l'oste ha scritto:Secondo me il lavoro, inteso come impegno, competenze, ore di vita è trasfigurato rispetto a venti tranta anni fa in molti aspetti, sia il lavoro industriale che altri, la rete poi ha creato nuovi bisogni, dipendenze, intrattenimenti e molti che la usano hanno fatto un po' di grana in poco tempo, nuove figure, youtubber & Co, influencer, ecommerce, tutorialisti.
La disparità delle retribuzioni ha ormai toccato livelli impensabili solo trent'anni fa, il famoso non ricordo quale industriale illuminato (Olivetti?) diceva che il maggior stipendio della sua azienda non doveva essere più di 10 volte quello del minor stipendio.
Avere competenze, esperienza, antenne, oggi conta meno di analisi di algoritmi che impostano il feedback su parametri culturali basici, tagliando con la mannaia i contenuti reali e le competenze e sensibilità umane, evidenziando, stressando (to stress) in ogni macrocargomento i concetti elementari, creando monopinioni e uniformità di persone, quindi di target, quindi di grana più facile da pescare.
...beh , a parte le battute e l'ironia , l'essere giovani non è più un retaggio ( fisiologico) così appetibile, nel mondo del lavoro . Avere figli ti aiuta nell'immedesimazione . La fortuna della "nostra" generazione è esclusivamente quella che ... l'esperienza è l'unico vantaggio non acquistabile o apprendibile sui banchi di scuola , soprattutto a livello manageriale , quindi la chance del "trasferimento di competenze ed esperienze" è il grande e stimolante motivo delle organizzazioni illuminate, dove il pensionamento viene tirato alla lunga indefinitivamente proprio perchè non esiste un collegamento generazionale istituzionalizzato e i giovani, parliamo chiaro , assai più bravi e flessibili di noi,
ma ...:
- Non hanno alcuna conoscenza pratica derivata da una scuola di merda (o , meglio , per la maggior parte , gestita da professori e piani di studio di merda ...). Ho fatto da relatore di tesi ad almeno 20 laureandi e hanno imparato enormemente più in 6 mesi di stage di tesi aziendale che in 5 anni di Università , per loro stessa ammissione...)
- Non hanno più guida famigliare che li inquadri sia a livello relazionale che a livello morale
- Manca l'anno di militare ( sia maschile che femminile) che aiutava a staccare il cordone ombelicale da una famiglia ansiosa e ansiogena
- Sono distratti , non per colpa loro, da media e ammennicoli vari che li rincoglioniscono
- Ad oggi , per scelte scellerate socioeconomiche, hanno assai poche prospettive e poca proiezione verso il futuro . La gente non fa figli oppure mette su famiglia esclusivamente perchè non ci sono servizi e il tenore di vita raggiunto non permette il "monolavoro" famigliare , oltre al fatto che , giustamente, la donna ha un ruolo diverso e un acculturamento da mettere sul piatto , anche dal punto di vista socioeconomico.
- Poco senso pratico e del reale , tutti presi da metodologie, tecnocrazie , schemi mentali non umanistici ma tecnocratici.
Sull'ultimo punto faccio un esempio : necessità di assunzione di un capoprogetto per R&D per ampliamento organico dato da grandi obj progettuali aziendali legati a cospicui investimenti .
a) Profilo scelto da me ( Direzione R&D) e impostazione colloquio :
- Valorizzazione di una risorsa interna già valutata in tre anni di rapporto di lavoro con conoscenza specifica dei processi e prodotti aiziendali
- Capacità relazionale
- Predisposizione al lavoro in team
- Conoscenza dell'Inglese : conoscendo il candidato e la sua scarsa conoscenza della lingua ma la sua bravura , già predisposti corsi specifici di formazione
- Curiosità scientifica personale ( ruolo non solo R&D per l'alimentare ma anche per progetti di economia circolare in collaborazione con l'Univeristà e le aziende farmaceutiche/Integratori della holding)
- Passione personale per l'enogastronomia ( vedi punto precedente)
- Curriculum studiorum e esperienze precedenti specificatamente alle competenze da sostenere
b) Schema di selezione dalla neo responsabile ( femmina) delle Risorse Umane dopo otto anni di esperienza in 4 ( quattro

) multinazionali, laureata in psicologia , prassi imposta da un paio d'anni dal nuovo Amministratore Delegato della Holding:
- Colloquio già impostato in lingua inglese ( quindi mio candidato già tagliato fuori)
- Valutazione di almeno 20 candidati esterni ( perdita di 6 mesi)
- Votazione di tutte le classi di studio effettuate ( persino scuola media) e precedenza assoluta per laureati magistrali
- Valutazione dell' acquisizione di metodologie di gestione del personale e collaboratori (

...un neo laureato?...)
- Test psicologico di come reagisce il candidato ad una sequenza di parole ( anche provocatorie e personali) per valutare la sua reazione , anche mimica e comportamentale
- Algoritmo metodologico di punteggio dato a vari aspetti emersi durante il colloquio con il candidato
... esterrefatto , fanculo le puttanate e assunto il candidato che già avevo scelto , perchè invece di essermi utile , dal punto di vista teorico/metodologico probabilmente elaborato da intelligenza artificiale, tutto ciò mi ha fatto perdere 10 mesi con cui ho dovuto sovraccaricare gli altri collaboratori e me stesso...ma è questo che ti insegnano a scuola o nei corsi di specializzazione? ...