Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 28 gen 2014 23:15

zampaflex ha scritto:
No, questo si chiama "non capire un caxxo di economia ed essere furbi abbastanza da cambiare idea quando ci si accorge che le cose vanno male". Ma ancora adesso vorrebbe che si tenesse un referendum sulla permanenza nell'Euro (idea SCIAGURATA).



A dirla tutta chi veramente non capisce un caxxo di economia sono tutti quelli che continui ostinatamente a sostenere, perchè i dati da due anni a questa parte parlano chiaro e hai la possibilità di leggerteli con calma. Cambiare idea in tempo invece è l'unico modo per evitare di commettere errori e perseverare in essi.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 gen 2014 15:33

zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
Leggiti inoltre la proposta del responsabile delle previsioni economiche della Bce Peter Praet in un'intervista al FT
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/7559aba8-6277-11e3-bba5-00144feabdc0.html#axzz2np87EAoz (se non ti si apre googla ECB poised to get tough on sovereign bond risks)

ha ipotizzato che l’istituto di Francoforte richieda degli accantonamenti di capitale per i titoli di debito sovrano posseduti dalle banche commerciali. In questa ipotesi, per il nostro paese sarebbero guai seri.


A Praet è stato risposto con un dito medio. Molto grosso.
E la Germania non ci espellerà almeno finché non avrà azzerato il saldo dei trasferimenti inter-banche centrali (TARGET 2). Tale cifra a credito della Germania a marzo era ancora pari a 600 miliardi di euro.


Cosa ti avevo detto? Non sarebbe stato così. E infatti:

"Stress test: titoli di Stato a prezzi di mercato solo se destinati a trading 31/01/2014 12:22 - WS
L'indice Eurostoxx Banks cede l'1,5%.
L'European Banking Authority (EBA) ha comunicato i criteri che verranno utilizzati in occasione del prossimo stress test. Ecco i punti salienti:

- il Common Equity richiesto in uno 'scenario normale' deve essere al minimo dell'8% e dovrà essere almeno del 5,5% in uno 'scenario avverso'.
- i titoli di Stato in portafoglio dovranno essere valutati a prezzi di mercato (mark to market) solo se destinati al trading o alla vendita.
- le singole autorità di vigilanza dei Paesi euro potranno richiedere soglie di garanzia più alte e inserire scenari aggiuntivi.

Il primo commento a caldo degli analisti segnala che la soglia di garanzia richiesta in caso di scenario avverso (5,5%) è leggermente più bassa di quanto ipotizzato (6%), ma comunque più alta rispetto al precedente stress test del 2011 (5%)."
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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 31 gen 2014 16:25

Ennesimo regalino all' amici:

Da gennaio POS obbligatorio in studio ma mancano decreto e sanzioni

Dal prossimo 1 gennaio 2014 i dentisti, come tutti i liberi professionisti, non potranno rifiutarsi di accettare dal proprio paziente il pagamento della prestazione attraverso carte di debito, bancomat o carte di credito.

Ad obbligare l’utilizzo del POS in studio il D.L. 179/2012 convertito in L.221/2012 che all’art.15 così recita: “a decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Con uno o più Decreti del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Banca d’Italia, vengono disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui al comma precedente. Con i medesimi decreti può essere disposta l’estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili”.

Bisogna sottolineare che la norma demanda ad un Decreto le indicazioni per determinare le modalità di attuazione indicando anche gli importi minimi esclusi dall’obbligo del pagamento tramite moneta elettronica e le sanzioni per chi non si doterà di uno strumento POS. Decreto che non è ancora stato emanato.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 gen 2014 17:29

tasteclimber ha scritto:Ennesimo regalino all' amici:

Da gennaio POS obbligatorio in studio ma mancano decreto e sanzioni

Dal prossimo 1 gennaio 2014 i dentisti, come tutti i liberi professionisti, non potranno rifiutarsi di accettare dal proprio paziente il pagamento della prestazione attraverso carte di debito, bancomat o carte di credito.

Ad obbligare l’utilizzo del POS in studio il D.L. 179/2012 convertito in L.221/2012 che all’art.15 così recita: “a decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Con uno o più Decreti del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Banca d’Italia, vengono disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui al comma precedente. Con i medesimi decreti può essere disposta l’estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili”.

Bisogna sottolineare che la norma demanda ad un Decreto le indicazioni per determinare le modalità di attuazione indicando anche gli importi minimi esclusi dall’obbligo del pagamento tramite moneta elettronica e le sanzioni per chi non si doterà di uno strumento POS. Decreto che non è ancora stato emanato.


Non ti pare che invece questa cosa venga imposta per creare il contrasto tra cittadino-utente e professionista-prestatore di servizio spingendo il primo all'uso della moneta elettronica, tracciabile, per ridurre il nero che sai benissimo come abbondi in quei settori?
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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 31 gen 2014 18:47

Rido subito o dopo?
A evadere si é sempre in due, quindi chi impedisce di continuare a fare il nero con i pagamenti in contanti?
E poi scusami, "moneta elettronica", i bonifici non andavano bene? É che su quelli ormai non ci si magna su piú un cazzo e i signorini della finanza vogliono il boccone grosso delle percentuali (o un fisso) su ogni transazione.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 31 gen 2014 18:58

tasteclimber ha scritto:quindi chi impedisce di continuare a fare il nero con i pagamenti in contanti?


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Re: Diario economico

Messaggioda tasteclimber » 31 gen 2014 19:17

harmattan ha scritto:
tasteclimber ha scritto:quindi chi impedisce di continuare a fare il nero con i pagamenti in contanti?


100 con il bancomat
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 05 feb 2014 13:31

Due dati sulle pensioni e sull'INPS.

Nel 2012 l'INPS ha incassato contributi pensionistici per 208 mld e erogato pensioni per 223 mld.
Da queste cifre sono ESCLUSE le gestioni assistenzialistiche (invalidi, sociali, ecc. che sono a carico dello Stato cioé delle tasse).
Questo deficit di 15 mld è stato coperto dalle tasse incassate dallo Stato.

Tra le gestioni pensionistiche, questa è la situazione incassi/pagamenti del 2013 di alcune categorie:

dipendenti pubblici -9mld
agricoli -5mld
artigiani -6mld
dirigenti privati -4mld
elettrici -2mld
trasporti -1mld
telefonici -1mld
.....
parasubordinati +8mld !!!

Al di là degli sbilanci delle singole gestioni, nelle quali sono state date pensioni in tanti casi troppo generose e dove i contribuenti attuali in molti casi sono molti di meno rispetto ai pensionati; e della crisi economica che incide sui versamenti, è duro il dato del deficit complessivo, che anche escludendo i pubblici sarebbe consistente e in aumento tendenziale.
La prossima volta che qualcuno al bar osa parlare di pensioni a 35 anni di contributi e minchiate del genere zittitelo con i dati.
Forse l'unica gestione ancora in attivo consistente tra quelle storiche è quella dei lavoratori dell'industria manifatturiera privata.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 05 feb 2014 13:31

...post doppio...
Ultima modifica di zampaflex il 11 feb 2014 11:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 feb 2014 11:47

Ecco cosa succede quando la politica pretende di dettare alla banca centrale la linea di gestione dei tassi di interesse e cambio della moneta invece che lasciarle fare il suo lavoro ed occuparsi piuttosto delle riforme interne. Turchia edition.

Summary

With a dramatic hike in Turkey's overnight lending rate from 7.75 to 12.5 percent announced on Jan. 28, Turkish Central Bank Gov. Erdem Basci followed through on his earlier promise to use interest rates as a weapon to defend Turkey's currency, the lira. While the hike is a bolder-than-expected move designed to jolt investor interest, Basci is still, in effect, using a sword to fight off a barrage of artillery as a wrenching political crisis continues to erode investor confidence.

Analysis

Turkey has been desperately trying to stem the plunge of the lira, which has declined about 10 percent against the U.S. dollar since the start of the year. Like several other once-celebrated emerging economies, Turkey has seen a rapid outflow of short-term portfolio investment that Ankara had been heavily relying on to help cover its burgeoning current account deficit, totaling $60.8 billion, or roughly 7 percent of gross domestic product, for January to November 2013.

The capital flight has been driven in part by the U.S. Federal Reserve's withdrawal of stimulus measures, which has limited Turkey's access to cheap liquidity. With the Federal Reserve's Jan. 29 announcement that it would again reduce its monetary stimulus, Turkey is now applying all of its tools to stabilize the lira, even with the knowledge that the move is unlikely to have a lasting impact. This is because Turkey's financial troubles have been greatly exacerbated by a deep-rooted power struggle that is only going to intensify in the lead-up to local elections in March, presidential elections in August and parliamentary elections in 2015.

Foreign investors have been chiding Turkey's government for its unorthodox method of defending the currency, until now consisting mostly of foreign exchange auctions and withdrawals from the central bank in order to avoid raising interest rates, a move the government feared would limit growth. But Turkey's government has also been operating under heavy political constraints, resulting in swings in both its economic and political behavior. In this particularly volatile election season, Turkish Prime Minister Recep Tayyip Erdogan has been loathe to turn to measures that would slow economic growth and thus undermine his party's standing.

In the days leading up to the central bank decision to raise the interest rate, Erdogan remained publicly defiant, urging the central bank to stand strong and not give in to the so-called interest rate lobby, which he charged with trying to undermine Turkey's growth. When nationwide protests spun up from a Gezi Park demonstration in 2013, Erdogan declared war against the same nebulous interest rate lobby, which he accused of fanning the demonstrations out of greed and desire to topple the government.

Erdogan's distrust of high interest rates stems from a much deeper political paranoia. Perhaps the defining moment of Erdogan's political career was the 1997 military coup that ousted the Welfare Party, the predecessor of Erdogan's Justice and Development Party, from power. Erdogan, who was mayor of Istanbul at the time, was sentenced to prison for 10 months for reciting a poem that criticized the army. This was also a very volatile period for the Turkish economy, with the country facing chronic double-digit inflation and staggeringly high interest rates on foreign loans to cover a soaring budget deficit. Members of Turkey's traditional secular elite who ran the country's largest banks were accused of being debt profiteers during the crisis, making Erdogan all the more determined to write off debt, contain inflation and raise a new economic power elite when he came into power in 2002.

In vilifying high interest rates against the prevailing economic consensus on how to deal with the problem, Erdogan is (rationally or not) trying to warn against a repeat of the past that would empower his old adversaries. The crop of economic elites that Erdogan worked hard to empower over the past decade now find themselves targeted by a cutthroat corruption probe launched by his own party's former allies, jeopardizing years of work and with it, Erdogan's legacy. The Gulen movement, whose powerful network in Turkey's judiciary, police forces, media and government was once instrumental in bringing the Justice and Development Party to power, is intent on seeing Erdogan cut down to size in upcoming elections.

Exacerbating Erdogan's fears is a concern that the Gulenists will quietly forge an alliance of convenience with Turkey's old secular elite to weaken and fracture the ruling party. Even as the central bank is straying from Erdogan's line to pursue a more conventional monetary policy, this is a power struggle that will only intensify in the coming months and thus continue to undermine investor confidence in Turkey.

Read more: The Limits of Turkey's Interest Rate Hike | Stratfor
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 feb 2014 12:17

Sempre a proposito di mercati emergenti e crisi montanti.

http://blogs.ft.com/gavyndavies/2014/02/02/the-ems-fragile-8-must-save-themselves/
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 07 feb 2014 00:27

Un grafico sull'occupazione

Immagine

Poi un bel link riguardante l'elenco 2013/14 delle maggiori economie del pianeta, fonte World Economic Forum a davos. L'italia è 49ma dopo Azerbaijan e Lituania

http://www3.weforum.org/docs/WEF_GlobalCompetitivenessReport_2013-14.pdf

E ancora il deficit/pil nel terzo trimestre 2013 arrivato al 3% con un aumento del 1,6% e nei primi nove mesi 2013 è addirittura al 3,7%.

http://www.istat.it/it/archivio/109264
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Re: Diario economico

Messaggioda Caffè Scorretto » 07 feb 2014 00:48

tasteclimber ha scritto:
harmattan ha scritto:
tasteclimber ha scritto:quindi chi impedisce di continuare a fare il nero con i pagamenti in contanti?


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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 feb 2014 11:26

Caffè Scorretto ha scritto:
tasteclimber ha scritto:
harmattan ha scritto:
tasteclimber ha scritto:quindi chi impedisce di continuare a fare il nero con i pagamenti in contanti?


100 con il bancomat
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genialata inutile!


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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 feb 2014 11:30

Dati di fine anno sulla situazione delle nostre banche.

Prestiti a famiglie sostanzialmente stabili a -1% y/y
Prestiti a imprese invece ancora in calo a -5,5%

Raccolta bancaria in calo del 2,5% tra depositi che crescono del 2% e obbligazioni che calano del 9% (dato importante quest'ultimo, non viene mai detto in pubblico che dal 2011 in poi le banche italiane hanno meno soldi da prestare!).

Sofferenze lorde arrivate a 156 mld, coperte da accantonamenti per 76 mld (qui c'è ancora un bel gap da colmare, operazione che durerà anni).

Fondi presi in prestito dalla BCE via l'operazione LTRO: dai 255 mld iniziali di cui 62 tra Intesa e Unicredit siamo scesi a 191 di cui 21. Vuol dire che, a parte le due grosse, il resto del sistema bancario nazionale ha preso 193 miliardi (più 33 da altri programmi della BCE) e ne ha restituiti solo 22. Segno che la raccolta all'ingrosso latita (oltre che di arbitraggio conveniente visto il basso costo dei fondi BCE).
Ultima modifica di zampaflex il 11 feb 2014 17:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 11 feb 2014 17:19

zampaflex ha scritto:Dati di fine anno sulla situazione delle nostre banche.



Aggiungo un bel grafico esplicativo

Immagine
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 11 feb 2014 17:25

Riguardo alle sofferenze bancarie si registra una crescita esponenziale, considerato che ormai pesano il 10% del PIL. Solo a dicembre 2013 sono cresciute di 6 miliardi.

Se continua di questo passo il settore immobiliare tracollerà definitivamente molto prima di quanto previsto. E sarebbe anche ora.

http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/infrastrutture24/2014-02-10/costruzioni-sofferenze-bancarie-quota-185653.php?uuid=Ab0DWbMJ
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 feb 2014 17:43

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dati di fine anno sulla situazione delle nostre banche.



Aggiungo un bel grafico esplicativo



Da interpretare correttamente: la variazione è sempre stata positiva o al massimo pari a zero tranne quest'anno.
Vuol dire che dal 1/1/2006 al 31/12/2012 il credito (e quindi, il debito di famiglie e imprese) è aumentato del 40% !!!

Deleveraging, baby!
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 11 feb 2014 22:11

zampaflex ha scritto:
harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Dati di fine anno sulla situazione delle nostre banche.



Aggiungo un bel grafico esplicativo



Da interpretare correttamente: la variazione è sempre stata positiva o al massimo pari a zero tranne quest'anno.
Vuol dire che dal 1/1/2006 al 31/12/2012 il credito (e quindi, il debito di famiglie e imprese) è aumentato del 40% !!!

Deleveraging, baby!


RIcorda che il deleveraging che tanto osanni ha la sua faccia nera.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 17 feb 2014 13:35

Qualche dato sul costo del lavoro nel settore pubblico.

In Italia abbiamo 3,2 milioni di dipendenti pubblici di cui un terzo (!!!) nella scuola.
Essendo il settore più corposo, ha subito i tagli maggiori negli ultimi anni, pari al 10% contro l'1% della sanità e il 2% delle forze armate.
Ma tali tagli sono giustificati dal fatto che il rapporto studenti per insegnante è clamorosamente più alto della media OCSE: 11,7 contro 15,4 nelle elementari, 11,5 contro 13,3 nelle medie; e pure le superiori sono squilibrate. Una bella fetta di colpa se la deve prendere anche il centrosinistra per avere rimpolpato il settore negli scorsi decenni senza alcuna lungimiranza (mi ricordo l'introduzione del doppio insegnante nelle elementari per esempio).
Un rapporto così squilibrato vuol dire più costi per la collettività, stipendi meno allettanti per il corpo docente e meno risorse per le strutture scolastiche. Insomma, non si è voluto dire agli italiani che solo pochi di loro avrebbero trovato posto nel mondo dell'insegnamento e si è fatta politica sociale creando posti di lavoro non economicamente dovuti.

Aggiungiamo qualche dato da un recentissimo rapporto Ocap-Sda Bocconi sul costo dei dipendenti pubblici in Europa.
La spesa complessiva italiana è calata tra il 2008 e il 2012 del 4%; rispetto al totale della spesa pubblica nel suo complesso la percentuale si è allineata alla media europea (circa il 25%).
Anche la nostra spesa pro capite è pari alla media europea (2710 euro a testa contro 2736), molto sotto a quella della Francia (4080!), dove però evidentemente lavorano di più e meglio!
Visto che il costo è in linea, non ci resta che farli lavorare come i colleghi esteri. Chissà quanti si troverebbero senza scrivania...
Ultima modifica di zampaflex il 18 feb 2014 19:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 17 feb 2014 16:44

zampaflex ha scritto:Qualche dato sul costo del lavoro nel settore pubblico.

In Italia abbiamo 3,2 milioni di dipendenti pubblici di cui un terzo (!!!) nella scuola.
Essendo il settore più corposo, ha subito i tagli maggiori negli ultimi anni, pari al 10% contro l'1% della sanità e il 2% delle forze armate.
Ma tali tagli sono giustificati dal fatto che il rapporto studenti per insegnante è clamorosamente più alto della media OCSE: 11,7 contro 15,4 nelle elementari, 11,5 contro 13,3 nelle medie; e pure le superiori sono squilibrate. Una bella fetta di colpa se la deve prendere anche il centrosinistra per avere rimpolpato il settore negli scorsi decenni senza alcuna lungimiranza (mi ricordo l'introduzione del doppio insegnante nelle elementari per esempio).
Un rapporto così squilibrato vuol dire più costi per la collettività, stipendi meno allettanti per il corpo docente e meno risorse per le strutture scolastiche. Insomma, non si è voluto dire agli italiani che solo pochi di loro avrebbero trovato posto nel mondo dell'insegnamento e si è fatta politica sociale creando posti di lavoro non economicamente dovuti.


Ti anticipo la risposta tipica: tagliare questi posti di lavoro equivale a contrarre ulteriormente i consumi!!
Inoltre la riforma delle pensioni smorza l'effetto dovuto dal blocco del turnover ...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 18 feb 2014 18:18

Le bolle creditizie...
Questo grafico dice tutto: percentuale di crediti incagliati sul totale dei prestiti bancari. Spagna 1972-2013. Dall'1% di inizio 2008 al 14% attuale...

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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 18 feb 2014 22:11

zampaflex ha scritto:Le bolle creditizie...
Questo grafico dice tutto: percentuale di crediti incagliati sul totale dei prestiti bancari. Spagna 1972-2013. Dall'1% di inizio 2008 al 14% attuale...

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Senza cercare tanti indici specialistici, prendi gli indici di borsa italiani e confrontali con quelli spagnoli. Sembra un remake de la disfatta di caporetto!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 feb 2014 11:07

Questa poi...a scrivere le norme tecniche per la valutazione del rischio del portafoglio di una banca presso l'EBA (associazione bancaria europea, l'ente che gestisce i cosiddetti stress tests e stabilisce se una banca deve aumentare il capitale o ridurre i prestiti) è un italiano! Ed è un cretino di prima grandezza che ha scritto altre due norme suicide!!!

Articolo in inglese perché in italiano è a pagamento.

http://www.ilsole24ore.com/art/english-version/2014-02-19/the-183-strings-tying-italian-banks-to-the-eba--070129.shtml?uuid=ABIdLXx
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Messaggioda harmattan » 19 feb 2014 13:38

Campioni.....


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