vlad ha scritto:Nei sette anni successivi quel partito al governo c'è stato, ma sempre assieme ad altri partiti (hai presente Dini, Mastella...?) che la legge sul conflitto d'interessi non l'avrebbe mai votata. Quindi piantala di insistere. Per fare le cose ci vogliono le condizioni. Se le condizioni non ci sono le cose non si fanno. Capisco che tu forse non lo capisci, ma è così.
Peraltro non ti accorgi nemmeno che così dici che Grillo (cioè Dario Fo) ha ragione: perché loro dovrebbero mettersi a fare riforme radicali con "voi", che siete compromessi con il sistema da sempre (fra poco arriverai a dire come Bersani che il PD non c'entra niente nemmeno con MPS ...), se proprio "voi" ancora oggi pretendete di giustificare la vostra totale impotenza nonostante sette anni di governo, proprio a causa del fatto che non avevate compagni di maggioranza affidabili?
Io peraltro la penso come Don Gnocchi, Grillo dovrebbe scrivere lui le condizioni e il programma per un governo a termine. Proposte definite, ma serie e non irricevibili come la cancellazione totale e retroattiva del finanziamento ai partiti, e poi inchiodare al sostegno puntuale il PD. Dopo di che se il PD dimostra di non avere la volontà o la forza di stare al gioco, fanculo e si va a nuove elezioni immediate.
Ma il tentativo lo deve fare, quantomeno per non "costringere" Napolitano a prorogare Monti, che il giorno dopo invocherebbe la Trojka, e a quel punto o si va allo scontro di piazza selvaggio, oppure Monti finisce il lavoro che è venuto a fare e diventiamo provincia greca nel giro di sei mesi. Tagli durissimi agli stipendi e alle pensioni, diritti del lavoro semplicemente cancellati, licenziamenti di massa nella PA, svendita fallimentare del patrimonio pubblico, rigore sadico sui parametri finanziari e interessi delle banche tutelati al 100% a costo di qualsiasi sacrificio. Che poi è quello che ha già fatto Monti nell'ultimo anno, con Bersani che non solo non diceva una parola, ma addirittura proclamava retorico che l'esempio di vita per sua figlia era Elsa Fornero.
E una volta che arrivo qui, come faccio a non concedere a Grillo il diritto di essere cauto?
Certo è che se io ho preso l'enorme rischio di votare lui e l'ho fatto enormemente contro voglia, ora mi aspetto che lui faccia altrettanto e prenda il suo, di rischio. Anche perché, diversamente dal PD che (nella migliore delle ipotesi) si è sempre cacato in mano di dire le cose come stavano, seguendo il teorema ridicolo per cui non bisognava opporsi con troppo vigore a Berlusconi, altrimenti gli si dava ragione quando diceva che erano tutti estremisti comunisti talebani, Grillo a denunciare gli sgambetti e le esitazioni di un Bersani o chi per lui dovrebbe avere la strada spianata.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”