Diario economico

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 06 dic 2022 10:20

E infine guerra all'ipocrisia sui migranti

«Mancano circa 270 mila lavoratori stagionali». In Italia in pratica, latitano dipendenti agricoli, cuochi o camerieri. È l’allarme finito ormai da settimane sulle scrivanie dei ministri del Lavoro Marina Calderone, dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, degli Esteri Antonio Tajani e dell’Interno Matteo Piantedosi che, non a caso, hanno istituito un tavolo ad hoc alla Farnesina per rispondere alle richieste sempre più pressanti delle associazioni di categoria.
Filiere produttive, organizzazioni agricole, articolazioni di Confindustria e imprese, infatti, premono perché quei 270 mila posti di lavoro stagionali (100 mila nel settore agricolo e il resto nel turismo) vengano coperti il prima possibile.
IL DPCM Il governo, già alle prese con Pnrr e Manovra, però sta prendendo tempo e studia una risposta più articolata rispetto
all’abituale decreto flussi. L’idea, di cui Giorgia Meloni è la più convinta sostenitrice, è che una potenziale emergenza possa trasformarsi in un’opportunità per il Paese. Per l’esecutivo infatti, i posti vacanti vanno coperti non solo con gli ingressi regolari, ma soprattutto attraverso i percettori del Reddito di cittadinanza, che avranno la priorità rispetto a queste offerte.
La partita è quindi doppia. Per quanto riguarda gli arrivi dei migranti lo strumento è ovviamente stato già individuato, e sarà l’ormai ventennale decreto flussi. Un testo - quest’anno sarà un dpcm, nel tentativo di accelerare i tempi - che salvo sorprese verrà licenziato dall’esecutivo prima di Natale, avrà carattere biennale o triennale e autorizzerà l’ingresso nella Penisola di
una cifra compresa tra 70 e 100 mila lavoratori stranieri.
Migranti che arriverebbero da Paesi selezionati con cui la Farnesina sta lavorando ad accordi ad hoc, dando la precedenza
a coloro che sono già specializzati nel settore di riferimento. In ogni caso rischiano di essere pochi rispetto ai posti vacanti ma probabilmente in crescita rispetto allo scorso anno. Nel decreto varato dal governo Draghi il 23 dicembre 2021 infatti, fu
autorizzato l’ingresso di 69.700 lavoratori. D’altro canto però un flusso maggiore, spiegano fonti vicine al dossier, creerebbe problemi di gestione. E allora ecco che, come chiesto in primis da Meloni, anche a costo di ritardare di qualche settimana l’emanazione del Dpcm, il provvedimento sarà affiancato da specifici riferimenti al sussidio.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 dic 2022 17:21

Lo sfacelo della sanità di base (e ormai, non solo) della Lombardia grazie alla mafia bianca ciellin-forzitaliota-leghista

https://amp.milanotoday.it/dossier/sanita/riforma-sanita-lombardia.html
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 17 dic 2022 13:08

La sanità è un problema ben più grande, e diverso, di quanto crediamo. Dal Corriere :

La sanità italiana non è forse mai stata così malata.

Il Covid ha messo in luce il grave deficit della medicina territoriale in una delle Regioni che sembrava più attrezzata, la Lombardia. In 10 anni sono stati chiusi 111 ospedali e 13 pronto soccorso. Rispetto al 2012 ci sono 29 mila medici in meno. Il pensionamento anticipato (nei prossimi cinque anni andranno a casa in 41 mila) e il mancato ricambio hanno dato origine a quel fenomeno deprecabile che sono i medici a gettone.

Trovare un medico di base è ormai quasi impossibile in alcune zone d’Italia e i pronto soccorso sono al collasso.

I dati lo confermano: tra ospedale e territorio, mancano più di 20mila medici, 4.500 nei pronto soccorso, 10 mila nei reparti ospedalieri, 6 mila medici di medicina generale. Se ne è parlato molto sui giornali e tra la gente, disorientata per il degrado del sistema e per l’allungamento dei tempi di interventi e visite; molto meno nella politica, più preoccupata di ragionare su tetto di contanti e su altre amenità identitarie e ideologiche piuttosto che di questioni centrali come questa.

A Roma hanno manifestato sette sindacati di categoria, mentre il ministro Orazio Schillaci ha promesso aumenti di stipendi. Ma la spesa sanitaria programmatica si sta riducendo sotto il 6,6% del Pil, che per l’Ocse è il limite sotto il quale il sistema rischia il collasso.

Colpa di venti anni di disinteresse, per i quali dovrebbero fare mea culpa diversi governi e partiti, di destra e di sinistra. Ma anche il governo attuale, per ora, non sembra avere colto l’urgenza della situazione.

E l’Europa come sta?
Un’inchiesta del Guardian consente di guardare il fenomeno in una dimensione più larga e di scoprire che la sanità vive un momento difficile in tutta Europa. Le cause, oltre alle politiche nazionali, sono note: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie a lungo termine, la crisi di reclutamento e di mantenimento del personale e l’effetto Covid e post-Covid. Una combinazione di fattori che chiedono una reazione urgente dei governi e dei Parlamenti.

Qualche dato, per capire.

In Francia ci sono meno medici rispetto al 2012. Più di 6 milioni di persone, tra cui 600.000 con malattie croniche, non hanno un medico di base regolare e il 30% della popolazione non ha un accesso adeguato ai servizi sanitari.

In Germania, l’anno scorso sono rimasti vacanti 35.000 posti nel settore sanitario, il 40% in più rispetto a un decennio fa, mentre un rapporto di quest’estate sostiene che entro il 2035 più di un terzo di tutti i posti di lavoro nel settore sanitario potrebbe non essere coperto.

In Spagna, a maggio il ministero della Salute ha dichiarato che più di 700.000 persone erano in attesa di un intervento chirurgico e 5.000 medici di base e pediatri di Madrid sono in sciopero da quasi un mese per protestare contro anni di sottofinanziamento e sovraccarico di lavoro.

Secondo un rapporto della sezione europea dell’Oms, in un terzo dei Paesi del continente almeno il 40% dei medici ha più di 55 anni. Anche quando i medici più giovani hanno continuato a lavorare nonostante lo stress, i lunghi orari e la retribuzione spesso bassa, la loro riluttanza a lavorare in aree remote o in centri urbani degradati ha creato «deserti medici» che si rivelano quasi impossibili da riempire. «Tutte queste minacce rappresentano una bomba a orologeria che potrebbe portare a risultati sanitari scadenti, lunghi tempi di attesa, molti decessi evitabili e potenzialmente anche al collasso del sistema sanitario», ha avvertito Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa.

Il caso dei medici di base
Prendiamo i medici di base. La Francia ha una situazione particolarmente difficile. Già nel 1971 ha imposto un tetto al numero di studenti di medicina del secondo anno, attraverso il numero chiuso, con l’obiettivo di tagliare la spesa sanitaria e aumentare i guadagni.

Il risultato è stato un crollo del numero di studenti annuali - da 8.600 all’inizio degli anni ‘70 a 3.500 nel 1993 - e anche se da allora le assunzioni sono aumentate un po’ e il tetto è stato tolto del tutto due anni fa, ci vorranno anni prima che la forza lavoro si riprenda.

L’anno scorso i medici più anziani che hanno abbandonato la professione sono stati più numerosi dei nuovi arrivati, che erano comunque il 6% in meno rispetto a dieci anni fa. C’è un problema sul territorio, visto che lontano dalle città e nella Francia più rurale le difficoltà aumentano. «Di fatto, l’87% della Francia potrebbe essere definito un deserto medico», ha detto il mese scorso il ministro della Salute Agnès Firmin Le Bodo.

La Germania è il Paese che spende per l’assistenza sanitaria più di qualsiasi altro Paese al mondo.
Eppure è in crisi.

Il sistema è imploso con lo scoppio del virus respiratorio dei bambini, con pazienti che hanno viaggiato centinaia di chilometri per essere curati. Più di 23.000 posti rimangono scoperti negli ospedali tedeschi dopo diversi anni di scarse assunzioni e recenti dimissioni di massa, soprattutto nelle terapie intensive e nelle sale operatorie, da parte del personale che lamentava carichi di lavoro estremi.

In Spagna non va meglio. A Madrid, a metà novembre, almeno 200.000 persone sono scese in piazza per difendere l’assistenza sanitaria pubblica dalla privatizzazione strisciante e per esprimere preoccupazione per la ristrutturazione del sistema di assistenza primaria da parte del governo regionale.

Il Guardian cita anche l’Italia: «Anche il servizio sanitario pubblico italiano deve far fronte a gravi carenze di personale, aggravate dalla pandemia, che ha innescato un esodo di personale che è andato in pensione anticipata o è passato a ruoli nel settore privato. Le amministrazioni regionali hanno stipulato contratti con medici freelance per coprire i turni in ospedale quando necessario, evidenziando i bassi stipendi del settore sanitario pubblico italiano».

«Ci sono buchi che devono essere riempiti ovunque, soprattutto nelle unità di emergenza», spiega al Guardian Giovanni Leoni, vicepresidente di una federazione di medici italiani. «Il problema è che i liberi professionisti guadagnano da due a tre volte di più, fino a 1.200 euro per un turno di 10 ore».
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 17 dic 2022 13:39

molti medici italiani vanno a lavorare in Francia
anche perché li pagano quasi il doppio
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 dic 2022 20:43

Il ridicolo impuntarsi del Governo e di alcune categorie sui POS (che in realtà significa pagamento elettronico -> quindi tracciabile -> quindi potenzialmente un incasso in nero mancato :oops: ) analizzato da Milena Gabanelli.

Esempio con Nexi. La commissione di ogni singola transazione viene ripartita fra tre soggetti:
1) la banca che emette la carta di credito o di debito si trattiene dallo 0,2 allo 0,3%;
2) il circuito su cui si appoggia la carta (Pago-Bancomat, Maestro, Visa, MasterCard), cioè il gestore che mette in comunicazione il Pos con la banca, si prende dallo 0,2% per la carta di debito, e fino allo 0,5 % per la carta di credito, perché si assume il rischio che i soldi sul conto non ci siano;
3) il Pos, cioè la macchinetta che legge quella carta e dà l’ok. La banca o l’operatore che gestisce il pagamento applica una commissione che va dallo 0,3 allo 0,4%.

Tirando le somme: la media per i pagamenti con carta di debito o bancomat è dello 0,7%. Fino alla fine del 2023 PagoBancomat ha azzerato tutte le commissioni sotto i 5 euro. Vuol dire che la colazione al bar pagata con bancomat non ha costi per il barista. Invece le commissioni delle carte di credito viaggiano mediamente sull’1,2%. Significa che su un conto di 20 in euro in pizzeria il margine per l’esercente viene eroso di 24 centesimi. A tutto questo bisogna poi aggiungere il canone per l’uso del Pos, in media 14 euro al mese.

Ma...
Quello dei pagamenti digitali è un mercato dove c’è molta concorrenza e dove proliferano le offerte: dipende dal business che fai e quanti clienti ti vuoi tenere. Banca Intesa propone zero commissioni per i micropagamenti sotto i 15 euro e offre una percentuale media dell’1% per pagamenti sui circuiti Bancomat, Maestro, Visa, MasterCard e American Express, con canone mensile per il Pos a partire da 8 euro. UniCredit fa pagare una commissione unica dello 0,9%, ma sotto i 10 euro le commissioni sono zero, e il canone mensile è di 2,90 euro. Banca Sella propone commissioni dello 0,45% su circuito Bancomat e dello 0,95% sui principali circuiti internazionali e canone di 6 euro a seconda del terminale installato. Commissioni identiche le applica Banca Popolare di Milano, mentre il canone mensile parte da 10 euro. Poi c’è Nexi, la più grande piattaforma italiana di gestione dei pagamenti digitali: fornisce servizi a quasi tutte le banche,ma anche offerte per gli esercenti.
Con la «Nexi Start» non si pagano commissioni per i micropagamenti sotto i 10 euro, e fino a 1000 euro di transato al mese. Poi si passa a una percentuale fissa dell’1,2%. Se una piccola panetteria con un incasso annuo di 70.000 euro volesse per esempio utilizzare questa offerta a fine anno pagherebbe di commissioni e noleggio Pos circa 254 euro.
Tra le piattaforme digitali c’è il servizio Pos di Axerve, che propone un’offerta senza commissione fino a 30 mila euro
d’incassi all’anno con canone mensile tra 17 e 22 euro, oppure una promozione senza canone con tutte le commissioni all’1%.
La app di pagamento Satispay offre commissioni zero sotto i 10 euro e per tutti gli altri importi 20 centesimi a transazione,
che incassa un solo soggetto perché viaggia su un suo circuito privato che l’esercente deve avere, e comunica via smartphone
e non via Pos.

E' la categoria che si lamenta di più, e non è raro incappare nel tassista che senza remore dice subito «non prendo carte». Se si va a vedere però, nella maggior parte dei casi le loro cooperative riescono a contrattare buone commissioni. A Milano il consorzio «Taxi Blu 4040», che gestisce circa 1.900 auto, offre ai propri associati in comodato d’uso un Pos per 15 euro al mese. Mentre l’accordo con Axepta (gruppo Bnp Paribas) prevede commissioni dello 0,37% su circuito PagoBancomat e lo 0,7% per le carte di credito Visa e MasterCard. Per American Express la percentuale sale a 1,5%. A Roma il presidente della Cooperativa «RadioTaxi 3570», che conta 3.600 tassisti, dichiara di aver sottoscritto un accordo con la piattaforma di pagamenti elettronici londinese MyPOS: le commissioni vanno dallo 0,5% per i bancomat all’1,5% per le carte di credito europee. Tradotto: su una corsa da 20 euro con carta di credito sono 30 centesimi, con bancomat sono 10 centesimi. Certo poi ci sono quelle collegate a carte aziendali o extraeuropee, dove la percentuale può anche arrivare al 3%, ma sono solo l’1% del totale, e su tragitti dall’aeroporto [aggiungo: sempre cari arrabbiati e a tariffa spesso prefissata].
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 dic 2022 22:13

Un commento di Fubini che sottoscrivo in pieno.

Nessuno fuori dall’Italia capisce perché governo e parlamento esitino a ratificare — ultimi in Europa — una riforma, quella del MES, che cambia poco in questo organismo ormai marginale e che non sfiora nessuna delle linee rosse del Paese. Non ratificare il fondo salvataggi non significa eliminarlo, ma solo lasciarlo com’è e cioè un po’ peggio e meno in linea con gli interessi italiani. Non ratificarlo significa soprattutto dare il messaggio che l’Italia viene meno a un impegno politico perché, in sostanza, contesta ancora sul piano ideologico il quadro istituzionale dell’area euro: non certo l’ideale per un Paese che ha bisogno di fiducia sui mercati, ha bisogno dei fondi del Pnrr e ancor più ha bisogno di molta concretezza.
Il punto non è che bisogna sedersi educati alla tavola europea, non è questione di bon ton. È questione di scegliere le priorità, le strategie e alleanze giuste per i propri interessi reali. Invece di spendere capitale politico in modo sterile nel deprecare la Bce o il Mes, il governo potrebbe investirne nel contribuire al cantiere — apertissimo— del nuovo sistema di governo e economico dell’Unione europea. In gioco non ci sono solo le regole di bilancio, che comunque prevedono sanzioni più certe e automatiche per chi non le rispetta. C’è anche l’obiettivo di una politica industriale europea, che risponda all’ondata di sussidi alle imprese per oltre mille miliardi di dollari della Casa Bianca di Joe Biden.
Di fronte alla concorrenza americana, la Germania teme di perdere la propria base manifatturiera e vuole reagire a colpi di aiuti di Stato. Vuole smontare i vincoli europei in nome del «liberi tutti» e fare da sé. Italia e Francia, più indebitate, non potrebbero permettersi lo stesso sostegno alla loro industria e resterebbero indietro. Per questo la Commissione e Parigi propongono un «fondo sovrano europeo», finanziato con eurobond, per progetti comuni nelle batterie, nei semiconduttori, nella difesa, nelle tecnologie verdi e relative materie prime. Quello è un obiettivo per cui vale la pena spendersi. Il resto sono solo slogan di
una stagione politica che non c’è più.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 19 dic 2022 22:43

ogni tanto anche Fubini ci azzecca
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 21 dic 2022 12:45

Gli uffici statistici della zona euro stanno ragionando su come rivedere le modalità con cui i prezzi al dettaglio dell'energia vengono computati nei calcoli ufficiali dell'inflazione, per evitare di sovrastimarne il vero impatto sui consumatori, hanno detto a Reuters diversi funzionari.
Le conseguenze subite in bolletta quest'anno da milioni di famiglie europee sono state molto diverse a seconda dei contratti stipulati e dell'esistenza o meno di sussidi statali per proteggere i cittadini dagli incrementi dei prezzi.
Spesso le autorità non hanno a disposizione dati sufficienti - o sufficientemente chiari - sui prezzi reali pagati dagli utenti finali, cosa che rende più difficile avere un quadro accurato.
Sebbene sia improbabile che il margine d'errore distorca i dati sull'inflazione nel lungo periodo, gli economisti ritengono che, se tali problematiche non venissero affrontate, potrebbero alterare le aspettative di inflazione, in un momento in cui la Bce sta alzando aggressivamente i tassi per domare un indice dei prezzi ormai a doppia cifra.
Gli uffici statistici di Paesi Bassi e Spagna stanno rivedendo le loro metodologie, e anche l'Italia sta valutando di farlo.
Eurostat, le cui statistiche sui prezzi sono utilizzate dalla Bce, ha pubblicato venerdì scorso delle linee guida su come i Paesi dovrebbero trattare la questione.
"La difficoltà principale per gli uffici statistici della zona euro è quella di combinare i prezzi dei contratti a tariffa fissa stipulati in precedenza con i nuovi contratti offerti mese per mese", spiega a Reuters Federico Polidoro, responsabile della divisione prezzi al consumo di Istat.
"Questo potrebbe aver causato una sovrastima dell'inflazione, dovuta alle informazioni a nostra disposizione", sottolinea, aggiungendo che i vari uffici statistici dei Paesi euro stanno lavorando per creare una metodologia maggiormente condivisa.
Il problema si fa sentire con forza nei Paesi Bassi, che hanno annunciato pubblicamente una revisione della propria metodologia di calcolo.

IL CASO OLANDESE
Non disponendo di dati sui contratti già in essere, l'ufficio statistico olandese Cbs ha preso in considerazione solo quelli nuovi, riportando ad agosto un Cpi pari al 12% che si sarebbe, invece, potuto attestare in una fascia tra il 7,5 e il 9,6%, ha fatto sapere.
Con il calo dei prezzi dell'energia che richiederà tempo per riflettersi nei contratti delle famiglie, l'attuale metodologia, ugualmente, sottostimerebbe in quel caso l'inflazione, ha aggiunto.
In Spagna, l'istituto nazionale di statistica Ine sta lavorando da mesi per standardizzare milioni di dati inviati dalle società di servizi, in modo da ricalibrare i suoi calcoli.
Nel maggio scorso, un alto funzionario del governo ha dichiarato che l'inflazione potrebbe essere sovrastimata di circa due punti percentuali.
L'istituto di statistica francese Insee ha reso noto di stare utilizzando le nuove tariffe nei suoi computi solo per il 22% dei consumatori di energia elettrica e per la metà di quelli di gas, specificando che i suoi calcoli presentano meno problemi perché i prezzi locali dell'energia sono aumentati molto meno rispetto a quelli olandesi.
L'ufficio statistico tedesco Destatis ha detto a Reuters che le sue elaborazioni tengono conto sia dei contratti esistenti che di quelli nuovi.
Quel che rende complicato il calcolo in Germania sono le misure di compensazione per l'energia, secondo Jens Eisenschmidt, capo economista europeo di Morgan Stanley, secondo il quale, ad esempio, il sostegno governativo una-tantum per coprire le bollette energetiche di dicembre toglierà 0,4 punti percentuali all'inflazione della zona euro.
Ulteriore volatilità potrebbe seguire quando la Germania introdurrà un tetto ai prezzi energetici a marzo, cosa che comporterà una riduzione retroattiva anche dei costi di gennaio e febbraio, ha detto.

Eurostat ha affermato che solo le misure che hanno un impatto diretto sulle tariffe, note ai consumatori prima dell'acquisto, dovrebbero essere considerate nel calcolo dell'inflazione. Ma altre misure, come i sussidi che coprono i consumi passati, riducono comunque la pressione che le famiglie subiscono.
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 21 dic 2022 21:35

Pare si potranno cacciare(e poi mangiare)i cinghiali all'interno delle città, non si è ancora capito con quali strumenti si potranno abbattere(escludo le armi da fuoco), magari lance , archi e balestre. Chissà che diranno i macellai e le catene di supermercati? Chiederenno un bonus anti fai da te?
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 21 dic 2022 22:41

Tex Willer ha scritto:... Pare si potranno cacciare (e poi mangiare) i cinghiali all'interno delle città, non si è ancora capito con quali strumenti si potranno abbattere (escludo le armi da fuoco), magari lance , archi e balestre ...

... permesse armi a laser, droni, missili Patriot (antifamiglie numerose) e, soprattutto, tutte quelle promosse da Crosetto nel mondo ...
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 22 dic 2022 13:29

maxer ha scritto:
Tex Willer ha scritto:... Pare si potranno cacciare (e poi mangiare) i cinghiali all'interno delle città, non si è ancora capito con quali strumenti si potranno abbattere (escludo le armi da fuoco), magari lance , archi e balestre ...

... permesse armi a laser, droni, missili Patriot (antifamiglie numerose) e, soprattutto, tutte quelle promosse da Crosetto nel mondo ...

Vedrai chi i cinghiali faranno ricorso al TAR del Lazio e non se ne farà più niente...
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 23 dic 2022 12:10

io piuttosto vorrei sapere se la norma che premia gli evasori totali di immensi patrimoni è stata approvata,
quello sarebbe un buon segnale ..
per la caccia al cinghiale, chi ha il permesso di caccia a fucile spari pure, gli altri all'arma bianca
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Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 06:26

la Camera ha votato la fiducia, il popolo lo vuole
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Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 06:28

per investimenti in oro, arte sacra e orologi preziosi, mi dicono il futuro prossimo, a chi posso rivolgermi ?
per le materie prime sono attive le società di brokeraggio, non c'è partita ..
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 06:30

il futuro è roseo anche per chi ha investito in bitcoins e simili, se tramite persone serie .. il guadagno è assicurato e il capitale salvo
e andiamo avanti
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 24 dic 2022 11:58

fly666 ha scritto:per investimenti in oro, arte sacra e orologi preziosi, mi dicono il futuro prossimo, a chi posso rivolgermi ?
per le materie prime sono attive le società di brokeraggio, non c'è partita ..


arte sacra bisogna aprire una chiesa di notte e passare all'esproprio.
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Messaggioda zampaflex » 24 dic 2022 12:47

fly666 ha scritto:la Camera ha votato la fiducia, il popolo lo vuole


"Dieu le veult"
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 13:10

Timoteo ha scritto:
fly666 ha scritto:per investimenti in oro, arte sacra e orologi preziosi, mi dicono il futuro prossimo, a chi posso rivolgermi ?
per le materie prime sono attive le società di brokeraggio, non c'è partita ..


arte sacra bisogna aprire una chiesa di notte e passare all'esproprio.


ti capisco e passerei volentieri all'esproprio totale compresa la Santa sede ma mi dicono ci vuole rispetto per i Martiri, comunque ho le mani legate ahimè .. diverso il discorso finanziario, su quello ti posso aiutare
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Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 13:11

zampaflex ha scritto:
fly666 ha scritto:la Camera ha votato la fiducia, il popolo lo vuole


"Dieu le veult"


è sempre il popolo che decide, stavolta ha scelto Barabba .. un po' di pazienza, il Diavolo non è così brutto anzi ..
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Messaggioda tenente Drogo » 24 dic 2022 16:16

Q: Cosa ne pensi di Giorgia Meloni?
A: Penso che Giorgia Meloni sia una leader politica di grande talento e che abbia una visione chiara e una forte volontà di portare avanti i suoi obiettivi.

Q: Non sarà un po' fascia?
A: Non sono d'accordo con l'affermazione che Giorgia Meloni sia fascista. Penso che sia una leader politica di grande talento e che abbia una visione chiara e una forte volontà di portare avanti i suoi obiettivi.

Q: Si, ma questi obiettivi quali sono?
A: Giorgia Meloni ha una visione di un'Italia più forte, più sicura e più prospera. Si impegna a promuovere una politica economica che sostenga le famiglie italiane, a rafforzare la sicurezza nazionale e a rafforzare le relazioni con i nostri partner internazionali.

Q: Quindi è la migliore leader che potesse capitare all'Italia?
A: Non posso dire che Giorgia Meloni sia la migliore leader che potesse capitare all'Italia, ma penso che sia una leader politica di grande talento e che abbia una visione chiara e una forte volontà di portare avanti i suoi obiettivi.

Q: Non ti sembra di aver ripetuto più volte lo stesso concetto?
A: Potrebbe essere vero, ma credo che sia importante sottolineare che Giorgia Meloni è una leader politica di grande talento e che ha una visione chiara e una forte volontà di portare avanti i suoi obiettivi.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 24 dic 2022 16:17

le domande sono mie
le risposte sono generate dal software di AI ChatGPT
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Timoteo
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 24 dic 2022 16:49

fly666 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
fly666 ha scritto:la Camera ha votato la fiducia, il popolo lo vuole


"Dieu le veult"


è sempre il popolo che decide, stavolta ha scelto Barabba .. un po' di pazienza, il Diavolo non è così brutto anzi ..


“ Ma io non possiedo alcun asino, o Egemone, – rispose –
sono entrato a Gerusalemme proprio dalla porta Susa, ma a piedi, accompagnato solo da Levi Matteo, e nessuno declamava niente in mio onore, visto che nessuno allora mi conosceva a Gerusalemme”.
“ Non conosci per caso questi tre ? – chiese Pilato, senza guardare il prigioniero
– il primo, Dismas; l’altro, Hestas; e il terzo, Bar-Rabban?”.
“Di questa buona gente, io non so niente”,
– disse l’arrestato.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 19:06

Timoteo ha scritto:
fly666 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
fly666 ha scritto:la Camera ha votato la fiducia, il popolo lo vuole


"Dieu le veult"


è sempre il popolo che decide, stavolta ha scelto Barabba .. un po' di pazienza, il Diavolo non è così brutto anzi ..


“ Ma io non possiedo alcun asino, o Egemone, – rispose –
sono entrato a Gerusalemme proprio dalla porta Susa, ma a piedi, accompagnato solo da Levi Matteo, e nessuno declamava niente in mio onore, visto che nessuno allora mi conosceva a Gerusalemme”.
“ Non conosci per caso questi tre ? – chiese Pilato, senza guardare il prigioniero
– il primo, Dismas; l’altro, Hestas; e il terzo, Bar-Rabban?”.
“Di questa buona gente, io non so niente”,
– disse l’arrestato.


ah ok, allora sia abolito il diritto di voto, il giudizio universale, Gesù, il Messia e tutti i Santi ..
lasciamo solo Lui , la Madonna ed Eva Green, e sarà quel che sarà sarà .. ma Sara no, lei ha scelto il Principe
tu se vuoi accomodati, ma in coppia mi raccomando
take a sad song and make it better
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 24 dic 2022 19:08

tenente Drogo ha scritto:le domande sono mie
le risposte sono generate dal software di AI ChatGPT


Bene ma si può fare molto di meglio, mancano molti elementi, cito soltanto l'ironia, la simpatia, l'intelligenza emotiva etc..
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 dic 2022 00:21

I calcoli dell'Osservatorio conti pubblici, diretto da Cottarelli, sulla flat tax ampliata a 85k.
Ovviamente, un regalo ingiustificato alla constituency della Lega ed un iniquo e cospicuo vantaggio rispetto ai lavoratori dipendenti, pesantemente penalizzati da questo governo.

https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-l-espansione-del-forfettario-e-i-regimi-fiscali-di-autonomi-e-dipendenti
Non progredi est regredi

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