Wineduck ha scritto:Leggo su vari Social dei post di sedicenti tifosi juventini che sono letteralmente "avvelenati" per il rifiuto di Conte alla proposta di contratto da parte della Juventus. Perchè di questo si è trattato: un netto rifiuto da parte di Conte. La controproposta di ADL ha fatto breccia dopo che Conte ha capito che alla Juve avrebbe potuto solo fare una fatica immane e non vincere niente prima di qualche anno. Lui d'altornde si è contruito questa immagine sul mercato europeo degli allenatori che gli frutta decine di milioni l'anno: per quale motivo dovrebbe rovinarselo? Per "amore" della sua vecchia squadra? Di fronte ai milioni il romaticismo di un professionista sta a zero (giustamente). Anche per questo motivo io a settembre scorso, in occasione di Juve-Napoli mi sono rifiutato di applaudirlo quando a fine partita ha fatto il giro di campo applaudendo lui le migliaia di tifosi che, a sua volta, lo applaudivano ancora "innamorati" di colui che si era dichiarato "juventino a vita".
In questi minuti è arrivata la notizia di che anche Gian Piero Gasperini ha rifiutato la proposta della Juventus.
Per fortuna ...dico io!
Sarebbe stato un altro "buco nell'acqua" come quelli che abbiamo inalellato negli ultimi 6 anni: con Sarri, con Pirlo, con l'acciuga livornese (che non si può neppure definire un allenatore nel senso tecnico del termine) e con Motta. Sempre colpa degli allenatori? Tutta gente che in alter squadre ha fatto bene o benissimo (tranne Pirlo che era alla prima esperienza ma aveva un gran talento come ha già in parte dimostrato e che dimostrerà ancor adi più in futuro) e che alla Juve non ha combinato niente di esaltante o perlomeno, molto meno di quanto la piazza si aspettasse.
Eppure sono cambiate due "proprietà di fatto": sempre nella galassia degli Agnelli-Elkann ma con due differenti uomini di vertice che più diversi appunto non potrebbero essere (John E. e Andrea A.). Quindi forse il problema non sta neppure nella proprietà.
Perchè quindi la Juventus è diventata in pochi anni una società "cenerentola", snobbata da allenatori top e giocatori di vertice mondiale?
Semplicemente perchè non è più capace di programmare il lungo termine, non ha più pazienza e lungimiranza, è sempre in preda all'ansia del risultato immediato (come un provinciale che deve fare di tutto per salvarsi e evitare la bancarotta finanziaria), e perchè non offre ai suoi interlocutori un ambiente manageriale stabile, allo stesso tempo protettivo e protetto dalla proprietà.
E' la stessa dinamica che vedo capitare nelle aziende grandi o grandissime: se chi sta al vertice è pressato solo dai risultati di breve termine, trasmette questa frenesia a tutta la catena di comando e si crea un ambiente instabile e insicuro che allontana i manager e i collaboratori più capaci. La Juventus è diventata una "polveriera": tutti si sentono "sotto esame", sono nervosi, non si concentrano, comettono quindi errori che vengono usati dai "cannibali interni" e dai nemici esterni per destabilizzare ulteriormente l'ambiente. Il calcio è un business prevalentemente relazionale: contano le chiacchiere al ristorante, le cene rilassate, le vacanze con quelli che ti possono mettere in contatto con l'entourage di un giocatore bravo, ecc. Ci vuole tempo, lungimiranza e pazienza da tessitore "zen". I risultati non si comprano con i soldi: vedi PSG ma, in un certo senso anche ManCity che ha impiegato molti anni e tantissimi soldi, riuscendoci solo quando ha puntato forte su un allenatore bravo ma che era stato appena cacciato da un ambiente ostile come quello del Bayern (in cui neppure un tessitore come Ancelotti aveva fatto breccia).
Allontanare un "tessitore" come Giuntoli è un errore che Elkann pagherà a prezzo altissimo (e lo farà pagare anche a noi): misurare un manager del calcio come uno dell'industria meccanica è un errore abnorme che il ragazzone John realizzerà più avanti. Ma sarà troppo tardi.
Senza un clima sereno e rilassato per almeno 3 anni, non torneremo a vincere, questo è certo (salvo anomalie del sistema che potrebbero statisticamente parlando sempre accadere). Io mi terrei Tudor e tornerei a costruire piano-piano come una formichina, un passetto alla volta, senza fretta e con la calma che solo i veri forti sanno dimostrare. Solo quando avremo consolidato l'ambiente potremo tornare ad essere veramente competitivi.
sono abbastanza d'accordo con te
non mi dispero che Conte non sia venuto
meglio che non venga Gasperini
sulle qualità di tessitore di Giuntoli, che praticamente ha sbagliato tutto (cessione di Szczesny, Douglas Luis, Kean, Fagioli ...) ho invece dei dubbi
ma soprattutto hai assolutamente ragione sul fatto che ci sia bisogno di programmazione e la proprietà non mi pare all'altezza (d'altronde Elkann non mi pare questo grande capitano d'industria)