Nel frattempo c'è chi attacca usando l'ironia
Nel frattempo è diventato un caso il post di Rocco Tanica, tastierista della band Elio e le Storie Tese, che, mentre molti personaggi del mondo dello spettacolo si sono esposti, non soltanto dalla croisette, a sostegno della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, ha definito sui social Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, «una compagna antisemita che sbaglia».
E però, dopo l’espulsione dal festival Terre Tagliamento, in provincia di Pordenone, per «le frasi volgari e sessiste incompatibili con i nostri valori », l’artista non arretra. Nessun comunicato ufficiale — come confermano dal management—ma la tenace difesa della propria posizione continua lì dove è nata la querelle, sui social: «Affranto per l’esclusione dal prestigioso festival di San Vito al Tagliamento—scrive Tanica su X — passo il testimone a Guido Catalano (lo scrittore e poeta chiamato a rimpiazzarlo con il «Reading Stellare, ndr). A Guido suggerisco di farsi pagare almeno 6.001 euro più spese perché a me davano 6.000».
Il musicista si rivolge poi direttamente ai cittadini del pittoresco borgo medievale, comune friulano di 15 mila anime, per ottenere chiarimenti su come l’amministrazione locale utilizza il denaro pubblico «avendomi contrattualizzato con un compenso di 6.000 euro per un’ora di conferenza». Segue l’indirizzo del Comune con numero di telefono ed email del sindaco, Alberto Bernava. «Per gli assessorati al Bilancio, alla Cultura e al Turismo — punge con ironia Tanica—chiedere in portineria o citofonare a Jessica».