Messaggioda fly666 » 02 set 2025 23:01
All'autunno mancavano una ventina di giorni quando il temporale interrompeva le giornate di mare lasciandoci in casa, sul divano a leggere fumetti o guardare i cartoni in televisione, aspettando che spiovesse per scendere in giardino a respirare il profumo della terra bagnata e guardare le piante, i fiori piegati dalla pioggia.
Anche l'entusiasmo delle giornate estive si andava afflosciando perché di lì a poco tutti gli amici sarebbero tornati in città per riprendere la scuola e i ritmi consueti così che una leggera malinconia attraversava le ore trascorse in attesa del ritorno del Sole.
Gli ultimi bagni ci vedevano partecipi di nuove attività come la caccia alle meduse, catturate con i retini e lasciate morire sulla sabbia, il mare si tingeva spesso di rosso per i residui della lavorazione dei pomodori provenienti dal Sarno e i genitori ci vietavano i bagni. Si giocava a pallone o pallavolo sulla spiaggia approfittando degli spazi vuoti lasciati liberi dalla fine estate.
Al tramonto passeggiavamo sul terrazzo della Marinella, stanchi della vita sfrenata dei giorni estivi, e per lasciarci negli occhi il ricordo del Sole che calava a mare, spesso agitato dal vento adesso più fresco e intenso; le ragazze sembravano felici del cambio di stagione e si esibivano in ruote e verticali all'ombra degli alberi della piazzetta mentre noi le guardavamo seduti sul muretto.
A me dispiaceva lasciare la vita estiva più libera e all'aperto, ma una volta a Cava, nell'attesa della scuola, mi consolava il ritorno a casa, i miei giornaletti, la poltrona preferita e il pensiero di rivedere i compagni di classe.
take a sad song and make it better