio) prese in base a sondaggi e tweet. Ricetta per un fallimento sicuro.
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Re: Diario economico

Messaggioda albi2 » 01 lug 2015 13:02

harmattan ha scritto:
albi2 ha scritto:E i "diritti acquisiti" si devono toccare. Perché quando ledono altri diritti, come quello delle giovani generazioni ad avere un futuro, non sono più tali.


Però, nonostante la grancassa mediatica di questo governo, i diritti acquisiti rimangono. Prendi gli ex parlamentari con vitalizi d' oro a fronte di pochi contributi versati o i superstipendi di bankitalia o il blocco degli aumenti retributivi dei dipendenti della PA, ora sbloccati.
Per le giovani generazioni ormai c'è ben poco da fare, perchè quanto sta accadendo, e quanto accadrà, andava previsto con largo anticipo.


Non è che quanto accade ora andasse previsto con largo anticipo. Lo sapevano benissimo tutti e tutti (o quasi) se ne sono fregati, pensando al proprio particulare, accaparrando chi poco chi tantissimo, al motto di "apres moi le déluge". Ora non basta più aprire gli ombrelli, bisogna mettersi a nuotare. Buttandosi giù dal Titanic.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 05 lug 2015 23:12

Azz...e' crollato il Partenone, i greci si stanno suicidando in massa e nel mentre uno tsunami con onde alte 10 metri ha sommerso Naxos e Paros. Per fortuna la Grekia non era un problema!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 lug 2015 14:33

"Secondo i dati Crif ( sistema di informazioni creditizie) la domanda di credito da parte delle imprese è salita dell'8,1% nel secondo trimestre compensando la flessione del 3,6% registrata nel primo trimestre.
Mediando fra i due dati risulta che nel primo semestre dell'anno la domanda di credito alle aziende è cresciuta dell'1,8%.
Tuttavia il dato sullo stock dei crediti alle aziende (elaborato da Banca d'Italia) e riferito al mese di aprile segna ancora un dato negativo (-2,6% sullo stesso periodo dell'anno passato), ci aspettiamo che quest'ultimo dato migliori già a giugno per poi registrare un'accelerazione nel secondo semestre dell'anno."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 lug 2015 14:39

Qualche dato sulle pensioni tratto dalla relazione presentata dall'INPS.

La spesa totale è pari a 270 mld di cui 26 per assistenza e 244 per pensioni.
Del totale, il 76% è dovuto a pensioni private e 24% pubbliche.

Se ne deduce che circa 200 mld (un quarto della spesa pubblica) è il valore delle pensioni private erogate ogni anno; la gestione per ora è in pareggio.

Il buco patrimoniale di 22 miliardi dovuto all'accorpamento dell'Inpdap, sventolatissimo l'anno scorso dai soliti indegni fogliacci di destra, è stato ovviamente coperto dallo Stato con un versamento, e altri ne seguiranno fino a ripianare la gestione.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 08 lug 2015 16:10

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 lug 2015 17:23

Un pezzo che riassume la grottesca situazione in cui il governo dei dilettanti allo sbaraglio greci si è cacciato.
Dedicato a quelli che pensano di replicare l'esperienza o gli obiettivi di Syriza in Italia.

http://www.nakedcapitalism.com/2015/07/tsipras-has-just-destroyed-greece.html
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 11 lug 2015 08:33

zampaflex ha scritto:Un pezzo che riassume la grottesca situazione in cui il governo dei dilettanti allo sbaraglio greci si è cacciato.
Dedicato a quelli che pensano di replicare l'esperienza o gli obiettivi di Syriza in Italia.

http://www.nakedcapitalism.com/2015/07/tsipras-has-just-destroyed-greece.html

Se lo spaghetto che si sono presi gli incapaci,dilettanti allo sbaraglio,che governano l'Europa della moneta unica , capaci soltanto di aumentare il peso della tassazione senza fare nulla per migliorare la crescita economica(se strozzi uno che ti deve dei soldi non lo metti in condizione di ripianare il suo debito) sarà servito a far cambiare strada,tra qualche anno dovremo noi qualcosa ai pittoreschi politici greci.
L' Europa della moneta unica senza una unità politica e fiscale non ha futuro,adesso è chiaro.
Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu
"E’ più facile imbrogliare la gente che convincere la gente che è stata imbrogliata” Mark Twain
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 lug 2015 11:29

Due episodi del nostro (triste) passato (di spendaccioni) che non conoscevo.

Il prestito del 1974 usando il nostro oro come garanzia:
"Nell’estate del 1974 l’Italia era in grande difficoltà con un’inflazione al 20% a causa dello choc petrolifero e la lira perdeva terreno ogni giorno. Il cancelliere tedesco Helmut Schmidt si disse disposto ad aiutare il governo di Mariano Rumor a certe condizioni che il governatore della Banca d’Italia Guido Carli riuscì a trasformare in oro: la Germania avrebbe concesso un prestito di 5,2 miliardi di marchi, pari a 1.300 miliardi di lire, ma voleva in garanzia il corrispettivo in oro, 150 tonnellate di lingotti.
Le trattative relative al prestito durarono un’estate e si condussero non senza polemiche, che furono legate sopratutto all’atteggiamento della virtuosa Germania la cui opinione pubblica era contraria alla concessione di aiuti ad uno Stato che non aveva dimostrato altrettanta virtù. Helmut Schmidt, ministro delle finanze e poi cancelliere dopo le dimmissioni di Willy Brandt nel maggio del ’74, si esprimeva così: «Non dobbiamo sacrificare la nostra stabilità, il benessere e la fiducia dei nostri connazionali per una Comunità europea incapace, non dobbiamo offrire le nostre riserve monetarie per il consumo altrui [...] Possiamo fare concessioni economiche nell'ambito europeo soltanto se in cambio otteniamo un progresso politico che agli occhi della nostra opinione pubblica venga considerato meritevole d'un sacrificio.»
Il prestito della Bundesbank dietro pegno in oro fu deciso il 31 agosto a Bellagio. I primi ministri Rumor e Schmidt decisero quindi che Bonn depositasse $ 2 miliardi, dietro pagamento di un tasso di interesse pari a quello dei Treasuries (l’8% circa). Il ripagamento del debito sarebbe avvenuto in dollari, e a garanzia dello stesso furono impegnate 500 tonnellate delle riserve di Bankitalia (41.300 lingotti Good delivery, di 12,5 Kg circa ciascuno, pari ad un quinto delle riserve auree del tempo).
L’Italia restituì i soldi, ritornò in pieno possesso del prezioso metallo giallo e nessuno parlò di autoritarismo e volontà di potenza tedesca. "

Il prestito del Fondo Monetario Internazionale del 1977 e le pressioni americane per tenere i comunisti fuori dal governo, parla Stammati:
http://www.misteriditalia.it/casomoro/memoriale/06IlprestitodelFondomonetariointernazionale.pdf
"Nel 1976 il governo italiano contraeva il suo primo debito col FMI. Con una "lettera d'intenti" dell'allora ministro del Tesoro, Stammati, l'Italia chiedeva un prestito di durata determinata al FMI, ovviamente offrendo le consuete "garanzie comportamentali", cioè tagli alla spesa sociale ed ai salari. Il prestito aveva un'entità di poco più di cinquecento milioni di dollari, cioè una cifra non molto rilevante per il bilancio di uno Stato come l'Italia.
Ma quel debito dell'Italia nei confronti del FMI assumeva un enorme significato politico nel momento in cui il PCI reggeva il governo in parlamento attraverso la propria astensione. In pratica si richiedeva al PCI di aderire non solo alla NATO, ma anche alle dottrine del braccio finanziario della stessa NATO, cioè il FMI. "
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 lug 2015 11:33

Articolo del 1993 del compianto prof. Mario Talamona (il mio unico 30 all'università! Uomo squisito...) sulle ricorrenti crisi finanziarie italiane.

http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/12/quante_volte_con_cappello_mano_co_0_9301123853.shtml
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 15 lug 2015 11:38

Cronaca del lavoro di Carli da governatore della Banca d'Italia, 1960-1975.
Una fila di disastri a cui far fronte.

http://www.bpp.it/Apulia/html/archivio/1975/III/art/R75III002.html

Come potete vedere dai tre ultimi post, la nostra storia postbellica è una drammatica infilata di crisi, svalutazioni, impegni presi e non mantenuti, sottovalutazioni dei mercati, mancanza di volontà politica di assestamento di conti pubblici e processi interni.

Qualcuno si può veramente meravigliare che all'estero non si fidino di noi?
E qualcuno è ancora disposto a credere al gombloddo del 2011 per far cadere Berlusconi, nel momento in cui si è comportato esattamente come i governanti italiani che lo hanno preceduto?
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 15 lug 2015 15:01

Dati negativi dall'eurozona:

"Eurozone sentiment reports disappoint. Economic sentiment in both the eurozone and Germany weakened as the Greek-debt drama dragged on. The eurozone's ZEW reading slumped to 42.7 July from 53.7 in June, making for the lowest reading since December. Meanwhile, German ZEW fell to 31.5 in July from 41.9 in June to register is lowest print since November. Both numbers missed estimates. The euro is up 0.2% at 1.1022"

http://uk.businessinsider.com/opening-bell-july-14-2015-2015-7?r=US
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 15 lug 2015 15:17

Rimaniamo in tema di grandi successi italiani :lol: :lol:

Il primo:
a maggio 2015 ennesimo record del Debito Pubblico italiano a 2.218,2 miliardi, in un solo mese +23,4 miliardi. E pensare che a maggio 2011 stava appena a 1.897mld :?

Il secondo:
"Fisco, bancomat partite Iva: multe in vista sui prelievi ingiustificati"

http://www.blitzquotidiano.it/economia/fisco-bancomat-partite-iva-multe-vista-2232979/
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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 15 lug 2015 16:56

harmattan ha scritto:Rimaniamo in tema di grandi successi italiani :lol: :lol:

Il primo:
a maggio 2015 ennesimo record del Debito Pubblico italiano a 2.218,2 miliardi, in un solo mese +23,4 miliardi. E pensare che a maggio 2011 stava appena a 1.897mld :?

Il secondo:
"Fisco, bancomat partite Iva: multe in vista sui prelievi ingiustificati"

http://www.blitzquotidiano.it/economia/fisco-bancomat-partite-iva-multe-vista-2232979/


Quindi se uno non fa prelievi e campa usando il nero non lo toccano, mentre se uno preleva per le sue spese personali (fossero anche le troie, quelle che i nostri amici governanti non vogliono tassare altrimenti vengono sputtanati e/o non gliela danno più) è un potenziale evasore?
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 15 lug 2015 17:04

l'ha detto anche Salvini
NO alla legalizzazione della cannabis
SI alla legalizzazione della prostituzione

forse faranno un emendamendamento pro-escort
autocertificazione dei soldi finiti a puttane
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 15 lug 2015 20:06

tenente Drogo ha scritto:l'ha detto anche Salvini
NO alla legalizzazione della cannabis
SI alla legalizzazione della prostituzione

forse faranno un emendamendamento pro-escort
autocertificazione dei soldi finiti a puttane


Insomma passano gli anni ma l'unica politica dei leghisti resta quella di rendere migliore la vita di Berlusconi :lol: :lol:
Me ne importo
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 lug 2015 09:53

Secondo i dati "Centrale di Rischio Finanziario", le domande di mutui da parte delle famiglie nel mese di giugno 2015 sono salite dell' 81,1% rispetto a giugno 2014, (+58,7% nel primo semestre 2015 rispetto al 2014), mentre la domanda di prestiti a giugno da parte delle famiglie è cresciuta del 4,7% su base annua (+8,4% nel primo semestre 2015 rispetto al 2014).

Sono positive anche le dichiarazioni del presidente dell'Associazione Bancaria Italiana, che prevede un'inversione di trend dei prestiti bancari a famiglie ed imprese nel corso dell'estate, dopo l'ancora leggera flessione registrata in giugno (-0,11% rispetto a giugno 2015).
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Re: Diario economico

Messaggioda vinogodi » 16 lug 2015 11:41

tenente Drogo ha scritto:
SI alla legalizzazione della prostituzione

...quindi d'ora in poi dovrò emettere fattura? :cry:
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