Sul perché il dollaro prevalga su ogni altra moneta, la risposta è una: la forza della economia che rappresenta.
Esistono intere collane di analisi dietrologiche sul fatto che convenga agli USA essere la moneta commerciale del mondo, oltre che la maggiore riserva di valore del pianeta.
Però vi invito a due riflessioni: la storia e l'individuo qualunque.
Nella storia è sempre esistita una moneta forte, commercialmente ben accetta ovunque, ritenuta degna di tesaurizzazione e garanzia per il futuro. Le due aree commerciali principali, Europa ed Asia, ne hanno sviluppate diverse nei millenni, con però maggiore impiego e forza per la prima. Grecia, poi Roma, poi l'oro del nuovo mondo ha invaso il vecchio continente ma erano i banchieri italiani e fiamminghi a dominare la scena con l'invenzione del credito; quindi l'impero commerciale inglese e ora quello americano. La moneta segue la storia, la ruota gira, la forza commerciale è il valore intrinseco dietro al successo del dollaro o della sterlina o del sesterzio.
Bottom-up, mettetevi nei panni di un uomo qualunque. Una persona di uno stato non ancora primo mondo, con qualche soldo in tasca in più rispetto alle necessità quotidiane. Vuole proteggere il valore di ciò che gli resta, cosa fa oltre a comprarsi immobili cinesi in costruzione per vedere poi l'azienda fallire?
Cambia i soldi locali, ritenuti deboli perché chi meglio di un poveraccio del terzo mondo può vedere la debolezza del suo Stato, con veicoli universali di valore.
Gli slavi di un mondo in dissolvimento nascondevano i marchi tedeschi. L'Argentina ha provato la strada della dollarizzazione una volta, e Milei vorrebbe ripetere. I turchi non so se sono contenti di vivere con l'inflazione attuale. In Asia cosa dovrebbero usare? Lo yen, rappresentanza di una nazione solida ma in declino demografico e moneta scarsamente diffusa?
Lo yuan, simbolo di un desiderio egemonico liberticida malvisto da tutti i paesi confinanti?
L'euro, secondo sul podio da sempre?
Viva il dollaro, perbacco! Non può che dirsi il nostro omino.
Capitolo a parte, di enorme importanza ma difficile analisi, l'uso del dollaro come moneta di scambio mondiale e riserva di valore, aumenta la
presenza commerciale degli USA?
Secondo me, solo marginalmente.
Ciò che conta non è quale moneta usi, ma se ti viene concesso del credito per costruire una diga, armare una nave, comprare del grano e così via.
Il CREDITO è ciò che fa marciare il mondo.
L'uso di un sottostante (dollaro) molto liquido, trasparente, facilmente transabile, dai costi certi, dalla elevata stabilità è una assoluta necessità per gli scambi a prescindere da considerazioni geopolitiche.
Se io impresa indonesiana X dovessi importare dei costosi macchinari, avessi bisogno di farlo senza disporre del necessario (e senza vendor financing) e perciò dovessi bussare ad una banca per farmi anticipare per alcuni mesi l'importo necessario, come potrei fidarmi di un mercato dei capitali immaturo come quello cinese, o asfittico come quelli minori?
Se voglio stare tranquillo che qualcuno mi presti una grossa cifra a tassi corretti e che non ci siano rischi di trascinare in lungo l'erogazione o richiedere il prestito in anticipo, solo i mercati monetari occidentali possono garantirmi.
Cosa ci guadagna l'occidente da questo? La normale remunerazione del capitale.
Il denaro è un bene come auto, telefoni, grano e petrolio.
PS: i russi usano il rublo perché c'è il controllo dei capitali...