Messaggioda tenente Drogo » 23 feb 2025 21:17
editoriale su "Le Monde" (un'ottima alternativa alle fregnacce di Caracciolo)
----------
«Le richieste stravaganti di Vladimir Putin rivelano le vulnerabilità della macchina da guerra russa.
Il presidente russo ha fretta di firmare un cessate il fuoco perché ha bisogno di una pausa.
È urgente sottolineare le difficoltà che la Russia incontra nel portare avanti da sola un conflitto a lungo termine.
Il folle tentativo di Trump di costringere gli ucraini a capitolare è fallito. Di fronte al tradimento americano, europei e canadesi stanno serrando i ranghi e non allentano la pressione sulla Casa Bianca. Vladimir Putin spera nella revoca delle sanzioni statunitensi, che determineranno una ripresa del rublo, ma i tassi di interesse restano molto elevati. La politica americana è imprevedibile.
Intanto la guerra continua.
La Russia è l'attore principale in questo conflitto. E tuttavia la situazione nel paese aggressore resta ad un punto morto. Il Cremlino coltiva la nostra ignoranza, tra il rumore e la furia delle bombe e degli attacchi informatici. Discorsi arroganti, minacce e bugie creano l'illusione di una macchina da guerra di Putin ben funzionante.
È urgente tornare ai fatti e sottolineare i limiti della capacità russa di guidare da sola un conflitto a lungo termine in Europa. Vladimir Putin ha fretta di firmare un cessate il fuoco, alle sue condizioni, perché ha bisogno di una pausa. Lusingato da Donald Trump, ha mostrato le sue carte.
Chiede un accordo che preveda la resa immediata e la smilitarizzazione di tutta l'Ucraina, nonché la messa al bando delle forze di mantenimento della pace, la revoca delle sanzioni occidentali e le dimissioni del presidente Zelensky. Costo considerevole. Queste richieste esagerate rivelano le vulnerabilità della macchina da guerra e le disfunzioni del potere, che si rinchiude nella propria disinformazione."
Le unità combattenti sono stremate dalle offensive in prima linea. Nel 2024 sono riusciti a conquistare circa lo 0,6% del territorio ucraino, a un costo considerevole: centinaia di migliaia di morti e feriti, ingenti perdite di equipaggiamento e armi, rappresaglie ucraine in territorio russo, tra cui l'occupazione di parte della regione di Kursk. Nei territori occupati, i russi hanno incontrato molti ostacoli: bombardamenti, sabotaggi, carenze di rifornimenti, mancanza di denaro. Le popolazioni in cattività non collaborano.»
Lunedì Macron cercherà di riportare Trump in carreggiata, e se non dovesse riuscirci, l'Europa continuerà a supportare Kiev fino al completo logoramento della macchina bellica russa.
L'amministrazione Trump rischia dunque una doppia figuraccia internazionale, qualora la scommessa europea dovesse rivelarsi vincente. Per di più Trump passerà alla storia – non per aver tagliato la spesa pubblica americana – ma per aver taglieggiato con richieste usuraie un popolo in difficoltà, ma che aveva ancora amici che gli hanno consentito di continuare a combattere per la libertà.