vlad ha scritto:Come sempre fai un'illazione partendo da supposizioni. Fatti? Zero. Bersani non farà mai un governo assieme al Pdl. Non lo farà perché lo ha detto un milione di volte, perché assieme al Pdl non è possibile fare assolutamente niente di utile per il paese. Perché un'accozzaglia come quella finirebbe a mare dopo pochissime settimane. Ossia il tempo necessario perché il M5S presenti un disegno di legge sul conflitto d'interresse, o corruzione, e il Pd lo voti in massa. A quel punto nuova crisi. E allora?
Caro Vlad, il punto non è riformare la politica con una classe dirigente di migliori, di onesti, eliminando la feccia che in questi anni ha ladrocinato il paese. Nossignore. Questa operazione di
lifting che il paese sta attraversando avvierà una ricomposizione del quadro politico liberaldemocratico in forme nuove, più funzionali al comando neocapitalistico e ai giochi eurounionisti, ma sempre più distante dalle esigenze vitali degli italiani.
E' inutile che continuiamo a parlare di questione morale o di onestà quando parallelamente i governi occidentali abbracciano le ricette neoliberiste. Il liberismo, così come è concepito oggi, è una grande impostura che genera fratture e disuguaglianze sociali. Ancor di più in una società come la nostra, priva di quegli strumenti necessari per potere render competitivi e uguali tutti i cittadini.
Ecco perchè il progressismo del PD, quello del salvifico
yes we can, è una gran cagata che ha reso la sinistra italiana un bidone privo di contenuti e lontano dalla sua missione originale. Ecco perchè perde pezzi. Eccoperchè è destinata a ruoli minoritari, come negli ultimi 17 anni.
Oggi in Italia, ed in tutta Europa, ci vuole più socialismo, o socialdemocrazia, se il termine precedente ti spaventa.
Leggi cosa ha detto Fassina, che non è un genio, ma ogni tanto connette i neuroni:
"L’area euro per come è gestita alimenta una divaricazione; la Germania gode di bassi tassi di interesse, vive nel migliore dei mondi possibili e tiene vincolati i paesi europei competitori con un euro svalutato rispetto al valore della propria economia” ; “o questo quadro cambia, o la situazione si sfascia”; “il nostro risultato svela un’amarissima verità: una forza progressista di un paese periferico, in questa Europa, non ha possibilità di autonomia.......non dà risposte e viene marginalizzata in quanto inutile......"http://www.youdem.tv/doc/251579/direzione-nazionale-pd-intervento-di-stefano-fassina.htmEcco...in questo discorso trafela l'anima del pD europeista, quella che ha riposto vane speranze in questo pout-pourri senza capo ne coda che è l'europa unita. Prima Berlusconi, poi Bersani, poi MOnti, poi ancora Bersani, tutti indistantamente hanno trattato (e stanno trattando) questa crisi come un fattore momentaneo e contingente, piuttosto che come un processo dinamico, regressivo, da gestire nei prossimi lunghi anni e con esiti traumatici per tutti noi.
La verità è che noi siamo già al macero, e quindi non conta chi governerà per i prox anni.
Contano le poltrone, che Bersani ha già iniziato ad occupare non rinunciando logicamente all’occupazione del potere.
Visto che mal digersici l'ipotesi inciucio PD-PDL, l'unico miracolo per uscire velocemente dalla merda nella quale si è cacciato il PD, è quello di comprare parlamentari del cinque stelle, magari spaccando il movimento.
Sarebbero, a ben vedere, due piccioni con una fava, perché ciò consentirebbe alla segreteria Bersani e ai gruppi burocratico-politici che gli stanno dietro di metter le mani sul governo e di ridimensionare un pericoloso concorrente che ha un piede fuori dal sistema e che riesce a muovere le piazze.
IO sinceramente spero che Bersani, il PD e le forze politiche a lui vicino falliscano in tutto questo. Ma non per cattiveria o tifoseria.
L'Italia ha bisogno di nuove forze politiche, che mancano da oltre un ventennio nel mondo occidentale, rappresentate dagli oppressi di questo sistema, ed in chiave antieuro, antiglobaliste e antieuropoidi. Si tornerebbe al sociale, ad un sano conflitto e si potrebbero "chiudere i conti" una volta per tutte con una serie di personaggi e istituzioni. Si potrebbe iniziare a parlare di giustizia sociale e di sovranità nazionale, termini che oggi sembrano irrimediabilmente perduti.
Manca solo lo sfaldamento totale e un buon casus belli. E non è poi così improbabile che avvenga.