Cosa stiamo leggendo

[Patàta]

Ubik di Philip K. Dick
Libro incredibile,gia' nel 1969 ipotizzava l'intelligenza artificiale. Formidabile

Scusami ma non capisco dove sia in Ubik il riferimento all'AI.

[Patàta]

Dopo l'angosciante scenario raccontato da Zampaflex nel thread "Diario economico" mi è venuta voglia di rifugiarmi in questo topic e citare un libro che ho riletto questa estate
dopo 15/20 anni. Ci sta pure bene nel tema.
Comica finale di Kurt Vonnegut.
Scrittura unica, trama geniale, cocktail di depressione ed umorismo. Insomma Vonnegut, un genio forse troppo poco conosciuto.

Tra coloro "che leggono", la fantascienza è sempre stata guardata come una macchia di sugo sulla tovaglia di lino a Natale.
Eppure, soprattutto nel periodo del filone sociologico degli anni 60 e 70,si è scritto tanto di buono e meritevole.

Intendi questo libro di Vonnegut in particolare?

Vonnegut non è stato uno scrittore di fantascienza "classica" (alieni, astronavi etc), lo era all'inizio ma con uno stile personale, poi si è spostato verso un misto di osservazione antropologica con venature di satira sociale per tornare a fine millennio alla "fantascienza".

Qualche anno fa lessi "Quando siete felici, fateci caso" che è una raccolta dei discorsi che fece in vari atenei americani per le proclamazioni delle lauree.

[Tex Willer]

Ubik di Philip K. Dick
Libro incredibile,gia' nel 1969 ipotizzava l'intelligenza artificiale. Formidabile

Scusami ma non capisco dove sia in Ubik il riferimento all'AI.

Per esempio cosa e' l'omeodistributore se non qualcosa di molto simile a chat gtp? Per me e' impressionante ma certamente non raggiungo la profondita' di interpretazione di wikipidia, che descrive con certezza tutto,anche quello che non si sa cosa sia. Beato chi ci crede e non si fa domande!!!

[gianni femminella]

Due brevi racconti di Abraham B. Yehoshua

"Le nozze di Galia"
Un po' sconclusionato per i miei gusti, però alla fine non è male.

"Di fronte ai boschi"
Storia visionaria di un giovane che, in quasi perfetta solitudine, va per mesi a ricoprire il ruolo di vedetta antincendio in un bosco. Laggiù la solitudine ha il sopravvento. Egli ne esce cambiato per sempre.
Ma soprattutto, storia nella storia, un villaggio Palestinese, che si trovava in mezzo al bosco, e fu violentemente distrutto tempo addietro, diviene un motivo portante e racconta, una volta di più, della sopraffazione e dello sterminio dei Palestinesi. Sottolinea la sistematica cancellazione di villaggi e popoli beduini. Racconta ciò che ignoriamo, o vogliamo ignorare, dell'assassinio impunito di arabi innocenti.

[gianni femminella]

Tra una guerra e uno straccio, tra un diario e una pallonata qualcuno ancora legge.

I colori dell'incendio Pierre Lemaitre

Uno scrittore che non cede un centimetro. Scrittura serrata, trama fitta. La storia e la decadenza di una ricca famiglia parigina tra la prima e la seconda guerra mondiale. Avvincente e ben scritto ( per ora sono a pagina 300 di 500).

[zampaflex]

Tra una guerra e uno straccio, tra un diario e una pallonata qualcuno ancora legge.

Sto leggendo Le ferrovie del Messico, sono ad un quarto, ma sono indeciso se sia una mezza boiata, la versione in bagna cauda del realismo magico, o una genialata...

[andr ea]

Cesare Pavese La luna e i falò

Un classico.
Anguilla, il protagonista, ritorna dall' America in quel di S.Stefano Belbo, li dove é cresciuto, orfano adottato da una famiglia contadina.
Riaffiorano i ricordi, e le storie di un' epoca che oggi sembra cosi lontana.. bellissima lettura.

[gianni femminella]

Tra una guerra e uno straccio, tra un diario e una pallonata qualcuno ancora legge.

Sto leggendo Le ferrovie del Messico, sono ad un quarto, ma sono indeciso se sia una mezza boiata, la versione in bagna cauda del realismo magico, o una genialata...

Dalla trama a dir poco ambiziosa temo più la prima ipotesi. Sono pronto e ricredermi se proverò a leggerlo.

[tenente Drogo]

Tra una guerra e uno straccio, tra un diario e una pallonata qualcuno ancora legge.

Sto leggendo Le ferrovie del Messico, sono ad un quarto, ma sono indeciso se sia una mezza boiata, la versione in bagna cauda del realismo magico, o una genialata...

Dalla trama a dir poco ambiziosa temo più la prima ipotesi. Sono pronto e ricredermi se proverò a leggerlo.

io lo consiglio comunque
forse ne scrissi anche qui qualche mese fa

[tenente Drogo]

edit, altro che qualche mese fa, l'ho ritrovato il commento, era il 24 agosto 2023

[gianni femminella]

edit, altro che qualche mese fa, l'ho ritrovato il commento, era il 24 agosto 2023

Ah già, ora ricordo.

[tenente Drogo]

ho appena finito M di Scurati, il quarto volume, che racconta gli anni dal 1940 al 1943, per la precisione dal 10 giugno 1940 al 25 luglio 1943, quindi la seconda guerra mondiale nel periodo che vede Mussolini al comando

rispetto agli altri tre della saga (credo ce ne sarà ancora uno per raccontare Salò) qui il Duce è meno protagonista

Scurati si sofferma anche su vari altri personaggi come Balbo, che scompare tragicamente poco dopo l'entrata in guerra, Graziani, Ciano, Grandi, Rommel e anche l'avventuroso, anzi avventuriero killer di Matteotti, Amerigo Dùmini

è angosciante vivere la disastrosa esperienza della guerra italiana giorno dopo giorno, con dovizia di particolari ed evidenza del cinismo e della follia di un uomo che ha condotto la nazione alla rovina con la complicità di generali inetti e pavidi, incapaci di opporsi a un'impresa per la quale l'Italia non era assolutamente preparata

non ci viene risparmiato il racconto delle sofferenze patite dai soldati mandati allo sbaraglio in Grecia e in Russia per un calcolo cinico, per non essere da meno della Germania, per colpevole sottovalutazione della complessità della situazione da affrontare

qualcuno ancora parla di "grande statista", di uno "che ha fatto cose buone, solo che non doveva allearsi a Hitler" e simili amenità

devo dire che a me lo stile letterario di Scurati non piace molto, spesso è contorto e difficile da seguire, ma questo, e i tre che lo hanno preceduto, è un libro necessario e unico nel panorama italiano

[tenente Drogo]

COMING SOON

voglio leggere la biografia di Mussolini di Giordano Bruno Guerri, uno storico che stimo moltissimo e che un governo di destra rispettabile (temo sia un ossimoro in Italia) avrebbe nominato ministro della Cultura

[zampaflex]

COMING SOON

voglio leggere la biografia di Mussolini di Giordano Bruno Guerri, uno storico che stimo moltissimo e che un governo di destra rispettabile (temo sia un ossimoro in Italia) avrebbe nominato ministro della Cultura

Lui, Buttafuoco e Massimo Fini.
Chissà come mai non hanno alcun incarico, nemmeno marginale (tranne Buttafuoco alla Biennale, forse perché così non lo vedono in giro per diciotto mesi, e trattasi di manifestazione rivolta ad un pubblico ristrettissimo).
E invece ci toccano Fazzolari, Giuli e Sangiuliano.

[tenente Drogo]

Massimo Fini non mi convince tanto

[gianni femminella]

Col corpo capisco David Grossman

Due racconti, per ora sono al primo.
Claustrofobico, ossessivo racconto di una infedeltà sillabata dal sedile posteriore di una autovettura in viaggio nella notte Israeliana.

È sicuramente ben riuscito. Unica debolezza, per la mia mentalità, la parte onirica del protagonista. Per altri potrebbe essere un pregio forse.

[fly666]

Sto leggendo Lolita di Nabokov, bella scrittura a volte prolissa e un po' ossessivo il racconto del narratore .. non so se andrò oltre le prime cento pagine

[tenente Drogo]

Sto leggendo Lolita di Nabokov, bella scrittura a volte prolissa e un po' ossessivo il racconto del narratore .. non so se andrò oltre le prime cento pagine

Leggere Lolita a Sorrento

bentornato

[gianni femminella]

Il fantasma esce di scena Philip Roth

Che scrittura! All'inizio mi ero annoiato della società borghese, del protagonista scrittore, della sua casa nei boschi del Michigan.
Invece lentamente, inesorabilmente sono giunto dove voleva portarmi e ora, a metà libro, sono completamente immerso nella lettura.

[gianni femminella]

Il fantasma esce di scena Philip Roth

Che scrittura! All'inizio mi ero annoiato della società borghese, del protagonista scrittore, della sua casa nei boschi del Michigan.
Invece lentamente, inesorabilmente sono giunto dove voleva portarmi e ora, a metà libro, sono completamente immerso nella lettura.

Integrazione

Una parte del libro accenna alle elezioni americane, in particolare al secondo mandato Bush, e alla delusione e incredulità della parte democratica per la sconfitta.
Ma non solo, la storia si spinge indietro, fino all'immediato dopo guerra, e ad altri presidenti. Le similitudini con gli avvenimenti e i sentimenti dei giorni attuali sono molte.

[mennella]

ieri sera ho cominciato
Kyra Kyralina di Panait Istrati
scrittore romeno di inizio novecento

[gianni femminella]

Il buio addosso Marco Missiroli

Bella delusione. La storia è interessante, quello che non ho gradito è la scrittura. Spezzettata, smozzicata, singhiozzante, faticosa nonostante l'idea di fondo ( credo ) di renderla sincopata e trascinante.

[gianni femminella]

Il dio delle piccole cose Arundhati Roy

Piccola saga familiare. Scritto benissimo come al solito, la storia si dipana tra varie persone e varie realtà sociali. Oltre al Kerala Marxista, il monsone che determina carestie, οmbre coloniali, rapporti personali insoliti, la trama scorre via con maestria.

[gianni femminella]

L'uomo stocastico Robert Silverberg

Datato è la parola. Dopo anni in cui abbiamo potuto assistere a tanti film distopici, oggi si legge sì volentieri, certo. Però il confronto non regge, perlomeno non nella prospettiva temporale, così come le canzoni dei Beatles ( tiro alto, senza voler paragonare Silverberg ai Beatles) oggi sembrano canzonette, proprio perché ci manca la prospettiva corretta, nel senso che non riusciamo a immaginare come fossero quelle canzoni appena uscite, se le ascoltiamo senza operare questa distinzione. Divagazione a parte , si legge volentieri, la fantasia non manca, ottimo svago per una domenica sera in cui apprezzo una buona distrazione.