Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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gianni femminella
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Re: Diario economico

Messaggioda gianni femminella » 23 mag 2024 20:00

l'oste ha scritto:
Patàta ha scritto:
l'oste ha scritto:Redditometro si, redditometro no, l'Italia dei cachi.
Governo coeso si, governo coeso no.
Siamo in ottime mani.


Ho scritto la prima frase ieri su una chat tra amici su WA.
Accompagnata dalla foto degli Elii.

Mi spiace che la seconda frase sia fuori metrica.
D'altronde rispecchia un governo fuori sincrono rispetto alla realtà nonostante "detta Giorgia" vaneggi un'Italia che sta meglio di prima, ma è solo quella dei suoi Fratelli, che dopo anni di opposizione un po' negletta, sono diventati Parenti d'Italia, con ruoli retribuiti bene, Rai okkupata, favori alle categorie "serbatoio di voti", treni compiacenti, ministri indagati per truffa che non si dimettono, alleati indagati o che non concordano e fanno decreti ad cazzum e via così.
Gli va bene che a sinistra ci siano vecchi personaggi in bianco e nero come Landini, un PD che pensa solo a come far fuori la Schlein e i soliti noti opportunisti ondivaghi che spaziano dal centrosinistra alla destra secondo convenienza.
Blandiscono e allisciano il popolo solo quando servono i voti, ma non hanno fatto un solo intervento concreto a favore delle classi meno abbienti, le accise stanno ancora lì, gli extraprofitti bancari idem, i salari no comment, i contratti atipici sono sempre di più e sul lavoro si muore come e più di prima.
Si capisce bene che il progetto meloniano sia ben altro ovvero sfruttare il momento critico continentale per federarsi con le peggio destre d'Europa e vincere le elezioni.
Quando purtroppo avverrà, leggeremo nuovamente sul forum gli interventi dei destrosi, che come per una finale di coppa si pavoneggeranno perché "hanno vinto".
Intanto l'italietta perde.


Parole d'oro.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 mag 2024 09:21

gianni femminella ha scritto:
l'oste ha scritto:
Patàta ha scritto:
l'oste ha scritto:Redditometro si, redditometro no, l'Italia dei cachi.
Governo coeso si, governo coeso no.
Siamo in ottime mani.


Ho scritto la prima frase ieri su una chat tra amici su WA.
Accompagnata dalla foto degli Elii.

Mi spiace che la seconda frase sia fuori metrica.
D'altronde rispecchia un governo fuori sincrono rispetto alla realtà nonostante "detta Giorgia" vaneggi un'Italia che sta meglio di prima, ma è solo quella dei suoi Fratelli, che dopo anni di opposizione un po' negletta, sono diventati Parenti d'Italia, con ruoli retribuiti bene, Rai okkupata, favori alle categorie "serbatoio di voti", treni compiacenti, ministri indagati per truffa che non si dimettono, alleati indagati o che non concordano e fanno decreti ad cazzum e via così.
Gli va bene che a sinistra ci siano vecchi personaggi in bianco e nero come Landini, un PD che pensa solo a come far fuori la Schlein e i soliti noti opportunisti ondivaghi che spaziano dal centrosinistra alla destra secondo convenienza.
Blandiscono e allisciano il popolo solo quando servono i voti, ma non hanno fatto un solo intervento concreto a favore delle classi meno abbienti, le accise stanno ancora lì, gli extraprofitti bancari idem, i salari no comment, i contratti atipici sono sempre di più e sul lavoro si muore come e più di prima.
Si capisce bene che il progetto meloniano sia ben altro ovvero sfruttare il momento critico continentale per federarsi con le peggio destre d'Europa e vincere le elezioni.
Quando purtroppo avverrà, leggeremo nuovamente sul forum gli interventi dei destrosi, che come per una finale di coppa si pavoneggeranno perché "hanno vinto".
Intanto l'italietta perde.


Parole d'oro.


Voi sopravvalutate la pancia del paese.
Basta accedere alle espressioni via social, bar, crocchio o assemblea qualunque dell'uomo della strada, dell'italiano medio, per scendere in un abisso di luogocomunismo, ignoranza (siamo sotto alla media europea per lettura di quotidiani, titoli di studio, NEET, eccetera), disinteresse per la cosa pubblica, tutto mescolato in un turbinìo di mala gestio, sopraffazione, noncuranza e nostalgia negativa.
Questo Magnifico Governo Autarchico è la pura manifestazione di questo calderone ribollente di richieste e fanculismi. Non viene da Marte.
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Re: Diario economico

Messaggioda mennella » 24 mag 2024 10:28

zampaflex ha scritto:Voi sopravvalutate la pancia del paese.
Basta accedere alle espressioni via social, bar, crocchio o assemblea qualunque dell'uomo della strada, dell'italiano medio, per scendere in un abisso di luogocomunismo, ignoranza (siamo sotto alla media europea per lettura di quotidiani, titoli di studio, NEET, eccetera), disinteresse per la cosa pubblica, tutto mescolato in un turbinìo di mala gestio, sopraffazione, noncuranza e nostalgia negativa.


Ottimo intervento di Oste e Zampa.
Mi chiedo se siete anche voi pessimisti sul destino politico e sociale non solo dell'Italia ma di tantissimi paesi.

Questo Magnifico Governo Autarchico è la pura manifestazione di questo calderone ribollente di richieste e fanculismi. Non viene da Marte.

Sei sicuro?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 24 mag 2024 10:56

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Re: Diario economico

Messaggioda mennella » 24 mag 2024 11:40

pronto moda ...
aggiungici l'inquinamento chimico
https://www.ilsole24ore.com/art/la-moda ... o-AFK8c0MD
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 31 mag 2024 18:42

Tutti i media in questi giorni parlano del tasso di disoccupazione ulteriormente sceso, che è cosa buona.
Più importante però è il tasso di occupazione, che è salito al 62,3%
La dinamica per classe di età, che Istat ama registrare, vede ovviamente crescere quelle elevate:
"In un anno si registrano mezzo milione di occupati in più: 516 mila. Di questi il 70% è over 50. Parliamo di 359 mila occupati aggiuntivi in una fascia d’età di solito sfavorita per le nuove assunzioni che invece sembrano trattenimenti o non espulsioni dal mercato del lavoro: non sono stipendi in più e il Pil non si gonfia. Di questi, 70 mila sono addirittura over 65. La stretta sui requisiti pensionistici impatta molto. Come pure la minore propensione delle imprese a liberarsi del personale maturo per la difficoltà a trovare rimpiazzi in tempo breve.
Poi c’è la questione demografica: sempre meno nati che rimpiccioliscono la forza lavoro e alzano le percentuali. In dieci anni, ad esempio, la forza lavoro sotto i 50 anni è letteralmente crollata di 3,5 milioni di unità. Mentre quella tra 50 e 64 anni lievitava di 1,8 milioni."
Però, però:
"Dice l’Inapp, l’Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche ora guidato da Natale Forlani, che nel 2022 il 43% dei nuovi ingressi al lavoro si concretizza in accordi informali, lavoro intermittente o nella non conoscenza del contratto applicato. Nel
2011 eravamo al 19%. Se poi aggiungiamo il 22,3% di contratti a tempo, si vede che l’area del lavoro povero e precario non si è asciugata. Anzi. Si è allargata anche alle forme di lavoro stabili, pagate poco – «l’Italia è al penultimo posto tra i Paesi Ocse per ripresa dei salari reali», osserva Garnero – e spesso per poche ore. Anche questo spiega la timidezza del Pil. Salari bassi non fanno crescere i consumi. E di certo non aiutano la natalità."
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 giu 2024 00:03

"Sulle pensioni attuali sono già stati fatti molti interventi, tanto è vero che con il taglio dell’indicizzazione gli assegni superiori a cinque volte il minimo hanno lasciato sul campo circa il 10% del loro valore reale in tre anni, con una stima di risparmio da circa 10 miliardi su 5 milioni di pensionati. Il problema è che quei soldi vengono girati a persone in situazioni che in altri Paesi come Svizzera o Germania non potrebbero esistere: perché lì, se arrivi a 33-35 anni senza mai aver fatto una dichiarazione dei redditi, lo Stato ti chiama e possono essere dolori».
Consigliere di amministrazione dell’Inps dal 1995 al 2001, poi sottosegretario per cinque anni al Welfare con delega alla
previdenza sociale e dal 2009 presidente di «Itinerari previdenziali», Alberto Brambilla ha il pregio della chiarezza nell’illustrare la sostanza di problemi complessi che conosce a menadito. «Non possiamo più permetterci - sostiene - di avere
ogni anno decine di migliaia di persone che non conosciamo e chiedono la pensione sociale».
Da cosa nasce il fenomeno?
"Da evasione ed elusione fiscale e contributiva, che hanno permesso a un milione di persone di arrivare a 67 anni sconosciuti a
Fisco e Inps e ottenere la pensione. Di conseguenza, oggi il 47% dei 16,3 milioni di pensionati sono parzialmente o
totalmente assistiti."
La politica, però, discute spesso di come aumentare questi assegni sociali.
"Aumenti ci sono già stati, e c’è chi vuole portarli a 7-800 euro. Ma a questo punto perché mai molti artigiani o commercianti
dovrebbero versare i contributi per poi ottenere un trattamento quasi uguale a quello sociale? Tanto più quando la differenza è minimizzata da un’altra distorsione, perché le pensioni non sono esenti dal Fisco mentre l’assistenza lo è."
Il problema, quindi, non è di mera «separazione contabile» fra previdenza e assistenza.
"Attenzione, questo tema è centrale in termini di conoscenza, e di conseguente possibilità di azione. Nel 2005 ho scritto una
norma per creare la banca dati della previdenza e quella dell’assistenza. La prima è attiva ormai da molti anni, mentre sulla
seconda solo il Governo Draghi ha dato il via libera all’attuazione. Ora è urgente che la banca dati venga costruita, perché senza non sappiamo che cosa una persona riceve da Stato, enti territoriali, Asl e così via."
Queste politiche, però, hanno effetti strutturali sul medio termine. Ma quando l’esigenza è a breve?
"Sulle pensioni attuali non vedo margini, anche perché il sistema retributivo va via via scemando per ragioni ovvie. Piuttosto è il caso di fermare le decontribuzioni, che non hanno effetti reali sull’occupazione. In questo modo i risparmi sono
multimiliardari. E immediati. "
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 giu 2024 00:08

Il dibattito politico finora se n’è quasi disinteressato. Ma, volenti o nolenti, delle nuove regole fiscali Ue bisognerà cominciare a occuparsi molto presto. A partire da quando, pochi giorni dopo la chiusura delle urne dell’8 e 9 giugno, la Commissione europea invierà all’Italia e agli altri Paesi con debito sopra il 60% del Pil o deficit sopra il 3% la «traiettoria tecnica», cioè il livello di spesa primaria netta da non superare per riportare il debito sulla parabola chiesta dagli obiettivi Ue.
Perché i nuovi vincoli si fondano appunto su un limite alla spesa pubblica.
Ma la spesa italiana può diventare un problema, doppio: per il livello raggiunto e per la sua rigidità. E se una spesa è alta e rigida, modificarne la traiettoria in tempi brevi può non essere semplice, sia sul piano tecnico sia su quello politico. Lo spiegano con una certa efficacia i numeri contenuti nella memoria scritta pubblicata dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato e depositata dalla Ragioneria dello Stato dopo l’audizione del Ragioniere generale Biagio Mazzotta nell’indagine conoscitiva sulla governance europea.
La spesa pubblica primaria è arrivata l’anno scorso a quota 1.072 miliardi di euro. Secondo: nelle bilancio dello Stato 2024-26 gli «oneri inderogabili » coprono l’81% del totale, e sono concentrati sulle uscite correnti dove oscillano (poco) fra l’89 e il 90% a seconda degli anni. «Credo sia arrivato il momento di cambiare approccio. Le nuove regole europee lo richiedono », chiosa Mazzotta.
Il motivo non è complesso da intuire. Perché se la spesa è quasi tutta rigida, diventa complicato piegarla alle esigenze di contenimento sollevate dai vincoli Ue, e dai mercati chiamati a rifinanziare costantemente e a costi accettabili il nostro debito pubblico.
Ma che cosa rende così poco malleabile la robusta colonna delle uscite nel bilancio della Pa? Anche su questo, i numeri della Ragioneria danno forma precisa al tema cruciale nella gestione della finanza pubblica nei prossimi anni. Il 43% della spesa,
cioè 461 miliardi, è erogata dagli enti previdenziali, mentre l’incidenza dello Stato si ferma al 29%, e scende al 23% se si tolgono dal conto i bonus edilizi. Se si cambia ottica, e dagli enti titolari si passa a guardare gli obiettivi di finanziamento, «il 42,3% della spesa primaria è assorbita dalla protezione sociale, il 13,7% dalla sanità e il 7,8% dall’istruzione. Le spese
per difesa rappresentano il 2,5%», e sono l’1,3% sul Pil; molto sotto il 2% degli obiettivi Nato, detto per inciso.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 02 giu 2024 17:19

italiani insoddisfatti?
A quanto pare, meno degli americani, che dal 2002 in poi sono in rotta.

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A fine 2001 la Cina è entrata nella WTO. Coincidenza? Causa?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 giu 2024 19:08

Indagine Eurispes.
Per il 57,4%, quasi 3 su 10 rinunciano anche a cure mediche.
Alcuni indicatori della situazione economica delle famiglie italiane registrano un lieve miglioramento rispetto al 2023 ma, nonostante questo, oltre la metà della popolazione non riesce ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà (57,4%).
Inoltre, bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%) rappresentano un problema per molti nuclei. È quanto emerge dalle indagini campionarie del Rapporto Italia 2024 dell'Eurispes, presentato oggi. Per far quadrare i conti, gli italiani sono costretti a chiedere aiuto alla famiglia di origine (32,1%), oppure a ricorrere all'acquisto a rate (42,7%). Quasi tre italiani su 10 (il 28,3%) rinunciano anche a cure, interventi dentistici o controlli medici.
Il 40,9% dei cittadini afferma comunque che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile. Anche se con diversa intensità, complessivamente il 35,4% degli italiani denuncia invece un peggioramento della propria condizione economica, mentre solo il 14,2% parla di un miglioramento. Poco più di uno su quattro riesce a risparmiare (28,3%), mentre il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese. La maggior parte degli italiani (55,5%) ritiene che la situazione economica del Paese abbia subìto un peggioramento nel corso dell'ultimo anno, per il 18,6% la situazione è rimasta stabile, mentre solo un italiano su dieci (10%) ha indicato segnali di miglioramento. Guardando al futuro, i cittadini sono invece cauti: per il 33,2% la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, che attendono un peggioramento, sono il 31,6%, mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 giu 2024 21:15

Per non aprire altro thread posto qui una analisi dell'operato dell'attuale governo nella gestione dell'immigrazione.

https://www.fanpage.it/politica/un-anno-dopo-il-naufragio-di-cutro-ecco-tutti-i-fallimenti-di-meloni-e-del-suo-decreto/

Un anno dopo il terribile naufragio di Cutro, tiriamo le somme sul decreto messo in campo dal governo Meloni: un provvedimento che aveva come obiettivo quello di governare i flussi migratori e che ha modificato la normativa dalla prima accoglienza ai centri per il rimpatrio, dalle procedure accelerate ai canali regolari, fino all’introduzione di un nuovo reato.
...
Il decreto Cutro doveva servire, tra le altre cose, a potenziare la rete dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), portando il numero dai dieci attuali a venti, uno per regione. Il decreto definiva procedure straordinarie e accelerate per la costruzione dei nuovi Cpr. A oggi, tuttavia, non esiste ancora nemmeno una lista dei luoghi dove realizzare le nuove strutture, destinate agli stranieri da espellere dall'Italia.
A settembre 2023, il governo ha affidato al ministero della Difesa il compito di individuare i criteri e le aree, per far sorgere i centri. Subito però molte regioni – anche governate dal centrodestra – si sono opposte all'ipotesi di ospitare un Cpr sul proprio territorio. E della disposizione si sono perse le tracce.
...
Nel frattempo, il decreto Cutro ha cambiato alcune regole sulla prima accoglienza. “C'è stato un evidente indebolimento nel sistema, siamo sempre meno in grado di dare un aiuto a chi ha bisogno”, dice a Fanpage.it Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci all'immigrazione. Nel percorso parlamentare del decreto, è stata inserita una norma che toglie ai richiedenti asilo la possibilità di accedere al sistema Sai, quello dell'accoglienza diffusa. Per le loro caratteristiche, con piccoli nuclei di migranti ospitati nei diversi Comuni italiani, i progetti Sai si sono dimostrati quelli più consoni a garantire un'integrazione efficace.  I numeri della rete Sai sono in crescita. Ma per paradosso, quando nell'estate 2023 c'è stato il boom degli arrivi, diversi posti nel sistema dell'accoglienza diffusa sono rimasti vuoti, mentre si faticava a trovare una sistemazione per i richiedenti asilo esclusi dal Sai.
Per i centri di prima accoglienza, invece, il decreto Cutro ha previsto un taglio dei fondi e dei servizi offerti. Il sindaco Biffoni spiega: "questo è un altro punto debole.  Eliminare l'insegnamento dell'italiano o l'assistenza legale, che erano capisaldi del sistema, è sintomo di un approccio esclusivamente alberghiero”. Ritenendo così impossibile garantire una giusta accoglienza, i soggetti più qualificati  per gestire i centri  – da Caritas ad Arci, fino a Sant'Egidio – hanno spesso rifiutato di partecipare ai bandi, che in più occasioni sono finiti deserti.
...
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 12 giu 2024 15:23

Immagine
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 14 giu 2024 11:45

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 14 giu 2024 22:01

tenente Drogo ha scritto:chi evade di più?

https://quifinanza.it/economia/evasione ... 24/824795/

...
ho provato a cercare i dati completi relativi alle varie categorie dei LIBERI PROFESSIONISTI *, da sempre indicati ( e ufficialmente individuati ) nel novero dei maggiori evasori fiscali

non li ho trovati :(
dove li trovo ?


eppure sono tra coloro ( e sono tanti ) che, come penso che a TUTTI NOI sia capitato, molto spesso ( non sempre, sia chiaro, esistono pure gli onesti ) che ti offrono ( a volte nemmeno lo fanno ) la solita 'scelta - trappola' : " Preferisce fattura o paga in contanti " ?
...

* dentisti, avvocati, veterinari, geometri, ingegneri, architetti, freelance, medici lib. prof., sportivi, psicologi, produttori e venditori vari nel mondo del vino ... 8), psichiatri, ragionieri lib.prof., artisti, etc etc
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 16 giu 2024 15:36

Italiani in lite con il Fisco per 23 miliardi di euro. L’Iva l’imposta più contestata ma gli uffici vincono nel 57% delle cause

https://www.ilsole24ore.com/art/italiani-lite-il-fisco-23-miliardi-euro-l-iva-l-imposta-piu-contestata-ma-uffici-vincono-57percento-cause-AG5cd8Z

L’indice di vittoria nazionale dell’Agenzia delle Entrate è pari al 79,2% il che equivale a dire che, come spiega la relazione che «circa 4 pronunce su 5 passate in giudicato nel 2023 hanno confermato totalmente o parzialmente la pretesa dell’ufficio».
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 16 giu 2024 15:40

zampaflex ha scritto:Italiani in lite con il Fisco per 23 miliardi di euro. L’Iva l’imposta più contestata ma gli uffici vincono nel 57% delle cause

https://www.ilsole24ore.com/art/italiani-lite-il-fisco-23-miliardi-euro-l-iva-l-imposta-piu-contestata-ma-uffici-vincono-57percento-cause-AG5cd8Z

L’indice di vittoria nazionale dell’Agenzia delle Entrate è pari al 79,2% il che equivale a dire che, come spiega la relazione che «circa 4 pronunce su 5 passate in giudicato nel 2023 hanno confermato totalmente o parzialmente la pretesa dell’ufficio».


57 o 79.2 ?
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 16 giu 2024 17:27

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:Italiani in lite con il Fisco per 23 miliardi di euro. L’Iva l’imposta più contestata ma gli uffici vincono nel 57% delle cause

https://www.ilsole24ore.com/art/italiani-lite-il-fisco-23-miliardi-euro-l-iva-l-imposta-piu-contestata-ma-uffici-vincono-57percento-cause-AG5cd8Z

L’indice di vittoria nazionale dell’Agenzia delle Entrate è pari al 79,2% il che equivale a dire che, come spiega la relazione che «circa 4 pronunce su 5 passate in giudicato nel 2023 hanno confermato totalmente o parzialmente la pretesa dell’ufficio».


57 o 79.2 ?

...
se leggi tutto ( forse :roll: 8) :roll: ) capisci
...

forza, dai : che, se t' impegni, ce la puoi fare
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