il thread pallonaro

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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tenente Drogo
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Messaggioda tenente Drogo » 21 apr 2008 16:50

a me sembra che Spalletti faccia di necessita' virtu'
... vorrei vedere una Roma con Toni dove starebbe

N.
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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alexer3b
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Messaggioda alexer3b » 21 apr 2008 16:53

daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

Alex


Carew?!
:shock: Pensavo ad uno un po' più forte... che ne so Fabio Junior l'uragano giallorosso! :lol:

Difatti ho detto TIPO ! :lol:
Aquilani per il mio modo di vedere è meglio sulla trequarti perchè triangola bene e pure lui comunque sa attaccare la profondità. Sicuramente lo vedo meglio in quella posizione rispetto a Pizarro a cui invece piace il lancio lungo e avere la palla (troppo) tra i piedi per poter favorire le verticalizzazioni per una punta veloce.
Per i restanti ruoli direi che sono d'accordo , un terzino di livello (Tonetto dopo un ottimo campionato è tornato ai "suoi" standard) e un attaccante esterno forte renderebbero la Roma molto competitiva.

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Messaggioda daddoroma » 21 apr 2008 17:01

alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

Alex


Carew?!
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Difatti ho detto TIPO ! :lol:
Aquilani per il mio modo di vedere è meglio sulla trequarti perchè triangola bene e pure lui comunque sa attaccare la profondità. Sicuramente lo vedo meglio in quella posizione rispetto a Pizarro a cui invece piace il lancio lungo e avere la palla (troppo) tra i piedi per poter favorire le verticalizzazioni per una punta veloce.
Per i restanti ruoli direi che sono d'accordo , un terzino di livello (Tonetto dopo un ottimo campionato è tornato ai "suoi" standard) e un attaccante esterno forte renderebbero la Roma molto competitiva.

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Pizarro è un discreto giocatore ma io perosanalemtne non lo sopporto più di tanto... fa una cosa giusta e subito dopo una sbgliata... e poi non è detto che se ti arriva la palla devi per forza fare minimo una trottola... non lo dice il regolamento!

:D
Chi è nato a Roma è romanista.
I laziali so quelli de fori le mura,
che ce porteno l'ove fresche e le ricotte,
e quanno arriveno in città,
alzano la testa e dicono:
"Guarda 'nmbò che cielo limbido!"
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Messaggioda alexer3b » 21 apr 2008 17:02

daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

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Carew?!
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Difatti ho detto TIPO ! :lol:
Aquilani per il mio modo di vedere è meglio sulla trequarti perchè triangola bene e pure lui comunque sa attaccare la profondità. Sicuramente lo vedo meglio in quella posizione rispetto a Pizarro a cui invece piace il lancio lungo e avere la palla (troppo) tra i piedi per poter favorire le verticalizzazioni per una punta veloce.
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Alex


Pizarro è un discreto giocatore ma io perosanalemtne non lo sopporto più di tanto... fa una cosa giusta e subito dopo una sbgliata... e poi non è detto che se ti arriva la palla devi per forza fare minimo una trottola... non lo dice il regolamento!

:D

In cile se usa così ! :lol:

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Messaggioda vignadelmar » 21 apr 2008 17:32

Il prossimo n° 10 agli europei:

Il Divin Cassano !!!


Immagine


:D :D :D


.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
Tessera n.1 e Presidente Lenin Fans Club
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Messaggioda CATALANESCA84 » 21 apr 2008 17:49

daddoroma ha scritto:
Calcolando che con Soros arriverà Torres, il prossimo anno saremo completi e vinceremo tutto!!! DAJE!!!



Più che Soros e Torres...penso che tra un paio d'anni arrivano le fiamme gialle... :lol:
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alis
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Messaggioda alis » 21 apr 2008 17:58

alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

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Carew?!
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Alex

La Roma ha i giocatori giusti per il 4-3-3, Pizarro De Rossi e Aquilani sulla trequarti e in avanti Totti e una punta tipo Toni e poi chi vi pare, anche Di Natale. Secondo me non ce n'è per nessuno, speriamo che il demiurgo ci pensi
non abbiamo piu' scampo col rifatto
mando a cagare ufficialmente i sostenitori del silvio nano di mente
come avete potuto votarlo...come avete potuto...l'italia dei misteri altro che italia dei valori...siete peggio di fantozzi (troglo)
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Messaggioda alexer3b » 21 apr 2008 18:19

alis ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

Alex


Carew?!
:shock: Pensavo ad uno un po' più forte... che ne so Fabio Junior l'uragano giallorosso! :lol:

Difatti ho detto TIPO ! :lol:
Aquilani per il mio modo di vedere è meglio sulla trequarti perchè triangola bene e pure lui comunque sa attaccare la profondità. Sicuramente lo vedo meglio in quella posizione rispetto a Pizarro a cui invece piace il lancio lungo e avere la palla (troppo) tra i piedi per poter favorire le verticalizzazioni per una punta veloce.
Per i restanti ruoli direi che sono d'accordo , un terzino di livello (Tonetto dopo un ottimo campionato è tornato ai "suoi" standard) e un attaccante esterno forte renderebbero la Roma molto competitiva.

Alex

La Roma ha i giocatori giusti per il 4-3-3, Pizarro De Rossi e Aquilani sulla trequarti e in avanti Totti e una punta tipo Toni e poi chi vi pare, anche Di Natale. Secondo me non ce n'è per nessuno, speriamo che il demiurgo ci pensi

Se giochi così pure Torres o Vucinic andrebbero bene in coppia con Totti , non serve un Toni ma più uno che coi piedi sappia dialogare e partire in profondità (e i passaggi in profondità di Totti sono oggettivamente fantastici). Più che Aquilani però vedrei bene Perrotta in un centrocampo di quel tipo perchè ha la quantità necessaria per supportare un lavoro che con 3 attaccanti così diventerebbe importante. Anche perchè dovrebbe essere un 4-3-3 atipico con uno dei 3 centrocampisti in grado di andare ad occupare la fascia (per questo meglio Perrotta di Aquilani per me).

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Messaggioda giama » 21 apr 2008 18:33

alis ha scritto: La Roma ha i giocatori giusti per il 4-3-3, Pizarro De Rossi e Aquilani sulla trequarti e in avanti Totti e una punta tipo Toni e poi chi vi pare, anche Di Natale. Secondo me non ce n'è per nessuno, speriamo che il demiurgo ci pensi


Magari bastasse così poco, mio caro Alioscia.
In realtà di giocatori ne servono almeno tre o quattro, meglio cinque, di livello alto, anche per la difesa.
Se vuoi fare un 4-3-3, oltre ai Pizarro, De Rossi e Aquilani serve almeno un altro centrocampista con gli attributi (fantasticando ce ne sarebbero, io mi accontenterei di un Sissocò).
In attacco, fondamentale uno che la butti dentro, perchè non è possibile pareggiare una partita avendo avuto 10 palle gol.
A questo aggiungi che occorrerebbe una revisione alle capocce di diversi giocatori. Sai quanto mi costi dirlo, ma guarda la Juventus con quale furore agonistico sta giocando.
Se penso alle partite con Empoli, Cagliari, Livorno, mi si torcono le budelle....
L'anno prossimo gradirei meno colpi di tacco, almeno quelli fini a se stessi (ovvero il 90%), e più tiri in porta (almeno a pochi metri dal portiere...).

Ho visto Torino-Inter, non sono neanche riuscito a gufare. Quella partita la Roma non la avrebbe mai vinta e, qualora avesse segnato un gol, non sarebbe mai riuscita a portarla al termine in vantaggio.
I limiti della Roma, così come le sue indubbie virtù, sono ormai chiarissimi. Con quelli che abbiamo più di tanto non si può fare, anche se non mi sembra poco.
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Messaggioda pasquino » 21 apr 2008 20:14

giama ha scritto:
alis ha scritto: La Roma ha i giocatori giusti per il 4-3-3, Pizarro De Rossi e Aquilani sulla trequarti e in avanti Totti e una punta tipo Toni e poi chi vi pare, anche Di Natale. Secondo me non ce n'è per nessuno, speriamo che il demiurgo ci pensi


Magari bastasse così poco, mio caro Alioscia.
In realtà di giocatori ne servono almeno tre o quattro, meglio cinque, di livello alto, anche per la difesa.
Se vuoi fare un 4-3-3, oltre ai Pizarro, De Rossi e Aquilani serve almeno un altro centrocampista con gli attributi (fantasticando ce ne sarebbero, io mi accontenterei di un Sissocò).
In attacco, fondamentale uno che la butti dentro, perchè non è possibile pareggiare una partita avendo avuto 10 palle gol.
A questo aggiungi che occorrerebbe una revisione alle capocce di diversi giocatori. Sai quanto mi costi dirlo, ma guarda la Juventus con quale furore agonistico sta giocando.
Se penso alle partite con Empoli, Cagliari, Livorno, mi si torcono le budelle....
L'anno prossimo gradirei meno colpi di tacco, almeno quelli fini a se stessi (ovvero il 90%), e più tiri in porta (almeno a pochi metri dal portiere...).

Ho visto Torino-Inter, non sono neanche riuscito a gufare. Quella partita la Roma non la avrebbe mai vinta e, qualora avesse segnato un gol, non sarebbe mai riuscita a portarla al termine in vantaggio.
I limiti della Roma, così come le sue indubbie virtù, sono ormai chiarissimi. Con quelli che abbiamo più di tanto non si può fare, anche se non mi sembra poco.



Personalmente allo scudetto ho smesso di sperare nel momento del pareggio di Zanetti a S.Siro...quella è stata veramente la grande occasione sprecata.
Per quanto riguarda la campagna acquisti quoto Giama...bisogna vedere cosa succederà in società. Se resta l'attuale (tra l'altro molto apprezzata) proprietà, penso che i movimenti importanti saranno pochi, più che altro tesi a puntellare una rosa già buona per consolidare posizioni subito di rincalzo rispetto alle grandissime...e non è comunque poco.
Per fare invece un bel salto di qualità, allora bisogna intevenire robustamente. Sorrido quando leggo che la Roma non è migliorabile...finchè si "pitoneggia" per sfottere i cugini va bene, ma se vogliamo parlare di calcio allora secondo me la Roma cresce veramente con: due centrali difensivi (un "terzo titolare" meglio di Ferrari e un quarto di prospettiva - Panucci centrale è solo un ripiego); un grosso esterno sinistro titolare (con Cicinho a destra e Cassetti/Tonetto riserve); un centrocampista di peso (sia tecnico che, soprattutto, fisico - e non parlo di mezze figure come Barusso ma di gente tipo Viera quando stava bene); via subito Mancini (titolare: ballottaggio Vucinic/Di Natale); a destra può andare bene il Taddei dello scorso anno, non quello attuale...quindi te la rischi sperando che non si ripetano gli infortuni di quest'anno e comunque serve una riserva di ben altro spessore rispetto a Esposito.
Poi, o si cambia modulo, o serve un trequartista di altro livello rispetto a Perrotta...sabato, con la difesa del Livorno arroccata, si è visto chiaramente che senza spazi nei quali lanciarsi Simone è praticamente nullo. Poi la punta...assolutamente di primissimo piano, ad alternare Totti nelle 60 partite annue o anche ad affiancarlo (arretrando un pochino Francesco).
A fare i pignoli pure il portiere quest'anno non è che abbia fatto 'sto gran che, ma in giro di talenti se ne vedono pochi (al di la del Tevere ad esempio se vonno ammazzà sotto sto punto de vista 8) ), quindi lasciamo perdere.

Ricapitolando, per salire ancora bisogna fare una piccola rivoluzione e mettere mano pesantemente al danè...altrimenti si può comunque restare così e divertirsi lo stesso (come tante volte è successo quest'anno), pur con scarse probabilità di vincere. Non è possibile ambire allo scudetto se fai solo due punti su sei contro il Livorno, ma con i tanti impegni, gli infortuni e questa rosa, partitacce come queste a volte possono capitare.
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Messaggioda tenente Drogo » 21 apr 2008 21:06

alis ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:
alexer3b ha scritto:
daddoroma ha scritto:Commentando l'anno della Roma direi che è mancata una punta di peso che possa sostituire Totti che non può giocare 50 partite all'anno oppure affiancarsi a lui nei momenti utili.

Questo di sicuro ma serve pure cambiare secondo me il modo di giocare in base ai giocatori. Totti (+ Perrotta) danno un certo tipo di gioco alla Roma , più imprevedibile ma che ha purtroppo la macanza del cosidetto ariete capace di "spizzarla" o concludere lu istesso nei momenti in cui è anche giusto buttarla in mezzo se la partita non si sblocca.
Quindi più che un Torres (che è giocatore più simile a Vucinic che a Totti) penserei ad una vera punta di peso , tipo il John Carew che permetterebbe secondo me di lasciare lo stesso impianto di gioco (senza ovviamente avere la stessa classe di Totti).
Oppure dal mio punto di vista variare giocatori (e schemi) mettendo ad esempio Aquilani sulla 3/4 , giocatore capace di lanciare in profondità giocatori abituati ad esser serviti sulle verticalizzazioni (a questo punto Torre ma anche Vicinic).
Che ne dici ?

Alex


Carew?!
:shock: Pensavo ad uno un po' più forte... che ne so Fabio Junior l'uragano giallorosso! :lol:

Difatti ho detto TIPO ! :lol:
Aquilani per il mio modo di vedere è meglio sulla trequarti perchè triangola bene e pure lui comunque sa attaccare la profondità. Sicuramente lo vedo meglio in quella posizione rispetto a Pizarro a cui invece piace il lancio lungo e avere la palla (troppo) tra i piedi per poter favorire le verticalizzazioni per una punta veloce.
Per i restanti ruoli direi che sono d'accordo , un terzino di livello (Tonetto dopo un ottimo campionato è tornato ai "suoi" standard) e un attaccante esterno forte renderebbero la Roma molto competitiva.

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Toni l'ho detto prima io :)
cmq si parla di uno scambio Iaquinta - Mancini
come lo vedi?

N.
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Messaggioda Dudley » 22 apr 2008 10:18

La prima punta che la butta dentro con certa regolarità c'è ed è un giocatore italiano.
Si chiama Marco (S)borriello e gioca nel C1enua.
Forse Roma è una città troppo ricca di tentazioni per uno come lui, ma i mezzi ci sono tutti.

Anche a centrocampo i giocatori che potrebbero fare al caso della Roma ci sono.
Su Barusso avrei scommesso anche io, solo che la Roma lo ha preso dopo un infortunio gravissimo, alla Eduardo.

La questione importante, a mio parere (modesto e doriano), l'ha sottolineata Giama: si tratta di smetterla di giocare a fare le fighe, senza aver vinto abbastanza per poterselo permettere.
La Roma è finita fuori da Champions e scudetto, imho, perché non ha mentalità vincente di chi capitalizza una/due occasioni a partita: ho ancora negli occhi gli errori di Panucci (vs Man Utd) e Acquilani (a Cagliari); palloni sprecati dall'interno dell'area piccola.

Tanto, se vinci rubacchiando ci pensa l'agiografia stolida dei giornalisti sportivi a trasformare anche il più banale dei gesti in qualcosa di formidabile (cfr la cronaca di Piva Gianni di ieri su La Repubblica per Toro - Inter, "formidabile" è l'aggettivo con cui descrive il calcio d'angolo di Balotelli).
Roberto Dal Ponte
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Messaggioda daddoroma » 22 apr 2008 10:40

vignadelmar ha scritto:Il prossimo n° 10 agli europei:

Il Divin Cassano !!!


Immagine


:D :D :D


.


Mi tolgo i panni del tifoso romanista che odia questo mezz'uomo e dico:

Cassano è comunque un fenomeno, in questo campionato ogni volta che ha giocato ha fatto sempre la differenza... io lo porterei agli Europei anche con tutti i limiti caratteriali che alle volta presenta...

L'ho detto...
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 10:44

Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

(La Stampa)
08-06-2007 At salut Valerio...Riposa in Pace...

19-03-2008 "Noi eredi dei Cesari, voi dei Cesaroni"
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Nestor
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Messaggioda Nestor » 22 apr 2008 10:54

daddoroma ha scritto:
vignadelmar ha scritto:Il prossimo n° 10 agli europei:

Il Divin Cassano !!!


Immagine


:D :D :D


.




Mi tolgo i panni del tifoso romanista che odia questo mezz'uomo e dico:

Cassano è comunque un fenomeno, in questo campionato ogni volta che ha giocato ha fatto sempre la differenza... io lo porterei agli Europei anche con tutti i limiti caratteriali che alle volta presenta...

L'ho detto...


Quoto in toto...

E aggiungo: ricordiamoci che tonino fu l'unico giocatore a dare tutto ed a giocare ad altissimi livelli nell'ultimo europeo, lo stesso in cui totti sputò in faccia all'avversario tirandosi fuori dai giochi...
«Se abbiamo già sperimentato quanto possa fare male una dittatura militare, non sappiamo ancora quanto possa fare male la dittatura della stupidità" G.G.
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Marco
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Messaggioda Marco » 22 apr 2008 11:04

fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

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A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?
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alexer3b
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Messaggioda alexer3b » 22 apr 2008 11:10

pasquino ha scritto:Poi, o si cambia modulo, o serve un trequartista di altro livello rispetto a Perrotta...sabato, con la difesa del Livorno arroccata, si è visto chiaramente che senza spazi nei quali lanciarsi Simone è praticamente nullo.

Sì ma in presenza di un ariete che ti fa sponda può giocare anche Perrotta che avrebbe a quel punto colui che potrebbe creargli gli spazi e le sponde adatte al suo gioco ... però questo ariete non è Vucinic che tutti sanno preferisce esser servito in profondità sulla corsa. Ora sparo : la Roma aveva la possibilità di prendersi Vieri che sarebbe venuto di corsa a far anche la panchina. Certo non è un giocatore di primo pelo che possa rappresentare un'alternativa utile per il futuro ... ma nel frattempo avrebbe potuto esser utile ! :wink:

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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fabius81
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Messaggioda fabius81 » 22 apr 2008 11:11

Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

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A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...
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Messaggioda daddoroma » 22 apr 2008 11:25

Marco ha scritto:

A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


Molto meglio di noi... vi auguro di stare "così meglio" per altri 100 anni...

- 32

:lol:
Chi è nato a Roma è romanista.

I laziali so quelli de fori le mura,

che ce porteno l'ove fresche e le ricotte,

e quanno arriveno in città,

alzano la testa e dicono:

"Guarda 'nmbò che cielo limbido!"

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Messaggioda patroclo » 22 apr 2008 11:29

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Marco
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Messaggioda Marco » 22 apr 2008 14:06

daddoroma ha scritto:
Marco ha scritto:

A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


Molto meglio di noi... vi auguro di stare "così meglio" per altri 100 anni...

- 32

:lol:


Gigante dai piedi d'argilla...anzi di ricotta! :wink:
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Messaggioda daddoroma » 22 apr 2008 14:31

Marco ha scritto:
daddoroma ha scritto:
Marco ha scritto:

A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


Molto meglio di noi... vi auguro di stare "così meglio" per altri 100 anni...

- 32

:lol:


Gigante dai piedi d'argilla...anzi di ricotta! :wink:


Si si... fai fai... tanto sei condannato a stare sotto per qualche altro decennio...

PS per quanto riguarda la ricotta di cui parlavi prego vedere firma... :lol:
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Messaggioda Marco » 22 apr 2008 15:13

daddoroma ha scritto:
Marco ha scritto:
daddoroma ha scritto:
Marco ha scritto:

A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


Molto meglio di noi... vi auguro di stare "così meglio" per altri 100 anni...

- 32

:lol:


Gigante dai piedi d'argilla...anzi di ricotta! :wink:


Si si... fai fai... tanto sei condannato a stare sotto per qualche altro decennio...

PS per quanto riguarda la ricotta di cui parlavi prego vedere firma... :lol:



Nel calcio le cose cambiano dalla sera alla mattina...come fai a dire "starete sotto per 10 anni" ?


Per la ricotta...SEI UN DISGRAZIATO ! :wink:


P.S.qualche tempo fa avevo pensato di mettere anch'io una firma a tema, ma poi non l'ho fatto.
pasquino
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 15:33

fabius81 ha scritto:
Marco ha scritto:
fabius81 ha scritto:Alla fine i Sensi non possono rimanere se questo articolo non dice cazzate...Profumo li sta obbligando a vendere in pratica...non posso certo dargli torto visto l'enorme esposizione dei Sensi nei loro confronti...comunque Banca di Roma ha rovinato secondo me le due squadre delle Capitale permettendo ad entrambe di spendere soldi che non avevano...

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Roma: inevitabile il divorzio dalla famiglia Sensi

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

(La Stampa)



A conti fatti stanno messi molto peggio di Noi, o sbaglio ?


In teoria si però per sua fortuna la roma è molto più appetibile di noi...certo se la trattativa salta non vedo come possono andare avanti i Sensi ma questo potrebbe dirlo meglio di me uno del mestiere....l'articolo lascia comunque pochi spazi a dubbi...


La trattativa non salta. Unicredit non ha nessunissimo interesse a farla saltare, altrimenti non rientrerebbe mai del suo credito.
Inoltre le notizie dell'articolo sono vere, anche se abbastanza vecchiotte e già risapute ma soprattutto incomplete.
L'indebitamento non è assolutamente dell'as roma, ma del gruppo Italpetroli e della controllante Roma 2000. Per intenderci, i Sensi rischiamo la bancarotta, la as Roma no in quanto, essendo l'unico assett in attivo del gruppo al massimo può essere ceduto più o meno coattivamente dai creditori, ma non fallire. Anzi, diventa molto appetibile proprio perchè, pur essendo finanziariamente solido grazie al risanamento avvenuto negli ultimi quattro anni, non è più blindato dalla volontà di non cederla (che avevano i Sensi fino ad ora).
Per fare un esempio, era ben diversa la situazione della Lazio ante Lotito che aveva (e che ha, spalmato per i prossimi 20 anni, col fisco dopo il concordato) debiti societari gravissimi e diretti. Quindi la Lazio è salva grazie a Lotito ma è ancora debitrice verso lo stato per circa 20 anni (erano 23) ed è per questo che, se non cambia proprietà, grossi investimenti non potrà mai farne, ogni anno deve parecchi milioni di rata al fisco.
Invece la as Roma potrà essere venduta dai Sensi o da Unicredit a copertura del debito nei suoi confronti, ma non fallirà perchè è sana.
Bisogna solo vedere chi la compra (e di acquirenti ce ne sono alcuni già palesati e altrettanti ancora nell'ombra, pronti a intervenire se cala il prezzo di acquisto) e capire quindi che grado di investimenti ci saranno per il futuro.
Castigat ridendo mores
pasquino
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Messaggioda pasquino » 22 apr 2008 15:36

alexer3b ha scritto:
pasquino ha scritto:Poi, o si cambia modulo, o serve un trequartista di altro livello rispetto a Perrotta...sabato, con la difesa del Livorno arroccata, si è visto chiaramente che senza spazi nei quali lanciarsi Simone è praticamente nullo.

Sì ma in presenza di un ariete che ti fa sponda può giocare anche Perrotta che avrebbe a quel punto colui che potrebbe creargli gli spazi e le sponde adatte al suo gioco ... però questo ariete non è Vucinic che tutti sanno preferisce esser servito in profondità sulla corsa. Ora sparo : la Roma aveva la possibilità di prendersi Vieri che sarebbe venuto di corsa a far anche la panchina. Certo non è un giocatore di primo pelo che possa rappresentare un'alternativa utile per il futuro ... ma nel frattempo avrebbe potuto esser utile ! :wink:

Alex


Perrotta non gioca bene con un ariete che fa la sponda, ma con un centravanti di manovra che arretra, si risucchia il difensore centrale e lancia lui nello spazio che si è creato.
Per intenderci, non è tipo da Toni (lo si vede in nazionale, dove è del tutto snaturato rispetto al gioco che fa nella Roma) ma da Totti.
E pure così, si mangia una marea di gol perchè è grandissimo negli inserimenti (nessuno ha i suoi tempi) ma abbastanza scarso tecnicamente.
Castigat ridendo mores

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