Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda beluga » 28 ott 2015 20:58



Si ma in un sondaggio telefonico casuale so che hanno chiamato harmattan.
Temo un crollo del prossimo indice.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 ott 2015 18:08

beluga ha scritto:


Si ma in un sondaggio telefonico casuale so che hanno chiamato harmattan.
Temo un crollo del prossimo indice.


:lol:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 nov 2015 18:34

Meno male che la fiducia è ai massimi, perché se fosse ai minimi qualcuno nelle regioni correrebbe il serio rischio di essere preso a bastonate dai contribuenti inferociti...


Le Regioni lamentano di essere da anni sotto pressione, così da rischiare, denuncia Chiamparino, la stessa sopravvivenza. I tagli, affermano, sono insostenibili al punto che in certi casi non sarebbe possibile garantire servizi sanitari essenziali. Roba da far venire i brividi. La verità è che dal 2010, anno in cui la spesa per la sanità aveva toccato il tetto di 117,2 miliardi, nel 2016 lo stanziamento pubblico si fermerà a quota 111. Meno 5,3%: calo che però in termini reali, tenendo conto dell’inflazione, arriva all’11,6%.
Raccontato così, i brividi vengono eccome. Ma la prospettiva cambia decisamente se allarghiamo l’orizzonte temporale del confronto. Nel 2000 la spesa si attestò a 71,2 miliardi: il che significa che nel 2016 il costo reale per il mantenimento del sistema sanitario risulterà del 18,8 per cento superiore a quello di una quindicina d’anni prima.
Il fatto è che la spesa sanitaria gestita dalle regioni ha registrato nei primi dieci anni di questo secolo una crescita forsennata, non soltanto al confronto di un’inflazione inferiore di quasi 19 punti, ma soprattutto del crollo della ricchezza nazionale. Il Fondo monetario stima per il prodotto interno lordo pro capite reale un calo del 6,1% fra il 2000 e il 2016, con un gap di quindi ben 25 punti rispetto alla dinamica dei costi della sanità.

Qualche mese fa la Confcommercio ha deciso di calcolare quanto ci costano le inefficienze nella gestione di quegli enti territoriali partendo dal presupposto che tutte le Regioni funzionassero come la Lombardia. Ne è scaturito un conto stellare di 82,3 miliardi, dei quali oltre metà (42 miliardi) attribuibili a sole quattro regioni: nell’ordine, Sicilia (13,8), Lazio (11,1), Campania (10,7) e Calabria (6,4).

http://www.corriere.it/economia/15_novembre_04/tutti-sprechi-regione-regione-trasporti-campani-casino-de-vallee-9fa7a286-82d0-11e5-a218-19a04df8a451.shtml
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 nov 2015 13:55

La proposta, molto ampia e articolata, dell'INPS per un riassetto del sistema pensionistico in direzione di una maggiore equità mantenendone la sostenibilità

http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2015/11/proposta-inps.pdf

e il commento alla stessa che ne fa il Sole.

[url]http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-11-05/inps-riforma-dell-assistenza-tagli-230mila-nuclei-ricchi–142238.shtml?uuid=ACdUW6TBE[/url]

Per me, molto interessanti.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 06 nov 2015 17:42

zampaflex ha scritto:
Per me, molto interessanti.


Non credo a questa manovra "egualitaria", ne tantomeno a un personaggio come Boeri. Il reddito minimo per gli over 55 senza lavoro sembra una buona iniziativa, ma parimenti attaccare le "pensioni d'oro" indistintamente è una boiata immane.

Per me c'è una bella differenza tra il parlamentare che in due legislature si è assicurato 6k al mese e il dirigente che è partito dalla gavetta e ha lavorato 40 anni di fila.
Intanto a quanto ammonterebbe una pensione d'oro secondo lorsignori?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 nov 2015 18:05

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Per me, molto interessanti.


Non credo a questa manovra "egualitaria", ne tantomeno a un personaggio come Boeri. Il reddito minimo per gli over 55 senza lavoro sembra una buona iniziativa, ma parimenti attaccare le "pensioni d'oro" indistintamente è una boiata immane.

Per me c'è una bella differenza tra il parlamentare che in due legislature si è assicurato 6k al mese e il dirigente che è partito dalla gavetta e ha lavorato 40 anni di fila.
Intanto a quanto ammonterebbe una pensione d'oro secondo lorsignori?


Non fare il populista alla rovescia.
Dimentichi tutta la massa di dipendenti pubblici gratificati da carriere facili, stipendi gonfiati e criteri pensionistici bizzarri.
Dimentichi le lussuose gestioni speciali (telefonici, ferrotranvieri, aeroportuali ecc ecc) graziate da rendimenti da hedge fund.
Tralasci il fatto che la proposta di Boeri è profondamente articolata e basata sulla ricognizione del rapporto contributi versati / pensioni percepite per OGNI categoria di lavoro e reddito. Non è un lavoretto da bambini nel doposcuola.
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 07 nov 2015 17:36

zampaflex ha scritto:Non fare il populista alla rovescia.
Dimentichi tutta la massa di dipendenti pubblici gratificati da carriere facili, stipendi gonfiati e criteri pensionistici bizzarri.


Non li dimentico, sei tu che non conosci abbastanza bene la PA.
Intanto le famose masse di dipendenti pubblici di cui parli sono rappresentate da impiegati, e non da dirigenti, che sono una fetta minoritaria.
L' impiegato statale nei ministeri o negli Enti locali è un funzionario amm.vo o un coadiutore, appartiene alla fascia C e prende 25 mila euro lordi annui, ossia 1200/1300 euro al mese. E tanto ha versato, tanto gli è stato restituito.

Non so tu che ci fai con uno stipendione da 1300 euro al mese, ma qui a Roma ci si sopravvive appena.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 nov 2015 12:28

harmattan ha scritto:
zampaflex ha scritto:Non fare il populista alla rovescia.
Dimentichi tutta la massa di dipendenti pubblici gratificati da carriere facili, stipendi gonfiati e criteri pensionistici bizzarri.


Non li dimentico, sei tu che non conosci abbastanza bene la PA.
Intanto le famose masse di dipendenti pubblici di cui parli sono rappresentate da impiegati, e non da dirigenti, che sono una fetta minoritaria.
L' impiegato statale nei ministeri o negli Enti locali è un funzionario amm.vo o un coadiutore, appartiene alla fascia C e prende 25 mila euro lordi annui, ossia 1200/1300 euro al mese. E tanto ha versato, tanto gli è stato restituito.

Non so tu che ci fai con uno stipendione da 1300 euro al mese, ma qui a Roma ci si sopravvive appena.


Immagino che si tiri la cinghia.
Comunque adesso ci saranno orde di impiegati statali da film neorealista, a Roma...ma di gente con la panza piena e stipendi gonfi nella PA sai bene che ce n'è a bizzeffe.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 nov 2015 13:36

Sul fronte interessi che paghiamo sul nostro debito pubblico:

"Secondo le stime più aggiornate dei giudici contabili, l’andamento della spesa in conto interessi nel periodo 2015-2019 sarebbe inferiore a quanto previsto dalla Nota di aggiornamento del DEF del settembre scorso. Per il 2015 – si legge nella relazione - «la differenza rispetto alla stima governativa è di circa 1,5 miliardi per salire a 6,7 nel 2016, arrivare a 9,4 nel 2018 e infine ridursi a 7,6 nel 2019». Un risultato cui contribuiscono – a parere della Corte dei conti - diversi fattori: l’allungamento della scadenza media del debito, «che rende meno sensibili gli interessi passivi alle variazioni dei tassi», la crescita «meno marcata rispetto al passato del debito pubblico», i tassi d’interesse a lungo termine «che, pur registrando una crescita a partire dal 2017, solo nel 2019 andranno a collocarsi oltre il livello dei tassi impliciti fin lì registrato». "

Potenzialmente sono 25 miliardi di minore spesa (e quindi deficit) tra questo e i prossimi tre anni. Mica male...

PS: il costo medio del nuovo debito italiano nel 2015 è sceso allo 0,6% ( !!! ), ci credo che poi si risparmia...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 nov 2015 13:47

Prezzi e costi del latte in Italia e in Europa, argomento caldo in questi giorni.

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/11/10/latte-il-prodotto-italiano-ha-i-costi-piu-alti-ma-e-il-piu-pagato-34-centlitro/

Perché in Italia non si riesce a scendere quantomeno vicino al costo dei produttori tedeschi o francesi? Quali sono i fattori?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 nov 2015 19:13

Dati sull'occupazione in Italia, diffusi dall'INPS (che dovrebbe essere la fonte più attendibile).

Nei primi 9 mesi del 2015 si sono registrate oltre 1,7 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e di apprendisti) a fronte di 1,2 milioni di cessazioni (+469.000 rapporti di lavoro stabili). Lo rileva l’Inps spiegando che rispetto allo stesso periodo 2014 (+98.046 posti) si registra una variazione positiva per 371.347 posti.
Di questi gli assunti a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per quest’anno sono stati oltre 906.000: 703.890 nuove assunzioni e 202.154 trasformazioni di contratti a termine.

Prosegue inoltre la crescita sostenuta della vendita dei buoni lavoro: nei primi 9 mesi del 2015 sono stati venduti 81,38 milioni di voucher per al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2014 (48.067.353 di pezzi), pari al 69,3%. Nel periodo si sono registrate punte del +99,4% in Sicilia e del +87,7% in Puglia.
E questo ultimo è un ottimo segnale: è tutto lavoro nero che emerge, una cultura della legalità e della regolarità che forse si sta pian piano formando.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 nov 2015 18:53

Molto, molto interessante questo pezzo di John Mauldin che riprende vari spunti raccolti qui e là: come cambia il comportamento dei giovani (americani, ma potrebbero diventare così anche i giovani europei) nei confronti del mercato del lavoro.

http://ggc-mauldin-images.s3.amazonaws.com/uploads/pdf/151114_TFTF.pdf
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 23 nov 2015 23:22

Troppo facile puntare il dito contro i nostri politici pensando di avere trovato, in loro, tutto il marcio esistente in Italia e potersene lavare le mani...ma come ripeto da anni, quei politici, chi li ha scelti se non gli elettori? Mica si sono votati da soli.
E quindi, versante ticket sanitari, ecco le cifre dell'evasione...

http://www.repubblica.it/economia/2015/11/23/news/i_furbetti_del_ticket_un_italiano_su_10_ha_esenzione_falsa_o_irregolare_-127956136/

"In molte regioni basta un'autocertificazione per essere esentati e i controlli a campione non sono molti. Secondo alcune stime, circa il 20 per cento degli esenti sarebbero per vari motivi irregolari, che significa il 10 per cento di coloro che si rivolgono al sistema sanitario. Si può dunque stimare che l'evasione faccia mancare alle casse delle regioni circa 1,8 miliardi all'anno. Il dato è solo indicativo ma se abbinato ad altri più certi rivela l'esistenza di un problema serio. Ci sono infatti regioni dove gli esenti consumano intorno al 60 per cento delle prestazioni, come Lombardia Veneto, Friuli, Liguria, Emilia, Toscana, Umbria. E altre, al sud, che viaggiano non molto sotto o addirittura oltre l'80 per cento: Campania, Sicilia e Calabria. Non ci sono ragioni che giustifichino una tale differenza."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 nov 2015 15:16

A quanto pare lavorare nella PA, magari per di più in Meridione, espone ad un rischio sanitario più elevato...con una lodevole eccezione... :evil:

Dove ci si ammala di più sul lavoro? In valore assoluto – segnala l’Inps – è ovviamente la Lombardia a presentare il maggior numero di certificati medici. Scontato, del resto, per una regione che presenta il più alto numero di lavoratori dipendenti, oltre 3,3 milioni secondo i dati Istat. Più interessante è parametrare certificati e soggetti coinvolti al numero totale di lavoratori, indice che offre indicazioni più chiare delle differenze regionali, effettivamente ampie.

Tra dipendenti privati e pubblica amministrazione i certificati medici presentati in Italia nel 2014 sono stati 17,5 milioni, poco più di uno (1,04) per ciascun lavoratore dipendente (16,78 milioni nei dati Istat 2014).

Le regioni più virtuose sono Marche (0,76), Basilicata (0,82) e Val d’Aosta (0,88), con dati ampiamente inferiori all’unità. All’estremo opposto le regioni del Sud, Calabria in testa, dove in media per ogni lavoratore dipendente della regione vi sono 1,56 certificati medici all’anno, più del doppio rispetto alle Marche. Seguono Sicilia (1,39), Lazio (1,25) e Campania (1,22).

Non tutti per fortuna si ammalano e il numero di lavoratori coinvolti è inferiore rispetto a quello dei certificati. Nella pubblica amministrazione in media in Italia coloro che si ammalano presentano 3,4 certificati all’anno, che diventano però 4,3 in Sicilia, 4,2 nel Lazio, 3,9 in Campania, 3,7 in Calabria. Situazione analoga, anche se con numeri inferiori, anche per il settore privato. Qui la media in Italia è di 2,8 certificati per ciascun soggetto coinvolto da eventi di malattia, con dati superiori alla media (tutti a quota 3,3) per Sicilia, Campania, Calabria e Lazio mentre Umbria, Marche e Molise, all’estremo opposto sono a quota 2,5 certificati all’anno per soggetto coinvolto da eventi di malattia.

Quanti i soggetti coinvolti? Cumulando settore privato e pubblica amministrazione si tratta di quasi sei milioni di dipendenti, in media il 34,7% rispetto al totale dei lavoratori. La salute più cagionevole? In Calabria (45,3% dei lavoratori ha presentato un certificato nel 2014), e Sicilia (37,1%), percentuale che invece in Basilicata (regione più virtuosa in questa classifica) crolla al 29%.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 nov 2015 18:38

Classifica dei giovani economisti nel mondo.

"Al primo posto degli italiani troviamo Raffaella Sadun, 27esima della classifica totale. ...... Di poche parole e molti fatti, la Sadun ha evidenziato, in una delle sue ricerche più note, come gli amministratori delegati delle grandi aziende riescano a produrre più valore di quelli delle imprese familiari. Il motivo? Perché nel capitalismo familiare si tende a lavorare di meno, a passare meno tempo in ufficio e, in generale, a non considerare l’attività imprenditoriale come vincolante. Ed è per questo che, alla seconda generazione, iniziano i problemi di gestione della società, che portano all’arrivo di manager esterni. "

Non solo quello il motivo, almeno per la mia esperienza, quanto anche il fatto di non sapere allevare dei successori, delegare delle competenze, e considerare i propri figli come unica possibilità per il futuro dell'azienda invece di accettare di diventare, come le seconde generazioni anglosassoni, dei "tagliatori di cedole".
La robba, siamo ancora alla robba di Pirandello...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 nov 2015 13:40

La crisi morde i polpacci di quegli str*nzi che più di tutti in Europa ci hanno trattato a schiaffi in questi anni (vero, Katainen?).

"La Finlandia è il nuovo grande malato d’Europa nonostante la tripla A. E l’euro non c’entra."

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-11-29/la-finlandia-e-nuovo-grande-malato-d-europa-nonostante-tripla-a-e-l-euro-non-c-entra-144645.shtml?uuid=ACI7ajjB

L'ennesima dimostrazione che a welfare troppo generoso e conseguente alta spesa pubblica conseguono irrimediabilmente alta tassazione, bassa flessibilità dell'economia, bassa competitività e quindi crisi finale.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 dic 2015 16:57

Dati, tema situazione economica nei due blocchi Europa e USA e prospettive per il tasso di cambio.

http://soberlook.com/2015/11/a-contrarian-perspective-on-short-euro.html
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 16:12

Le sofferenze bancarie proseguono nel loro passo pesante, lento, in costante e gradualissima attenuazione: il tasso di aumento anno su anno a ottobre è sceso al 10,9%.
Grazie alle prime operazioni bancarie di vendita di portafogli di crediti deteriorati l'ammontare assoluto è sceso, buon segno per il sistema bancario nel suo complesso anche se misero. Di segno opposto invece la decisione della UE che per l'ennesima volta ci mette i bastoni tra le ruote definendo la partecipazione statale alla creazione della bad bank per i crediti incagliati come un aiuto di Stato.

Sempre su base annua, i prestiti al settore privato vedono una contrazione di 0,5%, identica a quella di settembre. Nel dettaglio, i finanziamenti alle famiglie aumentano di 0,6% dopo un rialzo di 0,4% a settembre, mentre quelli alle società non finanziarie vedono un'erosione annua di 1,3% dopo il -0,9% del mese precedente.
Si registra una nuova accelerazione del tasso di crescita annua dei depositi a 5,3% da 3,4% - i redditi sono aumentati ma la propensione alla spesa no.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 dic 2015 23:54

Cifre ufficiali dell'INPS sul mercato del lavoro nei primi dieci mesi del 2015.

Le assunzioni a tempo indeterminato sono state 1.437.547, il 29,8% in piu' rispetto all'analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le trasformazioni del contratto degli apprendisti, sono state 406.691 con incremento del 17%. In totale la differenza rispetto al 2014 è di oltre quattrocentomila assunti a tempo indeterminato in più.

Chi critica il Jobs Act e gli sgravi contributivi del governo dovrebbe riflettere sulla prospettiva di medio-lungo termine per questo quasi mezzo milione di persone che, molto probabilmente, fino allo scorso anno avrebbero avuto solo un contratto a tempo determinato. Adesso possono pianificare il loro futuro con molta meno ansia.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2015 19:18

Per chi voglia incolpare la Germania di tutto, anche delle unghie incarnite e dei semafori rossi, questo è l'articolo da leggere.

http://www.independent.co.uk/voices/who-is-responsible-for-the-eurozone-crisis-the-simple-answer-germany-a6771536.html
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Re: Diario economico

Messaggioda harmattan » 18 dic 2015 19:32

Interessante articolo dell'Economist sulle sofferenze bancarie nostrane, in netto contrasto con i dati del governo, che le vede addirittura sotto la soglia dei 200 miliardi.

http://www.economist.com/news/finance-a ... en-sharing
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 dic 2015 21:07

harmattan ha scritto:Interessante articolo dell'Economist sulle sofferenze bancarie nostrane, in netto contrasto con i dati del governo, che le vede addirittura sotto la soglia dei 200 miliardi.

http://www.economist.com/news/finance-a ... en-sharing


Visto che le sofferenze e gli incagli vengono determinate seguendo una metodologia comune in tutta l'UE, e che a controllarne l'entità ci sono le banche centrali nazionali, la BCE e l'associazione bancaria, mi stupisce non poco leggere una cifra così dissimile da quella normalmente comunicata. Solito pseudo giornalismo interessato di matrice albionica?

In altra sede, curiosa ricerca dedicata al parallelo crisi economica - spostamento dei voti politici.

http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2015/12/19/news/la_crisi_finanziaria_soffia_sui_populismi_ma_il_2016_sara_il_giro_di_boa-129762569/
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 dic 2015 11:15

Quali settori hanno maggiormente contribuito alla ripresa, in Italia?
Ci sono risposte sorprendenti...

http://www.corriere.it/economia/15_dicembre_20/dall-oro-valenza-mobili-brianza-ecco-dove-l-export-spinge-distretti-959e7790-a730-11e5-9876-dad24a906df5.shtml

Anche perché al contrario, la "locomotiva nord-est" è in forte difficoltà, come racconta Turani. Che cita un altro problema destinato a riempire i notiziari nel giro di poco: la terribile crisi delle due grosse popolari venete, Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/veneto-mito-scoppiato-di-un-sub-fornitore-della-germania-2345836/

Stanno tutti (gli oppositori) addosso al governo per le quattro banchette dell'Italia centrale appena sciolte (e il quadro normativo nonché la feroce e sbagliata opposizione tedesco-europea non hanno permesso di fare altrimenti, basti pensare al quel coniglio del commissario Hill che prima ha mandato una lettera per dire come si doveva fare e poi ha negato di averla inviata), ma lo stato di salute di queste ultime due banche è altrettanto grave, e le dimensioni relative ben maggiori. Occorreranno lacrime e sangue per i soci per salvarle.

Rendetevi conto, soprattutto quelli tra voi che hanno seguito più distrattamente la questione e siete maggiormente propensi a dare ascolto alla propaganda politica interessata, che le crisi bancarie italiane di oggi sono lo stadio finale della crisi economica che tra il 2008 e il 2013 ha ridotto la produzione industriale del 25% e il PIL del 12%. E' inevitabile che tale drammatico calo si rifletta nei conti delle aziende prima e delle banche che le hanno finanziate poi. e ciò vale maggiormente per quelle banche con esposizioni concentrate in pochi settori e poche aree geografiche, al di là dei classici e non debellati in tempo fenomeni di abuso privato (come i vecchi amministratori di Pop. Etruria con fidi sproporzionati).

A proposito del bail-in, quest'altro intervento rileva come la questione della sorveglianza degli organi preposti vada sollevata e dibattuta, chiedendo che diventino più di sostanza. Sulla Consob poi meglio fare tabula rasa, è SEMPRE intervenuta a buoi scappati. D'altronde, la Borsa sta a Milano e la Commissione a Roma...ci siamo capiti...

Sull'argomento salvataggi bancari e arroganze tedesche da leggere anche questo.

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-12-20/perche-von-bond-non-paga-bail-in---141512.shtml?uuid=AC0ht4wB
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 dic 2015 18:37

Quanto ha influito il calo del petrolio sui conti italiani nel 2015?
Dieci miliardi.
Il costo delle importazioni di energia (la "bolletta energetica") è passato da 44,6 mld di euro a 34,7 di cui 8,9 in meno per il solo petrolio.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 dic 2015 13:45

Sulla risoluzione delle quattro banche pressoché fallite e sulla battaglia tra governo e gli insensibili (financo bastardi) burocrati europei:

http://www.corriere.it/economia/15_dicembre_24/banche-ragioni-un-dissidio-destinato-durare-e21a68a4-aa0f-11e5-85c0-9f00ee6a341c.shtml

http://www.corriere.it/economia/15_dicembre_23/banche-lettera-bruxelles-tentazione-governo-pubblicarla-placare-polemiche-d29356f0-a93f-11e5-8f07-76e7bd2ba963.shtml

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-12-23/la-commissione-ue-l-uso-garanzia-depositi-e-aiuto-stato-143222.shtml?uuid=ACrvB5yB

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-12-24/ipocrisia-europea-e-debolezze-italiane-094453.shtml?uuid=AC9EjazB

"Il sospetto che il Governo italiano abbia cinicamente scelto di effettuare i salvataggi delle banche a spese di alcuni investitori solo per compiacere la Commissione e ottenere un trattamento di favore nell'esame della legge di Stabilità, è un'ipotesi inaccettabile che va smentita con chiarezza."
"Non è più tollerabile sapere che la Commissione europea tutela i risparmiatori tedeschi più di quelli italiani. Ciò che all'Italia è stato vietato, deve essere proibito anche agli altri. O altrimenti, avvenga il contrario."
Non progredi est regredi

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